12-03-2013, 03.30.12 | #421 |
Cittadino di Camelot
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Il potere di quella selva era imponente......anche se eri distante potevi ascoltare il suo respiro famelico.....
Il sol passare accanto ad essa rendeva sia me che Belfagor nervosi. Poco dopo, in lontananza vidi avvicinarsi due sagome di tratto umano......non era facile distinguerle ma si spera che non fossero avverse. Giunti a breve distanza l'uno dall'altro presero forma e......mi sentivo più rassicurato, alzai' la mano in alto e porsi i miei saluti: "Nobili Signori.....quali notizie portate?"
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
12-03-2013, 09.39.37 | #422 |
Disattivato
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Sbattei le palpebre un paio di volte.
Cos'era stato? La voce di Densesu da fuori mi destò completamente. "...vi ringrazio.." Dissi a voce alta, anche se, probabilmente, lo scudiero si era già allontanato. Restai ferma un momento, ripensando a quell'ultimo sogno. Sorrisi: per una volta non era un incubo. Cercai di ricordarne ogni dettaglio. Non ero certo una persona che prendeva i sogni alla leggera. A che cosa si riferiva quella donna? Cosa non avrei visto? Trasalii. Gli ultimi avvenimenti mi avevano fatto perdere di vista il motivo del mio viaggio: il Fiore. Ma quella non era una città senza Dio? Cosa c'entrava la Quaresima con i desideri dell'Arconte? Mi alzai e cercai di sistemarmi meglio che potevo. Eppure, non smettevo di pensare. Partire, cercare ciò che mi è stato indicato. Sbuffai. Non sarei andata in nessun posto senza aver prima trovato Lucius. Una lacrima mi rigò la guancia al pensiero del mio amico, e del guaio in cui l'avevo cacciato. "...è tutta colpa mia..." Sussurrai tra le lacrime. Cercai di calmarmi ed uscii dalla stanza, conscia che restare sola mi avrebbe procurato solo dolore e disperazione. Scesi le scale e raggiunsi il bancone del locandiere, dove Densesu mi aspettava. "..Salute a voi, messere.." Dissi con un sorriso "...quanto tempo ho dormito?". Rivolsi poi uno sguardo al locandiere "..Buon uomo, perdonate.... Potrei avere qualcosa da mangiare?". Ripensai alle parole della donna: avevo perso il conto dei giorni, e, per quanto ne sapevo poteva anche essere venerdì. "...ma vi prego, mi basterà della focaccia, una zuppa.. E del vino, anche per Messer Densesu..." Con un sorriso. Così dicendo tirai fuori qualche moneta da una tasca segreta dell'abito, di cui solo in quel momento comprendevo l'importanza. "..sedete con me, Densesu..." Dissi allo scudiero mente raggiungevo un tavolo poco distante. "...vi prego, distraete questa mente inquieta... Parlatemi della vostra terra... Delle imprese che avete compiuto con Sir Mamyon..". Sorrisi. "..Ho accettato di passeggiare con lui l'altra sera per conoscerlo meglio.. Ma poi..." La voce mi si spezzò in gola e i miei occhi divennero tristi, non riuscii a finire la frase. "..vi prego, portate la mia mente lontano da qui..." Cercando di sorridere. |
12-03-2013, 15.51.49 | #423 |
Cittadino di Camelot
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Ci sedemmo nell'androne, attorno a noi vi era un grande viavai di soldati, cavalieri e scudieri.."Certo!E' il posto ideale per far aspettare ed accogliere due dame" dissi sorridendo a Vivian "Comunque, dobbiamo raccontare a sir Guigard la verità, ovvero che non sono sua cugina, sarebbe prenderlo in giro..anche se mi auguro lo abbia già capito!!Penso capirà che lo abbiamo fatto solo perchè si voleva che tu diventassi sua madrina".
Poi un vociare di scudieri, Vivian mi fece notare erano gli scudieri di tre dei vincitori, i quali a quanto pare erano arroganti e alteri come i cavalieri a cui erano di servizio. Osservai attentamente i tre scudieri, come già mi ero accorta sir Guisgard non aveva uno scudiero, del quinto cavaliere vincitore ne ignoravo ma vedendolo di sfuggita con lady Clio mi sembrò fosse cavaliere blasonato e accompagnato pure da scudiero. "Si.." asserii d'un tratto "quel cavaliere è strano, Vivian, e non è come gli altri, e se non erro non ha nemmeno uno scudiero". Mi guardavo attorno annoiata mentre ancora aspettavo quando intravidi un giovane ragazzo che strigliava un cavallo dal nero mantello lucido. Mi avvicinai a lui, sorridendo e gli porsi delle monete.."Ora, gentilmente, vai da quegli scudieri e proclamati come scudiero di Sir Guisgard, asserendo che il tuo nobile cavaliere con un colpo solo di lancia potrà battere tutti e tre i loro padroni e Campioni". Mi avvicinai a Vivian la quale scosse il capo ridendo..sapevo già il significato, sapevo che ero imprevidibile..."Bene, ora quegli sbruffoni e i loro cavalieri pieni di boria avranno la lezione che si meritano, soprattutto quel sir Xouf".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea Ultima modifica di Altea : 12-03-2013 alle ore 18.33.26. |
12-03-2013, 17.46.43 | #424 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Clio e Densesu presero così posto ad uno dei tavoli liberi nella locanda.
Il locandiere portò poi loro da mangiare, senza però accettare alcuna moneta. “Milady, è già tutto pagato.” Disse a Clio. “E non posso certo far torto al nobile cavaliere che ha predisposto questo vostro soggiorno nella mia locanda.” Sorrise e si allontanò. Densesu sorrise. “Sir Mamyon ha già provveduto al vostro soggiorno qui, milady.” Fissando la ragazza. “Ma vi vedo malinconica e turbata... cosa è accaduto? Siete giovane e bella, la vita vi sorride e nulla vi è negato. Perchè dunque i vostri occhi riflettono tristezza, invece che spensieratezza e felicità?” Mormorò. “Oh, perdonatemi... forse sono stato invadente ed inopportuno...” sorseggiò un po' di vino “... mi chiedevate di me e di sir Mamyon... ebbene, milady, posso dirvi che senza dubbio egli è il più abile spadaccino mai nato. Ho visto molti cavalieri durante la mia vita, esperti di armi e tattiche cavalleresche, eppure nessuno di essi poteva definirsi alla pari con lui. E sapete perchè? Perchè la sua tecnica nasconde un segreto. Nessuno è in grado di tener testa alla sua lama. Proprio perchè quel segreto la rende formidabile.” Fissò la strada dai vetri della finestra. “Io passo ore ad osservarlo mentre si allena... un giorno vorrei tirare di spada come lui... ma so che è impossibile... nessuno può tener testa a Mamyon...” Ad un tratto la porta della caserma si spalancò di colpo. “Aiutatemi, in nome del Cielo!” Entrando una donna in lacrime. “Aiutatemi! La mia bambina!” E si gettò a terra disperata, strappandosi le vesti per il dolore.
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12-03-2013, 17.57.46 | #425 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Parsifal salutò quei due cavalieri che procedevano verso di lui.
Quelli allora, nel vedere il suo saluto, risposero a loro volta con un cenno della mano. Aumentarono lievemente l'andatura e raggiunsero il giovane cavaliere. “Salute a voi, messere.” Disse il più robusto dei due. “Io sono sir Ozg e questi” indicando il cavaliere più magro che era con lui “è sir Loi. Siamo cavalieri erranti in cerca di avventure per il nostro prestigio. Siamo in viaggio da giorni, ma questa regione è tutta coperta da selve e non si vedono molte città. Voi invece chi siete?”
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12-03-2013, 18.39.22 | #426 |
Disattivato
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Sorrisi al locandiere e riposi le monete nella tasca.
"..è davvero un gentiluomo, questo cavaliere.." Dissi a bassa voce, sorridendo. Restai in silenzio, mentre ascoltavo il racconto di Densesu. Non mettevo in dubbio la bravura di Mamyon, l'avevo visto combattere ed era davvero formidabile, per quanto non fossi un esperta di combattimenti. Stavo per rispondere allo scudiero, quando qualcosa attirò la nostra attenzione. Una donna urlava e si dimenava. Mi alzai di scatto e corsi verso di lei, istintivamente. "...presto! Presto! Aiutatela!" Feci cenno a Densesu e al locandiere. Mi chinai su di lei, ma mi resi conto che non sapevo che fare in quella situazione. Mi chiesi cosa potesse avere e cosa la gettasse in preda alla disperazione. Aveva parlato di una figlia. Mi tolsi il mantello e lo posai sul corpo della donna, che si stava strappando i vestiti. "...non temete.." Dissi dolcemente alla donna "...ci prenderemo cura di voi... Dov'è vostra figlia?". Cercai di aiutarla ad alzarsi. |
12-03-2013, 18.42.27 | #427 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Sei sempre la solita.” Disse Vivian ad Altea scuotendo la testa. “Voi sempre ficcare il naso in faccende che non ti riguardano.”
“Ehm, milady...” fece il ragazzo arrossendo un po' “... in verità io sono un valletto di corte...” aveva il capo chino, imbarazzato dall'essere al cospetto di due belle ragazze “... ma per voi... beh, per voi potrei farlo... però... ecco... però non so molto di scudieri... ma se a voi serve uno scudiero, io forse potrei aiutarvi... si, perchè... c'è qualcuno a cui serve un impiego del genere... e forse potrebbe esservi utile...” le fissò, arrossendo ancor di più “... però se a voi fa piacere, ora io posso anche spacciarmi per lo scudiero di quel cavaliere di cui dite...”
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12-03-2013, 18.51.36 | #428 |
Cittadino di Camelot
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A quelle parole del valletto di corte io e Vivian ci guardammo sgomente...un valletto che striglia i cavalli?
"Bene" con un colpo di tosse "a dire il vero voi ci proponete un vero scudiero che appunto cerca lavoro per davvero, ma noi vorremmo solo qualcuno che per un attimo si mostri scudiero di Sir Guisgard..per finta ecco. Se ve la sentite ovviamente, poi siete libero da ogni impegno." Non era certo conveniente pagare uno scudiero vero...sarebbe stato illudere una persona in cerca di lavoro, e poi come avrebbe fatto sir Guisgard a pagarlo?
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12-03-2013, 18.54.45 | #429 |
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Clio adagiò il suo mantello sulla la donna, ma quella si dimenava e non permetteva a nessuno di toccarla.
“Calmatevi...” disse Densesu “... calmatevi e raccontateci tutto...” Ma quella sembrava in preda alla più profonda disperazione. “La mia bambina!” Urlava in lacrime. “La mia bambina!” “Cosa è accaduto alla vostra bambina?” Domandò Densesu. “E' sparita!” Gridò la donna. “E' sparita nella selva! Aiutatemi!” “Un'altra sfortunata...” mormorò il locandiere. “Si...” annuì un altro cliente “... un'altra disgraziata...” “Dovete aiutarla.” Fece la moglie del locandiere. “Non potete lasciarla così...” “Cosa vuoi che si faccia, donna?” Il locandiere a sua moglie. “Che si vada tutti nella selva? E a far cosa?” “Aiutatemi!” Disperata la donna. “La mia bambina!”
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12-03-2013, 19.15.55 | #430 |
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Quel valletto arrossì ancor di più ed annuì a quelle parole di Altea.
“Si, comprendo, milady...” disse sempre più turbato “... sarà un piacere accontentare due dame come voi...” chinò di nuovo lo sguardo “... si, farò come chiedete, mie signore...” e si avviò verso i tre scudieri che ancora scommettevano fra loro. “Credi che quel tipo sia credibile come scudiero?” Domandò Vivian ad Altea. “A me sembra un po' impacciato...” sorrise maliziosa “... a meno che la sua goffaggine non dipenda solo da te... credo che tu abbia fatto colpo...” e le fece l'occhiolino. Poco dopo il ragazzo tornò dalle due ragazze. “Mie signore...” sempre imbarazzato “... quegli scudieri hanno accettato... ora pare ci sarà una sfida tra i loro padroni ed il vostro cavaliere... ma c'è un problema... chiedono un anticipo sulla scommessa... ed io, ecco... io non ho denaro sufficiente...”
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