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Vecchio 04-09-2013, 20.53.05   #41
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Padre Anselmo si voltò a fissare Elisabeth.
La sua espressione era però strana, come inquieta.
Infatti egli non tradì alcuna emozioni a sentire la donna parlare.
Riuscì solo a fare un cenno, quasi impercettibile, con gli occhi, quasi fosse un segnale.
Ma in quello stesso momento due sagome presero forma dalla penombra che avvolgeva la navata.
“Guarda guarda...” disse un uomo sbucato dal nulla “... una pecorella che torna all'ovile...”
“Fortunati, vero?” Ridendo l'altro che gli stava accanto.
“Avanti, prete...” fece il primo mostrando un affilato coltello “... mettiti accanto all'altare... e fa lo stesso anche tu, bella signora...” minacciando poi anche Elisabeth “... tienili d'occhio, Ioga.” Fissando il suo compare.
“Tranquillo, Monty!” Esclamò questi.
“Al minimo passo falso” mormorò Monty “non esitare ad accopparli entrambi.” Si voltò allora verso la penombra più fitta del presbiterio. “Vieni avanti, capo...”
E dalla semioscurità emerse una terza figura.
Era un uomo alto, dai capelli lunghi, la barba incolta e l'espressione inquieta.
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Vecchio 04-09-2013, 20.54.05   #42
Guisgard
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Talia, così, lasciato il palazzo, cavalcò verso la campagna.
Attraversò rapidamente la città, ritrovandosi poi immersa nella verdeggiante campagna.
Qui dominava un silenzio calmo, rasserenante, reso tale anche dal chiarore del cielo, attraversato dal vento, che mostrava l'ancestrale bellezza di quel luogo.
In lontananza apparivano poggi distanti, dai quali si stagliavano contro il limpido crepuscolo le sagome quasi fiabesche delle loro torri merlate circondate da slanciati cipressi.
E l'immensità di quel mondo abbracciò e raccolse Talia in balia delle sue inquietudini.
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Vecchio 04-09-2013, 21.10.15   #43
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Osservai gli occhi sgranati dalla meraviglia dei frati, e le loro mille domande...uomo e donna, che differenza faceva.
Già..trovare un lavoro e un frate aveva proposto un convento. Sarebbe stato troppo pericoloso lavorare per qualche famiglia sotto le sembianze di una serva...non avrei nemmeno saputo come iniziare o cucinare un uovo.
"Io..sembrava fosse chiaro" dissi sorridendo benevolmente a quei frati "sono partita in cerca di fortuna...si ... come tutte le persone che vogliono salvare quel quadro" e fu la prima volta che mi vergognavo di me stessa per quella bugia seppur in fin di bene, proprio a dei chierici.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 04-09-2013, 23.46.41   #44
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Viaggiai per tutto il giorno, senza fermarmi, guardando il panorama cambiare intorno a me.
I mercanti col frate a carico mi erano davanti, sembrava proprio che non riuscissi a liberarmi di loro.
Ma qualcuno cantava e, senza accorgermene, mi ritrovai a sorridere.
Prima ancora che si facesse buio, si accamparono in una radura.
Dapprima pensai di proseguire, ma poi mi resi conto che, infondo, non avevo fretta.
E se proprio dovevano arrivare dei briganti avrebbero preso di mira più volentieri il fiorente carro che mi precedeva piuttosto che un viandante malandato.
Così, legai Ercole ad un albero non molto distante e mi sedetti accanto a lui.
Potevo sentire le voci dei mercanti attorno al fuoco, ma un grande albero mi nascondeva alla loro vista, e probabilmente era meglio così.
Non avrei dormito quella notte, era troppo pericoloso.
Restai immobile, la schiena appoggiata ad un possente albero a guardare le stelle, la testa buttata all'indietro.
Il cielo, limpido e immenso, non era poi tanto diverso da quello che amavo osservare dal mio balcone.
Se i miei cari non stavano guardando quelle stesse stelle, allora probabilmente stavano guardando me, da lassù.
E non saper dare una risposta a questa terribile domanda inespressa mi tormentava più di qualunque altra cosa.
Mi misi a giocherellare con un rametto di legno, cercando di pensare a qualcosa di bello, un ricordo che mi accompagnasse durante quella lunga notte di veglia.
Quando lo trovai, restai a fissare un punto indefinito davanti a me per molto tempo, e sorrisi.
Ma poi il sogno ad occhi aperti finì, e cupi pensieri oscurarono la mia mente.
Almeno finchè un pallido raggio di sole non annunciò che l'alba era ormai vicina.
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Vecchio 05-09-2013, 01.23.43   #45
Eilonwy
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Eilonwy sarà presto famoso
Era da tempo che non vedevo lo zio Nicolò.
Chissà? Forse oltre a portarmi qualche dono mi avrebbe permesso di stare a Sygma con lui.
Mi ricordo ancora quando visitai il castello di mio zio a 5 anni.
Era stupendo sia fuori che dentro.

Fu lo zio in persona a regalarmi Dante, il mio dolce e fiero cavallo nero.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!!
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Vecchio 05-09-2013, 15.36.28   #46
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Il cavallo correva sulla stretta strada di campagna.
Gli zoccoli sembravano sfiorare appena la terra battuta, il verde dei prati mi sfrecciava intorno... tutto era silenzio alle mie orecchie, attente solo al sibilare del vento tra i miei capelli... tutto era silenzio dentro a fuori di me.
Ad un tratto tirai le briglie ed il cavallo si fermò.
Avevo attraversato, quasi senza rendermene conto, la strada che serpeggiava tra le colline ed ero giunta fin quasi sulla sommità di un piccolo poggio... sonnolenti campi modellavano le colline tutt’intorno, punteggiati qua e là da alte e frondose querce, cipressi ed olivi, e di fronte a me, seminascosta dagli alberi che la attorniavano, apparve la piccola cupola di mattoni rossi.
Esitai.
Poi, lentamente, scesi da cavallo e, prendendolo per le briglie, mi accostai alla cappellina. Era questo un edificio a pianta ottagonale, dalle candide mura bianche, rafforzate agli angoli da finte colonne di gusto classicheggiante.
Camminando lentamente, un passo dietro l’alto, risalii il lieve declivio e raggiunsi il selciato. Tutto era silenzio e quiete. Chiusi gli occhi.

Il pennello scorreva leggero sulla tela... azzurro, verde, ocra, arancio, rosso... le forme vi prendevano via via consistenza ad ogni mio tocco, ad ogni movimento dalla mano...
Mi piaceva dipingere, mi era sempre piaciuto, mi rilassava... e quella solitaria cappellina, dalla quale si poteva godere di un paesaggio senza eguali, era uno dei miei luoghi preferiti per farlo. Nessuno saliva mai lassù, fino alla Cappella di San Michele, e la sua storia e tutte le leggende che la circondavano erano ormai quasi perdute. E forse proprio per questo motivo a me piaceva così tanto quel luogo ed amavo rammentarne le storie... perché quel luogo era silenzioso e solitario, ma vivo allo stesso tempo...
La mia mano smise di accarezzare la tela con il pennello e quei colori, per un istante... mi mossi appena sulla bassa sedia, cambiando angolazione e visuale, come a voler valutare quel mio disegno con altri occhi, con un altro sguardo.
E fu proprio in quel momento che udii quei passi inattesi sul selciato. Sussultai e mi voltai di scatto.
Il ragazzo camminava lento, come perso in cupi pensieri... aggirò la cappella e fu allora che, sollevando lo sguardo, mi vide... si bloccò e mi parve, per un momento, leggere la sorpresa nei suoi occhi chiari.
Io riportai in fretta i miei sulla tela, in silenzio.


Battei le palpebre e mi costrinsi ad abbandonare quel ricordo...
erano passati anni, ormai... troppi anni.
E poi...
Esitai... era stato un errore salire lassù, pensai... uno sciocco errore.
In fretta, in preda ad una inspiegabile agitazione, saltai di nuovo in sella al mio cavallo e mi lanciai al galoppo giù per il pendio, lontana dalla cappella, lontana dai ricordi.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 05-09-2013, 15.43.54   #47
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Guardai Padre Anselmo con un strana sensazione...era diventato muto...in genere avrebbe alzato le braccia al cielo e avrebbe chiesto a nostro Signore perchè io mi comportavo in maniera sconsiderata....ormai la recita la conoscevo tutta......ma questa volta i suoi occhi erano segnali..eme ne accorsi subito dopo...due bifolchi spuntati dal nulla ...ci fecero mettere vicini all'altare.......era quasi giorno ormai......sarei dovuta andar via....." Che cosa sta succedendo Padre ?....non c'e'nulla da rubare qui dentro....e noi due...facciamo pietà al Signore stesso....".....questo sussurrai al suo orecchio...quando qualcuno chiamo' il Capo.....il Capo ?.....erano andati tutti fuori di mente......vidi arrivare quest'uomo, comparve dal buio ......era alto....magro ...ed aveva i capelli lunghi...con la barba che non vedeva cura da un po' di tempo......aveva gli occhi luminosi....forse dalle fiamme delle candele.....sembravano brillare......e se fosse un fuggitivo ?......pensai ai bambini....la mattina andavano a messa con regolarità......." Credo che abbiate sbagliato prete...Chiesa e situazione.....siamo di una povertà sconvolgente e credo che tranne che un pezzo di pane secco...non si possa offrire...e poi Padre Anselmo deve prepararsi alla Santa Messa e io devo aiutarlo.........Vero Padre ?...".....alle mie parole ne'Padre Anselmo ne'..lo sconosciuto si scomposero.........ma io dovevo andare......io lo dovevo ai miei ragazzi......
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Vecchio 05-09-2013, 20.55.12   #48
Guisgard
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“Sta zitta...” disse Monty ad Elisabeth “... zitta o ti tiro il collo come si fa con le galline...”
Ioga rise a quelle minacce.
“Tagliamo corto...” fece colui che era il capo dei tre “... a noi occorre un posto sicuro in cui rifugiarci... questa è una chiesa e presto ci sarà gente per la messa del mattino... indicateci un luogo in cui nasconderci o su quell'altare oggi non verrà spezzato solo del Pane...”
E guardandolo, Elisabeth si accorse che era ferito ad una gamba.
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Vecchio 05-09-2013, 20.58.41   #49
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Il cielo si rischiarò pian piano e il Sole fece finalmente la sua comparsa, mutando quello scenario e liberandolo dall'oscurità e dai silenzi della notte.
Ma proprio in quel momento una serpe sbucò davanti ad Ercole ed il destriero di Clio si imbizzarrì.
Quel nitrito attirò subito l'attenzione dei mercanti accampani poco lontano.
Impugnarono le armi e corsero a controllare, convinti di essere seguiti.
“Voi...” disse Francesco giungendo davanti a Clio “... voi chi siete?”
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Vecchio 05-09-2013, 21.09.36   #50
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“Beh, di sorte” disse uno dei frati ad Altea “ne troverete molta a Sygma... e starà a voi poi capire se sarà buona o cattiva...”
“Sembra che la storia di quel quadro” un altro dei frati “abbia attirato a Sygma davvero tanta gente... ma voi” chiese alla ragazza “vi sentite in grado di partecipare ad una cosa così pericolosa? Una vera e propria caccia al ladro... non sarà certo un gioco...”
Ma ad un tratto uno dei frati indicò agli altri le alte torri di Sygma che cominciavano ad apparire nel primo chiarore del mattino.
Poco dopo raggiunsero le porte della capitale di quel regno ed un grandioso spettacolo li accolse.
La città si stava appena svegliando al nuovo giorno e lo splendore dei suoi palazzi, la monumentalità delle torri merlate e quadrangolari, le guglie slanciate delle sue chiese e gli eleganti ed essenziali campanili romanici apparivano come meravigliosi pilastri su cui l'infinito cielo azzurro e terso sembrava aver poggiato le sue fondamenta sulla Terra.
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