16-12-2009, 22.36.00 | #581 |
Cittadino di Camelot
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Continuai a sorridere, consapevole di aver combattuto un'interessante disputa.
Nessuno dei miei amici si era fatto male, rimaneva il fatto di aver dimostrato ad essi e al "male" quanto forza avevo acquisito: una potenza micidiale...mai come prima! "Mio caro Jigaen, io spezzo tutti i cerchi che voglio...perchè è soltanto una opinione altrui...il cerchio è rimasto aperto...semmai! Ciò che importa è aver raggiunto il mio scopo...e tu lo sai benissimo"! "Mie dolci ..arzilla signora e lady Llamrei...non avrei potuto astenermi dalla mia reazione e rabbia..perchè era il rischio che avrei comunque corso per giungere a tale conclusione: il bene ed il male convivono e si cercano come folli innamorati...e poi ..chi è veramente buono e chi è cattivo!??? Non siete morti perchè eravate miei amici..e ciò mi appaga....non mancherà tempo ed occasione per effettuare un'ennesima cernitosa verifica"!!
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[I][B][COLOR=red]Sir Morris[/COLOR][/B][/I] Ultima modifica di Morris : 16-12-2009 alle ore 22.56.18. |
17-12-2009, 01.41.05 | #582 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Hastatus e cinque dei suoi si avvicinarono presso le mura di Tintagel.
Era notte ed una strana nebbia avvolgeva la città. Tutti erano rinchiusi nelle loro case, come a volersi tenere lontani da un qualcosa di oscuro. "Questo luogo è sinistramente misterioso" disse uno dei cavalieri a Hastatus "come se qui dominasse il male nella sua primordiale essenza." Ad un tratto i cinque udirono dei passi. Erano 2 soldati che si muovevano nella notte. "Stiamo all'erta" disse uno dei due all'altro "sir Geowan ci ha detto di dare l'allarme appena avvisteremo i cavalieri di Camelot." "Sono gli uomini di quel maledetto sir Geowan!" Disse uno dei cavalieri a Hastatus. "Milord, potremmo prenderli di sorpresa. In fondo siamo in cinque, mentre loro sono solo due. E potremmo costringerli a rivelarci dove si trova il loro padrone. Così potremmo prenderlo di sorpresa ed annullare il vantaggio che egli ha su di noi. Cosa ne pensate?" Intanto, Morris era riuscito a riconoscere i suoi amici, quasi ad essersi destato dall'illusione impostagli dal demone. Era accanto a llamrei, Jigaen, Arnò e la vecchia. Ad un tratto si avvicinò a loro la donna. "Il cerchio vi ha salvati." Disse ridendo con una voce alterata. "Eppure potrei annientarvi in un istante." "Non puoi farlo, demonio!" Minacciò la vecchia. "Perchè vi accanite contro di me?" Chiese la donna. "Cosa ho fatto di male? Chiedo solo ciò che è mio. Qualcuno ha invocato i miei servigi, promettendomi le anime di due donne. Ho pagato il mio debito ed ora chiedo solo ciò che è mio." Fissò poi ognuno di loro e cominciò a dire: "Llamrei...trovate forse il male in ciò che dico? Siete donna ed avete in voi l'essenza della madre...ebbene chiedo solo ciò che è mio, per i miei figli! E voi, Morris...potete biasimare un padre che mette tutto al di sotto dei propri figli? Io sono padre e madre dei miei figli...ed è per loro che sono qui a reclamare ciò che è mio!" Ad un tratto giunse un uomo. Era il barone. "Dici il giusto, donna. Hai diritto alla tua ricompensa. Prenditi pure le anime di questi infelici...ed io così avrò pagato il mio debito!" Un delirante ghigno dominava sul volto del barone mentre diceva quelle cose. "Restate con me" disse la vecchia agli altri "finchè saremo in questo cerchio nessuno potrà nuocerci. Venite anche voi, Morris! In queste condizioni, tentare di affrontare un simile avversario vi porterà solamente alla disfatta più totale. E voi sapete bene che morire così sarebbe davvero da sciocchi."
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17-12-2009, 02.27.20 | #583 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard era seduto in riva al mare.
Era una chiara e limpida notte d'inverno, resa asciutta dal pulito vento che soffiava dall'orizzonte infinito. Lo scintillio delle stelle, che infinite pullulavano in quello spettacolare firmamento, sembrava accompagnare il rumore delle onde che si spegnavano sulla sabbia, portando con loro l'eco di paesi e mondi lontani. La Luna si specchiava in quel meraviglioso ed immenso mare, proiettando la sua scia d'argento come un ponte tra il cielo e la terra. Quel paesaggio incantato aveva il dono di sedare i sensi ed allontanare ogni pensiero. Eppure lui non era sereno. Il rumore delle onde coprì quello dei passi e lui si accorse della donna solo quando questa le fu vicino. "Avventura, bellezza, amore." Disse lei. "A questo pensi, vero?" Guisgard non rispose. "Erotismo, esotismo, eroismo." Aggiunse la donna. "E tutto questo troverai. Perchè il mondo non aspetta altro che offrirteli, amico mio. Vedi quelle scogliere lontane? Tra loro vi è un piccolo molo. Li ti attende una barca. Raggiungila e ti condurrà ad un veliero a poche miglia dalla costa. Potrai salpare per una vita di avventura, gloria, ricchezza e amore. Cos'altro potresti chiedere di più?" Guisgard la fissò e rispose: "Così sarà...appena lei mi raggiungerà." "Lei non verrà!" Disse la donna. "Vedi quel palazzo sul promontorio che si affaccia sul mare? Ebbene lì c'è una gran festa. Nobili e militari, con i loro costumi e riti, ballano e cantano. Lei è con loro. Con un altro uomo. Un uomo che le tiene la mano..." Guisgard fissò il mare senza dire nulla. "Ti ha lasciato solo, la tua Elisabeth." Aggiunse la donna. "Posso vederla...ride, è felice e tutti ne ammirano la grazia e la bellezza. Se ti ama, perchè è lì e non qui con te? Pazzo...io ti offro la giovinezza senza fine, l'avventura, la richezza e tutte le donne del mondo! Salpa su quella nave e dimenticati di lei. Ella non ti ama e non ti seguirà su nessuna isola!" Ad un tratto Guisgard avvertì un senso di calore avvolgergli la mano. Si voltò e vide il bellissimo volto di Elisabeth, che sembrò destarlo da una visione che era calata su di lui. Era stato un attimo di smarrimento. Una velata tentazione di abbandonarsi all'illusione del mondo. Un mondo senza Amore. Elisabeth lo fissava e gli stringeva la mano. Era lì, accanto a lui. E per tutta la sera aveva pensato solo a lui. Questo Guisgard avvertì. Lei sorrise, come ad invitarlo a continuare verso quella torre. Forte di questo e con la mano di Elisabeth nella sua, Guisgard riprese a camminare verso la loro torre.
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17-12-2009, 04.06.36 | #584 |
Cittadino di Camelot
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"Quindi.. voi pensate di tenermi ancora dentro questo cerchio...quando vi ho già dimostrato che ne posso uscire quando voglio"?
"Pensate di avere di fronte degli esseri disposti a sottostare a queste vostre regole impure ed ossessive"? Vi sbagliate tutti quanti.. signori e signore dei miei stivali...è meglio che vi scansiate..perchè stavolta il cerchio non rimarrà aperto...ma verrà realmente spezzato"! Mi inginocchiai...e mentre guardavo.. ancora una volta.. il crocifisso...una saetta divina colpì la mia spada..trasferendogli un potere stratosferico: il cerchio si materializzò ed io lo spezzai..sferrandogli un colpo netto della mia lama. "Continuate pure ad offendermi...ma la sciocca siete solo voi...io sono già morto ed un morto non può più morire ..ma provocare l'altrui morte". "Un'altra parola allusiva o diretta e vi staccherò le orecchie a voi e a vostro figlio ..il barone"! "In quanto a voi, novella madre, prendete il vostro nascituro..e toglietevi di mezzo...e badate a non toccare i miei amici...o vi rincorrerò oltre i confini dell'universo"!
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17-12-2009, 12.02.17 | #585 |
Dama
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"Già, proprio come dite voi, demone di un barone, il mio istinto materno mi porta ad amare e non ad odiare. Se io esco da questo cerchio...la mia forza vi annienterà: perchè, da quando mondo è mondo, il bene è più forte del male.
Voi mi temete...temete coloro che posseggono l'arma del bene...vi siete chiuso in questo luogo e avete fatto terra bruciata attorno a voi. Ecco: guardate. Muovo i miei passi per varcare la circonferenza del cerchio...vengo li da voi...non vi temo: siete voi a dover temere me!" E così decisi di provare a compiere questo gesto: "o la va o la spacca" mi ero ripetuta più volte. NOn potevo rimaner all'infinito rinchiusa nel cerchio mentre fuori vi erano persone che potevano aver bisogno di me. Presi il coraggio con tutte le mie forze e feci quei quattro passi necessari per uscire dal cerchio. Un vento gelido mi avvolse e chiusi gli occhi per un istante. Non dovevo dimostrare al barone alcuna paura. Dovevo guardarlo negli occhi per riuscire a penetrare nel profondo del suo meschino e buio animo. Solo così sarei riuscita a combatterlo dal suo interno... |
17-12-2009, 22.45.29 | #586 |
Cittadino di Camelot
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A volte i penseri passano solo per un attimo, la paura e' che dimorino per una vita....non lasciai la mano di Guisgard neanche per un momento, forse neanche lui credeva di poter raggiungere la torre, sembrava irragiungibile.....il male era sempre li' ad attenderci......improvvisa fu' una folata di vento gelido, era sferzante e furibondo, sembrava scuotere il creato....." Guisgard....qualcun'altro ha lasciato il cerchio.......e ora se nessuno sapra' chiuderlo..le forze troveranno una porta aperta......spero che siano in grado di poter gestire cio' che e' stato scatenato......".....se quella torre era la salvezza per tutti..si doveva andare avanti ..anche se il vento rallentava ogni nostro passo
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17-12-2009, 22.55.24 | #587 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Sì, è una buona idea, cerchiamo di prenderne vivo almeno uno... potremmo anche scoprire come si stanno preparando. Dobbiamo essere cauti e cercare di fare meno rumore possibile... non sappiamo se ci son altri uomini nei paraggi... forza muoviamoci."
Sguainai la spada, pronto a cogliere di sorpresa i due uomini.
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
17-12-2009, 23.14.25 | #588 |
Cittadino di Camelot
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Guardai con ammirazione gli occhi di Llamrei, la vidi uscire da quel cerchio, ormai spezzato..con disinvoltura e decisione: la nostra determinazione fu sconvolgente per gli altri e per noi stessi!
Presi la sua mano e la baciai con passione e devozione:"Grazie, milady... nessuno e niente ci potrà fermare...in quanto a voi.. Barone...temo che dovrete sacrificare vostra madre e codesta signora...ma non lo potete fare perchè rendereste orfano voi stesso e quel bambino"!!! "Rinunciate quindi a quel sacrificio...e toglietevi, con onore, la vita...tutto ciò ripagherà il vostro debito ed i vostri peccati"! "Andiamo Jigaen...prima che m'infuri nuovamente e peggio"!!!
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18-12-2009, 00.43.57 | #589 |
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Il vento era forte e gelido.
Una vecchia canzone normanna recitava che l'apparire dei morti era preceduto da un oscuro freddo. Forse davvero il nostro mondo si stava unendo all'Ade. E forse davvero quella nebbia era il mezzo di questa unione. Di tanto in tanto nella nebbia si vedevano sagome o figure che si muovevano. Ma lì dominava incontrastata l'illusione. Cosa era reale e cosa falso? "Il cerchio aperto?" Ripetè Guisgard. "Con gli altri c'è la vecchia...lei saprà proteggerli." Poi, guardandosi intorno, aggiunse: "Il male sembra dominare ovunque...dobbiamo proseguire, Elisabeth. Se ci fermassimo sarebbe la nostra fine." E continuò a camminare, tenendo sempre stretta la mano di Elisabeth.
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18-12-2009, 01.03.52 | #590 |
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Cercavo di stare al passo con lui....di non lasciarmi trascinare,il vento era sempre piu' freddo,..il male era ogni cosa...sembrava ballare il valzer con le nostre menti....le nostre anime erano prese dalle gelide presenze......la mia mano si era fusa con quella di Guisgard, aveva ragione fermarsi era un lusso che non potevamo permetterci..........la Torre quella era la meta....
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