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Vecchio 28-01-2012, 20.49.52   #451
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Daniel riprese coscienza improvvisamente........ma la mia felicita' fu talmente breve che alle sue parole.....rimasi allibita...Salvarmi ?...ma io non stavo rischiando nulla......lo vidi scivoolare in acqua come un peso morto.....voleva andare giu'.....lsciai andare la tavola......e seguii il corpo di mio figlio..sino al fondo del fiume..li' l'acqua era calda e piu' densa....mille occhi ci osservavo .......Guardai Daniel adagiarsi....sul fondale..sembrava dormire...ma ero sua madre e se potevoleggere nel cuore degli uomini potevo benissimo leggere nel suo......mi avvinai a lui e mi inginocchiai vicino al suo corpo......gli accarezzavo il volto.....un volto che mavo....." Daniel...so che mi stai ascoltando.....la decisione di mollare tutto ed andare via spetta solo a te,tu sei un uomo libero ese vuoi andar via ripsettero' la tua decisione......ma forse,sarebbe stato bellissimo poter vivevere questa avventura insieme magari avrei avuto la possibilita' di starti vicino, la tua vita forse non e' stata un gran cosa.....eppure ti assicuro che serviva ad insegnarti ad essere un uomo giusto.....governare gli elementi e'un responsabilita'grandissima.......e poi..avevo sperato che avresti cercato tuo padre..........lui non e' morto............la cosa peggiore per un genitore e' sopravvivere ai figli........e ho perso tuo fratello.....perdere anche te.......sara' come morire completamente.....Adesso io mi alzero' e tendero' la mia mano...se vuoi puoi risalire con me...se deciderai di lasciarmi......bastera' sentire dalle tue labbra ADDIO......e io risaliro' da sola "...cosi' mi alzai e tesi la mia mano verso Daniel....nelmio cuore solo una mut preghiera...
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Vecchio 28-01-2012, 23.12.14   #452
Daniel
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Daniel è sulla buona strada
Mio padre era vivo?? Allora no! non dovevo morire.. non dovevo lasciare Elisabeth da sola..
"Se avessi la forza di muovermi tenderei la mano.." dissi con la mente.. Non avevo più forze..
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Vecchio 28-01-2012, 23.43.15   #453
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Vidi Elisabeth che stava cercando di far rinvenire quel giovane ragazzo, ella mi guardò e con le sue magie riuscì a farmi trasportare vicino a lei "La magia esiste allora...e io che avevo datto tutto per scontato, invece niente è scontato" pensai. Cosi mi trovai vicino a lei, tenevo il boscaiolo stretto a me, non so ancora per quanto avrei resistito. "Goz" urlai "il mio maestro...dove si trova, non lo vedo".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 29-01-2012, 23.55.30   #454
elisabeth
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Sapevo che Daniel vrebbe fatto di tutto per ritrovare suo padre....fu un solo alito di vita.....ma Daniel veva trovato il motivo percui continuare a vivere......presi allora le sue mani e lo alzi verso di me.....lo presi tra le braccia e incominciai la risalita.....finche' non vidi la luce e uscimmo fuori.......c'erano ancora delle tavole sparse...ma tenevo Daniel e mi muovevo male...." Altea....tiprego Altea...aiutatemi a tirar su Daniel avvicinatemi una tavola........dobbiamo supoerare le colonne o non troveremo nessuna terra che potra' ospitarci "...
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Vecchio 30-01-2012, 00.00.59   #455
Altea
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Elisabeth sembrava chiedermi in una preghiera di aiutarla a salvare il giovane, mi guardavo attorno...possibile pensai che tutti pensano a salvare solo se stessi? vidi un pezzo del galeone piatto che oscillavano sul Calars, cercai di avvicinarmi, con la forza che mi rimaneva vi posi il giovane boscaiolo. "Elisabeth...spero solo la corrente non se lo porti via, poichè è privo di sensi". Mi tuffai sotto acqua...e in superfice vidi una tavola di legno molto lunga, riafforai, l'acqua era calda e pregai non potesse danneggiarmi, mi appoggiai ad essa e mi sedetti sopra...feci cenno a Elisabeth.."riesci ad arrivare fino qui?"
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Vecchio 30-01-2012, 00.21.07   #456
elisabeth
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Altea aveva compiuto un miracolo era riuscita a trovare una tavola abbastanza grande da poterci stare sopra........incominciai a muovermi verso Altea sino a quando con il suoaiuto non tirammo su Daniel......" Grzie Altea.....datemi il tempo di recuperare ilboscaiolo....prima che la corrente lo porti troppo lontano....".....quindi andai verso il Boscaiolo......l'acqua era calda e i vestiti incominciavano a darmi fastidio......raggiunsi il giovane.....era ancora privo di sensi...ma Altea lo aveva appoggiato su una tavola....quidni non feci alcun sforzo e lo portai verso la piccola zattera di fortuna........" Ecco Altea aiutatemi a tirarlo su......perfetto......Altea,daniel e il boscaliolo erano sulla zattera.......io vi ero attaccata sopra.......Goz sembrava spaesato......arroccato su una tavola di fortuna.....ma del maestro sembrava non esserci l'ombra......." Altea.....dobbiamo andare oltre, spero che in cuor vostro questo lo abbiate compreso.....e spero anche che Goz...segua la nostra scia....."......gettai la verga sulla zattera e saltai su......mi guardai ancora qualche attimo attorno...e poi puntai la verga verso le colonne.
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Vecchio 30-01-2012, 02.36.55   #457
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
L’acqua del Calars scorreva con forza, trascinando l’uno contro l’altro o contro le pareti di pietra i pezzi del Carrozzone, facendoli a brandelli.
“Rischiamo di restare schiacciati!” Urlò uno dei marinai superstiti, ancora aggrappato ad una delle assi galleggianti, sulle quali avevano trovato la salvezza coloro ancora in vita.
Solo un terzo dell’equipaggio era ancora sopra la superficie delle acque.
“Capitano…” gridò disperato Jovinus “… capitano… cosa facciamo?”
Anche altri si rivolgevano a Goz.
Ma questi sembrava ormai scosso da quella tragedia e si teneva stretto, con i suoi cigni, su ciò che restava dell’albero maestro.
“Jovinus!” Gridava Plaurus. “Jovinus, dove sei?”
“Sono qui, fratello!” Rispose l’altro frate. “Dio sia lodato! Siamo ancora vivi! E con quelle donne vedo anche Cavaliere25, grazie al Cielo!”
Il boscaiolo, infatti, era, ancora privo di sensi, su una grossa zattera insieme ad Elisabeth, Altea e Daniel.
“Capitano, cosa facciamo?” Urlò un altro dei marinai.
Goz, finalmente sembrò destarsi e si voltò verso i suoi.
“Non… non lo so…” mormorò “… non lo so, amici miei…” stringendo a sé i due cigni, come se fossero la cosa più preziosa del mondo.
Ad un tratto il vento cominciò a soffiare ancora più forte sul fiume, generando onde sempre più alte che iniziarono a scagliarsi contro quei naufraghi.
Alla fine, un’onda alta alcuni metri sconvolse le acque del Calars e tutti ne furono travolti.

Il Sole.
Splendeva sulle lussureggianti sponde del fiume, di un verde intenso e attraversato da riflessi rossi, rosati e giallini, frutto dei meravigliosi fiori che sbocciavano in quella terra.
Uccelli di un raro piumaggio animavano quel luogo, ingentilendolo con l’armonia del loro canto.
Ora il paesaggio era completamente diverso e non si vedevano più le alte pareti rocciose.
Elisabeth fu la prima a riprendere conoscenza.
Era ancora sulla zattera e con lei c’erano Altea, Cavaliere25 e Daniel, che poco dopo ripresero anche loro i sensi.
I quattro si guardarono intorno: il Calars sembrava essersi calmato e le acque scorrevano tranquille.
Tuttavia non c’era più traccia del resto dell’equipaggio attorno a loro.
All’improvviso i quattro videro del fumo alzarsi dalla boscaglia.
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Vecchio 30-01-2012, 02.52.07   #458
Guisgard
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Heyto sorrise nel vedere Melisendra così sognante.
Cominciò nuovamente ad accarezzare la sua cetra, liberando, stavolta, una musica che sembrava possedere qualcosa di magico.
E iniziò a cantare:
“Tu sei una creatura speciale, Melisendra… da un nome ad ogni cosa ed esse nasceranno a vita nuova… il mondo è un giardino e tu sei la Primavera che fa sbocciare fiori nuovi, sconosciuti a chi ha attraversato l’Inverno… guardati intorno e specchiati in ciò che ti circonda… e tutto sarà a tua immagine, Melisendra…”
Un’ultima nota vibrò più delle altre, sciogliendosi poi in un eco che si confuse col vento che per un istante attraversò il giardino.
Poi il portone del maniero si aprì ed una sfarzosa carrozza entrò.
Tutti accorsero a rendere omaggio al signore del castello.
“Vieni, Melisendra…” dandole la mano Heyto “… ora conoscerai il tuo signore…”
E, da un piccolo cancelletto laterale del giardino, la condusse nel castello, in una vasta e sontuosa sala, al cui centro si trovava una tavola riccamente imbandita.
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Vecchio 30-01-2012, 03.08.06   #459
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Rendetos e Parsifal trascorsero così la notte ospiti del chierico.
Al mattino il cavaliere chiese di confessarsi prima di riprendere il cammino.
Un’ora dopo, maestro e apprendista ripresero il loro viaggio.
Giunti in una radura, i due incontrarono una carovana di zingari.
“Salute a voi…” avvicinandosi a quelli Redentos “… vedo che possedete diversi cavalli… ne vorrei acquistarne uno per me ed uno per il mio apprendista…”
Uno di quegli zingari annuì e fece cenno al cavaliere di seguirlo.
“Aspettami qui, farò presto.” Disse Redentos a Parsifal.
Ma mentre attendeva il ritorno del suo maestro, l’apprendista udì una voce che lo chiamava:
“Ehi, messere… sono qui, nel carro…”
Era un nano legato con una catena al collo.
“Di grazia…” continuò “… potrei avere qualcosa da mangiare? Vedete, sono incatenato qui da due giorni e questi zingari non mi danno cibo… aspettano di vendermi, ma temo che morirò di fame prima di trovare padrone…” aggiunse fissando Parsifal.
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Vecchio 30-01-2012, 03.23.20   #460
Melisendra
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Residenza: Dai boschi nebbiosi
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Melisendra sarà presto famoso
Presi la mano di Heyto e lo seguii fiduciosa delle sue parole, anche se il dubbio se ritenermi una prigioniera o meno, mi faceva rimanere in allerta, alla ricerca di una via d'uscita da quel giardino.
Di fronte alla tavola imbandita il mio spirito cedette e allungai la mano verso il vassoio d'uva scintillante che troneggiava come centrotavola. Non avevo mai assaggiato cibo umano. Non mi ero accorta di provare appetito, semplicemente non vi avevo dato alcun peso. Quando finalmente assaggiai un chicco d'uva, dolce e tuttavia asprigno, quasi feci un gridolino di gioia. Era deliziosa.
"I corpi hanno bisogno di nutrimento" mormorai, per tenerlo a mente. "Lo ignoravo..." Sorrisi.
Rumori di passi, sempre più vicini alla sala, mi fecero voltare verso la porta dorata, da cui presagivo che presto qualcuno sarebbe entrato a decidere della mia sorte. Intimidita, mi disposi dietro a Heyto, come se la sua musica avesse potuto proteggermi da quello che sarebbe successo.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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