30-07-2010, 19.07.56 | #441 |
Cittadino di Camelot
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Che diavolo stava facendo Cosimus......sembrava un'adunanza, e io che gli avevo detto che non volevo tutta quella cozzaglia di soldati........non c'era nessuno e sembravamo schierati per un attacco...ma attaccare chi...........mi distaccai dal gruppo.....e spronando il cavallo saltai tra i due alberi....fu un salto perfetto e senza esitazioni.....io e lui ci eravamo intesi dal primo momento......toccammo terra leggeri e senza fatica....e fiutai l'aria.......chiusi gli occhi e facendomi guidare dall'istinto accarezzai il collo del mio baio e con dolcezza gli sussurrai....." seguili....ascolta il battito del mio cuore e seguili, i tuoi occhi saranno i miei......"......la voce di Cosimus mi arrivo' sino al midollo.....ma il nitrito del mio cavallo mi aveva dato la certezza di avermi compresa....si spinse al galoppo.....sino a quando aprendo gli occhi scorsi le due figure..un uomo e........Polgara.....
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31-07-2010, 10.55.03 | #442 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Comandai al soldato che era con me di radunare un gruppo di uomini e cavalli per avviare una perlustrazione all'esterno di Camelot.
Io rimasi con Stefan. "Spero abbiate istruito i vostri uomini... spero che evitino di creare guai... non vorrei essere costretto a farli arrestare..." decisi di dirgli "... sono presenti troppi uomini non di Camelot, e non che i vari gruppi venissero a contatto fra di loro. Prima di voi sono giunti a Camelot anche gli uomini di Provenza, però loro sono alla ricerca di un uomo."
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
31-07-2010, 20.26.13 | #443 |
Bannato
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Perry era perplessa: una volta raggiunto l'uomo in fuga come avrebbe reagito? sarebbe saltata con William dalla parte opposta al piccolo esercito di Cosimus, o avrebbe gridato di arrendersi?
Una cosa sapeva...Cosimus lo voleva uccidere lei facendogli vedere il suo volto un secondo prima di morire. Il vento mi spostava i capelli in direzione della donna a cavallo: voleva che la guardassi bene in volto. "Cosa nascondi nell'ombra dei tuoi respiri?" pensò Perry guardando Elisabeth. |
01-08-2010, 13.51.18 | #444 |
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Ero nascosta tra gli alberi....e guardavo Polgara ancora sul suo cavallo che cercava di percepire i movimenti di chi avevano pensato di fermare......era fiera nel portamento.....era molto bella e decisa.....la stavo osservando quando percepii il pensiero di Perry....si stava avvicinando a me...una donna che portava tanto amore quanto odio...la forza che faceva girare il mondo......" I miei segreti Perry....i segreti di una donna che si nascondeva da anni in un bosco...che era stata tradita e che per una strana maledizione aveva poteri che potevano aiutare a vivere o a morire......questi erano i miei segreti..... l'amore per mia figlia potevo consoiderarlo un segreto ?.......no era solo il tacito silenzio per l'amore alla vita........Cosimus, te lo lascio volentieri...ma ora mi serve.....e so che tu mi aiuterai......lui e' la chiave di volta........E ora avvicinati mia cara...ti attendo...".....rimasi cosi' a fissare colei che amavo tanto ...
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01-08-2010, 16.28.34 | #445 |
Bannato
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Perry ammiccò un sorriso, un po' perchè quella donna le piaceva e un po' perchè le aveva lasciato Cosimus tutto per la sua lama.
La natura cercava di farle girare lo sguardo verso i movimenti di ogni persona;sembrava che volesse essere sua alleata in questa missione. Si sentiva nuova e libera. |
02-08-2010, 03.48.11 | #446 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La trappola di Polgara aveva funzionato.
Cosimus ed i suoi erano stati costretti ad arrestare il loro cammino. "Forse si nascondono tra gli alberi!" Gridò ai suoi uomini. "Non abbandonate la posizione di combattimento!" "Signore..." disse uno dei suoi cavalieri "... perchè non ci attaccano?" Cosimus si guardò intorno. "Eppure non sembra esserci nessuno..." ringhiò fra sè. Intanto Elisabeth si era staccata dal gruppo. Nascosta osservava Polgara. La ragazza, affiancata da Mion, forte del vantaggio guadagnato sul gruppo di Cosimus si apprestava a riprendere la sua caccia. Perry, nel frattempo, insieme al secondo gruppo di cavalieri, si era riunita a Cosimus ed ai suoi. "Mi raccomando..." le sussurrò William ad un orecchio "... non commettere azioni avventate. Se ti avvicinassi troppo a Cosimus, i suoi ti colpirebbero a morte senza lasciarti nemmeno il tempo di estrarre la spada..." Cosimus allora riprese il controllo della situazione. "Riordinate le fila!" Ordinò. "Milady? Dove siete? Attendiamo voi per ripartire!" Chiamò poi Elisabeth che sembrava scomparsa. "Chi ha fatto scattare questa trappola?" Pensò poi fra sè. "Chiunque sia stato non voleva affrontarci... ma ha fatto un grosso errore a non attaccarci col favore della sorpresa..." Ed un ghigno si formò sul suo viso.
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02-08-2010, 04.28.52 | #447 |
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Stefan fissò Hastatus.
"Milord..." cominciò a dire "... i miei uomini non sono briganti o predoni! Sono cavalieri al servizio di sua grazia il conte di Borgogna! E non hanno meno valore o lignaggio dei vostri uomini! Ciò che ci preme è solo ritrovare lady Talia di Carcassonne e ricondurla dal nostro signore. Noi partiremo oggi stesso... e se voleste essere dei nostri per noi sarà un onore ed un piacere. Una buona spada non si rifiuta mai. "Un momento!" Intervenne uno degli uomini di Stefan parlando a Hastatus. "Cosa avete detto poco fa? Avete parlato di uomini giunti dalla Provenza... chi cercavano esattamente?" Intanto, il carro di Maladesh continuava il suo cammino, quando ad un tratto, sulla strada fu affiancato da 4 uomini coperti da lunghi mantelli con cappucci. "Di grazia, santi uomini..." cominciò a dire uno dei 4 "... in nome del saio che indossate..." "Pace a voi, fratelli." Rispose Maladesh con gli occhi rivolti al Cielo. "Abbiamo bisogno di informazioni..." continuò a dire l'uomo. "Siamo solo umili frati... ma se possiamo esservi d'aiuto non esitate a chiedere..." "Noi cerchiamo una nobile ragazza." "Il mondo" rispose Maladesh "è pieno di donne, miei signori." "La ragazza che cerchiamo non è una donna comune. Non lo è nè per nascita, nè per richezza, nè per bellezza." "Ma il Buon Dio" ribattè Maladesh "ha diffuso con la sua Benevolenza la Grazia della bellezza su molte donne a questo mondo." "Vi assicuro, buon frate, che la ragazza di cui vi domandiamo non passerebbe inosservata nemmeno fra mille donne." "Mmm... ma perchè la cercate?" Chiese Maladesh. "E' stata forse rapita?" "No, è fuggita" rispose l'uomo "e noi dobbiamo ritrovarla. E' in fuga ormai da giorni. Voi non avete sentito nulla in merito a questa cosa?" "Figliolo, noi viviamo lontani dal mondo e dai suoi drammi." "Capo..." sussurrò uno dei suoi assistenti a Maladesh "... ricordate? Guisgard è in fuga con una ragazza. E se fosse lei?" "Già..." rispose sottovoce Maladesh "... ehm, qual'è il nome di questa ragazza, miei signori?" Chiese poi ai 4. "Talia di Carcassonne." Rispose l'uomo. "Potreste descrivercela?" I 4 allora descrissero Talia ai falsi frati. "Molto bene..." disse Maladesh "... una splendida ragazza, non c'è che dire... e non può certo passare inosservata... ma chi siete voi, di grazia?" "Siamo al servizio di sua grazia il visconte di Carcassonne, padre di lady Talia." "Bene, miei signori.. se incontrassimo questa ragazza il nostro ruolo di buoni cristiani ci imporrebbe di avvertire subito le autorità. State tranquilli." "Grazie, a nome del visconte." E salutati i 4, Maladesh ed i suoi ripresero la caccia. "Diavolo di un Guisgard!" Esclamò Maladesh quando i 4 si allontanarono. "Quel dannato non curante che mezzo mondo lo cerca per accopparlo, si fa affiancare in questa fuga da una ragazza tanto nobile quanto bella! Bene e noi sfutteremo questa cosa. Ora sarà più facile trovare tracce del loro passaggio!"
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02-08-2010, 04.55.49 | #448 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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In tutto il borgo tutti si apprestavano a partecipare alla festa.
"Smetti di mangiare il pane bianco che è per la festa!" Disse la zia a suo marito. "Ma ci sarà tanto cibo!" Rispose lui. "Chi vuoi che se ne accorga!" "Sei incorreggibile!" Disse lei scuotendo la testa. "Poi ti chiedi da chi ha preso tuo nipote!" Poi rivolgendosi a Talia: "Andiamo, cara. Ormai saranno tutti alla festa." Ed appena giunsero alla festa, Iwan si avvicinò a Talia. "Milady..." cominciò a dire "... siete uno splendore. Venite, cominciano le danze. Vi ricordo che per stasera avete promesso di essere la mia dama." Nel frattempo, dall'altra parte del borgo. "Ehi, Tisson!" Gridò Guisgard ad una finestra. "Ma chi è che strilla tanto?" Rispose una donna affacciandosi. "Perdonate, cerco Tisson." "E perchè strillate tanto?" "Per farmi sentire, signora!" "Ma questa voce... oh Cielo! Ma sei Guisgard!" "Si, signora." Rispose lui sorridendo. "Sei tornato, finalmente!" "Beh, si, almeno per un pò..." rispose lui "... ma ditemi, c'è vostro figlio?" "Si, sta preparando per la festa. Sono tutti là." E dopo un pò, Tisson corse giù. "Satanasso!" Esclamò Tison nel vedere il vecchio amico. "Qual buon vento ti conduce qui?" "Vento di tempesta, amico mio..." "Cos'hai?" "Presto potresti sentire molte cose non proprio belle sul mio conto..." "E sono vere?" Chiese Tisson. "Qualcuna si..." "Cosa ti occorre?" "Presto ripartirò... ed ho bisogno che qualcuno mi copra le spalle... almeno per un pò..." "Sai bene che hai degli amici qui..." "Tisson, so che è ingiusto coinvolgerti, ma se ti chiedessi..." "Dimmi cosa devo fare!" Lo interruppe Tisson. "Grazie, amico mio..." disse Guisgard "... ma prima devo raccontarti tutto..." "Non mi interessa." lo zittì Tisson. "Siamo cresciuti insieme e ti conosco come pochi altri. Ricordo come se fosse ieri quando corravamo a giocare di nascosto in chiesa per vedere la statua di San Michele..." Guisgard sorrise. "E senza dimenticare quando i frati ci scoprivano!" Continuò Tisson. "Se ripenso a quelle legnate! E tu, che una volta pur di non fare la spia le prendesti tutte da solo... ricordi? Non riuscisti a sederti per una settimana!" Ed i due riseo di gusto. "Se ci fosse davvero colpa o malvagità in te..." concluse Tisson ritornando serio "... allora noi saremmo tutti perduti..." Ed un forte abbraccio fraterno unì i due vecchi compagni.
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02-08-2010, 13.16.37 | #449 |
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Quella festa era splendida... io che avevo partecipato ai festeggiamenti più grandiosi, ai banchetti più ricchi e a solennità di ogni tipo, non avevo però mai vissuto un'esperienza come quella: tutti erano felici lì, tutti ridevano e si divertivano... e persino io, che mi trovavo lì per caso, mi sentivo totalmente partecipe di quella gioia e oggetto di un calore umano che poche volte avevo provato.
Iniziavo però a sentirmi un po' stanca dal continuo danzare con Iwan, che non aveva voluto lasciarmi sola neanche per un istante. “Perdonatemi, signore...” dissi, fermandomi, non appena la musica cessò per un istante “Ma sono un po' stanca... e poi mi par corretto lasciarvi un poco anche alle altre dame!” soggiunsi con un sorriso. Delicatamente mi inchinai, per poi allontanarmi dal centro della festa, verso una zona un poco in ombra dove potermi riposare un momento, pur continuando ad osservare l'allegria collettiva.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
02-08-2010, 13.53.45 | #450 |
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Mentre galoppavo veloce sentii quella fitta, mi voltai e vidi di nuovo quella donna che mi fissava, potevo sentire la sua presenza come un calore ed un pizzicchio continuo.
"Chi siete?" Le urlai "Cosa volete da me?" Era bella e dallo sguardo profondo in cui si racchiudeva assieme al dolore una dolcezza inespressa. Per un attimo fui titubante sul da farsi: "Ora non ho tempo per voi! Mi spiace Mylady dobbiamo rimandare". Il terminare del bosco era vicino, spronai Diamante a tutta velcità e mi ritrovai alla sommità di un'ampia vallata, illuminata dal sole nascente e dalle poche stelle ancora in cielo. Lontano si notavano i paesi che lentamente si stavano risvegliando, era lì che dovevamo andare verso quei camini fumanti. "Andiamo Mion, vediamo di portare termine prima possibile ai nostri compiti" Chi era quella donna? Sapevo di non conoscerla, ma aveva qualcosa di magnetico...riuscivo a percepire la sua presenza e potevo udire il rumore dei suoi pensieri. Ero legata a e lei? Ma in che modo? Mentre questi pensieri mi rapivano, la lunga discesa ci aveva portato a poche sparute case, che sembravano poste lì per dare il benvenuto in quell'umile villaggio. Chissà che paese era. Scorsi a poca distanza un ragazzo con un cane: "Ragazzo! Hey dico a te! Mi sai dire che villaggio è questo?" Mentre chiedevo informazioni, mi assicuravo che quel "spada-facile" di Mion, non stesse commettendo qualche manovra avventata. Ultima modifica di polgara : 02-08-2010 alle ore 14.30.14. |
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