05-04-2016, 02.33.21 | #491 |
Disattivato
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Il viaggio di ritorno in caserma fu costellato da pensieri più disparati.
Fu talmente breve in realtà che non ebbi il tempo di metterli in ordine, di dar loro un senso. La caserma era così confortevole e rassicurante, che mi rilassai immediatamente. Trovai Elas pronto in attesa di ordini e gli sorrisi. "Vieni nel mio studio.." facendogli segno con la mano di seguirmi, per poi indicargli la comoda sedia su cui poteva accomodarsi. "Ascolta, ho un po' di compiti da assegnarti..." dissi al ragazzo, con tranquillità. "Mi fido di te, e so che saprai gestire tutto alla perfezione con gli altri ufficiali.. stanotte partirò per una missione segretissima, che non posso affidare a nessuno, e che non voglio rivelare nemmeno a voi per non mettervi in pericolo... se Rovolin farà domande riporterai esattamente queste parole, e la responsabilità me la prenderò io al mio ritorno... se avrò successo, forse riusciremo a contrastare Cimas..." lasciai questa mezza verità non tanto per Elas, che non discuteva mai gli ordini, ma per non insospettire Reddas e Rovolin. "Quindi voglio che prenda in mano le redini mentre sarò via, sei il migliore oltre che il più fidato e farai un ottimo lavoro.. ad ogni modo non credo di star via molto.." pensando a tutte le cose che dovevo sistemare. "Quello che voi potete fare da qui è cercare di capire chi sono i nuovi alleati di Cimas, potrebbe essere una setta, una confraternita, cose così.... Manda Sullor e Anty ad analizzare i corpi, e dì loro di cercare qualunque indizio, firma, simbolo.. insomma qualunque cosa possa darci un'idea di cosa cercare..." sempre assorta nei miei pensieri. "Basta, dovrebbe essere tutto..." assentii, cercando di ricordare se mi fosse sfuggito qualcosa. |
05-04-2016, 02.35.48 | #492 |
Cittadino di Camelot
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<< Oh vi prego Ser raccontatecela ora . Ce lo dovete, con tutta la strada che abbiamo fatto per raggiungerci e la paura che ci siamo presi nel vedere Sheylon la prima volta!>> intanto non smettevo di accarezzare la bestia che se ne stava mollemente sdraiata al mio fianco.
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05-04-2016, 02.45.00 | #493 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Pessima idea farsi guidare dal proprio carattere.” Disse il pirata a Gaynor. “Comunque non preoccupatevi, l'importante è esserci capiti alla fine. Dunque, a mio giudizio il miglio accordo possibile fra noi è questo... io e la mia nave assaliremo i mercantili ed i velieri Capomazdesi, tenendoci per noi il bottino di ogni arrembaggio. A voi andranno i successi celati, il sempre minor numero di navi ducali in queste acque e la consapevolezza che i nostri Capomazdesi incasseranno questi duri colpi, riportando gravi danni. Siamo d'accordo?” La guardò sorridendo. “Comunque vi consiglio di lasciar perdere il vino per oggi... le vostre gote stanno andando a fuoco, altezza.”
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05-04-2016, 02.51.41 | #494 |
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"Non è colpa del vino, Capitano... ma forse è meglio smettere lo stesso..." L'aria nella stanza cominciava a farsi pesante, lo spazio era angusto e non c'erano finestre.
"Ma ditemi... non avete accennato al compenso che dovrei darvi io, ma solo al bottino proveniente dalle navi ducali...Da come avete parlato, sembra più un favore che uno scambio..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato." |
05-04-2016, 02.51.48 | #495 |
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Gwen si immerse nella vasca, rilassandosi e rammentando ogni momento del pomeriggio trascorso fuori casa.
Quando uscì dalla vasca per vestirsi, notò qualcosa di strano. Sul suo letto infatti vi erano due biglietti dello spettacolo di magia e sopra di essi, come a tenerli fermi, stava una carta da gioco. Un Asso di Cuori.
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05-04-2016, 02.56.15 | #496 |
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Elas ascoltò ogni parola di Clio ed infine annuì.
“Tranquillo, capitano.” Disse sugli attenti. “Tutti i vostri ordini saranno eseguiti. Al vostro ritorno vi rivelerò ogni cosa scoperta o accaduta in vostra assenza.”
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05-04-2016, 03.01.43 | #497 |
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Restai a lungo nella vasca, poi uscii dall'acqua per vestirmi.
Ero ancora stretta nella vestaglia, quando notai qualcosa di strano. Sul letto c'erano due biglietti e un asso di cuori. Arrossii violentemente e sorrisi con un tuffo al cuore, sedendomi sul letto. Sfiorai i biglietti e la carta come se fossero le cose più preziose del mondo; qualsiasi tipo di magia fosse, era la più bella di tutte. Elettrizzata, mi vestii, sistemai i capelli in un'acconciatura dallo stile vagamente grecizzante e misi i biglietti nella borsa, curandomi di conservare la carta nel mio cofanetto di legno intarsiato. Una volta pronta, scesi di sotto. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk
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05-04-2016, 03.07.49 | #498 |
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“E sia...” disse annuendo Ehiss “... vi racconterò di questa storia mentre mangeremo insieme le leccornie che mi avete portato.”
“Questa si che è un'ottima idea!” Esclamò Pepino, mentre Dacey continuava ad accarezzare Sheylon. Accesero così una brace per scaldare il formaggio, che mangiarono poi col pane e con le salsiccia. Infine assaggiarono anche i pasticcini di Dacey. “Volete dunque sapere come trovai Sheylon...” Ehiss sorseggiando il caffè “... mi trovavo presso un emiro ad Al- Andalus... ero finito alla sua corte con altri cavalieri, tutti come ostaggi... in quel periodo di cattività però riuscì a guadagnarmi i favori dell'emiro e ogni giorno mi faceva chiamare affinchè gli insegnassi i vari giochi di carte che noi occidentali usiamo fare... una mattina però il nostro gioco fu interrotto dalle grida di uno suoi eunuchi... una delle sue mogli stava morendo a causa del morso di uno dei serpenti dell'emiro... sembrava spacciata, ma io con un coltello gli pulii la ferita, per poi sputarle via il sangue infetto... l'Emiro restò sorpreso e lieto di non aver perduto una delle sue mogli non solo mi rese la libertà, ma mi permise di scegliere fra gli animali del suo giardino... e naturalmente vedendo la bellissima tigre scelsi subito quale fosse il mio dono.” Finendo il suo caffè.
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05-04-2016, 03.08.42 | #499 |
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Sorrisi ad Elas.
"Sapevo di poter contare su di te.." alzandomi dalla sedia "Io mi ritiro ora..". Salutai il ragazzo e mi avviai verso l'uscita della caserma. Passai velocemente dal mio alloggio a corte, giusto per prendere un paio di cose che mi servivano, e poi mi avviai verso casa. Mancavo da giorni, e speravo di riuscire a vedere Azelle, ma era sera ormai, e certo non se ne stava chiusa in casa. Quella donna era uno spirito libero, incontrollabile e indomabile. E io l'adoravo così com'era. Da quando la casa era diventata mia, come ogni altra cosa appartenuta alla mia famiglia, vivevamo come sorelle. Avevo cacciato i suoi che la maltrattavano, e l'avevo liberata, come la sorte aveva fatto con me. Ora era padrona della sua vita, e condivideva le mie ricchezze. Ufficialmente era la mia dama di compagnia, ma per me era molto di più. Era la mia amica, mia sorella e le volevo un bene dell'anima. Raggiunsi in silenzio la mia stanza, come facevo spesso, dato che i miei orari erano diversi da quelli della maggior parte della gente. Pensai a che cosa portarmi dietro, e preparai la borsa. Mi chiesi se fosse meglio viaggiare in incognito o meno. Ma infondo la mia divisa era fondamentale per far comprendere che non ero un impostore, che lord Anione si fidava di me. Anche per lui, infondo, come potevo dirgli che non era una trappola? Certo non ero di sicuro la persona che si aspettava. Magari non si ricordava nemmeno di me. Io me lo ricordavo ancora, pensai con una smorfia. Quel ragazzino indisponente non mi era mai andato a genio. Così, presi qualche abito per sicurezza, ma tendenzialmente avrei viaggiato in divisa, almeno fino alla chiesetta isolata. Un po' di viveri, un bel po' di armi, altre cose utili. Presi il pesante mantello in dotazione alla Guardia Ducale, di un verde bordato d'oro, così da celare bene il mio viso, in caso servisse. Una volta che tutto fu pronto, mi feci un rapido bagno e mi stesi finalmente sul mio letto, sforzandomi di riposare qualche ora. |
05-04-2016, 03.10.43 | #500 |
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“Oh, non credete io sia così generoso, altezza.” Disse il pirata a Gaynor. “Il bottino preso ad una nave mercantile è molto come compenso, fidatevi. Così dunque non solo mi arricchirò, ma potrò esercitare l'audace e romantica attività piratesca senza correre il rischio di finire nelle vostre reali prigioni.” Con un inchino sarcastico.
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