04-04-2009, 21.30.25 | #41 |
Bannato
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-Non vi preoccupate Sir Tristano, non avete disturbato, anzi avete riempito i cuori mattutini di serenità con le vostre melodie- disse sorridendo Periclea, poi sospirò e si rivolse a Lady Llamrei:
-Milady, dovete perdonarmi se ieri notte sono rimasta ad ascoltare...ero solo uscita a prendere un po' d'aria, sapete, non riuscivo a dormire a causa della festa notturna-. |
05-04-2009, 01.26.32 | #42 |
Viandante
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A passo lenti, quasi trascicando i sandali sulla nuda terra, frate Leone veniva loro incontro. Da prima sembrò quasi non vederli, come assorto in oscuri suoi pensieri, o forse intento a recitar l'uffico come è d'uso presso i frati e gli uonmini di Chiesa; poi alzò la testa ed il suo sguardo attento, quasi indagatore, passò dai messeri verso le due lady. Un sorriso si disegnò sulle sue labbra e ancor distante alzò la destra mano, in un gesto di saluto e di benedizione.
- Pax vobiscum...! |
05-04-2009, 02.14.29 | #43 |
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-Buon giorno Fra Leone, lieta di rincontrarvi ^^, vi unite anche voi al suono dell'arpa del Sir?- Chiese rivolgendo lo sguardo al Frate.
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06-04-2009, 00.01.48 | #44 |
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Lieto ne son, madonna, poiché è certo che la canora arte di ser Tristano sa rallegrar le menti e offre allo spirto un modo assai grazioso di vagheggiar .
Molto di lui ho sentito ben dire, e son felice di poterlo oggi audire.
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Caritas numquam excidit (1Cor 13,8) |
06-04-2009, 00.05.06 | #45 |
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-Avete ragione Fra Leone, Sir Tristano mette allegria anche d'inverno ^^- disse poi guardando Sir Tristano.
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06-04-2009, 02.17.08 | #46 |
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"Di certo mi onorate con le vostre parole Milady sono lieto che la mia musica, almeno agli altri, possa donare qualcosa che ha me comincia a mancare..
Quanto a voi Fratello Leone, porgo i miei saluti, ma mi spiace deludervi, la realtà, temo, non regge il confronto con le voci." Tento un sorriso che però riesce un po sghembo, poi tremando appena mi stringo nel mantello cercando calore. Sposto dunque lo sguardo vs Lady llamrei e dopo averla osservata pochi istanti: "Mia signora, Avete riposato bene?"
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- But their spirits spiralled upwards, Ireland's briar and Cornwall's rose, And together at the last, they lay entwined - http://www.youtube.com/watch?v=EGif9VMEFaA |
14-04-2009, 23.30.10 | #47 |
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Perry sorrideva, la luce del sole le illuminava leggermente il viso; dove prima abitava non era mai successo, pioveva sempre e anche se qualche volta il sole si faceva spazio tra le nubi, lei vedeva solo pioggia e tempesta.
Non aveva neanche mai visto una scena così solare, non aveva mai vissuto un momento di soave musica e leggera allegria, era stata messa al mondo per uno scopo soltanto...unire due popoli in conflitto. Doveva sposare un uomo che non conosceva, di cui non aveva mai visto il volto o sentito il nome, di cui solo i gesti e la gloria erano arrivati alle sue orecchie; per questo, in una notte d'inverno scappò via tra la terra bagnata dei boschi dopo aver fatto un patto segreto con una donna. Solo il respiro affannato del suo cavallo bianco le faceva compagnia e qualche volta riusciva ad udire il fruscio del vento tra le foglie; man mano che si allontanava dalla sua casa il sole si faceva spazio in cielo e il sorriso si dipingeva sul suo volto. Aveva trovato Camelot dopo un lungo viaggio, aveva sentito leggende sul valoroso Re Artù, un uomo dal cuore nobile. Cercava solo protezione e forse l'aveva trovata. |
15-04-2009, 12.26.08 | #48 |
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Shalimar, si dissetava beatamente al ruscello...mentre l'assonnata luna faceva posto al più voglioso sole...che coi suoi raggi ancor leggiadri...m'illuminava il volto...svegliandomi dolcemente.
Forse..la primavera..era finalmente giunta, dopo il tanto tentennar di notti tipicamente invernali. Camelot, la città immortale, avea sempre più la fisionomia e l'aspetto che meglio le si addicesse...caratterizzata da presenze umane "indissolubili" e "rinnovanti" di vitale linfa....dalle fondamenta ..al sovrastante cielo! Montai in groppa al mio destriero..un altro giorno m' attendeva e, come sempre, lo avrei vissuto come fosse l'ultimo! Sir Morris
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15-04-2009, 23.43.15 | #49 |
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*Sir Dunmer accennò un saluto verso i nuovi arrivati, ma fissava concentrato il musico. Gli sembrava che avesse qualcosa dentro, qualcosa che lo rendeva distante dalla realtà, come se la sua musica fosse il solo metodo di comucazione con il mondo circostante. Dunmer era davvero incuriosito da quella figura.*
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"E cavalco via fra terre che roride e stanche ora piangon con me" |
27-04-2009, 00.18.50 | #50 |
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Nel frangente che sir Dunmer meditava sul misterioso suonatore d'arpa,qualcosa di insolito spezzò l'aria di mite mattinata che si era appena aperta alle finestre di Camelot,un fremito,un sussulto,uno scroscio di vesti frammisto al rumore dei ferri che urtavano contro le armature.Stavano sopraggiungendo i cavalieri del Sole,forti,vigorosi,noti alle genti per la loro abilità di guerrieri quanto per la loro capacità di esser maestri d'arte.Giungevano su cavalli bianchi,sulle loro armature era intarsiato un sole senza raggi,la cotta era così luccicante da riflettere la luce nascente,la gorgiera evidenziava il turgore delle giugulari,l'ermo sotto al braccio,sembrava esser segno di pace..ed ecco,al centro del gruppo,farsi strada il comandante,uomo maturo,dal volto pulito,insolitamente privo della benchè minima cicatrice,scese da cavallo,al quale porse una carezza ed uno zuccherino ed avanzò con incedere sicuro ed elegante,le sue gambe,robuste,lasciavano immaginare dietro la calzamaglia i quadricipiti scolpiti,non era nuovo ai cavalieri di quel tempo,praticare una sorta di allenamento che invigorisse il fisico,sì,ma che li rendesse meditatori e minuziosi conoscitori delle discipline ginniche per il gusto di allietare più che di soggiogare.Ed ecco che si portò agli astanti e con le ossequie che contraddistinguono un gentiluomo,si chinò su un ginocchio..
Ultima modifica di zaffiro : 27-04-2009 alle ore 00.22.34. |