25-04-2011, 10.34.25 | #471 |
Cittadino di Camelot
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Con un colpo secco e deciso gli feci tornare il gomito nella sua sede naturale. Pasuan si svegliò di soprassalto emettendo un forte urlo di dolore. Poi si calmò mentre gli steccavo e fasciavo il braccio.
"Ecco, ora è finito tutto" gli dissi dolcemente "sdraiati nel letto, devi riposare". Oppose un po' di resistenza ma lo convinsi. Il giovane cadetto che mi aveva aiutato poco prima era rimasto in cucina, appoggiato allo stipite delle porta che portava in camera e ci guardava. Appena Pasuan si fu sdraiato lo lasciai al suo riposo e mi avvicinai al cadetto: "Per cortesia, giovanotto, potresti avvisare il Capitano che Sir Pasuan si ferma qui questa notte? Raccontagli quel che è successo e digli che se avrà bisogno di ulteriori informazioni andrò io stessa a fornirgliele ma, ti prego, fai in modo che Pasuan non debba tornare in servizio almeno per i prossimi quattro giorni o il suo braccio non guarurà bene. Ah a proposito, io sono Lady Dafne, il Capitano dovrebbe ricordarsi di me...". Salutai il giovane con un veloce inchino e mi accinsi a preparare un rimedio soporifero a Pasuan che intanto iniziava a lamentarsi un poco.
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"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire |
25-04-2011, 11.48.20 | #472 |
Cittadino di Camelot
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Certo dissi guardando la damigella andrò subito a avvisarlo e mi incamminai verso la caserma mentre mi guardavo in giro per vedere che non ci fossero altri mal intenzionati in giro
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fabrizio |
26-04-2011, 01.06.15 | #473 |
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Mi ero lasciata il cortile alle spalle, le porte del palazzo e ben presto anche la porta della città. Io e Matys correvamo per la campagna come non accadeva da tanto e tanto tempo... il vento tra i capelli mi schiarì le idee e in un momento, per un momento, mi riportò indietro di molto tempo. Da ragazzina, a Sygma, ero solita uscire a cavalcare ogni giorno, lo facevo per ore e ore...
Persino questo Capomazda mi aveva tolto... pensai ...la gioia semplice di correre come il vento fino a fonderti con esso! Corremmo senza guardarci intorno, solcando la campagna che ci sfilava intorno in un’unica macchia sfocata... E poi la vidi! La riconobbi subito: era come nel mio sogno. Era la chiesa di Gyaia. Tirai con forza le briglie, Matys si sollevò sulle zampe posteriori un momento e si fermò. Con il fiato corto per l’emozione, smontai da cavallo... mi parve che non un suono ci fosse intorno a me, mi parve di esser tornata in quel sogno: tutto ciò che udivo era il martellare del mio cuore. Tenendo con una mano le briglie di Matys, stringendole convulsamente, iniziai ad avanzare lentamente verso la chiesa... ad ogni passo l’erba sembrava scricchiolare sotto i miei piedi... il respiro mi si era fatto lento, gli occhi erano fissi sulla sagoma della piccola pieve... e intanto avanzavo sempre più.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
26-04-2011, 01.57.36 | #474 |
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Gouf osservava Melisendra che prima puntava quel pugnale verso di lui, poi contro se stessa.
La fissò per lunghi istanti senza dire nulla. “Sei cambiata…” disse all'improvviso con un filo di voce “… il sangue, il dolore, la morte ed il male non ti hanno mai spaventata…” Continuava a fissarla. “Cosa ti ha cambiata tanto?” Chiese, quasi a voler spegnere il suo sguardo in quello di lei. “Hai forse conosciuto l’amore? Hai forse trovato un uomo tanto sciocco da potersi innamorare di una come te?” Restò a fissarla per qualche altro istante, poi la voce di uno dei suoi lo chiamò: “Abbiamo cercato nelle capanne, milord, ma questi miserabili non posseggono nulla di valore…” “Distruggete allora ogni cosa” ordinò “e fate scempio dei loro corpi… in modo che neanche i diavoli dell’Inferno possano riconoscerli… fate presto e poi ripartiremo!” Aggiunse.
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26-04-2011, 02.13.14 | #475 |
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Talia era giunta alla Pieve.
La sua cavalla cominciò allora a mostrare segni di crescente nervosismo. La principessa di Sygma si avvicinava, titubante, alla vecchia porta della chiesa, quando udì dei rumori alle sue spalle. “Regina delle Vergini… prega per noi…” diceva una vecchia seduta su un tronco spezzato poco distante “… Regina dei Martiri… prega per noi… Stella del Mattino… prega per noi… Regina degli Angeli… prega per noi… Torre di Davide… prega per noi…” Si accorse allora di Talia e la fissò, senza però interrompere il Santo Rosario che stava recitando. “Cosa cercate qui, signora?” Chiese quando terminò le sue preghiere. “Questa chiesa è chiusa ormai da tempo… sono anni che non si recitano più messe…”
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26-04-2011, 02.17.33 | #476 |
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Morrigan aveva trovato quel misterioso passaggio.
Era buio e i gradini che scendevano chissà dove erano consumati dall’umidità e dal tempo. Dominava un silenzio angosciante ed in lontananza si udiva un regolare gocciolio. Ad un tratto Morrigan avvertì dei rumori. Come se qualcuno strisciasse a terra una pesante catena.
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26-04-2011, 02.35.50 | #477 |
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"Non devi avere paura, Morrigan! Ci sono tanti fenomeni sotto la volta del cielo, ma il fatto che siano misteri ai nostri occhi non significa che non abbiano un'origine o una spiegazione!"
"Ma io ho paura, Madelaine... quel sogno che continuo a fare..." "I sogni sono benedizioni, Morrigan... ci spiegano il passato e ci indicano il futuro" La ragazzina fissò la vecchia signora in silenzio per qualche istante, come se fosse immersa in un importante pensiero. "Madelaine," esordì d'un tratto "conosci una magia per allontanare i sogni?" La donna la fissò con sguardo sorpreso. "Morrigan, la magia non esiste per risolvere i nostri problemi! La magia serve per riconciliarci con quella natura che noi non conosciamo e che non dominiamo. La magia deve essere usata al servizio di una causa più grande di noi, non per soddisfare i nostri capricci!" Prese le mani della bambina tra le sue, e si avvicinò al suo viso per studiarle gli occhi. "Questo non devi dimenticarlo mai! Impara bene l'arte che ti ho insegnato e tienila nel tuo cuore. Non temere quello che non conosci e usa con giudizio quello che conosci..." Quel rumore, quello stridio che serpeggiava lungo il pavimento sembrava voleve venire incontro. Era oscuro e angosciante. Morrigan tese davanti a sè la torcia che aveva staccato da uno dei supporti arrugginiti che decoravano quelle umide pareti... non temere quello che non conosci e usa con giudizio quello che conosci... Così, ripetendosi quella frase, Morrigan mise la mano sull'elsa di Samsagra, cercò di acuire la vista e lo sguardo e proseguì lungo la scala, addentrandosi in quel cunicolo e andando così volontariamente incontro a quel misterioso rumore.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
26-04-2011, 02.38.21 | #478 | |
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Mi voltai e osservai la vecchia donna seduta sul tronco, mi guardava ma non mi rivolse la parola finché non ebbe finito di pregare.
Io esitai un istante, poi tornai indietro di qualche passo e attesi... Citazione:
Esitai un attimo, poi soggiunsi... "Sentite... io ho proprio bisogno di entrare in questa chiesa. Dovrà pur esistere un modo per accedervi!"
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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26-04-2011, 02.41.44 | #479 |
Cittadino di Camelot
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Lo sfogo mi aveva lasciata senza parole.
Quasi senza fiato. Il vento mi accarezzava, consolatorio, scivolando sulle mie guance. Un invito a fuggire via. La mano gocciolava. Sapevo che presto avrei avuto bisogno di nutrirmi per rimarginare quelle ferite. Sentii il bruciore nella pelle, ma non era nulla in confronto alla rabbia che covavo nel mio cuore. La mia voce, tuttavia, era calma, quasi malinconica. "Cambiata?" gli risposi, guardandolo sorpresa. "Hai idea di cosa ho sopportato per tutta la vita?" Osservai con tristezza i soldati eseguire gli ordini. Una parte di me desiderò punirli. "L'amore..." risi "non è una malattia, Gouf!" Mi avvicinai a lui e lo guardai dritto negli occhi. Le mie dita sfiorarono la lama della sua spada e si macchiarono di rosso. "Su una cosa avevi ragione... quelle come me non vivono a lungo: gli uomini..." allargai le braccia, guardandolo negli occhi "ci spezzano in modi inimmaginabili..." "Ho ucciso in modi fantasiosi e ogni volta ne traevo un certo piacere..." era vero, anche quando non avrei voluto, la mia natura cacciatrice gioiva, mentre una parte di me si sentiva nauseata da quella continua danza di morte "ma mai donne e bambini." I rumori della strage ancora riempivano l'aria, l'odore del fumo e della carne bruciata erano inconfondibili.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente. Ultima modifica di Melisendra : 26-04-2011 alle ore 02.51.05. |
26-04-2011, 02.49.34 | #480 |
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Morrigan avanzava in quelle tenebre ed all’improvviso Samsagra cominciò a vibrare.
Poi, in quel buio angosciante, intravide una lieve luca in lontananza. E da quella direzione sembrava provenire qualcosa. Come delle voci. Morrigan si avvicinò seguendo quelle voci. “Recati al castello di sir Cimarow e riferisci ciò che ti ho detto…” disse una voce “… quella donna è lì per tradire… e per ora il duca sembra impossibilitato a difendere Capomazda…” “Si, mio signore…” rispose l’altra voce. “Sir Gouf deve fidarsi…” mormorò “… e dì loro che attendano i miei ordini… ora va!” Ma all’improvviso una mano si posò sulle spalle di Morrigan.
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