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Vecchio 27-01-2012, 01.21.39   #411
Guisgard
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Goz insieme ai suoi scrutava quel passaggio segnato dall’arcobaleno.
“Procediamo…” ordinò il capitano.
Si voltò e vide Elisabeth ed Altea.
“Mie signore…” avanzando verso di loro “… il nostro viaggio è forse giunto a destinazione… dopo quelle rocce scopriremo da dove nasce questo straordinario fiume. Ora, col vostro permesso, vado a dare alla ciurma gli ordini per proseguire.”
Un attimo dopo che Goz si era allontanato, Lainus salì sul ponte e si avvicinò ad Altea ed Elisabeth.
“Siete andata via di corsa, senza aggiungere altro…” rivolgendosi ad Altea “… cosa è accaduto? Mi sembrate contrariata, milady…” si voltò poi verso Elisabeth “… è avvenuto qualcosa che ignoro, signora?”



Nel frattempo, i due frati e Cavaliere25 avevano raggiunto i marinai a prua ed erano rimasti a fissare il passaggio fra le pareti di pietra e quel meraviglioso arcobaleno che le attraversava.
“Arrestate il Carrozzane!” Urlò all’improvviso una voce. “Bloccate la sua avanzata e torniamo indietro!” Era il vecchio marinaio Bar. “Oltre quelle pareti di pietra troveremo solo la morte!”
“Cosa succede, Bar?” Domandò uno dei marinai.
“Chiedetelo al vostro capitano!” Rispose il vecchio visionario. “Gli strumenti di bordo segnalano una rotta ignota! Chiedetelo al capitano! Anche le stelle di questi cieli sono sconosciute! Sconosciute come la sorte che ci attende! Goz, siate leale con i vostri uomini! Vi siamo fedeli e meritiamo la verità! Avanti, ditelo… ditelo che nelle stelle non è segnata nessuna rotta! Siamo giunti alla fine del mondo!”
Proprio in quel momento, Goz ritornò sul ponte e tutti i suoi uomini attendevano le sue parole.
“E’ vero ciò che dice Bar, capitano?”
Goz non rispose.
Salì allora sulla vedetta e tirò fuori un sacco pieno di monete, per poi inchiodarlo all’albero maestro.
“Questo è il denaro frutto dei biglietti venduti per questo viaggio…” gridò ai suoi “… tutti coloro fra voi che riusciranno a portare questo Carrozzone al di là di quelle pareti rocciose, potranno dividersi queste monete.” Fissò tutti loro con uno sguardo che sembrava frutto di una mente ormai alla mercè delle sue stesse ossessioni. “Avanti, miei prodi!” Urlò. “dirigiamoci dove nessuno è mai giunto!”
E con entusiasmo i suoi uomini risposero a quell’appello.
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Vecchio 27-01-2012, 01.39.50   #412
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Melisendra era riuscita a scappare da quella sala colma di colori, essenze e profumi da far girare la testa.
Corse via per una grande scalinata marmorea, per poi attraversare una lunga sala e ritrovarsi infine in un meraviglioso giardino.
Ma fu subito raggiunta da alcuni eunuchi.
“Sei qui per volere del nostro padrone.” Disse uno di loro. “Ed anche tu gli devi obbedienza.”
La circondarono, ma quando furono sul punto di afferrarla, nell’aria si udì una melodiosa litania.
Un attimo dopo quella musica si interruppe e qualcuno avanzò tra la paradisiaca vegetazione di quel giardino.
“Cosa accade?” Chiese un giovane.
Aveva lunghi capelli chiari ed un’espressione sorridente.
Portava con sé una cetra.
“Una schiava è fuggita dal gineceo, sir.” Spiegò uno degli eunuchi.
Il giovane fissò Melisendra e le sorrise.
“Andate pure…” fece il giovane agli eunuchi “… me ne occuperò io…”
Quelli annuirono, per poi ritirarsi.
Rimasti da soli, il giovane si avvicinò a Melisendra, giocherellando con le dita sulle corde della sua cetra.
“Dafne, giovane e bella, fuggiva via…” disse “… fuggiva neanche lei sapeva da cosa… tu sai da cosa fuggiva? Ella fuggiva da ciò che di più magico esista… l’amore…” sorrise nuovamente, mentre le sue dita continuavano a far vibrare la cetra “… presumo tu non sia Dafne… qual è il tuo nome?”
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Vecchio 27-01-2012, 01.58.49   #413
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E mentre tutti a bordo si apprestavano ad obbedire agli ordini di Goz, Rykeira vagava solitaria sul Carrozzone.
Fino a quando trovò Daniel.
“Messere…” sorridendo “… ho visto ciò che avete donato a lady Altea… quella rosa… io amo i fiori… ho sempre sognato di vivere in un giardino… donereste anche a me una rosa come quella? Anche di un pallido colore… anche prossima a sfiorire… ne avrei cura e nemmeno un petalo lascerei morire… potete farlo, messere?”
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Vecchio 27-01-2012, 02.07.27   #414
Melisendra
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Melisendra sarà presto famoso
Ero ancora piuttosto agitata e sospettosa, ma risposi comunque alla sua domanda. "Melisendra... adesso."
Mossi qualche passo nel giardino, mentre mi liberavo di tutti gli orpelli che mi avevano fatto indossare. Mi tolsi una delle pesanti sopravvesti, bisticciando un po' con i nodi dei nastri, e rimasi lì, in piedi nell'erba, con una leggera veste colorata. Osservavo con stupore le siepi dalle forme fantasiose e le aiuole piene di fiori.
"Non dovrei trovarmi qui..." mormorai, accarezzando la corolla di un giglio. Anche i fuori di quel luogo erano rassegnati a vivere rinchiusi e domestici. Si preoccupavano solo di essere belli, senza gioia. "Non si può fuggire... quindi?", chiesi al fiore, ma niente in quel luogo mi sembrava dotato di uno spirito. Mi sollevai nuovamente in piedi e feci un giro su me stessa, osservando a lungo il luogo in cui mi trovavo.
"Perchè ci sono mura intorno a noi? E cos'è un gineceo?" domandai al giovane con la cetra. La sua musica mi ispirò fiducia. "Dove mi trovo? Lontani dal fiume? Calars... così lo chiamate voi, che dovete dare a ogni cosa un nome. Ti prego, dimmi." Ero ansiosa di sapere ogni cosa e di comprendere in quale mondo fossi stata gettata dalle onde del Blu.
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Vecchio 27-01-2012, 02.25.43   #415
Guisgard
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Chantal si accasciò, vinta dal dolore, dalla paura e dalla fatica.
Monty la fissò con un ghigno: ora, infatti, la ragazza era una facile preda.
“Monty!” Gridò all’improvviso una voce. “Cosa fai, idiota!”
Era Vayvet uscito sul viale, aggrappandosi a fatica alla governante di Chantal.
La donna, nel vedere la ragazza svenuta ai piedi del brutale fuggiasco, si sentì morire.
“Cosa stai facendo, grosso idiota?”
“Ma…” farfugliò Monty “… capo, è solo una stupida ragazza… temi possa vendicarsi? Non temere, quando avrò finito con lei la strangolerò e sotterrerò nel suo stesso giardino.”
“Imbecille…” a denti stretti Vayvet “… in che modo poi riusciremo a fuggire? Credi che basterà la tua brutta faccia come lasciapassare?” Fissandolo. “Siamo braccati dalle guardie del vescovo” continuò Vayvet “e da quelle del Gastaldo… senza ostaggi finiremo in una morsa, pezzo di idiota… ora riporta quella ragazza in casa…”
Monty fece come il suo capo gli aveva ordinato.
Il fuggitivo, infatti, portò Chantal in casa, lasciandola davanti al cammino acceso.
Vayvet allora lo colpì con un pugno.
“E questa è l’ultima volta che disobbedisci ad un mio ordine…” disse a Monty “… non voglio correre il rischio di finire impiccato a causa delle tue bramosie… la prossima volta ti sgozzerò come un maiale… intesi?”
“Si…” mormorò Monty rialzandosi “… si, capo…”
E tornò a fare la guardia attorno alla casa.
Ma appena andato via Monty, Vayvet si appoggiò alla parete.
L’essersi alzato e l’aver colpito poi Monty, gli aveva riaperto la ferita.
“Santa Vergine…” fece la governante “… sanguinate di nuovo…”
“Non badate a me…” a fatica Vayvet “… pensate piuttosto alla ragazza… lo spavento le ha fatto perdere i sensi… a me serve solo un po’ di riposo…” e cadde a terra privo di conoscenza.
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Vecchio 27-01-2012, 02.46.17   #416
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Il giovane riprese a suonare la sua cetra.
“Spesso delle mura servono a proteggere…” disse il giovane “… non sempre racchiudono o imprigionano…” le sue mani accarezzavano la cetra “… come questi fiori… essi sono protetti e custoditi… il caldo non giungerà a farli appassire ed il gelo non potrà bruciarli… crescono spontanei… non sono prigionieri…” la fissò e sorrise “… quanto al gineceo… non pensarci più… mi sembra di capire che non ti sia trovata bene lì…” smise di suonare “… da ciò che vedo non sei a tuo agio con questi vestiti, Melisendra… cosa desideri per essere felice? Tra un po’ il padrone sarà di ritorno e vorrà vederti sorridente… e renderti tale è il mio compito…”
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Vecchio 27-01-2012, 03.07.43   #417
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Melisendra sarà presto famoso
Mi sedetti sul prato, ascoltando attentamente la sua melodia.
"Mi piace la tua musica... è sincera. Mi ricorda il rumore della pioggia estiva, quando cadono grandi gocce sul fiume che scorre tranquillo tra i sassi." Finii di scogliere una treccia e mi sedetti a gambe incrociate.
"Non puoi darmi qualcosa che ho già... io sono libera, anche se ci sono queste mura intorno a noi... ma se puoi continuare a suonare per me... sarò felice." Sorrisi, cercando di scacciare la malinconia che mi trasmettevano le alte torri. "C'era un uomo che suonava sul fiume, molto tempo fa... non possedeva niente a parte il suo strumento e i suoi canti. Era libero come me e le mie sorelle che lo spiavamo dall'acqua... lo vidi andare incontro alla fine sorridendo. Il pericolo non lo spaventava e non aveva bisogno di mura per nascondersi." Accarezzai il prato, solleticando la mia mano con i suoi sottili fili d'erba. "Quando lo ritrovai... aveva gli occhi chiusi e dormiva quel sonno che chiamate Morte, ma aveva il sorriso sulle labbra pallide." Sospirai. "Non sarebbe stato felice di morire tra le mura di un giardino... e cosa sono i pericoli al confronto della felicità?" Sollevai gli occhi verso il giovane. "Allora... parlarmi di questo padrone..." Azzardai un sorriso. "Anche lui ama la tua musica?"
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Vecchio 27-01-2012, 03.34.26   #418
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Guisgard lasciò Talia e serrò i pugni.
Una smorfia di dolorosa e vana disperazione attraversò il suo volto.
Si portò le mani prima sul viso, poi fra i capelli.
Fissava il Cielo, cercando un senso, un perché a tutto quello.
“Avrebbe potuto uccidere anche te…” mormorò, tornando a fissare Talia “… lui mi ha sempre odiato… e non ha mai perdonato il maestro per…” non riuscì a continuare.
Sospirò.
“Talia…” riprese “… il maestro mi amava ed io sono riuscito solo e sempre a deluderlo… ed è morto a causa mia… se fossi stato qui…” fissò il lago “… avrebbe potuto uccidere anche te…” si voltò a guardarla “… e forse l’avrebbe fatto se non ci fosse stato quel…” esitò “… quel voto…” lasciò che il vento gli soffiasse sul volto “… non tornerà… no, non tornerà qui… ai suoi occhi non vi è nulla qui capace di farmi ritornare… lui non può immaginare che…” poi ripensò a quel ricordo di Talia “… la spada…” sussurrò.

L’acqua veniva spruzzata in ogni direzione.
La figura, agile e allo stesso tempo forte, del maestro sembrava librarsi in aria come se fosse il suo elemento naturale, per poi tornare in acqua.”
“Cosa stai facendo, maestro?” Chiese Guisgard.
“Mi alleno con un colpo segreto…”
“E’ efficace?”
“Se eseguito correttamente” rispose il maestro “nessuna difesa è capace di annullarlo.”
“Che colpo è?”
“E’ un colpo che solo i cavalieri del mio ordine conoscono… Il Colpo della Mezzaluna Nascente...”
“Un giorno mi insegnerai ad eseguirlo, maestro?”
Il maestro lo fissò.
E anche Guisgard restò a guardarlo.
“Solo se giurerai…”
“Cosa devo giurare, maestro?”
“Che eseguirai questo sacro colpo” fece il maestro “solo quando impugnerai questa spada.”
“Perché, maestro?”
“Perché vorrà dire che ti riterrò degno di portare la mia spada.”
“Lo giuro, maestro...”

Il vento si portò via quel ricordo.
“Talia…” disse alla ragazza “… dove si trova la spada del maestro? Voglio vederla…”
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Vecchio 27-01-2012, 08.22.58   #419
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Il maestro ci raggiunse spaventato...lo presi per mano e lo condussi in disparte "maestro ci conosciamo da anni...so che siete una persona pacata e riflessiva, e vi ho preso a modello. Questo Carrozzone noto ha uno strano effetto...voi non ricordate nulla? Non ricordate di Isolde che venne da voi presumo, ecco vi siete amati...no non è la parola giusta perchè qui non vi era sentimento...vi siete lasciato trasportare con ella nell'oblio della passione". Poi delle urla...che succede, i marinai e quel vecchio mozzo sembrava subordinarsi alla volontà di Goz..."No" pensai "andate avanti...voglio rischiare".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea

Ultima modifica di Altea : 27-01-2012 alle ore 08.29.10.
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Vecchio 27-01-2012, 08.34.11   #420
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
La visione era fantastica...." Goz, io il mio viaggio non l'ho mai iniziato per cui non l'ho neanche finito.....viaggio da tante lune che neanche vi immaginate......ma volevo vedere cose caveste fatto davanti a questa meraviglia ignota......."......Altea era estasiata, ma senti la sua incertezza, aveva quasi paura di provare meraviglia..il suo Maestro usci sul ponte e ci avvicino'...".....Maestro, e' un piacere rivedervi su questo ponte ......vedo che tutto si e' messo a a posto, ma alle vostre parole mi sembra che abbiate vissuto qualche momento della vostra vita nell'oblio piu' totale....peccato, qualcuna sara' delusa da tutto questo...usare il corpo di un uomo non avendo la sua anima deve essere umiliante......non preocccupatevi...non vi accasdra' piu' nulla....state vicino alla vostra allieva e cercate di dare un buon esempio oltre che un buon insegnamento !....."...cosi' guardai l'ultima mossa di Goz...il denaro sulla paura....vince il denaro....gli uomini erano eccitatissimi...quanto Taddei per un mondo ignoto...e la vita aveva perso il suo valore.....incontrare la morte ?....i Taddei non avrebbero riportato in vita nessuno...........incominciai a passeggiare sul ponte formando un cerchio sotto il pennone.....sentii le dame del Lago.....Mi chiedevano di tornare in acqua di evitare quel viaggio........ma se volevo la mia pace e mantenere la pace del mio regno avrei dovuto proseguire......." Altea non dovete rischaire...dovete vivere e per voi ci sara' un mondo diverso...voi non state andando avanti per denaro....."...
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