02-10-2013, 01.57.05 | #511 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A quelle parole di Elisabeth, il priore fu sul punto di intervenire, ma Velv lo fermò con un cenno della mano.
“Milady, comprendo le vostre perplessità...” disse alla donna “... io vi garantisco che non solo incasserete una parte della taglia, ma sarete anche riportata a casa vostra sana e salva... io ed i miei compagni” indicando gli altri due uomini “siamo cacciatori di taglie e non certo dei miserabili briganti come quei tre ricercati... sarò franco con voi fino in fondo... la taglia per quei tre è di seimila Fiorini d'oro. Aiutateci a catturarli e cinquecento saranno per voi. Avete la mia parola d'onore. Il priore e gli altri frati saranno testimoni di questo nostro accordo.”
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02-10-2013, 02.22.19 | #512 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Si...” disse annuendo Roberto a Clio “... tanto so che non cambieresti comunque idea... e sia...” non riuscendo a trattenere un vago sorriso “... mi farai da testimone... e oggi avrai l'onore di vedermi mentre mi esercito...” le fece l'occhiolino “... quanto al padrino, avevo pensato a Marco, il fratello di Selenia... anche lui, come me, ama le armi da fuoco... ma prima, come detto, ti porterò a Santa Felicita, a visitare il celebre quadro che oggi è sulla bocca di tutti!”
Presero la carrozza e raggiunsero la chiesa. Qui vi era un buon numero di soldati che sorvegliavano la piazza dove essa sorgeva. Altri militari piantonavano l'ingresso dell'edificio sacro. Clio e Roberto allora tentarono di avvicinarsi alla chiesa, ma subito furono fermati da alcuni soldati. “Mi spiace, ma non è possibile entrare in chiesa.” Fece uno di quei soldati. “Ordini del capitano de' Gufoni.” “Ma possiamo fare un'eccezione per il conte Fiosari e.. la sua bella cugina... dico bene?” All'improvviso una voce. Era Simone Missani.
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02-10-2013, 02.48.43 | #513 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Oh, madamigella...” disse sorridendo Altafonte ad Eilonwy “... ma una ninfa come voi non può certo spaventare i miei uomini. Al massimo affascinarli, ammaliarli.” Mostrò un lieve inchino col capo. “Davvero vi state allenando per battervi con quel ladro? Per Giove, allora vi ho forse giudicata con troppa sufficienza!” Esclamò. “Pensavo infatti di trovarmi davanti ad una damigella debole ed indifesa, di quelle che attendono un cavaliere di bianco vestito per essere salvate. Diciamo una Elena nel bosco in attesa di Lancillotto. E invece vedo che siete una novella Brunilde. Di questo passo i corteggiatori per ambire alla vostra mano dovranno prima battervi a duello.” Rise appena. “Che dire... qualsiasi sia l'esito di quel duello, comunque, il vostro sfidante sarà vincitore... perchè, se anche non vincesse, non immagino morte più dolce di quella portata dalla vostra spada, mia vivace valchiria.”
Le sue guardie del corpo gli si avvicinarono, ma il cavaliere le congedò con un cenno della mano. “Sono giunto qui perchè amo l'atmosfera di questa città sul lungofiume.” Tornando a rivolgersi ad Eilonwy. “E la chiesa di San Giovanni è il posto che ho scelto per incontrare una persona. Mi attenderete qui mentre sbrigo questa faccenda, damigella? Sperando che nessuna delle vostre frecce colpisca al cuore uno dei miei uomini.” Sorrise. “Non impiegherò molto. A dopo, damigella.” La salutò con un cenno del capo e raggiunse la chiesa. Entrò, si segnò con l'Acquasanta e poi vide Altea seduta su una panca. Allora la raggiunse e la salutò con un cenno del capo. “Venite, milady...” a bassa voce lui “... dietro la chiesa vi è un piccolo chiostro... lì potremo parlare tranquillamente...” E attraverso una porta nella navata laterale, il cavaliere condusse Altea nel piccolo chiostro. Qui si sedettero su una bassa panchina ai piedi di un cipresso. “Vi ascolto, milady...” fissandola il cavaliere.
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02-10-2013, 08.51.28 | #514 |
Cittadino di Camelot
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Rimasi a guardarlo mentre si allontanava.
Lo avrei aspettato sul ponte. Se per questo lo avrei aspettato anche un secolo. Poi rivolgendomi ai suoi uomini dissi:"Vuol dire che rimarrò per un po' in vostra compagnia! Ditemi, signori, da dove venite? Da Oriente immagino!".
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
02-10-2013, 14.32.15 | #515 |
Disattivato
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"Vedo che mi consoci bene.." Dissi sorridendo "..un cognato mi sembra un ottima scelta..".
Salimmo sulla carrozza alla volta di Santa Felicita. Qui, però, ci venne sbarrata la strada da alcune guardie, finché Simone Misseri non si fece avanti. L'ultima persona che avevo voglia di vedere, eppure mi era utile. "Signor viceprocuratore, ma che piacere.." Mentii "..ho pensato di vedere questo quadro di cui tutti parlano.. Volete farci strada?" Dissi, con un sorriso di circostanza, senza togliere la mano dal braccio di Roberto. |
02-10-2013, 15.44.41 | #516 |
Cittadino di Camelot
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La porta della chiesa si aprì e vidi entrare il Cavaliere di Altafonte, mi fece cenno col capo e lo seguii silenziosamente fino a un chiostro e mi sedetti su una bassa panca.
Il Cavaliere era di fronte a me e mi fissava, sorrisi leggermente e iniziai a narrare la mia storia con tranquillità.. "Prima di tutto, milord, vi ringrazio per il vostro disturbo ad essere venuto fino qui" e mi rischiarai leggermente la voce visto il suo sguardo fisso mi turbava leggermente "la storia è lunga e complessa..come sapete provengo da Camelot e sono figlia di un barone e pure di una baronessa..sono fuggita da casa perchè volevano darmi in sposa ad un anziano vedovo conte che io, ovviamente, non amavo e rabbrividisco al solo pensiero di passare una vita infelice con un uomo che detesto." Un momento di silenzio, istintivamente portai i miei occhi sui suoi chiari che notavo mi osservavano attentamente e ripresi.."Presi un vestito da una serva, scappai, dormii fuori sull'erba, ho fatto un viaggio travagliato e sono arrivata qui a Sygma per trovare la libertà. Giunta qui, però, mi fidai di alcuni uomini che subito si dimostrarono quello che erano ovvero dei ladri e furfanti..fui pure costretta a rubare dei gioielli per venire al ballo di ieri sera. Perchè al capo interessava scoprire alcune cose..loro mirano.." esitai un attimo "a rubare il quadro Verziere Fiesolano prima di Mirabole". Mi alzai dalla panca e osservavo il Cavaliere cosi dall'alto.."Sono fuggita stamattina dall' albergo in cui si trovano e sono scappata..e ora mi staranno dando la caccia poichè so troppe cose. A me non interessa nulla di questo quadro, e non voglio essere loro complice..voglio rimanere la persona seria che sono sempre stata. Datemi un consiglio..che debbo fare? Non ho posto dove rifugiarmi..o come altra alternativa..vi è il mio ritorno a Camelot e sposare quell'uomo" sospirai spostando il mio sguardo sul roseto di fronte a noi.."E non ho nessuno qui di cui fidarmi, ma ieri sera incontrandovi e parlandovi nel giardino ho capito che voi potete essere quella persona e giorni fa ho avuto modo di conoscere e parlare coi vostri guerrieri orientali e uno di loro mi disse..che voi avete salvato la vita a quegli uomini. Ecco perchè mi rivolgo a voi, milord".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
02-10-2013, 16.04.53 | #517 | |
Cittadino di Camelot
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Mordicchiando in silenzio quel pezzetto di torrone, riflettevo...
ero andata lì con uno scopo preciso, eppure ora sembravo non averne più il coraggio: Jacopo sospettava di Francesco e lo avrebbe presto incolpato di essere complice del fantomatico Mirabole... e a me, sul momento, era sembrata un’idea saggia andare a parlare di questo con il vecchio Riano, spiegargli, far sì che spingesse Francesco ad essere più cauto... o a difendersi... Eppure, adesso che ero lì, affrontare quel discorso non mi sembrava più tanto semplice. E poi c’era quell’altra faccenda... quella del Cavaliere di Altafonte... pensai che forse quello era il vero motivo che mi aveva spinta a voler aiutare Francesco... anche se adesso non sapevo più come spiegare quella idea, quella sensazione... l’avevo avuta così chiara in testa la sera precedente, alla festa... adesso, però, mi sembrava sciocca... folle... Citazione:
Rimasi in silenzio, ferma per vari minuti. Poi, lentamente, mi alzai e mi accostai alla finestra vicino alla quale si trovava Francesco... “Siete stato avventato a venire da messer Accio, ieri sera... molto avventato!” mormorai “Qualcuno potrebbe pensare che... che c’entriate con ciò che sta accadendo in città...”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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02-10-2013, 16.33.06 | #518 |
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Il quadro ...mi avrebbe fruttato la stessa somma ?....forse si forse no..il punto era che non riuscivo più a muovermi da quella situazione.......cacciatrice di taglie col bene placido della Chiesa......era come sentirmi un Cavaliere Templare.....in una mano il rosario e nell'altra la spada........" Bene ...... in un modo o nell'altro devo portare i soldi a casa......se il Priore farà da testimone al nostro patto......per me va bene.."....avevo visto tempo fa stringere un patto tra due contadini e quindi sputai sul palmo della mia mano e la allungai verso Velv....si era cosi' che si faceva..tra persone adulte...anche se Padre Anselmo mi ripeteva in continuazione che avrei dovuto avere una madre al mio fianco......gli avevo sempre risposto....che la strada mi avrebbe aiutato a vivere e così era stato..almeno sino a quel momento.....
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02-10-2013, 17.09.50 | #519 |
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“Bene...” disse Velv, rispondendo alla stretta di mano di Elisabeth “... vedrete che risulterà vantaggioso anche per voi questo accordo, milady...” annuì “... lasciate che vi presenti i miei compagni di viaggio... Cissè e Haro...” indicando i due che erano con lui “... ora raccontateci tutto... come li avete incontrati, cosa vi hanno detto e soprattutto con quali nomi si sono presentati a voi...”
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02-10-2013, 17.28.59 | #520 |
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“In verità” disse il viceprocuratore a Clio “non si potrebbe. Il quadro, come potete ben immaginare, è strettamente e costantemente sorvegliato. Tuttavia per voi faremo un'eccezione, milady.” Sorrise in modo ambiguo. “Per voi, dama di mondo, che ben sa ponderare cosa è giusto da cosa invece è sbagliato.” E fece loro cenno di seguirlo.
Entrarono così nella chiesa di Santa Felicita. Sulla destra, dopo l'ingresso, si trovava la Cappellina della Deposizione, così chiamata perchè in essa era custodito un magnifico quadro che raffigurava il Cristo deposto dalla Croce. E accanto ad esso, un po' più in basso, c'era il dipinto ormai sulla bocca di tutti: il Verziere Fiesolano. Esso però era coperto da una lunga tela. “Come potete vedere” fece Simone ai due giovani “ci sono guardie dappertutto. Nessuno potrebbe mai avvicinarsi al dipinto.” Ma proprio in quel momento arrivò qualcuno. Era un sacerdote. “E' inaccettabile!” Esclamò. “Non potete impedire ai fedeli di venire nella Casa del Signore!” “Lasciate che vi presenti il sacerdote di questa chiesa...” rivolgendosi Simone a Clio e a Roberto “... Padre Roberio.”
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