02-11-2012, 02.10.10 | #601 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Quel giovane fissò Cheyenne con un sorriso enigmatico.
Smontò allora da cavallo e si avvicinò alla ragazza. Era snello, con i capelli corti e biondi, gli occhi chiari e abbigliato come i rampolli dell'aristocrazia spagnola. “Ospite del colonnello...” disse mentre fece abbeverare anche il suo cavallo “... interessante... eppure è strano, sapete? E' un anno ormai che vivo qui e non ho mai visto rivere ospiti da lui, fatta eccezione per qualche visita diplomatica o da parte del curato del paese. Si, perchè gli uomini come mio zio sono attaccati solo al proprio onore e alle tradizioni, che siano civili o religiose. Ed allora mi chiedo come mai si sia deciso a rivere qualcuno che non fosse un politicante, un militare o un religioso. Qualcuno molto particolare, come voi...” la fissò con ancora più attenzione “... che oltre ad essere molto bella è anche... una ragazza dalle pelle scura...”
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02-11-2012, 02.44.29 | #602 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A Portuga, in quella locanda, l'atmosfera era diventata tesa.
Gurenaiz e Parsifal, con false identità, erano entrati e subito avevano attirato l'attenzione su di loro. Un bucaniere grande e grosso aveva cominciato a spintonare Parsifal, ma subito Gurenaiz, con uno sguardo eloquente, aveva fatto cenno al suo Guardiamarina di non reagire. Ma un attimo prima che Gurenaiz rispondesse a quel bucaniere, Clio si alzò dal suo tavolo e intervenne in quella complicata situazione. Il capitano olandese restò un attimo sorpreso dalle parole della ragazza. Forse a causa del modo in cui riusciva ad essere così naturale in quel covo di pirati. Poi, comprendendo di non avere molta scelta e soprattutto molto tempo, scosse il capo e voltandosi verso il locandiere ordinò da bere per lui e per il suo compagno. “Già, quando si beve si dicono molte cose...” disse a Clio, per poi bere il rum servito dal locandiere “... e quasi sempre, poi, si realizzano se si è bevuto abbastanza...” comprese che serviva un atto estremo “... già...” scolò allora il suo bicchiere e prese poi la bottiglia di rum come a voler riempirlo di nuovo. Ma, con un gesto improvviso quanto rapido, spaccò la bottiglia contro il bancone, per poi puntare ciò che restava al collo del bucaniere che aveva spintonato Parsifal. “Si, è vero!” Esclamò agitando il vetro tagliente sotto gli occhi di quel bucaniere. “Le nostre sono facce nuove qui! Ma non trovo sia un buon motivo per prenderci in antipatia, non ti pare? Del resto anche a me la tua brutta faccia non piace per niente e nonostante una gran voglia di spaccartela a sangue mi sono trattenuto, limitandomi a bere del rum! Rum naturalmente che offrirò a tutte le donne che avranno il coraggio di avvicinarsi a questa tua gran brutta faccia!” Quelle parole echeggiarono nella stanza maleodorante e subito calò un silenzio quasi irreale intorno a loro. “Se stai cercando guai” mormorò il bucaniere contro il quale Gurenaiz aveva puntato la bottiglia rotta “allora sappi che ne hai trovati un bel po'...” Allora tre uomini che stavano al bancone, limitandosi fino a quel momento ad ascoltare in silenzio, estrassero i loro pugnali e circondarono Gurenaiz e Parsifal. “Non cerchiamo guai, io e il mio amico...” fissandoli Gurenaiz “... ma se li state cercando voi, allora sarete accontentati...” “Cosa succede qui?” Avvicinandosi Giuff al bancone. “Sapete che detesto le risse quando vengo qui a bere. “Capitano, questi due” disse uno di quelli che avevano estratto i pugnali “sono arrivati e cercano guai... nessuno di noi li hai mai veduti prima d'ora, fatta eccezione per la ragazza che è con voi...” indicando Clio “... visto che afferma di averli visti a Las Baias...” “Davvero?” Voltandosi Giuff verso Clio. “Ne sei certa?”
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02-11-2012, 03.10.03 | #603 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Sulla Santa Rita procedevano i canti e i balli dell'equipaggio, felice del bottino guadagnato e poi diviso fra tutti in parti uguali.
“Non c'è che dire...” disse Rynos facendo tintinnare le monete della sua parte di bottino “... il tintinnio dell'oro è la musica più bella che esista al mondo.” “Non vedo l'ora di arrivare a Portuga” fece Emas “e spendere tutto in rum e belle donne!” “Puoi dirlo forte!” Esclamò Fidan. “Rum e donne! Ma non necessariamente in quest'ordine!” E tutti risero. Ad un tratto si udì uno sparo. Sul ponte arrivò allora zoppicando uno dell'equipaggio. Il suo nome era Giwin ed era stato arruolato come carpentiere dopo l'ultimo arrembaggio portato a termine dalla ciurma di Guisgard. Costui era prigioniero sulla nave portoghese predata perchè accusato di non aver pagato i propri debiti di gioco e per questo messo ai ferri. “Capitano!” Correndo Giwin da Guisgard. “Poca fa, nella spartizione del bottino... ecco... c'è stato un errore...” “Davvero?” Fissandolo Guisgard. “Si...” annuì Giwin “... vedete, capitano... mi spettano altri duecento Fiorini d'oro per la perdita del dito... perdita dovuta al mio coraggio ed eroismo, capitano...” “Quanto hai avuto” sorridendo Guisgard “è quanto ti spetta. Compreso per quel dito su cui ti sei sparato poco fa.” E tutti risero di gusto. “Ehi, Gwin!” Chiamò Rynos. “Avresti dovuto spararti alla testa e tenerti il dito. Ci avresti guadagnato di più!” L'atmosfera sulla Santa Rita era gaia, mentre si avvicinavano a Portuga. “E tu, Cavaliere25” fissandolo Emas “come spenderai la tua parte di bottino a Portuga?”
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02-11-2012, 12.52.04 | #604 | |
Cittadino di Camelot
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Ero rimasta seduta in quella piccola stanza rotonda per più di un’ora... ero agitata, ma mi sforzai di non lasciarlo trasparire, restando immobile e con lo sguardo fisso davanti a me per tutto il tempo, nonostante i soldati che continuavano ad andare e a venire dalle tre porte che si aprivano sulle pareti.
Presto iniziai a chiedermi se non fosse stata una mossa azzardata, quella... chiedere di essere portata lì... ero certa che mio padre non avrebbe approvato. Eppure, allo stesso tempo, sapevo di non aver avuto altra scelta... sapevo che, di qualsiasi cosa si trattasse, ciò che stava accadendo non era un caso: non era un caso che Passapour fosse stato arrestato, non era un caso che avessero cercato di venire a prendere anche il nonno...e, con mio sommo orrore, iniziavo a pensare che neanche quanto era successo a Balunga fosse stato un caso. Ero certa, ormai, che dietro ci fosse ben altro ed ero più che decisa a scoprire di che cosa si trattasse... era necessario capire, se volevo proteggere il nonno da quelle ridicole accuse. E questa era la ragione per cui ero lì: nessuno se non Passapour poteva darmi le risposte che volevo... ammesso che fosse ancora in condizione di darmele, pensai con orrore... conoscevo, infatti, quell’uomo da abbastanza tempo da sapere che avrebbe preferito farsi uccidere prima di tradire il nonno... Improvvisamente, interrompendo il filo dei miei pensieri, un soldato entrò nella saletta e mi chiese di seguirlo... fui così portata in un’altra stanza, se possibile ancora più piccola ed angusta, il cui unico arredo era costituito da un vecchio tavolo sciupato e due sedie, una di fronte all’altra. Qui mi sedetti ed attesi. Un istante dopo, con mio sommo sgomento, entrò l’unica persona che avrei preferito non vedere... Citazione:
“Si...” iniziai a dire “In effetti, come ho spiegato ai soldati che sono venuti a prenderlo, mio nonno non può assolutamente venire qui... la sua condizione, voi capirete, è tale da rendere anche il più piccolo spostamento, ad esempio dalla nostra casa a qui, assolutamente impossibile. E’ chiaro, tuttavia, che mio nonno non ha assolutamente niente da nascondere... e dunque, se lo desiderate, potrete certamente interrogarlo a casa. Sono certa che sarà ben lieto di fornirvi le informazioni di cui necessitate... anche se, purtroppo, sempre a causa di quell’incidente cui accennavo, la sua capacità di parlare si è molto ridotta...” Tacqui. Avvertivo lo sguardo penetrante di Musan su di me... e se era vero che riuscivo piuttosto bene a tenergli testa quando eravamo a casa, dove mi sentivo sicura e tranquilla, era altrettanto vero che lì, in quella minuscola stanza della caserma, quello sguardo e la sua stessa presenza, che avvertivo così sconvenientemente vicina, mi mettevano molto in difficoltà. E, cosa per me ancora più sgradevole, era la netta sensazione che Musan avvertisse quel mio disagio con assoluta chiarezza. Esitai per un istante... poi mi costrinsi ad alzare lo sguardo su di lui. “Il motivo per cui sono qui è semplice...” dissi “Il sergente mi ha informata delle accuse, bugiarde e tendenziose, del signor Passapour contro mio nonno... desidero perciò incontrarlo. In rappresentanza della parte lesa, infatti, vorrei fronteggiare Passapour ed udire ciò che ha da dire. Credete, milord, che vi sarà possibile accontentarmi?”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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02-11-2012, 13.04.32 | #605 |
Cittadino di Camelot
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Quella locanda non era il massimo, ma un sano e caldo rifugio, mi sedetti ad un tavolo bene lontano dalla porta di entrata, ero stanca....e per un momento avrei voluto non pensare, STorm odino' per noi due....del rum, non avevo bevuto nulla in vita mia......chissa' come sarebbe stato l'essere ubriachi.....avevo visto lo stalliere una volta, ma Ingrid mi porto' via prima che dicesse un'indecenza dopo l'altra....." Vi ringrazio per quello che dite Storm, ma quando la persona a qui volete molto bene e' in mano di non so chi, si diventa quasi bravi in tutto...anche a dire le piu' grosse bugie e ultimamente credo di averne dette moltissime..."...Fui ineterrotta dall'entrata dei due ufficiali...visi Storm far finta di nulla....." Mi spiace ma non credo piu' alle coincidenze da quando sono qui......ma se vi avessere riconosciuto, perche' non arrestarvi, forse vogliono sapere che parte ho io in tutto questo....o forse hanno fame anche loro e dal Governatore si mangia male......o forse, se io mi ubriacassi, avreste una ragione per cercare una stanza in questo lercio posto...e se rimangono anche loro per la notte......Storm caro, fatevi venire un'idea, perche' finche' io non ritrovo Ingrid, saro' la vostra palla al piede......"......Storm aveva le mani sul tavolo e in modo confidenziale le presi tra le mie accarezzandole......uno di loro ci osservava con immenso interesse.....ed era quello che aveva acquistato il profumo....
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02-11-2012, 14.03.11 | #606 |
Cittadino di Camelot
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Come avevo sospettato, l'atmosfera non era delle migliori....infatti, incontrammo il primo guaio: un bucaniere alto e grosso che con uno spintone mi strattonò ad impatto, compresi che era meglio agire di astuzia.......
Parlaì sottovoce all'oste e dissi: "Adesso ci divertiamo....." . Con fare silenzioso, allungaì il braccio verso la cintola di uno di loro e la slacciaì leggermente cosicchè se avesse fatto qualche movimento brusco......avremo riso di gusto. Fatto il tutto, tornaì al mio bicchiere e rimasi in silenzio.
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
02-11-2012, 15.51.40 | #607 |
Cittadino di Camelot
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Mi sedetti al tavolino e mi servii il the, il giardino emanava profumi di freschi fiori esotici mai sentiti prima..era tutto perfetto..se non fossero iniziati i soliti discorsi dei miei genitori.
"Cara madre, noto siete rimasta totalmente affascinata dal maestro Lin..ed e' successo una sorta di miracolo noto, visto non aprite libri da anni a parte quelli di modelli di vestiti." Dissi guardandola in tono di sfida.. poi sorrisi a mio padre "Non saprei, ieri abbiamo fatto poca lezione e parlato poco, e' una persona particolare lo ammetto e penso dovrei conoscerlo meglio."
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
02-11-2012, 15.59.03 | #608 |
Cittadino di Camelot
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Non so ancora come spenderò i miei soldi quando arriveremo vedrò il dafarsi dissi guardando Emas chissà che non trovo fortuna dove andremo e sorrisi
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fabrizio |
02-11-2012, 16.21.38 | #609 |
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Non penso stia a me parlare delle motivazioni che hanno spinto il colonnello a farmi venire qui.
Credo che la cosa migliora sia parlarne direttamente con lui. Ora io torno a casa, se volete potete seguirmi e parlare cosi col colonnello della mia presenza, che ha quanto pare vi disturba assai. Saltai in groppa a Gulltoppr, feci qualche passo poi mi voltai verso il giovane " allora, venite con me, Signor??"
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02-11-2012, 16.38.25 | #610 |
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“Accontentarvi...” disse Musan sempre con il suo sguardo indagatore su Talia “... sapete bene che non chiedo di meglio, Analopel...” sorrise “... ma stavolta, temo, di non potervi accontentare... almeno in questo... vedete, il domestico di vostro nonno in questo momento sarà impegnato a fronteggiare qualcun altro... il demonio spero. Sono infatti impegnato a scrivere un rapporto...” prendendo alcuni registri “... e sono indeciso sulle cause che hanno portato alla morte del signor Passapour... mentre tentava di fuggire, oppure nel tentativo di assalire uno dei soldati?” Alzò di nuovo lo sguardo su Talia e restò a fissarla con un'espressione enigmatica.
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