11-07-2014, 03.41.11 | #481 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La piazza pullulava di ogni genere di individui che indifferenti attraversavano quello spazio ormai senza più badare al cupo spettacolo offerto loro dalle autorità.
I corpi dei ribelli penzolavano al sinistro sibilo del vento che soffiava dalle montagne, ormai in una ritmica e macabra melodia simile ad un lento lamento strozzato. I soldati vigilavano che tutto scorresse tranquillo, ridendo, motteggiando e rivolgendo gesti osceni contro quei cadaveri. E tra coloro che passavano da quel luogo una figura, raminga e silenziosa, si aggirava con le fattezze di un'ombra, intenta com'era ad evitare ogni attenzione verso la sua persona. “Che olezzo insopportabile...” disse piano, gettando uno sguardo su quei cadaveri “... ecco da queste parti come puniscono i rei... dopotutto non dovrei meravigliarmene, visto il modo in cui hanno ucciso il povero Imone...” tirandosi su il bavero della giacca, più a volersi coprire che a proteggersi da quella puzza insopportabile che appestava l'aria. Passò allora oltre il centro della piazza e guardò in su, verso il Castello Eubeo. “Perdonate...” avvicinandosi ad uno dei passati “... è questo maniero il luogo in cui si trovano i signori di Lortena?” “Abbassate le mani e fate meno gesti possibili, giovanotto...” fece il passate “... quello è il Castello Eubeo ed è in mano ai ribelli. Ci sono soldati ovunque che osservano tutto e tutti.” “Dove dimorano allora i signori di questo posto?” Domandò Guisgard. “Alla Rocca del Tireo.” Rispose il passante. “Sorge fuori città, seguendo quella strada.” “Vi ringrazio di cuore.” Sorridendo Guisgard. “Fate attenzione.” Mormorò il passante per poi andare via. Così Guisgard, salendo di nuovo in sella al suo cavallo, imboccò la strada indicatagli dal passante e galoppò verso la Rocca del Tireo. Dopo un po' intravide da lontano la monumentale costruzione che guardava con le sue torri verso il passaggio che dall'entroterra metteva poi in comunicazione con i confini esterni della contea, fin verso le coste. Raggiunse infine una piccola costruzione fortificata all'imbocco di un ponte, che fungeva da avamposto per controllare chiunque si avvicinasse alla rocca. “Chi è là?” Gridò uno dei soldati di guardia. “Viva il conte!” Rispose Guisgard. I soldati scoppiarono in grasse risate. “Da dove vieni tu?” Chiese uno dei militari. “Sono giunto da poco a Lortena.” Fece Guisgard. “Anzi, ritornato è la parola giusta.” Allora manchi da un bel po'!” Ridendo un altro di quei soldati. “Già, proprio così.” Annuì Guisgard. “Beh, sappi che il conte non c'è più.” Disse il soldato. “E' morto e parlare troppo di lui potrebbe metterti nei guai.” “Beh...” mormorò Guisgard “... qualcuno dovrà pur governare in questo luogo, no?” “Ma non il conte!” Ridendo ancora il soldato. “Non sapete” argomentò Guisgard “che chiunque prenda il posto di qualcuno più alto di lui in rango o gerarchia ne assume solitamente il titolo? A meno che il nuovo arrivato non sia un principe o un re.” “Ma chi sei tu?” Fissandolo un altro dei soldati. “Forse un avvocato o qualcosa del genere?” “Sono...” prendendo fiato Guisgard “... sono Imone Marsin... appena ritornato a Lortena dai miei studi... avvertite dunque i vostri superiori.” I soldati restarono interdetti, per poi scambiarsi varie occhiate incredule. “Avanti...” uno di loro ad un altro “... corri alla rocca e fa avvertire lord Froster. Sbrigati!” E quel soldato obbedì.
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11-07-2014, 03.53.56 | #482 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Il modo migliore per ricordarli e per onorare la loro memoria” disse Roland a Clio “è quello di continuare la nostra lotta. Non devono essere morti invano.” Annuì poi a quelle ultime parole della ragazza. “Si, ci ritroveremo al tempio domattina per le preghiere. Intanto stanotte attendo uno dei miei uomini per informarmi sull'umore dei nostri compagni al Castello Eubeo. Ora cercate di dormire. Dobbiamo essere forti ed aggrapparci a tutto per resistere. Anche all'odio verso quei maledetti cavalieri di Imperion.”
I due così si separarono. Clio tornò nelle sue stanze, mentre Roland, poco dopo, incontrò il suo compagno in un vano segreto della rocca, che lo informò del ritorno a Lortena di Sartios, senza però essere riuscito ad avere notizie di Imone. La notte trascorse rapida, sebbene inquieta ed al mattino alcune ancelle svegliarono presto Clio. Froster infatti aveva fatto chiamare la ragazza con una certa urgenza.
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11-07-2014, 15.04.14 | #483 |
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Roland aveva ragione.
Onorare la loro memoria era l'unico modo per ricordarli, far in modo che non fossero morti invano. Mi accomiatai dal mio secondo e raggiunsi le mie stanze. Ero esausta. Mi buttai sul letto e piansi a lungo, in silenzio, la testa nascosta tra i cuscini. Mi addormentai così è così mi svegliai, ringraziando di non ricordare i sogni. L'alba mi trovò determinata. Crucciarmi per la morte dei miei amici non sarebbe servito a niente, combattere in loro nome, probabilmente sì. Mi preparai con calma, in modo da essere impeccabile, come se i fatti del giorno precedente non mi avessero minimamente scosso. Indossai uno sfarzoso abito nero con inserti in pizzo, e ricami in fili argentati, a cui abbinai un'austera collana d'argento e ossidiana. Tutto sommato, non mi dispiaceva portare sempre il nero, se non fosse per il motivo per cui ero costretta a farlo. Lasciai i capelli quasi sciolti, fermando solo due ciocche sulla nuca in un fermaglio d'argento. Non avevo l'aspetto di un fanciulla preoccupata o scioccata dall'esecuzione. Froster mi stava aspettando, dopo aver indossato la mia maschera sorridente e spensierata lo raggiunsi. "Buongiorno mio signore..." Cinguettai, entrando nell sala "Perdomate se vi ho fatto attendere..." Sorrisi. |
11-07-2014, 15.54.18 | #484 |
Cittadino di Camelot
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La flebile luce filtrava quasi dalla finestra, pregavo con tanta intensità da non accorgermi mancava poco all' Alba, al momento della partenza..improvvisamente entrò Ahmed e mi informò di Carolon.."Ecco, iniziamo già con gli impedimenti, ho fatto preparare tutto ad Amina, Korshid e le ancelle per la partenza a Lortena..dobbiamo partire all' Alba..e ora ci si mette Carolon e non mi sorprendo, deve sempre protestare su qualcosa quell' uomo" dissi con tono risentito "Dobbiamo fare in fretta, allora, cosa vuole..patteggiare sui soldi? Spero sia per un giusto motivo, altrimenti ce ne andremo senza risposta e senza uno dei suoi uomini..ormai è deciso."
Prendemmo i cavalli e raggiungemmo il carrozzone della Compagnia dei Re di Cuori e vidi uno degli uomini di Carolon.."Chiamate il vostro capo..e dite venga qui con sollecitudine, visto la Principessa è in partenza..grazie mille" dissi spazientita..già si era iniziata male questa partenza, mentre aspettavamo Carolon parlai con Ahmed su Lortena.."Ahmed, pensavo, a quello strano uomo..Musain..è una figura enigmatica. Eppure è sempre venuto in nostro aiuto e se non fosse stato per lui non avremmo neppure questa spada, disse che se pure la sua spada era per Imperion sarebbe stato a mia disposizione...una stranezza..ha pure dato la clemenza ad Ismael quella sera..il problema sono gli uomini di Imperion che capeggia, ma un esercito non dovrebbe rispecchiare il loro comandante o capo? In teoria, non dovremmo temere nulla a Lortena, come vi spiegai egli si trova laggiù..purtroppo sono gli uomini di Imperion che mi preoccupano, ma abbiamo lui dalla nostra parte, almeno lì e almeno si spera..ma meglio non ci immischiamo in strane storie, sono certa milord Solone saprà darci i buoni consigli".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
11-07-2014, 17.05.03 | #485 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Clio raggiunse la sala e impreziosita in quel suo abito nero ed elegantissimo, con i capelli sciolti e gli occhi languidi, si presentò bellissima al suo futuro consorte.
“Mia cara...” disse Froster nel vederla “... attendevate forse visite? C'è infatti un ragazzo, appena giunto alla rocca, che afferma essere vostro cugino Imone di ritorno dai suoi studi. Pare manchi da anni da Lortena e asserisce di aver scritto riguardo questo suo ritorno in patria. E' vero? Io non ne sapevo nulla.” “Milady...” mormorò Musain che se ne stava accanto ad una delle finestre a fissare la campagna circostante la fortezza “... siamo in guerra... una guerra civile, contro un nemico che si spaccia per lupo ma che agisce come un ratto nell'oscurità... possono esserci spie ovunque, occhi ad ogni passo ed orecchi dietro ogni muro... dobbiamo essere vigili e prudenti... per questo occorre sapere sempre chi esce e chi entra da questa fortezza...”
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11-07-2014, 17.07.59 | #486 |
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Madama Panergeys......doveva amarla tantissimo........sapevo che era una reazione dettata dal rifiuto........perchè...potevo non essere lei......ma guardando quei vestiti....guardando il mio volto alla specchiera....e il mio corpo in quel dipinto........stentavo io stessa a non credere che fossi Simoyn......." non avete avuto il tempo di sapere se fossi veramente tornata ......mi avete guardata in volto perchè vi ho costretta a farlo...............questa e' l'ultima conversazione in cui avrete la libertà di parlare riguardo le decisioni di sua Signoria.............metterò il vestito Rosso....amo quel colore...........si....sarete voi a farmi i capelli....e per tenerli metterete il fermaglio con diamanti che c'e'...nella scatola dietro i vestiti in fondo all'armadio...........". Come diavolo facevo a sapere del fermaglio...non avevo neanhce avuto il tempo di guardare cosa c'era in quell'armadio.....la lasciai da sola e andai nella stanza da bagno.....dove la vasca era stata preparata perchè io potessi immergermi......misi dei sali...alla mirra nell'acqua e tolsi il vestito e così come in quel dipinto entrai in quell'acqua profumata......mi immersi e chiusi gli occhi....non avevo dormito ed ero stanca...speravo che Rager fosse tornato alla locanda......infondo De Gur era un barone di Lortena......sentii dei rumori...non aprii gli occhi pensavo fosse PANERGEYS....
Ultima modifica di elisabeth : 11-07-2014 alle ore 18.53.11. |
11-07-2014, 17.08.08 | #487 |
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“Io credo” disse Ahmed ad Altea “che un esercito lo si giudica dai suoi generali e non dai suoi soldati. Quel cavaliere di cui dite si è sempre dimostrato nobile di aspetto e di animo.”
In quel momento arrivò Carolon. “I miei omaggi, Altezza.” Salutando la principessa. “Dunque?” Fissandolo Ahmed. “Perchè avete voluto incontrare Sua Altezza? Spero non ci siano questioni legate al vostro onorario.” “Oh, assolutamente.” Sorridendo Carolon. “Ma volevo far presente alla principessa che in questo momento, non avendo altre missioni da svolgere, la mia compagnia di eroi erranti e a noleggio è tutta a vostra disposizione. Anche perchè io non posso permettermi di lasciare qui l'intera compagnia, assegnando un solo uomo ai vostri servigi.” “In pratica” fece Ahmed “ci state dicendo che dobbiamo ingaggiare l'intera compagnia?” “Esatto.” Annuì Carolon. “Ma vi invito a riflettere bene sugli innumerevoli vantaggi di ciò. In pratica io ed i miei ragazzi vi seguiremo ovunque, pronti a tutto pur di difendere Sua Altezza e di proteggere i suoi interessi. Naturalmente, data l'eccezionalità della situazione, posso farvi un prezzo di favore.”
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11-07-2014, 17.52.00 | #488 |
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Ad un tratto arrivò Carolon...lo seguivo e sentivo ogni sua parola... mi chiedevo perchè mai avessi chieso aiuto a quell' uomo.
"Messer Carolon" dissi cercando di prendere respiro e stare calma "Mi vedete come sono vestita? Indosso pure dei vestiti occidentali visto la delicatezza della missione per cui stiamo partendo per non dare troppo nell' occhio...il vostro carrozzone è il problema..non certo voi..questo enorme marchingegno a forma di barca sputa vapore...che non passa certo innosservato...no.." guardai poi Ahmed.."Egli non sa nulla di ciò che dobbiamo fare e purtroppo non possiamo neppure dirglielo" dissi sospirando "quindi devo ringraziarvi messer Carolon, ma devo rifiutare..non è un viaggio di piacere". Risalii sopra Shamir, accarezzai il suo manto nero e feci cenno ad Ahmed di tornare a Palazzo.."Avanti..un lungo viaggio ci sta aspettando..il Sole ormai sta nascendo del tutto dall' Oriente, e tutto è pronto, penso sia ora finalmente di partire, avevo già dato tutte le disposizioni e ci staranno aspettando, verranno dunque con noi pure Hassan e Hamid".
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11-07-2014, 17.53.03 | #489 |
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Maledizione! Cosa diavolo ti presenti qui? E adesso che mi invento?
Mi mostrai sorpresa ed incredula. "Oh cielo.." mormorai "Sì, certo... mio cugino Imone è stato cacciato anni fa da mio padre per le sue idee liberali.. l'ha mandato a studiare perché imparasse a comportarsi.. lui.." esitai, con le lacrime agli occhi, e abbassai lo sguardo. "E' vero.. ha scritto, ha detto che sarebbe tornato.. ma io.. non ci ho dato peso.. io non pensavo lo facesse davvero.. insomma.. siamo in guerra, l'avete detto voi..." Alzai lo sguardo a cercare Froster e arrossii. "E' venuto per me.." con le lacrime agli occhi "Aveva promesso.." mormorai, per poi alzare di nuovo lo sguardo "Quando se ne andò, anni fa, mi promise che dovunque sarebbe stato, sarebbe tornato a Lortena per il mio matrimonio, per farmi da testimone..". Guardai poi Musain "Posso uscire io e mandarlo via se volete.. sono sicura che lo riconoscerei nonostante gli anni... e lui capirà che questo non è posto per lui se sarò io a dirglielo, se invece è un impostore ve lo consegnerò..". |
11-07-2014, 21.08.00 | #490 |
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L'arrivo dell'uomo nerovestito la sorprese un poco, soprattutto perché un uomo dall'aspetto così austero e dall'aria intelligente che si ponesse a difesa di un personaggio tanto iniquo come uno strillone da quattro soldi non le era mai capitato.
Le parole che l'uomo le rivolse la trassero sulla difensiva: quante volte le suore le avevano detto che il suo fantasticare di suo figlio era una vanità, un nutrimento fantasioso e maligno con cui gonfiare un cuore già allo spasmo della sopportazione? "Del resto anche alla Vergine Santa sono sacri i gigli" capitolò pur senza deporre quella sua aria di sfida, giacché era chiaro che l'uomo non si curava affatto del culto della Madonna. "Ma non è faccenda per me. Ciò che cerco non me lo può concedere nessuna regina, imperatrice o sultana... né io posso indugiare a coltivare fiori, dunque buona fortuna a chi voglia spendere il suo tempo così, piuttosto che lavorando per ottenere ciò che desidera" concluse allargando appena le braccia.
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As certain is death, a chance will come for us, a path presented to us that we can follow or not, a beautiful path, but like a merciless lady, to choose her, we must love her, even if she does not love us in return, and brings nood of ruin. |
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