18-04-2018, 00.35.08 | #511 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Allora non perdiamo tempo...” disse Ivan “... mancano poche ore al pomeriggio... dobbiamo decidere cosa fare, occorre un piano...”
Arrivò Elv. “Tutto bene, Gwen?” Guardando la vampira e riconoscendo l'inquietudine sul suo bel volto.
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18-04-2018, 00.39.13 | #512 |
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"Sì, infatti" annuendo convinta ed iniziando a pensare.
Poi arrivò Elv. "Vogliono venire qui ad ucciderci, Elv. Ci danno la caccia da secoli, vogliono farci sparire, devi aiutarci..." dissi piano, con tono disperato e afflitto, perché dovevo convincerlo "Aiutaci, se tieni a me..." coi miei occhi nei suoi e le nostre mani intrecciate. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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18-04-2018, 00.46.20 | #513 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“No, devi coinvolgerlo.” Disse seccato Nikolaj. “Non è uno di noi, ma uno di loro!”
“Che succede?” Elv guardando Gwen negli occhi e stringendo le sue mani. “Gwen, raccontami tutto... non permetterò a nessuno di farti del male. A nessuno.” Fissandola.
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18-04-2018, 00.50.45 | #514 |
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C'era qualcosa nel modo in cui mi guardava.
Qualcosa che non sapevo definire, che non avevo mai visto prima, una luce intensa, calda, come un guizzo che mi attraversava tutta. Il cuore iniziò a battermi forte, sempre più forte, sempre più intensamente. Mi stava davvero guardando in quel modo? Voglio dire... me? I miei occhioni si spalancarono sempre di più, nei suoi, beandomi di quello sguardo. Era la cosa più bella che avessi mai visto. Quell'azzurro era così intenso, particolare, non era una sola tonalità, erano diverse, alcune più chiare, altre più scure che si mescolavano in un gioco misterioso e unico. Eppure c'era di più, quegli occhi nascondevano un particolare che non avevo notato fino a quel momento, piccoli sprazzi di sole in mezzo a quel cielo azzurro di primo autunno. Erano meravigliosi, quel dettaglio poi li rendeva ai miei occhi ancora più belli, o forse no, forse era il modo in cui mi guardava a rendere ogni cosa incredibilmente meravigliosa. "Icarius.." riuscii a dire, raggiante, trasportata dall'intensità di quel momento. Mi stava guardando tutta, tutta, seguii il suo sguardo su di me e... sbiancai. Ero nuda! Nuda! Ma ma, come diavolo avevo fatto a non accorgermene? Che razza di donna disgustosa era Lys per starsene lì nuda davanti a un servo... sentii il cuore accelerare ma stavolta in modo diverso, ero spaventata, terrorizzata, nessuno mi aveva mai visto nuda, nessuno! Non sapevo che cosa fare, che cosa dire. Mi portai la mano al petto facendo apparire una veste che mi coprisse, la prima cosa che avevo pensato, dopotutto lui era lì a fissarmi, gli indussi nella mente una lieve confusione, come se se lo fosse immaginato, ovvio, non avrei mai potuto cancellare quell'immagine dalla sua mente, e una vocina dentro di me mi diceva che nemmeno volevo che lo dimenticasse, per quanto questo fosse sconveniente e riprovevole. Cercai di guardarlo con naturalezza, come se fossi sempre stata vestita e lui si fosse solo perso in un meraviglioso sogno erotico. "Questa è tua..." riprovai, ridandogli il fiore "È curioso, andarsene in giro con un'amamelide in tasca.." arrossendo lievemente e guardandolo con un sorriso timido, il sorriso di chi sperava, in fondo al cuore che avesse tenuto quel fiore per me, anche se era qui nel tempio di perdizione di Lys, pronto a consumare quel piacere carnale di cui lei non sembrava riuscire fare a meno. Eppure... a lei non avrebbero mai donato un fiore. |
18-04-2018, 00.51.23 | #515 |
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"Stanne fuori, Nikolaj "dissi piccata al vampiro.
Poi portai Elv nella saletta dove ci trovavamo poco prima. "È vero che siamo vampiri, Elv. È tutto vero. Oggi pomeriggio verrà un medico a verificare alcune voci sul nostro conto e se vedranno che sono vere, ci uccideranno. O se fuggiamo, continueranno a darci la caccia..." sospirai avvilita, poi lo abbracciai, anche per trovare un po' di conforto "Inizio a pensare che ti esporrei allo stesso problema, se ti rendessi uno di noi... Diamine, mi sento così egoista..." affondando il viso nei suoi capelli. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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18-04-2018, 01.08.00 | #516 |
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La magia di Clio ed Icarius credette di aver immaginato tutto, di aver fantasticato sulla padrona nuda.
E quell'immagine di certo non l'avrebbe però abbandonato. Lei ora è ben vestita davanti a lui, dolce e delicata come sempre. Ma lui era ancora tutto nudo, con il calice in mano e con l'altra mano a tentare, invano, di coprire la sua mascolinità sempre più prorompente, indecente, ingombrante. Sentiva sotto la mano la sua eccitazione crescere sempre di più. Il suo viso era come acceso da un fuoco costante che rendeva i suoi occhi ancora più azzurri. “Madama...” disse deglutendo ed impossibilitato a prendere il fiore “... meglio vada via... col vostro permesso...” Ed a testa bassa si avviò verso la porta della stanza completamente nudo. Gwen ed Elv si appartarono in un'altra stanza. “No, non permetterò ti accada nulla.” Disse lui stringendola. “Nulla.” Ribadì. “Però non uccideremo nessuno... altrimenti saremo come quelli che ora vi danno la caccia, Gwen. Se vuoi farmi diventare come te allora dovrai abbandonare ciò che eri prima, almeno le cose terribili che la gente addebita ai vampiri... dimmi la verità... se mi ami davvero, sii sincera... hai ucciso della gente, vero?” Guardandola negli occhi.
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18-04-2018, 01.16.20 | #517 |
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Ottimo, ottimo.
Si era convinto e aveva accettato tutto. Beh, quasi tutto, ma su questo si poteva discutere. Lo guardai negli occhi. "Io non ho ucciso per divertimento..." risposi "Soprattutto all'inizio, cercavo di nutrirmi di gente poco rispettabile, criminali che trovavo nei vicoli bui di notte, nascosti negli angoli più malfamati della città... Poi, ho incontrato Nikolaj e gli altri, talmente tanto tempo fa che ho quasi timore a ricordare e allora abbiamo iniziato a servirci di familiari, o "succubi", se preferisci. Ragazzi che donano spontaneamente il loro sangue per noi. Qui ognuno di noi ne ha uno, quelli che appaiono qui come normali servitori, Marko e gli altri, in realtà rappresentano il nostro sostentamento. Cerchiamo di essere un po' meglio di quanto si creda..." con gli occhi nei suoi "E in più, non credo che dovremo essere noi ora a pagare per tutti gli altri della nostra razza..." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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18-04-2018, 01.32.40 | #518 |
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Lo guardai, era bellissimo, era davvero bellissimo.
Il suo corpo perfetto, il suo sguardo dolce, quell'aria così emozionata, imbarazzata. Eppure, pensai, abbassando lo sguardo per un momento e arrossendo in modo imbarazzante, che era ancora eccitato, era ancora... pieno, anzi, mi sembrava quasi lo fosse sempre di più. Odiavo il fatto che una piccola parte di me desiderasse che fosse così, e arrossii ancora di più a quel pensiero sconveniente e inappropriato. Clio, quella parte di te ha un nome, si chiama Lys ed è una sgualdrina! Sospirai, era vero. Lui sembrava davvero in imbarazzo e mi fece tenerezza quando se ne andò così com'era, nudo e bellissimo con il bicchiere in mano verso la porta. Giravo e rigiravo l'amamelide in mano. "Icarius, aspetta!" lo chiamai, raggiungendolo dopo aver sistemato l'amamelide nella scollatura. Allungai una mano a sfiorare il suo braccio e lo superai, mettendomi con le spalle alla porta, in modo da fermare la sua fuga. "Resta, rivestiti pure qui.." con un sorriso dolce. Finora avevo fatto finta di ignorare il fatto che lui fosse nudo nella stanza di mia sorella, ma volevo che lui sapesse... sapesse che io sapevo. "Mia sorella, lei..." iniziai, non trovando le parole più adatte, forse perchè non c'erano parole adatte ad una situazione del genere. "Lo so, l'effetto che fa.." con un sorriso lievemente malinconico ma dolce e comprensivo. Lo so che gli uomini preferiamo sempre una come lei a una come me. Ma pur di non essere un mostro come lei, preferisco la solitudine, perchè se un giorno qualcuno mi vorrà, sarà solo perchè mi ama davvero e non perchè mi sono mostrata nuda come cane in macelleria. Sorrisi, guardandolo negli occhi, chissà forse nemmeno comprendeva tutto ciò che sentivo nell'anima e nel cuore, e come avrebbe potuto, dopotutto? Sospirai, poi con il cuore che batteva all'impazzata allungai la mano verso il suo viso e lo sfiorai in una leggera carezza, la mia mano sfiorò dolcemente quel viso perfetto, pulito, dolce, per poi ritrarsi e raggiungere il mio seno. Presi l'amamelide e gliela sistemai dietro l'orecchio. "È il più magico dei fiori.." sussurrai piano, guardandolo negli occhi con un'espressione che avrebbe contemporaneamente voluto mostrare e celare ogni sensazione che mi attraversava al momento. "Portalo sempre con te.." sorrisi appena, per poi sporgermi verso di lui e posargli un lieve bacio sulla guancia. "Buonanotte Icarius.." sussurrai, per poi voltarmi e avviarmi verso la mia stanza solitaria e austera, come la mia esistenza. |
18-04-2018, 01.33.51 | #519 |
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Elv ascoltò ogni parola di Gwen, guardandola negli occhi, come se volesse penetrare fin dentro la sua anima.
Perchè lui era convinto che lei ne avesse una. E possedeva anche un cuore. Lui non si sarebbe potuto innamorare di una creatura senz'anima e senza cuore. No, ne era convinto. Allora, appena lei terminò di parlare, lui, senza dire nulla, la strinse a sé e la baciò. La baciò con un impeto, con un calore che lei per un attimo si sentì quasi inondata da quella luce del Sole che i vampiri tanto odiavano e da cui con disperazione fuggivano. La baciò come è impossibile descrivere su un foglio di carta e come neanche nelle pagine dei romanzi si può immaginare. La baciò come solo un bacio vero può essere, intriso d'Amore, di promesse e di sogni. Un bacio che cancellava le paure del passato ed accendeva le speranze per il futuro. Un bacio vero, fatto di labbra, di calore e di vita. Un bacio vivo. E così Gwen si sentì dopo secoli di sangue ed oscurità. Si sentì viva. Si sentì amata.
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18-04-2018, 01.48.57 | #520 |
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Non rispose, ma mi aveva ascoltata attentamente, senza interrompermi.
Poi, all'improvviso mi baciò. Quel baciò riuscì a restituirmi la vita, col suo calore riuscì ad invadermi completamente e a risanare quasi quello strappo che avevo avvertito tanti secoli prima. Lo strappo della mia anima lacerata, quel dolore profondo che mi aveva consumata per ore e che ancora mi portavo dentro, sebbene avessi imparato nel tempo a tenerlo sopito. E lui finalmente era l'unguento che poteva curarmi, che poteva ridarmi quell'assaggio di vita perduta. Mi travolse col suo impeto e con la sua passione, col suo Amore, col suo desiderio. Eravamo la prova che si potesse davvero amare anche senza cuore e senza anima, perché a cosa serviva un inutile muscolo nel petto, quando un solo sguardo ti rimetteva al mondo? Eta vero, non avrei mai sentito il cuore battere a mille, come erano felici affermare tutte le altre donne del mondo, ma cosa importava se in me quella magia c'era? Rimasi ancora a lungo rapita dalle sue labbra, poi me ne separai. "Se... Se potessi, adesso piangerei..." sussurrai dolcemente, con una leggera risatina, mentre lo baciavo un'ultima volta "Ora però dobbiamo pensare al piano, il pomeriggio arriverà prima di quanto pensiamo" facendomi un po' più seria. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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