06-06-2018, 01.59.34 | #591 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Colpi su colpi, fuoco, fumo, grida.
La voce di Ruspon che continuava a gridare come un ossesso veniva sovrastata da quel concerto di piombo, da quei fucili che trituravano foglie e cortecce. Era tutto assordante. Cales portò una mano ad un orecchio e con l'altra prese Dacey, cercando di allontanarla da lì di qualche passo, riparati dalla carrozza di Gwen. Per lunghi minuti quel concerto di fuoco e fumo continuò, riversando la rabbia di quegli uomini sulla vegetazione. Poi finalmente tutto cessò. Qualche bozzolo ancora rimbalzava sui tronchi, ma la sparatoria infernale era finalmente terminata. Ruspon fece cenno ai suoi di andare a vedere. “Nulla...” disse uno dei suoi giunto nel punto indicato dal cocchiere “... qui non c'è nulla!” “Neanche tracce di sangue?” Ruspon. “Nulla di nulla, signore!” “Che sia dannato questo bosco!” Inveì Ruspon. Quel frastuono attirò anche Justine ed i suoi. “Cosa avete visto?” Chiese lei. “Quell'uomo afferma di aver visto qualcosa.” Spiegò Ruspon. “L'avete preso?” Justine. “No, dannazione.” Mormorò Ruspon. “Io non sono riuscito a vedere nulla...” fece Cales che era accanto a Dacey. “Neanche io.” Ammise Ruspon. “Eppure c'era qualcosa...” uno dei cacciatori “... l'ho vista per un attimo... fra i rami...” “Cos'era?” A lui Ruspon. “Non lo so...” rispose il cacciatore “... ma so solo che gli abbiamo scaricato contro i colpi di sedici fucili... tutti, uno dopo l'altro... da non più di dieci passi... non so cosa fosse... ma nulla di questo mondo sarebbe sopravvissuto...” con lo sguardo perso fra la vegetazione ancora fumante di quei colpi. "Ed invece lì non c'è una misera traccia di sangue." Sbottò seccata Justine.
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06-06-2018, 02.03.28 | #592 |
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Quel concerto infernale durò ancora e ancora, ormai nessun rumore si udiva se non quello.
Si fermarono. Il fumo si diradò e nulla era più visibile. Nessuna sagoma, nessuna traccia di sangue, nulla. Io mi sentivo sempre più provata e sconvolta, mi mancava Elv, che nonostante continuasse ad arrivare gente, non veniva qui ed io mi sentivo persa, sola, impotente. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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06-06-2018, 02.10.52 | #593 |
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Quella furia omicida di cui tutti sembravano preda non accennava a diminuire ne tanto meno cessare.
Tenendo salda la mano di Cales, insieme trovammo rifugio dietro la carrozza, stando così al riparo dai proiettili. Smontai anche da cavallo, così da essere più bassa e nascosta e anche per poter tranquillizzare l’animale, accarezzandogli di tanto in tanto il muso ma il tutto con una mano sola. L’altra era ancora legata a quella di Cales, senza neanche me ne accorgessi davvero. Probabilmente entrambi in quel momento sentivamo la necessità di un contatto umano in mezzo a tutta quella follia. Non vi era nulla da fare se non attendere che finalmente tutto cessasse, i colpi erano terminati e nulla era stato ottenuto. I fucili fumavano, scarichi, e così gli uomini, di rabbia e frustrazione per l’insuccesso della loro impresa. Qualsiasi cosa fosse stata in quell’albero era riuscita a scampare a quel plotone di esecuzione improvvisato. Ruspon come sempre prese a borbottare e lamentarsi, prendendosela coi suoi sottoposti e il cocchiere e poi arrivò anche Justine a constatare l’insuccesso di quella impresa. “ Inizio a chiedermi se davvero vi fosse qualcuno o qualcosa lassù sugli alberi... Forse il cocchiere è stato vittima di una qualche suggestione, un gioco di foglie...” Senza troppa convinzione ma rifiutando di credere alla paventata opzione sovrannaturale o dalle sfumature fantastiche, come se fossimo dinanzi a un misterioso fantasma. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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06-06-2018, 02.22.05 | #594 |
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Gwen era nella carrozza, sconsolata ed impaurita.
Non vedeva giungere Elv. “Damigella...” avvicinandosi al finestrino il cocchiere “... state bene?” Fissandola. “Messer Elv tarda... non vorrei gli fosse successo qualcosa...” sottovoce alla ragazza. Intanto Justine appariva inquieta. “Una simile battuta di caccia” scuotendo il capo “non so quanti proiettili sparati per ritrovarci con del fumo e decine di bossoli conficcati nelle cortecce degli alberi.” “Continuiamo a cercare la bestia.” Fece Ruspon. “Magari è ferita davvero. Non possono averle fatto il solletico i nostri fucili.” “No, fra un paio d'ore imbrunirà...” Justine “... non voglio restare nel buio in questi boschi... prendete le carcasse dei lupi uccisi ed imbottitele di veleno... sparate anche a qualche lepre e fate lo stesso con quelle... disseminate carcasse ovunque... magari le mangerà e tirerà le cuoia.” Ubbidirono. Cales, terminato il frastuono, prese Dacey per mano e ritornarono in mezzo agli altri, dopo essersi sincerato che la ragazza stesse bene. Solo in quel momento si accorse di avere la mano di lei nella sua. “Scusate...” mormorò imbarazzato. “Non credo il cocchiere abbia avuto un'allucinazione...” Justine “... anche qualcuno dei cacciatori ha visto effettivamente qualcosa...” si avvicinò alla carrozza di Gwen “... voi avete visto nulla?” Alla ragazza. “Quegli occhi così verdi sono riusciti ad intravedere questa fantomatica bestia?” Con un sorriso malizioso. “E' inutile che disseminate carcasse di animali avvelenate...” Cales alla donna in uniforme “... la bestia, come la chiamate, solo in principio assaliva gli animali, poi è passata alle persone... non concluderete nulla.” “Fate silenzio, voi.” Grugnì Ruspon. “Dovrà pur mangiare la dannata bestia.”
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06-06-2018, 02.28.11 | #595 |
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Si avvicinò il giardiniere che mi chiese gentilmente come stessi.
"Sto... Sto bene, sto bene..." annuii. Poi sospirai. "Non so dove potrebbe essere e tra poco sarà il crepuscolo..." afflitta ed affranta. Poi, una voce femminile mi chiese se avessi visto qualcosa. E lo fece con un tono strano. "Io... Non ne sono molto sicura... Ho visto una sagoma, credo... Dietro alcuni rami... Alta e scura, sembrava di un uomo..." mormorai, quasi in un pigolio spaventato. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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06-06-2018, 02.29.35 | #596 |
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Avrei preferito restare nascosta, quanto meno per risparmiare alla mia vista Ruspon, che sempre più mi risultava insopportabile.
Ciò nonostante seguii Cales, rassicurandolo che non mi ero fatta neanche un graffio. “ Scusate di cos—?!” Abbassato lo sguardo mi interruppi, notando le mani. Subito le staccai, notando come questo imbarazzava Cales . “ Colpa mia. Avevo bisogno di un po’ di sicurezza durante gli spari e stringere la vostra mano mi ha aiutato.” Avvelenare le carcasse e spargerle in giro. Un piano assurdo. “ Ci sarà una moria di animali, qui nella foresta , ecco cosa otterremo. Mammiferi e uccelli in primis, come i saprofagi, saranno decimati. Non possiamo essere così insensibili e ignorare il ciclo della foresta ed i suoi equilibri.” Protestai dopo Cales, sentendomi ancora più in diritto di parlare dopo che Ruspon aveva tentato di zittire il naturalista con la sua solita maleducazione. Ero decisa a portare queste mie rimostranze anche a mio zio, alzando persino la voce se fosse stato necessario, purché lui mi ascoltasse e fermasse questa sconsiderata decisione. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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06-06-2018, 02.32.49 | #597 |
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Sorrisi alle ragazze, vedendole ben disposte e pronte per la serata.
Il cielo iniziava a mutare in sfumature rosate, che annunciavano l'imbrunire, e con esso, la grande serata. Gli spari non avevano cessato un secondo, segno che la bestia non era stata ancora trovata, altrimenti tutto si sarebbe fermato di colpo. "Su, andate a prepararvi!" sorridendo alle ragazze. La grande serata era vicina, io diedi ordine alla servitù di preparare vino in abbondanza, sistemare i cuscini, le tende appartate, e tutto quello che poteva servire per rendere quella serata più cospicua possibile. "Ci servirebbero altre ragazze!" dissi poi al mio fido servitore "Quattro sono davvero poche!" pensierosa "Speriamo possano bastare per stanotte.. non riusciamo a recuperarne altre con così poco preavviso, non è vero?" mentre girando per il bordello assistevo ai preparativi.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì! |
06-06-2018, 02.40.49 | #598 |
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Justine guardò Gwen negli occhi e sorrise in modo enigmatico.
“Non spaventarti...” disse “... non ti mangio di certo...” “Le ragazze dovrebbero tacere.” Ruspon a Dacey con modi bruschi. “Al diavolo tutti gli animali e l'intero bosco.” “E gli uomini d'armi dovrebbero sapere cosa fanno.” Fissandolo Cales. “Siete solo un incompetente borioso, oltre che maleducato e rozzo. Non so come facciate a ricoprire la vostra carica.” “Bada a ciò che dici...” avvicinandosi a lui Ruspon “... ringrazia di essere un raccomandato del duca, altrimenti...” sputando a terra “... avanti, appendete le carcasse avvelenate ad ogni ramo!” Ordinò poi ai suoi. “La maledetta bestia dovrà pur mangiare!” “Ha già mangiato, messere.” Ad un tratto una voce. “Un uomo... sgozzato, dissanguato e disossato presso un canale poco lontano.” Era Elv. “L'ho trovato poco fa...” guardò Gwen nella carrozza e si avvicinò “... scusami, quel cadavere mutilato mi ha rallentato...” Justine ordinò a Ruspon di andare a recuperare l'ennesima vittima della bestia. "Col vostro permesso..." Cales alla donna in uniforme "... vorremo andare anche noi... controllare il cadavere senza che venga spostato prima dal luogo dell'aggressione potrebbe essere importante." Justine annuì e così Dacey e Cales andarono con Ruspon ed i suoi sul luogo del nuovo delitto.
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06-06-2018, 02.45.55 | #599 |
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Accennai un sorriso, ma poi distolsi lo sguardo.
Aveva qualcosa di strano che non mi piaceva, quella donna. Non li ascoltai mentre discutevano fra loro, ma poi una voce su tutte le altre mi catturò. Finalmente arrivò Elv ed io mi illuminai sospirando di sollievo. Gli sorrisi scuotendo il capo e prendendogli le mani attraverso il finestrino aperto, per fargli capire che non mi importava, contava solo che ora fosse qui con me, pronti a fuggire. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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06-06-2018, 02.51.24 | #600 |
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Il modo in cui Cales si rivolse a Ruspon mi portò a guardare in modo nuovo il giovane studioso, nel quale trovai uno spirito indomito oltre al suo più frequente essere impacciato e imbarazzato.
Mi misi accanto a lui, con fare incoraggiante e non esitai a fargli capire quanto avessi apprezzato quelle sue parole, che per altro condividevo, donandogli un ampio sorriso . Pronti a lasciare il bosco insieme a quelle folli trappole avvelenate, i preparativi furono interrotti da un uomo. Fu lui a darci la notizia di una nuova vittima. Incassai il colpo rimproverando me stessa e tutti gli altri di aver perso tempo in quella battuta di caccia quando un uomo aveva perso la vita, neanche troppo lontano da dove ci si trovava ora. Non appena ci fu accordato il permesso di andare a vedere i resti di quella povera vittima, fu il momento di andare, senza perdere altro tempo. Vi era la speranza di trovare indizi freschi, magari persino qualche traccia. Era dunque importante un arrivo tempestivo e occhi ben aperti. “ Converrà superare Ruspon e i suoi. Con la sua solita foga potrebbe arrivare e calpestare indizi preziosi!” Suggerii al naturalista mentre procedevamo. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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