31-08-2011, 11.35.09 | #41 |
Cittadino di Camelot
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Brianna corse frettolosamente per tutta casa ad aspettare l'arrivo del suo amato da anni lontano... sapeva che quel giorno sarebbe arrivato prima o poi... ordinò ai suoi servi e alla sua balia di preparare un bagno caldo e la stanza da letto mentre nelle cucine si avviarono per preparare un suontoso pasto... Brianna pianse dalla gioia agitandosi tutto il giorno
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31-08-2011, 12.41.36 | #42 |
Cittadino di Camelot
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Erano anni che mancavo da Animos, ero una bambina allora, figlia di un errore materno il cui padre non sapevo neanche chi fosse......il giorno costretta a fare i piu' umili dei lavori.....l'uomo che aveva sposato mia madre non aveva un animo gentile e raffinato.....ero soltanto una bocca in piu' da sfamare, non riusciva neanche a pronunciare il mio nome se non con fischi e parole sgraziate........vivevo fuori casa, non avevo il diritto di avere un tetto sulla testa e che fosse state o inverno poco contava.......ma quella era la mia piccola liberta', potevo vivere di sogni e di aria pura......la natura mi faceva da maestra.....e il giorno e la notte diveniva il mio scorrere del tempo, fu cosi' che conobbi un uomo, ero un essere spigoloso, senza alcuna grazia e con i capelli terribilmente aggrovigliati......fu per lui un problema riconoscere se fossi maschio o femmina, solo la mia voce gli rese nota la mia femminilita'.............lo incontravo di notte, quando messa in un angolo accanto al fuoco riparata dalle fronde di un albero lo ascoltavo mentre leggeva, poco comprendevo.....ma man mano che le notti passavano incominciai a guardarmi intorno in maniera diversa e cosi' capii che ero li per imparare........Un giorno mi resi conto che valevo solo qualche bottiglia di vino e fui condotta da quell'uomo, che divenne per me un porto sicuro, in Bretagna........c'erano altre ragazzine come me, era un villaggio immerso nel bosco , le cui case sembravano palazzi cresciuti tra gli alberi........fui lavata, sfamata e resa presentabile....per la prima volta vidi il colore delle mie carni.......e compresi che la mia pelle ora era profumata di lavanda.........imparai a leggere e a scrivere, vivevo tra ricche biblioteche e maestri esigenti, tutto diventava conoscenza, crebbi serena ed appagata.........imparai cosa fosse La Fratellanza, L'Uguaglianza e la Liberta'...........imparai a riconoscere il bene del creato ed ad amare a prescindere da qualsiasi condizione........Ma venne il momento di comprendere perche' fui condotta in quel luogo e allevata tra il rispetto delle regole ed un amore incondizionato. Dovevo tornare al mio paese di origine per scoprire chi fosse mio padre e per dare un senso a quaella ribellione che non avrebbe portato a nulla che non ad altro sangue innocente.....................Piu' mi avvicinavo e piu' sentivo nascere in me l'angoscia.................Avevo abbastanza denaro per dormire qualche notte alla locanda, ma avrei dovuto trovarmi un lavoro, cosi' entrai al borgo, non era cambiato qualsi nulla, le persone erano rimaste indifferenti, o almeno cosi' mi parve, mi fu indicata la locanda in cui avrei potuto dormire e mangiare qualcosa.......cosi' vi entrai e cercai il Locandiere......era un uomo tarchiato ...il suo grembiule non vedeva l'acqua da tempo......ma ero cosi' stanca che poco importava se il luogo fosse pulito o no...giorni di cammino si facevano sentire..." Perdonatemi sigore, desidero sapere se avete una stanza da darmi........e un pasto caldo........"
Ultima modifica di elisabeth : 31-08-2011 alle ore 13.13.44. |
31-08-2011, 13.00.57 | #43 |
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<<Ehm.. io.. sono.. -Che fare? Doveva dirgli il proprio nome? o inventarsene uno?- Io sono Christian piacere di conoscervi..>>
Daniel era fissato da tutti quei valletti sopratutto per i vestiti.. Frustate? Messo ai ferri? Ma quelli lì stavano male.. Io me ne voglio andare da sto posto appena avrebbe potuto.. Ma ora non poteva e attendeva con impazienza cosa gli avrebbe detto il primo valletto..
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31-08-2011, 13.22.17 | #44 |
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Forse è meglio non disturbare il pranzo di lord Tudor , preferisco aspettare che abbia terminato , so quanto ci tiene a questo momento della giornata.
Dissi cosi in fil di voce a Jalem , ma evitando di incrociare il suo sguardo.Avrebbe capito subito che quella era solo una scusa per ritardare il momento dell'incontro. Cosi rimasta sola , andai in giro per le grandi sale, ricordando ogni loro angolo. Ma il posto che più adoravo erano le cucine. Immense e maestose e ricche di oggetti ,erano per me il mio rifugio preferito ,lontano dalle prediche e dalle regole di corte. Là potevo essere me stessa e dare libero sfogo alla mia fantasia. Ricordavo bene dove queste fossero, ci misi poco ad arrivare... "permesso" dissi stando attenta a non alzare troppo la voce. I pochi presenti si voltarono , io li riconobbi tutti ma loro no.Mi guardavano spalancando gli occhi e inchinandosi a me mi salutarano come si conviene ad una dama di corte. " Come ?? anni fa mi tenevate sulle ginocchia e mi riempivate di farina e ora vi inginocchiate a me???? Sia mai questo..sono io LadyGonzaga" Notai in un angolo della cucina , un giovane ragazzo che non riconobbi, forse era nuovo o forse il figlio di qualcuno che lasciai tanto tempo fa..infondo erano passati quasi 20 anni dal giorno che lasciai il palazzo...avevo appena 7 anni .. Una cosa era certa ...aveva paura ..stava là come se aspettasse qualcuno che gli impartisse degli ordini...
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31-08-2011, 17.41.44 | #45 | |
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“Oh, ma davvero?” dissi “Sono proprio curiosa di vedere come farai... Anche perché dubito proprio che, dopo tutti i guai che sei riuscito a causare il mese scorso in quella locanda di Chinon o l’affare di quella signorina di Epuissey, tu possa essere in grado di stupirmi ancora in qualche modo!” La mia risata cristallina si levò leggera e svolazzante sopra tutti noi, vidi Renart irrigidirsi appena e raddrizzare la schiena, ma io non gli detti la possibilità di controbattere: spronai il cavallo e accelerai il passo, raggiungendo il buon Essien alla testa della piccola comitiva. Renart era un bravo attore, in fondo... ma io non riuscivo mai a resistere alla tentazione di mettere in ridicolo quei suoi atteggiamenti vagamente pomposi e a sgonfiare la sua maliziosa e continua corte per me. Corte, d’altra parte, che rivolgeva a qualsiasi fanciulla gli capitasse di fronte... Raggiunsi Essien proprio nel momento in cui giungevamo sotto le mura della città e piegavamo verso nord, per oltrepassare la grande porta cittadina... “Se vi è una cosa positiva in questo nuovo regime...” gli dissi a mezza voce e con un sorriso ironico, muovendo lo sguardo tra le persone che avevano iniziato a farsi ai bordi della strada, osservando con curiosità il nostro carrozzone e gli abiti colorati e vistosi che indossavamo “E’ che rende tutti questi uomini liberi nostri possibili estimatori e mecenati!”
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31-08-2011, 19.05.17 | #46 |
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Nelle cucine arrivò un bellissima Dama.. Aveva un sontuoso vestito che io non avevo mai visto indosso alle donne che conoscevo.. Avevo paura perchè continuava a guardarmi e avevo paura che si avvicinasse.. Se mi avrebbe scoperto mi avrebbe subito denunciato oppure no? Aspettavo solo la sua mossa..
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31-08-2011, 19.49.10 | #47 |
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" E voi che siete timidamente nascosto dietro quelle ceste chi siete?", dissi rivolgendomi all'impaurito giovane.
" Siete nuovo di qui? Non mi pare di ricordarmi di voi...forse siete arrivato da poco al servizio di Lord Tudor?". In attesa della sua risposta mi avvicinai a lui e gli porsi la mia mano, ma appena i miei occhi incontrarono i suoi occhi qualcosa mi fece trasalire...quello sguardo..quegli occhi verde mare...mi erano familiari...
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31-08-2011, 20.29.24 | #48 |
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A quelle parole di Melisendra, De Jeon e Oxio si scambiarono una rapida occhiata.
“Noi non patteggiamo con i membri dell’ex aristocrazia…” rispose sprezzante De Jeon “… io non baratto ciò che spetta al popolo con la libertà dei suoi nemici! Da cittadina di questa repubblica, voi avete il dovere di consegnare al popolo ciò che è del popolo! Senza ricatti o compromessi di sorta! Comportatevi degnamente, servendo la vostra patria e dopo discuteremo la vostra sorte!” “Collaborate, madame,” Intervenne Oxio. “Ve lo consiglio vivamente. Conduceteci dove potremo recuperare i bene appartenuti alla vostra famiglia, madame. Potrà essere un’occasione di riscatto per voi.” “Avanti, ora condurrete i soldati nel luogo in cui si trovano i preziosi.” Fece De Jeon. Suonò allora il campanellino ed un uomo apparve sulla soglia. “Chiamate il capitano Bordue!” Ordinò De Jeon. Alcuni istanti dopo un giovane ufficiale si presentò nella stanza. “Capitano, questa donna vi condurrà dove potrete recuperare alcuni beni confiscati per il popolo.” Spiegò De Jeon. “Preparate una scorta armata.” “Si, repubblicano De Jeon!” Rispose il capitano.
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31-08-2011, 20.57.21 | #49 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Nelle cucine Gonzaga aveva incontrato il misterioso Daniel.
E qualcosa in lui l’aveva colpita. Gli altri valletti cercarono di coprire il nuovo arrivato, temendo che potesse buscarsi una solenne bastonatura. “Milady, egli è Christian ed è qui al servizio di lord Tudor solo da questa mattina.” Fece uno di loro. “Gli devono ancora dare il costume da valletto. Per questo è qui in cucina, milady.”
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31-08-2011, 21.08.29 | #50 |
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Elisabeth era giunta ad Animos, in una cittadina sulla via per la capitale: Cardien.
La locanda dove cercava una stanza non era niente di che, ma sufficientemente tranquilla. Il locandiere le diede una stanza e le servì un degno pasto, non prelibatissimo, ma caldo e nutriente. Ad un tratto si udirono grida di ragazzini e schiamazzi per le strade. Il locandiere si affacciò ad una delle finestre e notò un carrozzone giungere nella cittadina. “Ehi, sembra che in città siano giunti alcuni attori itineranti!” Esclamò.
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