I racconti del Bianco e del nero

[Lady Gwen]

Sorrisi maliziosa a quel sì appassionato, soffiato in quel caldo sospiro che sembra preannunciarsi come il primo di una lunga serie, fra quelli che ci sarebbero stati quella sera.
Stavo per reclamare un altro bacio da lui, quando, al sentire dei passi si staccò da me.
Era Chula, che mi aveva sentita arrivare.
Annuii al servitore e guardai Elv.
"A stasera..." gli dissi, con un vago sorriso, poi salii in macchina per entrare in casa.

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[Guisgard]

"Si, a stasera." Disse Elv guardando Gwen salire in auto e poi entrare nella villa. "Buona giornata, signora." Con tono formale davanti al domestico.
Poi si incamminò verso la scogliera dove sapeva di una camionetta di pattuglia in zona.
Un'ora prima del tramonto alla villa tornò Stefan.
"Buonasera, cara." Lui baciandola sulla fronte. "Sono stato sulluogo dell'impatto, sai? La situazione lì non è affatto chiara. Ho incontrato anche il dottor Grenden e hopensato di invitarlo a cena stasera. Così ci farà conoscere gli ultimi sviluppi di questa singolare vicenda." Sorridendo.

[Lady Gwen]

Dopo un po', prima del tramonto, tornò Stefan.
"Sì, ho sentito che ci sono stati strani sviluppi, come frutti enormi e cose strane uscite da un romanzo..." con una smorfia stranita.
Poi, mi congelai quando disse che aveva invitato Grenden a cena.
Proprio stasera?
Mi voltai a guardarlo con aria mortificata.
"Caro, temo sarà una cena solo per uomini, sono fuori stasera..." dissi, sorridendo appena poi.
Speravo non insistesse, dopotutto non era strano che passassi la sera fuori, e anche oltre, dunque avrei preferito che l'argomento cadesse lì.

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[Guisgard]

"Il professor Grenden sarà molto deluso." Disse Stefan con tono pacato. "Non credo sia un segreto che egli venga qui soprattutto per te, cara." Con candore. "E poi c'è la storia del meteorite. Tutta l'isola ormai ne parla. Vuoi rischiare di perderti gli ultimi sviluppi?" Sorridendo. "Se te lo chiedessi come favore personale? Non ti chiedo mai nulla, lo sai..." fissandola.

[Lady Gwen]

Tutti elementi che avrebbero dovuto convincermi.
E a Grenden c'era quasi riuscito.
Quasi.
"Vorrà dire che mi aggiornerai domani su ciò che tu e Grenden vi siete detti" con un sorriso tranquillo, dandogli un bacio sulla guancia.

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[Guisgard]

"Sei proprio sicura" disse Stefan dopo quel bacio casto "che la tua serata sia più piacevole, mia cara?" A Gwen, fissandola con uno sguardo che sembrava voler dire molte cose.

[Lady Gwen]

Sapevo tutto ciò che era sottinteso nella sua domanda.
"Piacevole o no, ciò che va fatto, va fatto. No?" con un'espressione candida.
"Suvvia, tu e il dottor Grenden potrete fare a meno di me per una sera, no?" con un risolino.

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[Guisgard]

"Lui ci resterà molto male, cara..." disse Stefan con un tono che voleva dire molte cose "... dovrò promettergli qualcosa per fargli accettare la delusione, no?" Una frase detta con voce pacata, ma che invece pareva essere molto tagliente.

[Lady Gwen]

Lo guardai con un'espressione che rimase pacata, ma in realtà ero parecchio stranita dalle parole di Stefan.
"Quante storie per una cena, caro, che succede?" accennando un risolino per sdrammatizzare.

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[Guisgard]

"Oh nulla, cara." Disse Stefan sorridendo. "Era solo per evitare che il nostro ospite possa pensare male. Ma tranquilla. Organizzeremo un'altra sera e di sicuro domani ti racconterò le ultime notizie sul meteorite." E andò a farsi un bagno senza attendere risposta da parte di Gwen.