07-03-2013, 10.56.20 | #41 | ||
Disattivato
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Citazione:
ho atteso questa mattina per rispondervi, per essere certa di avere abbastanza tempo e tranquillità. Vi ringrazio immensamente per questo vostro commento, sono davvero lieta che abbiate apprezzato questo scritto e, ancora di più, che vi abbiate ritrovato tali qualità. Ho sempre pensato che fosse indispensabile cercare di rendere un racconto "visivo", perchè è ciò che io apprezzo in ciò che leggo. E infatti è una delle qualità (insieme a molte altre..) che ho sempre trovato e apprezzato nei vostri scritti e, se non ricordo male, lo avevo anche scritto da qualche parte. E sapere che voi avete trovato tale qualità nei miei racconti non può che rendermi felice. La freschezza, invece, è qualcosa su cui non mi ero mai soffermata, ed anche per questo vi ringrazio di aver così ben analizzato il mio scrivere. Sapete, anni fa, da adolescente, credevo che i miei scritti fossero dettati dal dolore e dalla tristezza che mi accompagnava. Ed essi, come i miei giorni, erano malinconici e profondi. Ma poi tutto questo venne spezzato via e tornai a respirare. Tuttavia, credevo di non aver più modo per scrivere quello che sentivo, che la serenità non fosse altrettanto stimolante. Ma ora sono davvero felice di essere riuscita a dare voce anche a quel mondo "scolastico" che avete ritrovato nei miei scritti. Perdonate se mi sono dilungata ma, non so perchè, il vostro commento mi ha fatto tornare in mente questo cambiamento nel mio modo di scrivere. Vi ringrazio ancora per i complimenti e per le belle parole. Ah, quasi dimenticavo... Anch'io ho sempre parteggiato per gli Spartani... Citazione:
Sono lieta che siate venuto a trovarmi in quest'angolo di Camelot. Anche se non ci siamo incontrati negli ultimi tempi ho udito i vostri canti dalla mia finestra, e ho notato come abbiano allietato questa città. Vi ringrazio per le belle parole che mi avete riservato... mi fa molto piacere sapere che avete apprezzato i miei scritti e vi ringrazio di aver lasciato il vostro pensiero. |
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07-03-2013, 14.04.15 | #42 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Parlare di spartani oggi, mi fa un po' ridere... perché giusto ieri sera, mi sono visto "3ciento", la parodia di "300".
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
09-03-2013, 14.21.00 | #43 |
Cittadino di Camelot
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Buongiorno a voi, lady Clio,
devo confessarvi, milady, che il leggere i vostri scritti, ed in particolare quest'ultimo, mi fa sentire privilegiata e fortunata. Sì, perchè credo che, sarebbe stato un peccato perdermi uno scritto così particolare, speciale e molto bello. Già, se non avessi appreso di voi, dei vostri scritti, dei vostri pensieri, dei vostri sentimenti, mi sarei persa una bella persona e i suoi preziosi ricordi. Perchè quello che mi colpisce, mi affascina, è la raffinata immagine dei ricordi che assumono uno spessore tale, una corposità tale da farsi più forti, più veri e più vivi del presente stesso. Anche io, dunque, mi complimento per le capacità e le potenzialità della vostra persona ma anche per il linguaggio e lo stile caratteristico del vostro narrare. Però, se me lo permettete, mi colpisce anche quanto che avete meditato in merito a scritti adolescenziali dettati dalla sofferenza, forse più cari a voi poichè legati ad un dolore, rispetto alla "monotonia"( se mi passate questo termine e se ho compreso il vostro pensiero) di un frutto narrativo suggerito da una pace interiore e da una serenità conseguite sicuramente con sacrificio, ma anche da una felicità che vi accarezza. Mi tornano in mente, a proposito di sofferenze ed inquietudini, tanti canti di Leopardi, tanti suoi scritti sofferti e, per questo, brillanti, veri, trasudanti la malinconia dell'animo del poeta nella sua forma più struggente e seducente. E poi mi vengono in mente Proust e le sue madeleines, quei dolcetti raffinati capaci di evocare ai pensieri del poeta narratore sensazioni e piaceri passati, riflessi, poi, nella sua scrittura. Io credo che avrei sicuramente apprezzato e custodito con gelosia i vostri scritti del passato, quelli scaturiti dalla tristezza, ma so bene di non fare testo poichè sono ancorata al pensiero di Francis Scott Fizgerard, per cui credo anch'io che a volte sia più difficile privarsi di un dolore che di un piacere. Tuttavia credo che, senza ombra di dubbio, gli scritti che possa donarci una parsona dall'animo sereno e felice siano tanto più affasscinanti quanto volti a far gioire qualcuno della felicità che le appartiene. Se siete felice, milady, della vostra felicità, della vostra serenità saprete riempire il mondo intero, poichè chi sta bene, è felice, vive sereno ha anche più desiderio di travolgere e trascinare le persone conosciute o sconosciute nella propria sfera di contentezza, poichè la gioia incontenibile sa trasudare dagli occhi ed investire, col buonumore e con la generosità delle azioni, le persone meno fortunate. Milady, nella serenità e nell'amore trova intelligibilità e forza redentiva anche il dolore umano. Per questo vi dico, lady Clio, e molto umilmente poichè io non mi intendo certo di scrittura, lasciate ispirarvi da questi vostri giorni felici, e così come avete desiderato dividere con noi i ricordi più belli e dolci che vi legano a quest'amica, continuate a seminare luce, speranza e sogni in quanti avranno fortuna di leggervi. Perchè, milady, la felicità non è una colpa verso chi soffre, è una benedizione che viene dal Cielo, ed è anche la responsabilità di farla propria per custodirla, ampliarla ed amplificarla e trasmetterla all'universo intero, a partire da chi più si ama. Detto questo, riconosco che queste parole non significhino nulla o comunque molto poco, ma si fanno annunciatrici del mio compiacimento, dei complimenti e del piacere e della fortuna che mi hanno procurato nel leggervi. Spero che abbiano saputo ben ottemperare al mio intento unitamente al mio desiderio di sapervi felice per sempre. Grazie, milady. Ultima modifica di Chantal : 09-03-2013 alle ore 14.29.45. |
11-03-2013, 00.10.11 | #44 |
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Mia cara Lady Chantal...
non sapete che gioia mi avete donato passando in questo angolo di Camelot. I vostri pensieri sono delicati e colmi di verità. Vi ringrazio, dunque di aver voluto soffermarvi sui miei scritti, e sono davvero lieta che li abbiate apprezzati. Quello che dite sulle mie riflessioni, inoltre, mi ha colpito profondamente. E, anche di questo, vi ringrazio. La felicità non è una colpa verso chi soffre, avete detto, e quelle parole sono entrate nel mio cuore, che le conserverà gelosamente. Eppure avete parlato anche di responsabilità, ed è un concetto che forse si da troppo per scontato. Vi ringrazio, dunque, di avermi donato tanti spunti di riflessione con le vostre parole delicate e sincere. E l'augurio che mi fate, Milady, io lo dono a voi, augurandovi di conoscere la felicità più grande, e che questa possa durare per una vita intera. |
11-03-2013, 04.10.09 | #45 |
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Oh, milady, quanta attenzione alle mie parole, così sentite sì, ma mi onorate fin troppo.
Quante emozioni ha suscitato questo nostro "incontro". Camelot.. sembra un luogo di confidenze (anche se è un paradosso) per questo vorrei affidarvene una.. io non ho più diritto di altri, che non lo sono, di essere felice, poichè io non potrei mai sentirmi, sapermi felice dato le persone che più amo non possono essere felici. Chissà, forse è per un capriccio di Dio che si deve vedere andar via qualcuno, ed anche la felicità, e quì mi mortifica il ricordo di una persona speciale che si è spenta.. per una beffa del destino. Malgrado questo.. una volta la felicità mi è appartenuta, e, rubando le parole ad una poesia particolare, a rammentarmi quella felicità "tengo una stella d'argento, cucita sul petto, la stella aveva un nome.. e le sue punte son come le spine di Gesù." Eppure, quel vostro augurio è così accorato che accende una speranza. Grazie di cuore, lady Clio. Vi lascio con l'augurio di ritrovarci presto in questa vostra saletta dove affiorano teneri ricordi e si coltiva l'incanto dei sentimenti. Stavo pensando.. forse queste confidenze sfuggite al silenzio della notte sono un tantino fuoriluogo qui, per questo, vi domando perdono, milady. Vi aleggia profumo di gioia in queste stanze, ed ho mancato nell'inquinarle con questi miei pensieri.. ma, vi confesso, che avrò piacere di ritrovarmi con voi, un giorno, in altro luogo più consono come i giardini, ed apprendere di quel che vi trasmette la gioia che oggi vi alvolge. Vogliate perdonatemi, dunque.. Vi porgo i miei più cari saluti. Ultima modifica di Chantal : 11-03-2013 alle ore 07.57.00. |
12-03-2013, 00.32.36 | #46 |
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Milady,
le vostre parole non sono affatto fuori luogo e sono io ad essere onorata delle vostre confidenze. E' vero, in queste stanza si respira gioia e serenità, ma è qualcosa che cerco di esprimere a parole per condividerla con tutti voi, non è custodita e nascosta gelosamente per evitare che si sciupi. Anzi, come avete potuto notare dai miei commenti, conosco la sofferenza nel profondo e non la rifuggo come qualcosa di estraneo ed oscuro. Ma vi sbagliate se pensate che le vostre parole possano aver turbato l'atmosfera di questo angolo, anzi io credo l'abbiano arricchito e abbellito. Ciò non di meno, anch'io mi auguro di poter passeggiare nuovamente con voi nel giardino, ma sappiate che siete la benvenuta in queste stanze colme di pensieri. |
12-03-2013, 12.32.56 | #47 |
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Miledy..
il vostro cuore è gentile e generoso. Vorrei ringraziarvi così.. Più del fiore, vorrei donarvi il "rosa".. perchè la vostra vita possa sempre scivolare sulle dolci note de.. "la vie en rose". |
24-10-2013, 00.43.52 | #48 |
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Il guerriero e la Pace
Dunque è passato così tanto tempo? Nelle mie stanze riecheggia un insopportabile silenzio!
Devo dire che ero molto restia a pubblicare questo scritto, un po' perchè è particolare, carico di emotività, e magari un po' pesantino.. Vogliate perdonare lo stile, non so perché ho usato la prima persona presente (che normalmente aborro..), ma mi sono accorta di averlo scritto tutto così, e non ho avuto il coraggio di cambiarlo.. Anche le ripetizioni, i collegamenti mancanti... sono il filo dei pensieri.. spero si possa capire... Come al solito, al di là della storia, raccontata, c'è un motivo se la condivido con voi... In questo caso, il motivo è il migliore di tutti: l'Amore! Questo racconto vuol essere un invito ad ascoltare solo il proprio cuore.. è uno di quei momenti in cui, anche una storia di tanti anni può sorprenderti, quei momenti in cui ti ricordi ancor di più perchè ti sei innamorato/a di lui/lei. Perchè la cosa più bella non è innamorarsi ogni giorno della stessa persona? Beh, passata la parte mielensa, vi lascio alla parte più complessa.. Ecco dunque la domanda... Esiste qualcosa di più forte dell'Amore? La nostra protagonista cercherà di scoprirlo... Grazie, come sempre, per concedermi un po' del vostro tempo.. Il guerriero e la Pace Sono un guerriero, l'ho sempre saputo. La vita mi ha insegnato a combattere che ero ancora bambina, mi ha dato l'armatura per proteggermi dal contnuo dolore, la spada per contrattaccare, lo scudo per essere davvero invincibile. (Considerando i miei continui mal di testa, deve aver dimenticato l'elmo!) In questo ho sempre creduto: che la mia forza mi avrebbe salvata. Non la forza fisica e violenta dei lottatori nell'arena, ma la forza di non farsi abbattere, di non lasciarsi sfiorare dalle cattiverie e dai tormenti. Da bambina, dicevo a mio padre che soffriva, di non lasciare che le lacrime lo fermassero, ma di "cacciarle indietro" sempre di più. Quelle lacrime tornavano nel profondo e, al posto di ferirmi, andavano a rafforzare la mia armatura. Per tutta la vita è stato così, giorno dopo giorno. Sono cresciuta, bambina, ragazzina, giovane donna: niente poteva ferirmi, niente riusciva ad abbattermi, per quanto la battaglia potesse essere dura e logorante. Eppure, la sera appena trascorsa mi ha messo a dura prova. In un attimo, mi è parso di tornare a otto anni fa, una ragazzina che scappava di casa, di notte, con addosso un pigiama, e le ciabatte ai piedi, chiedendo aiuto ad un allibito passante, a spasso col cane. Allora lei mi ha rincorso, mi ha trovato e mi ha riportato dentro. La mattina, però, sono scappata davvero, e per ben due anni non sono tornata in quella casa. Ma ora, ora è diverso, c'è una macchina che mi aspetta, quando finalmente, tra la violenza e gli insulti, riesco ad uscire da quella casa. I gradini sembrano infiniti, mentre corro verso la notte: verso la libertà. La mia forza mi ha salvato, ancora una volta, l'ho affrontata, sono riuscita a divincolarmi e a uscire. Sono calma, cosa potrebbe ferirmi, ancora? Metto in moto, e lo chiamo, tra le lacrime. Comincio a crollare, ho usato tutta la forza che mi era rimasta. Parto, la sua voce è calma mentre cerca di tranquillizzarmi, la mia è un unico singulto disarticolato. Arrivo, parcheggio, scendo. Sono al sicuro, credo. Ma ancora una volta mi ha seguito, vedo la macchina farsi strada, e inizio a correre all'impazzata. Il portone è vicino, ma può ancora vedermi. Lo richiamo, terrorizzata, e gli dico che lei è qui. Corre ad aprirmi, e chiude la porta dietro di sé. Ora sono davvero al sicuro, tra le sue braccia. Mi tiene stretta, sussurrandomi parole dolci. Piano piano, i singulti si calmano e riprendo a respirare. "Adesso sei qui con me.. sta tranquilla.. ci sono io.." dice piano, asciugandomi le lacrime. Non ho più forza, ma forse non ne ho bisogno: ho lui, ho il mio Amore. Lo abbraccio di nuovo, restando stretta per molto tempo, finchè non mi calmo un po'. Cerco di mandare un messaggio, ma mi tremano le mani. Alzo lo sguardo e lo vedo che tenta di sorridere, di capire cos'è successo. Gli racconto ogni cosa, mentre lui mi guarda negli occhi. Sono io quella forte, la vita mi ha temprata giorno dopo giorno. Lui non ha mai avuto bisogno di una corazza, non ha mai provato dolori talmente grandi da sopraffarti. Quante volte me l'hanno rimproverato quei parenti che credono di sapere tutto di te, per me ci voleva qualcuno di più dinamico, forte e deciso quanto me. Si sbagliano, si sono sempre sbagliati. Non voglio qualcuno come me, mi basto già io. Ma quello che lui può darmi, io non potrei mai trovarlo da sola. Perchè siamo diversi, e solo uniti siamo completi. L'Amore ci rende un'unica persona. Eppure, oggi è della sua pace che ho bisogno, quella pace che non troverei mai dentro di me. Accanto a lui, la guerra sembra lontana. Oggi è lui a darmi forza, perchè insieme siamo invincibili. Io sono il guerriero, e lui la pace che cerco. |
24-10-2013, 11.04.03 | #49 |
Cittadino di Camelot
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Giovane Clio,
non abbiate mai timore, nè ripensamenti ogni qualvolta cercate di rappresentare l'Amore, poichè Egli vince su ogni bruttura umana, su ogni mancanza di tempo, su ogni disattenzione di circostanza, su ogni violenza morale, fisica e religiosa...Grazie come sempre per questo vostro intimo pensiero pubblicato nella Pubblica Agorà, grazie per un nuovo riflesso di sana follia.... Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber) |
24-10-2013, 14.18.32 | #50 |
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Nobile Bardo,
Vi ringrazio di essere passato in queste stanze, e grazie nuovamente per le vostre parole. Avete ragione, l'Amore vince ogni cosa.. |