20-03-2013, 01.28.27 | #541 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Uno dei due uomini afferrò Altea per un braccio.
“State tranquilla, milady...” disse “... siete attesa da qualcuno che non desidera aspettare oltre... e se vi è cara la vostra amica, allora seguiteci senza fiatare...” L'altro uomo fece un segnale al cocchiere e la loro carrozza si avvicinò. Aprirono la porta e fecero cenno ad Altea di entrare. “Un momento...” tornando verso loro Sansigo “... cosa volete da lei? Lasciatela andare!” L'altro uomo allora colpì Sansigo e lo fece cadere a terra, per poi prenderlo a calci. “Andiamo, ora.” Ordinò l'altro. “Seguiteci, milady. O non rivedrete la vostra amica.”
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20-03-2013, 01.38.04 | #542 |
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Cercavo di divincolarmi ma la presa dell'uomo era troppo forte...mi guardavo attorno..."Aiutatemi!!" gridai con tutta la voce che avevo, ma la gente passava fingendo nulla, guardai istintivamente verso il Palazzo Reale, ma nessuno uscì.
Poi sentii delle urla e vidi il ragazzo a terra...."Lasciatelo stare, lui non c'entra nulla. Perchè ve la prendete con lui..fuggite messer Sansigo, non pensate a me." Sferrai un calcio all'uomo che mi tratteneva e mi divincolai con tutta la forza che avevo..."Che modi sono questi...perchè avete rapito Vivian?Dite, invece, al vostro padrone di raggiungermi al maniero dell' Arconte Meccanico, non salgo sulla carrozza di sconosciuti" ed estrassi a bruciapelo un pugnale che avevo preso nel castello..."So pure tirare di spada, non sia mai sia armata pure di quella, se vi avvicinate giuro che ve lo conficco nello stomaco" dissi con profonda rabbia.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
20-03-2013, 01.59.03 | #543 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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L'uomo dagli occhi neri osservò Elisabeth.
“Non credo di conoscere questo misterioso Fiore...” disse “... e tu?” Rivolgendosi ad Orez. “Ne so meno di te.” “E voi cosa ne sapete invece, milady?” Chiese l'uomo ad Elisabeth. “Voglio dire... voi sembrate conoscere quel Fiore e dite di volerlo trovare... perchè? Per questo siete arrivata qui? Per cercarlo? E perchè vi interessa tanto? Se non ci raccontate tutto, noi non possiamo aiutarvi. E neanche Sawas il Grande potrà, temo...”
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20-03-2013, 02.30.25 | #544 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Ma mentre Altea tentava di difendersi da quegli uomini, il cocchiere, silenzioso e rapido, scese dalla carrozza e la tramortì alle spalle.
Vivian la chiamava... Quell'occhio... Vivian piangeva e la cercava... Il Libro della Gioia dei Taddei... Quell'occhio... Viavian la raggiunse ed il suo volto era insanguinato... Altea si svegliò di soprassalto. Era in un grande letto, in una stanza ben arredata. Poche candele illuminavano quell'ambiente. Ad un tratto si accorse di una figura incappucciata sospesa nella penombra. “Ben sveglia, lady Altea...” disse “... qualcuno afferma che il sonno sia il parente più prossimo alla morte e svegliarsi vivi è sempre una Grazia...”
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20-03-2013, 09.04.31 | #545 |
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All' improvviso il buio totale, solo sogni o visioni
"Altea dove sei..." gridava e piangeva Vivian "Sono qui, amica cara, non mi vedi? Ti salvo io" le risposi Poi quell' Occhio, come un Dio inclemente e lo spavento fossi prigioniera di personaggi pericolosi, vagavo nel buio e solo quel grande Occhio che mi fissava e lo guardavo inflessibile. Le mie mani...toccavano qualcosa di indefinito, tastavo e ci fu Luce su quel tomo...La Gioia dei Taddei. Cercavo di romperne il sigillo ma non ci riuscivo. Alzai lo sguardo e vidi Vivian, le corsi incontro per abbracciarla e vidi il suo volto sanguinante urlando." Mi svegliai di scatto, ma senza alzarmi da quel grande letto, il cuore batteva forte, ero madida di sudore, mi tastai il collo e afferrai la collana e lentamente mi calmai, cercando di inspirare tranquillamente. Mi ripresi lentamente ma non avevo il coraggio di alzarmi, la testa era dolente, i miei occhi roteavano per tutta la stanza arredata finemente e riccamente.."Dove mi trovo?" pensai "in una dimora di nobili, sembrerebbe", ma la luce era debole, davanti a me potevo solo intravedere le tende bianche finemente ricamate con un ricco drappeggio, sembrava sui colori dell' oro. Ad un tratto mi destò una voce e mi alzai di scatto dal letto, la testa pulsava forte dal dolore per il colpo ricevuto, e intravidi una penombra incappucciata, ascoltai attentamente le sue parole. "Già..una Grazia...una Grazia del Signore!" esclamai con la poca lucidità che ancora avevo, se egli rispondeva alla mia frase non potevo essere a Sygma o non aveva a che fare con l' Arconte e quella monarchia. Presi una candela per fare luce e osservare meglio la figura..chi era? Un rappresentante della Chiesa? O solo una persona che voleva celare la sua figura? "Vi prego" chiesi quasi come una supplica "non celate la vostra figura, mostratevi e presentatevi visto mi conoscete, sembra...e voglio Luce, aprite le tende. Dove mi trovo, dove si trova Vivian?" Parlai cosi velocemente e non capivo più nulla..temevo quella figura fosse lì per farmi del male.
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20-03-2013, 09.38.41 | #546 |
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Seguii Mamyon fino al Ludus Magnus, immersa nei miei pensieri.
Quando arrivammo, poi, salutai i cavalieri con un delicato inchino. Tuttavia, quando lo sentii raccontare ogni cosa a quegli uomini, un vago senso di terrore si impossessò di me. Cominciai a mettere insieme i pezzi: lo strano rituale a cui avevamo assistito, gli uomini con le falci, il Fiore, lo strano dialogo nella mia stanza. E l'idea di aver messo a repentaglio la vita del mio amico mi prese come una morsa alla gola. Tuttavia, qualcosa attirò la mia attenzione, dietro la brandina su cui era steso un cavaliere, stava una donna. Avrebbe dovuto versargli da bere ma indugiò più del dovuto e, per un momento, i suoi occhi incrociarono i miei. Quello sguardo, conoscevo bene quello sguardo, un'indifferenza così finta che nasconde grande interesse. Distolsi lo sguardo immediatamente, tornando a concentrarmi sui cavalieri. Magari mi sbagliavo, pensai, ero sempre stata diffidente. Ma quando la vidi uscire di soppiatto, convinta di non essere vista, il sangue iniziò a ribollirmi. Mi avvicinai a Mamyon "..se a mezzogiorno non sarò tornata, vieni a cercarmi... Mi fido di te..." Sussurrai sfiorandogli la guancia con un bacio. Mi avviai verso l'uscita, buttandomi sulle spalle un semplice mantello marrone chiaro che qualcuno aveva abbandonato accanto alla porta. Il cappuccio mi copriva interamente il volto e il colore neutro contrastava con il verde del vestito. Dapprima mi trovai disorientata, poi la vidi sgattaiolare verso il palazzo. Forse era una follia, e mi sarei ritrovata nelle cucine a sentirla urlare che il vino era finito. Ma decisi che valeva la pena rischiare. La seguii dentro il palazzo, nascondendomi dietro una colonna, ero abituata a camminare senza farmi sentire, l'avevo fatto per anni, cercando di evitare le ramanzine di mia madre. Trattenni il fiato, e la sentii chiedere di un certo maestro, il cuore iniziò a battere talmente forte che credevo volesse scoppiare. Guardai il sole dalla finestra, mezzogiorno non era lontano, ed ero certa che lui sarebbe venuto in mio soccorso se qualcosa mi fosse andato storto. Infondo, però, ero nel palazzo reale, non nella selva... Da quando temevo di affrontare i pericoli da sola? |
20-03-2013, 16.18.57 | #547 |
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Probabilmente la casa......era un ritrovo per anziane, e si sperava che tutto filasse liscio......anche se non bisognava abbassare la guardia.
Entrammo nella casa e la osservammo in meglio......sperando che non ci sarebbero state sorprese.....
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
20-03-2013, 16.25.30 | #548 |
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" Facciamo cosi'...io credo di avervi raccontato abbastanza...nessuno di voi e' il Grande Sawas......pago il disturbo e vedo di cominciare qualcosa di costruttivo.......e comunque, non conosco quel fiore..non so a cosa serva....ma con molta cortesia mi e'stato chiesto di ritrovarlo...sapete ?...non amo gli indovinelli...non amo andare al bagno piu' del dovuto.......e tenetevi questo Grande uomo di cui nessuno conosce l'identita'.....io sono stufa, sono chiusa in questa stanza da ore.....e anche se siete simpaticissimi e siete molto ospitali.......una cosa...la carta molto piu' morbida a noi donne non piace la sensazione del ruvido.........Elina prendiamo questo benedetto libro e andiamo altrove....."....Elina era sgomenta..molto spesso il mio modo di fare la metteva in imbarazzo...ma era impossibile quella storia...sulla mia strada incontravo gente che non mi diceva nulla...io chiedevo e loro di rimando chiedevano a me...ma che razza di gioco era quello.....un giardino, benissimo da quelle parti un giardino lo avrei dovuto trovare ...feci per andare alla porta ma non sentivo Elina..." E allora Elina...chi stiamo aspettando ?....."......
Ultima modifica di elisabeth : 20-03-2013 alle ore 20.08.17. |
20-03-2013, 16.47.29 | #549 |
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Lo fissai voltarsi ed allontanarsi in fretta, tornando verso la finestra...
parlava, ed io non lo interruppi. Ero pervasa da strane sensazioni che, tuttavia, non sapevo definire bene... ero certa che quel cavaliere nascondesse qualcosa, qualcosa di più di ciò che mostrava, qualcosa di diverso... e, per qualche strana ragione, questo mi attraeva... Lentamente mi alzai e lo raggiunsi di fronte alla finestra. Eravamo vicini, ora... vicini come mai lo eravamo stati prima ed io lo stavo fissando dritto negli occhi, come mai avevo osato fare. Aveva gli occhi più chiari che avessi mai visto, pensai. Lui era più alto di me, eppure il mio sguardo riusciva a raggiungere il suo... e vi rimase a lungo... silenzioso... “Non amate essere in debito con nessuno...” sussurrai poi, senza distogliere affatto gli occhi dai suoi e così piano che la mia voce fece appena in tempo a raggiungerlo, per poi dissolversi “Non amate dipendere da nessuno... forse perché non volete che qualcuno dipenda da voi... ma non vi biasimo... no, non vi biasimo affatto: è più facile vivere solo per sé stessi, ed è meno doloroso...” Il mio sguardo si abbassò appena, allora... come a voler celare quella parte fragile della mia anima che sentivo improvvisamente sfuggire al controllo... ma non ci riuscii completamente... “E, chissà...” mormorai ancora, tornando a guardarlo “Forse vi si presenterà ugualmente quella opportunità che avete descritto... forse un giorno, se l’Arciduca di Capomazda riuscirà ad arrivare qui, com’egli spera e desidera così ardentemente, potrebbe offrirvi ricchezze e potere inimmaginabili... in cambio soltanto di me. Sono certa che offrirà quella ricompensa a qualsiasi uomo sia in grado di consegnarmi nelle sue mani...” lo fissavo, ed i miei occhi nei suoi non erano più freddi adesso... erano soltanto attenti, penetranti e vagamente inquieti... “E mi chiedo cosa sceglierete di fare quel giorno...” La mia voce sfumò, leggera, e nella stanza calò il silenzio... i miei occhi erano in quelli intensi del cavaliere di fronte a me... Poi all’improvviso un rumore lontano, proveniente da chissà quale angolo sperduto del castello, mi riscosse... sussultai appena... ed, istintivamente, mi ritrassi di alcuni passi, come mi fossi accorta solo in quel momento di quanto eravamo sconvenientemente vicini... abbassai lo sguardo, poi mi costrinsi a rialzarlo... “Certo, potete andare!” dissi allora, portando gli occhi lontani da lui, oltre quella finestra aperta su Sant’Agata “Vi ringrazio per il vostro tempo, sir Guisgard!”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
21-03-2013, 00.59.02 | #550 |
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Quella figura osservò per qualche istante Altea in quel letto.
“Nessun dio vi concederà le sue grazie” disse “se i suoi intermediari sono corrotti.” Restava nella penombra. “La vostra amica sta bene... per ora.” Ad un tratto altre figure emersero da quella semioscurità. “Dipenderà da voi la sua salvezza o la sua morte.” Continuò la figura. “Voi siete l'unica in grado di salvarla.” “Siete qui” intervenne un'altra di quelle figure “proprio per decidere del futuro della vostra amica e del vostro...” “Portateci il Fiore” fece una terza figura “e riavrete la vostra amica... e non solo... vi offriremo molto di più... infinitamente di più...”
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