08-07-2019, 01.34.29 | #4911 |
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08-07-2019, 01.42.10 | #4912 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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08-07-2019, 03.16.00 | #4913 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Mai avevo pensato di rammaricarmi per un giorno di scuola saltato.
Invece quel pomeriggio me ne tornavo a casa deluso, sconsolato e persino malinconico. Stancamente scalciavo i sassolini che incontravo lungo la strada, mentre i miei compagni di classe correvano via salutandomi, ridacchiando e qualcuno persino deridendomi. Il Sole quel pomeriggio sembrava di un colore diverso, di un arancione sognante, ancora inumidito da un cielo grigio e cosa più importante pareva voler condividere i miei stessi stati d'animo. Il giorno prima, infatti, a scuola le suore avevano portato tutti i bambini nel refettorio, dove, adibito a sala proiezioni, avevano mostrato varie diapositive raffiguranti i mestieri più sognati dai ragazzini. C'era stato poi un sorteggio ed ogni bambino aveva vinto un costume. Chi da re, chi da astronauta, chi da robot, chi da pirata e chi da cowboy. Io non ci ero andato a scuola quel giorno e quindi per me niente diapositive, niente costume e niente da sognare. Questi pensieri mi accompagnavano per buona parte del tragitto, quando la stradina prese a svoltare verso la campagna e quindi verso casa mia. Allora lo vidi. Se ne stava sotto un grossa quercia e giocherellava con qualcosa fra le mani. La curiosità mi prese parecchio ed allora avvicinandomi cercavo di capire cosa stesse facendo e soprattutto chi fosse quell'uomo seduto l'albero. Era un bel tipo devo dire, bruno, dai bei lineamenti e dai capelli mossi. In mano aveva fiore e se lo ripassava fra le dita senza che quello perdesse neanche un petalo. Non avevo mai visto un fiore simile. Senza accorgermene e mi fermai a guardarlo. Era di certo un mago, pensai, o un prestigiatore, dato il modo abilissimo ed armonioso con cui muoveva le mani, tanto che quel fiore sembrava come un animale da lui addomesticato. “Ti piacciono i fiori, ragazzo...” disse lui alzando i suoi occhi verso di me “... giusto?” “Ecco io...” mormorai. “Fai bene.” Annuì. “I fiori non sono per tutti.” “Lei è un mago?” Chiesi come ipnotizzato da quel fiore. Lui rise ed io mi vergognai. “Un fioraio allora...” quasi volendo dimostrare che non ero uno sciocco che credeva nella magia e cose simili. “Diciamo una specie...” fece lui “... sono entrambe le cose.” Senza smettere di muovere quel fiore fra le mani. “Io non so cosa diventerò da grande...” “Ci sarà tempo, ragazzo.” Lui. “I miei compagni già sanno cosa faranno da grandi.” “Allora devi decidere in fretta, o sarai in ritardo.” Divertito lui. “Lei come ha fatto a scegliere?” “Ti dirò un segreto...” lui chiudendo il fiore in un pugno “... nessuno sceglie sa sé.” “E lei cos'è diventato?” Io guardando il suo pugno chiuso. “Un innamorato.” Lui aprendo il pugno. Il fiore era svanito come per magia. “Un innamorato?” “Si, ragazzo.” “E di chi è innamorato?” “Della donna più bella del mondo.” “Beato lei...” io “... la invidio... la donna più bella del mondo... che fortuna ha avuto!” “Tranquillo, la prossima la incontrerai tu.” “La prossima?” “Si, la prossima donna più bella che nascerà al mondo, ragazzo.” “Davvero?” Sognante io. “Si, ma sappi che dovrai penare molto per conquistarla” lui fissandomi intensamente “e soprattutto per farle conoscere il tuo Amore.” Annuì. “Essere innamorati è come vivere nelle favole, ragazzo.” “Dove si trova la sua innamorata ora?” Domandai io di colpo. “Come Rapunzel... è chiusa in una torre.” “Torre?” Ripetei io. “Si...” confermò lui “... in una torre alta fino al cielo... lei ogni tanto scappa da quella torre per scrivermi, per parlarmi e qualche volta per vedermi...” “Ma è una cosa triste...” “Si, ma lei lo sa che solo io posso farla uscire da quella torre, anche solo per un pomeriggio o una notte.” Io lo ascoltavo rapito. “Ed un giorno la farò uscire per sempre da quella torre ed allora fuggiremo via, felice.” Lui sistemandosi un cappello in testa. “Se Dio vorrà, sarà così, ragazzo.” Alzandosi. “Poi, un giorno, questa storia ricomincerà ed allora toccherà a te conquistare la donna più bella che sarà nata.” “Ed il fiore dov'è?” Io quell'innamorato. “Te l'ho detto, ragazzo...” lui andando via “... ora toccherà a te.” Salutandomi con un cenno del capo, per poi svanire nella campagna. Dopo un attimo di strani pensieri, perlopiù sognanti, ripresi la strada di casa. Prima però passai da casa sua. Lei se ne stava sul terrazzino oltre il cancello della sua abitazione, giocando con le sue bambole. Si voltò all'improvviso e mi vide. Mi sorrise e si affacciò alla ringhiera del terrazzino. “Hai ancora la febbre?” A lei. “Si, sto molto meglio.” Annuì lei. “Ti ho portato i compiti che ha dato la maestra...” io passandole il diario attraverso la ringhiera. Il compito consisteva nel dover indovinare a cosa si riferissero le diverse indicazioni elencate: "Nero. Isola. Rana. Martiri. Donatello." Mentre lei leggeva il diario con i compiti, mi accorsi che fra i suoi capelli vi era un fiore. Lo stesso fiore che aveva in mano l'innamorato e che aveva poi fatto sparire davanti a me. “Un pò difficile questo compito...” lei destandomi dai miei pensieri. “Tu sei brava, riuscirai a risolverlo.” Sorridendole. “Domani tornerai?” Lei a me. “Certo, se mi aspetterai.” “Sempre.” Annuì lei fissandomi. “Tieni, come pegno fino a domani...” dandomi quel fiore che aveva fra i suoi capelli “... prima giocavo con la bambola di Rapunzel e questo fiore era la sua corona.” Io presi il fiore, la salutai e tornai a casa. Lungo il cammino giochicchiavo con quel fiore fra le dita, proprio come faceva l'innamorato incontrato poco prima. Non ero più triste, perchè sapevo cosa sarei diventato da grande. O forse lo ero già diventato in quel momento. E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere quel compito preso in classe?
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08-07-2019, 03.25.12 | #4914 |
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Che bella storia, sognante, e non ho dubbi su chi abbia ricevuto il costume da pirata, quel giorno
Quanto all'enigma, dobbiamo trovare l'elemento comune alle parole indicate? Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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08-07-2019, 03.36.10 | #4915 |
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Bisogna individuare a "cosa", perciò non ad una persona, si riferiscono le parole elencate, milady.
In pratica le 5 parole hanno tutte a che fare con la cosa da individuare
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08-07-2019, 16.51.40 | #4916 |
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Che storia sognante, speciale, fatta di picccoli momenti che parlano d'Amore, di sorrisi rubati e atttimi incantati.
Chi, se non un innamorato può fare tutto, ancora meglio di un mago? Solo un innamorato può donare il mondo intero alla sua amata, scalare la torre e andarla a prendere, portandola con sè, verso mondi infiniti che creerà apposta per lei. So che lei è lì che non vede l'ora di scappare, correre via, prendere la mano del suo amore e passeggiiare nei vicoletti incantati di un borgo di cui solo loro conoscono il nome. Quanto all'enigma... devo pensarci ancora un po'!
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì! |
08-07-2019, 16.53.52 | #4917 |
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Anzi, direi... DIAVOLO
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08-07-2019, 17.02.04 | #4918 |
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Non è il Diavolo, milady, purtroppo
Non bisogna indovinare un "chi" ma un "cosa"
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08-07-2019, 19.19.30 | #4919 |
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Buongiorno, una tale storia mi ha portata fuori dalla mia Torre, che è la mia bellissima abitazione vicino alla foresta di Camelot.. Eh si, le torri sono speciali.
Vorrei tentare. E dico "marmo".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
08-07-2019, 20.08.08 | #4920 |
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Una dama in una torre, milady, è un pò il marchio di fabbrica di messer Amore, sapete?
La torre infatti simboleggia tante cose, difesa com'è dal Tempo e dalla distanza e spesso il doverla scalare è la prova più ardua per un amante, visto che in essa è racchiusa la dama del suo cuore Quanto all'enigma, purtroppo, non è Marmo
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