10-10-2011, 15.29.07 | #561 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Milo fece un inchino ad Altea e si allontanò per qualche istante.
Ritornò poi con varie stoffe, tutte raffinatissime e dei colori indicati dalla dama irlandese. “Queste stoffe, milady, provengono tutte dai più importanti mercati e bazar che ci sono ad est delle Cicladi.” Spiegò il mercante serbo. “Questa seta, ad esempio, è la stessa che veniva portata nel gineceo del sultano di Bagdad, perché era l’unica che vestiva la sua moglie preferita… guardate, milady, è verde come la giada più preziosa ed è inoltre impreziosita da questi ricami dorati alla maniera di Ceylon… e poi abbiamo queste varie tonalità d’azzurro… osservatele, mia signora, sono capaci di raffigurare tutti i vari umori che il cielo assume ad ogni stagione… ed infine, la più ricercata e sofisticata seta del Catai… toccate voi stessa… bianchissima come l’anima dei Santi, pura come la coscienza di un bambino e leggera come i sospiri di una donna innamorata…scegliete pure con calma quella che più soddisfa il vostro gusto, milady.” “Tutte.” Disse lord Carrinton al serbo. “Hai sentito, no? A lady Altea piacciono sia l’azzurro, sia il bianco, sia il verde. Dunque le prenderemo tutte. Del resto Carrinton Hall ha molte finestre.” Sorridendo poi alla ragazza. “E ovviamente arricchiremo il tutto con fili d’oro finissimi.”
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10-10-2011, 15.33.35 | #562 |
Cittadino di Camelot
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Signora dissi gardandola negli occhi avete sentito cosa a detto il mio amico non vi posso aiutare anche se lo vorrei ma rischierei molto capitemi signora non lo faccio per cattiveria ma devo solo attenermi agli ordini se no anche io sarò messo in cella continuai a dire chiedetelo voi al mio amico e vediamo cosa vi risponde e mi rimisi in silenzio
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fabrizio |
10-10-2011, 15.51.30 | #563 |
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"Messer Milo le sue stoffe sono di una bellezza rara, che avendo l'imbarazzo della scelta, come dice lord Carrinton, abbiamo preso la decisione di acquistarle tutte. Un altro favore, vidi in una bancarella delle stoffe di colore aranciato, delle donne misteriose e affascinanti orientali di cui il mio maestro ne parlava molto e io ne fui conquistata, ne avete anche voi? Vorrei portarla a una sarta di fiducia, vorrei farmi fare un bel vestito, ma che non sia troppo scargiante" sorrisi al venditore e poi sotto voce a Lord Carrinton "Milord, ma voi dovete sempre fare la voce grossa, perdonatemi, questo gentil messer usa cortesia, perchè trattarlo in modo cosi altero." La mia voce si fece più dura, lo fissai in quegli stupendi occhi neri e vi lessi stupore.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
10-10-2011, 16.00.31 | #564 | |
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“Vi sbagliate...” dissi scuotendo la testa, mentre l’uomo stava ancora parlando “Vi sbagliate, e per un motivo semplicissimo: voi non dovete affatto fidarvi di me, perché non occorre che io sappia niente di voi e dei vostri piani, niente di preciso! Così come non occorre che voi sappiate niente di me e di ciò che mi spinge a far questo... questo vi tutelerebbe, credo! E tutelerebbe anche me...”
I miei occhi rimasero fermi nei suoi, in attesa. Lo vedevo riflettere, valutare... il cuore mi batteva forte e le gambe mi tremavano... sapevo che tutto il mio futuro dipendeva da quell’uomo, la mia vita dipendeva dalle sue decisioni, quella promessa che avevo fatto a me stessa tempo prima e tutto ciò che essa comportava per il mio passato e il futuro era in ballo... mille e più pensieri mi vorticavano in testa, mille paure. Eppure non mi mossi e non parlai oltre, sapevo che la decisione spettava a lui ora e niente di ciò che potevo fare o dire, ormai, avrebbe avuto più peso. Ero immobile, con la schiena diritta e le braccia lungo il corpo, gli occhi fermi e il mento alto... attendevo. Poi quelle sue parole... Citazione:
Il tempo mi parve che si fosse fermato all’improvviso e il silenzio di quell’antro mi sembrò diventare opprimente... e poi il freddo: improvvisamente mi accorsi di quanto fosse freddo laggiù... troppo, troppo freddo! Inspirai e serrai i denti, mantenendo lo sguardo fisso su di lui... sentivo che il mio corpo era teso e tutti i sensi all’erta, ma non scorgevo via di fuga... ero sola laggiù... mi sentii in gabbia, in trappola... Mi sembrò che fosse passato un secolo quando, infine, qualcuno parlò. Vidi che tutti si voltarono di scatto verso il punto da cui era giunta quella voce... e io con gli altri, chiedendomi cosa stesse per accadere... chiedendomi cosa ne sarebbe stato di me... sperando, inconsciamente, in una alquanto improbabile via di fuga.
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10-10-2011, 17.22.09 | #565 |
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Ci incamminammo silenziosamente per circa venti minuti.. Poi decisi di rompere il ghiaccio..
<<Beh non possiamo mica viaggiare in silenzio tutto il tempo.. Io sono Daniel e lui è mio fratello Marco.. Sono lo scudiero di Sir Guisgard nipote di Lord Tudor.. E tu? Chi sei?>> Guardai Marco che annuì con il capo.. <<E.. se posso chiedere.. Dove ti stiamo accompagnando?>> Aspettai una risposta da quel misterioso personaggio..
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10-10-2011, 21.33.39 | #566 |
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Mangiai in silenzio le focacce, e qualsiasi altra cosa mi avessero servito, lo avrei mangiato senza sentirne ne il profumo ne il sapore.........ascoltai Monsieur.....senza guardarlo in faccia....e lo sentii uscire dalla taverna....vidi avvicinare l'oste e lo ascoltai con un debole sorriso sulle labbra......" Gli volete veramente bene, me ne sono accorta quando lo avete visto....il vostro abbraccio era carico di sincero affetto.....vi ha salvato la vita, deve essere uno dei suoi compiti...ha salvato anche la mia, se non fosse stato per lui sarei stata invischiata in una guerriglia, che non mi apparteneva, eppure mi ha trascinata via......ho apprezzato questo gesto.....e' difficile occuparsi di chi non si conosce, si vivono tempi in cui si preferisce salvare la propria pelle, magari non si chiama sano egoismo, forse si chiama sopravvivenza....... ho visto la sua schiena, e aver toccato le cicatrici.....lo hanno chiuso in un triste silenzio.....non volevo ferirlo piu' dei segni che porta addosso...comunque devo ringraziarvi....non dimentichero' il modo in cui mi avete accolta....".......rimasi cosi' in silenzio con le mie emozioni ....
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10-10-2011, 22.19.07 | #567 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Giselle, a quelle parole di Cavaliere25, non riuscì a trattenere le lacrime.
“Vi prego…” con le lacrime che rigavano il suo volto “… io… io non ho altre speranze oltre voi… voi non siete come loro, siete diverso, lo sento… se lo chiedessi all’altro carceriere lui correrebbe a dirlo al suo padrone… vi prego… ascoltatemi…” cercando di farsi coraggio “… voi potete uscire ed entrare quando volete… ecco, quando vi danno il permesso di allontanarvi… non vi sarà difficile procurarvi una Bibbia… basta raggiungere una chiesa… vi prego… nessuno potrebbe sospettare di voi…”
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10-10-2011, 22.25.43 | #568 |
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Milo, a quella richiesta di Altea, annuì e corse nel carretto che aveva dietro il suo banco.
Nel frattempo lord Carrinton restò, in principio, molto sorpreso da quelle parole di Altea, poi un sorriso apparve sul suo volto. “Trovate che sia stato molto duro con lui, milady?” In quel momento Milo tornò con altre stoffe. “Ecco, mia signora…” disse il serbo “… ho tre tipi di aranciato… questo proviene da Persepoli… ha tonalità che sfociano nel purpureo verso i bordi, dove il ricamo di gusto esotico impreziosisce ancora di più questa stoffa… quest’altro invece è molto semplice, di chiaro stile mozarabico, proviene da Granata e pare che le dame d’Aragona e di Catalogna non ne sappiano fare a meno… infine questo…” mostrando la terza stoffa “… viene direttamente dalla lontana Cina… è un arancio molto forte, come il Sole che ogni giorno sorge da quelle remote contrade… scegliete quale fra queste stoffe è la vostra preferita, mia signora.” “Milo, rispondi sinceramente…” all’improvviso Carrinton. “Lo sono sempre con voi, mio signore.” Chinando il capo il serbo. “Trovi che io sia troppo duro con te?” “Il vostro tono è quello di chi è nato per comandare…” rispose il mercante “… il mio invece è quello di un servo… perché io sono il vostro umile servitore, mio signore…” “Vedete, milady?” Fece Carrinton rivolgendosi ad Altea. “Egli non mi trova duro o scortese… ma siccome è il vostro giudizio quello che per me conta, io riparerò al mio tono evidentemente troppo fermo… Milo…” fissando il mercante “… grato dei tuoi servigi e della tua onestà, io ti pagherò il doppio ciascuna di queste stoffe ed inoltre sostituirò quei due tuoi ronzini” indicando i cavalli davanti al carro del serbo “con due buoni cavalli che vinsi ad una corsa con alcuni gentiluomini di Londra.” Il serbo allora si inginocchiò davanti a Carrinton e si prostrò a ringraziarlo. “Avete altri dolci rimproveri per me, mia signora?” Chiese Carrinton baciando delicatamente la mano di Altea.
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10-10-2011, 22.31.11 | #569 |
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Il Taverniere ascoltò Elisabeth e rimase alla fine turbato.
“Quelle ferite…” mormorò “… sono vecchie di almeno… tre o quattro anni, credo… ma voi sembrate ignorare il suo dramma… io credevo che voi… posso domandarvi chi siete, madame? Lo conosco da una vita e so che non è uomo da facili avventure sentimentali… chi siete dunque voi? Perdonatemi se vi appaio scortese ed inopportuno, ma per me lui è come un fratello..."
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10-10-2011, 22.40.10 | #570 |
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"Milord, il vostro è dileggio o lo state facendo col cuore? Sapete cosa sia un cuore? Io, per l'educazione ricevuta ho capito che certo noi nobili siamo nati tali, e siamo più fortunati per la vita che conduciamo rispetto a queste persone. Ma messer Milo non ha nulla meno di noi, ha sangue che scorre nelle vene, anche se non di sangue nobile, ha ossa, muscoli, il suo corpo è fatto come il nostro....e il suo cuore milord ha gli stessi sentimenti che celano e provano i nostri cuori. Ciò che differenzia è il solo fatto di essere nato in una casa diversa. Orbene, mi auguro che questi doni voi stiate facendo vengano proprio dal vostro cuore, e ricordate, a volte non sono i doni a comprare la simpatia delle persone, ma la gentilezza e la bontà di animo. Si ho altro da rimproverarvi, ma sono stata abbastanza cattiva oggi" e sorrisi al milord.
"Messer Milo, si alzi per carità, non ha bisogno di questi gesti, lei è un bravo venditore e deve esser fiero del suo lavoro e della bellezza delle stoffe. Scelgo la prima stoffa, quella proveniente da Persepoli. Mi aggrada questo porpora, dona una sfumatura particolare. Potrebbe farmela recapitare presso la bottega della sarta a Wirkley Street, vi è solo lei come sarta, la bravissima Liza. Poi andrò personalmente per cercare un modello. Siete gentilissimo, penso io e voi avremmo modo di vederci spesso" con un sorriso, tirai fuori dalla sacca delle monete e pagai la stoffa, non avrei permesso lo facesse Lord Carrinton, mi sembrava mi avesse presa in giro con quel suo atteggiamento.
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