10-11-2011, 03.15.29 | #501 | |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Citazione:
Emrys, amico mio, la vostra ironia, unita al vostro vivace ed ingegnoso spirito, rende sempre piacevole chiacchierare con voi! So bene che il vostro specchio è costituito in realtà dalle cristalline e fresche acque di una sorgente celata chissà dove, che possiede il dono di infondere arguzia e saggezza (e fatene un buon sorso di quell'acqua, visto che presto, a Dio piacendo, ci sarà un nuovo enigma da risolvere!) Ovviamente l'invito vale per tutti gli altri abitanti di Camelot, anche se non possiedono la magica sorgente del nostro arguto druido
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
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10-11-2011, 10.44.01 | #502 |
Cittadino di Camelot
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Oh che bello, ho indovinato
Vi ringrazio per i complimenti, ma direi che Sir Guisgard è stato molto generoso con l'indizio... era praticamente scritto, ho avuto solo la fortuna di passare di qui prima di voialtri... e di ciò ringrazio Nadia per la poppata delle 3 Messer Emrys, grazie sempre per l'interessamento alla mia pargoletta... Nadia sta bene, è tranquillissima e non da problemi di alcun tipo. Io mi sono ripresa in fretta, quindi la vita fra le mura del castello ha ripreso a scorrere con il consueto ritmo. Mi occorrerebbe qualche servitore in più, ma ahimè, mi devo accontentare Lady Altea, grazie mille per i vostri cari auguri
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato." |
14-11-2011, 04.25.47 | #503 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Tanziull era Maggiordomo di Palazzo della corte dei nobili Taddei.
Esperto d’armi, conoscitore di varie lingue e discipline, svolgeva le più disparate funzioni presso i suoi potenti signori; si occupava infatti di amministrazione, di diplomazia, oltre che di mansioni militari. Un giorno, tornato da un’importante missione presso gli imperatori bizantini, Tanziull, dopo essere stato ricevuto dal suo signore, incontrò il giovanissimo lord Aryus, futuro Arciduca, che giocava con la sua cuginetta Maria di San Paolo Nolio. Nel rivedere il fedele Maggiordomo di Palazzo, il giovane duca gli corse incontro. “Mi siete mancato, messere!” Felice il ragazzo. “Anche voi a me, mio signore.” Sorridendo Tanziull. “Spero però che in mia assenza non abbiate trascurato i vostri studi, milord.” “No, ho studiato…” rispose il giovane Aryus “… e forse anche troppo.” “Non si studia mai troppo, mio signore.” “Però io vorrei viaggiare, proprio come fate voi, messere.” Mormorò il duca. “Vedere il mondo e non restare sempre chiuso in questo palazzo…” “Essere Arciduca non è una cosa semplice.” Spiegò Tanziull. “Non a tutti gli uomini è permesso diventarlo. E per essere un degno Arciduca occorre una preparazione particolare. Un giorno poi, quando sarete incoronato, potrete viaggiare e conoscere il mondo, se Dio vorrà.” “Allora raccontatemi del vostro viaggio, messere.” Fece Aryus. “Così che io possa sognarlo.” “Allora…” cominciò a raccontare Tanziull “… ho raggiunto Costantinopoli, dove ho potuto pregare sulle reliquie della Cristianità. Sono poi passato per Atene ed ammirare le vestigia di un passato immortale e da lì ho raggiunto prima Bari, dove ho visitato la tomba di San Nicola, poi Palermo per ammirare lo splendore della corte normanna degli Altavilla. Il mio percorso mi ha portato poi a Granada, resa grande dai re Cattolici, ed infine a Parigi, la superba capitale del regno gigliato di Francia.” “Che viaggio meraviglioso, messere…” sospirò il giovane duca. “Se avete studiato come dite, mio signore, vi sarete accorto che tutte quelle città, meno una, sono legate da un preciso particolare che le accomuna. Qual è il particolare che lega fra loro quelle città? E qual è la città che invece è intrusa tra esse, proprio perché non legata da quel particolare?” Aryus restò un attimo a riflettere sulle parole di Tanziull, per poi risolvere l’arcano del fedele Maggiordomo di Palazzo. E voi, nobili cavalieri e gentili dame, riuscite a risolvere, come fece Aryus, l’indovinello di Tanziull?
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14-11-2011, 09.54.14 | #504 |
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Proviamo...le città in comune sono Costantinopoli, Bari, Palermo, Granada e Parigi che sono state sotto la dominazioni dei Normanni.
Non mi risulta ci furono dominazioni normanne in Grecia.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
14-11-2011, 13.25.49 | #505 |
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uhm... diciamo pure che non ne ho la più pallida idea!...
Però la risposta di Lady Altea - forse sbaglio, ma non mi convince! - mi ha suggerito la seguente risposta: tutte le città, esclusa Parigi, han fatto parte dell'Impero Bizantino, durante il regno di Giustiniano I (probabilmente il periodo di massima espansione).
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Se a ciascun l'interno affanno si leggesse in fronte scritto, quanti mai, che invidia fanno, ci farebbero pietà! (Metastasio) |
14-11-2011, 15.02.01 | #506 | ||
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Citazione:
Milady, perdonatemi, ma non è proprio esatta la vostra risposta: Costantinopoli e Granada non sono mai state conquistate da una potenza normanna Però avete inquadrato "la chiave" per risolvere l'arcano Citazione:
Manca infatti un'aggiunta per renderla completa. Ma siete sulla buona strada (e questo vale anche come indizio per un secondo giro)
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14-11-2011, 15.45.06 | #507 |
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Ser Guisgard ormai non mi sorprendo, non indovino mai ma trovo le chiavi per gli altri...ehh qualcuno lo deve pur fare
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14-11-2011, 15.50.27 | #508 |
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Io direi che tutte le città tranne Parigi facevano parte dell'Impero Romano d'Oriente..la stessa Bari era la Porta d'Oriente.
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14-11-2011, 16.06.28 | #509 |
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Provo a sfruttare quanto già detto per dare la risposta: tutte le città nominate, ad eccezione di Parigi, hanno subito un lungo dominio islamico.
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------------------------------ Un Cavaliere è devoto al valore, il suo cuore conosce solo la virtù, la sua spada difende i bisognosi, la sua forza sostiene i deboli, le sue parole dicono solo verità, la sua ira si abbatte sui malvagi ~~~oOo~~~ |
14-11-2011, 17.58.05 | #510 | |
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Per tutte le anime dell'Annwn! Leggo or ora, la vostra risposta, mio signore! Devo rifletterci un po' per capire qual'è il particolare mancante... Intanto, rigranzio Lady Altea per l'assist, che ho sprecato! E cerco di togliemi una curiosità... Sir Lancelot, perdonate l'impudenza, vi prego, ma sono rimasto piuttosto disorientato dall'immagine che utilizzate come firma. Visto che vi incontro nel Palazzo delle Arti, ne approfitto... E' un dipinto di Rochegrosse: quello che viene chiamato "Il Cavaliere dei Fiori", ma che originariamente (cito da wikipedia) era minuziosamente intitolato "Il predestinato, rivestito della simbolica armatura d’argento, va verso l’Idea, incurante dei richiami della Vita"... Beh,... una descrizione che (come riportato anche nella già citata fonte) s'addice a Parsifal, non al "godereccio" Lancillotto! Non vi offendete, vi prego, per la mia osservazione, ma è davvero curiosa e divertente la dicotomia tra il tema dell'immagine e la firma!
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