20-04-2018, 17.15.48 | #601 |
Cittadino di Camelot
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Mi rilassavano le sue dita intrecciate nei miei capelli mentre parlavo.
Abbassai per un attimo lo sguardo, poi lo guardai. "Era il 549, avevo vent'anni. Sentii uno strano rumore nella notte. Ci riversammo nel corridoio per vedere cosa stesse succedendo. Lo vidi lì, aveva già ucciso la servitù e mia madre e stava finendo mio padre, cercai di fuggire ma mi raggiunse. Capii che era finita, ma sentii le sue parole, distintamente e disse che ero troppo bella e che sarebbe stato un peccato per me morire o invecchiare. E mi trasformò. Fu la cosa più dolorosa e sofferta della mia vita, mai avrei immaginato una cosa simile..." risposi con voce lontana, quasi assorta "Nella Seconda Guerra dei Vampiri ho cercato di vendicare la mia famiglia, la mia vita, non ci sono riuscita, ma ora gli devo la mia felicità, perché non ti avrei conosciuto se non fossi stata ancora qui..." sorridendo adesso. "Dicono che non faccia male se si è consenzienti... Ecco perché ho aspettato che tu accettassi, mi distruggerebbe il pensiero di farti del male... Potrebbe addirittura piacerti, chissà..." con una leggera risata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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20-04-2018, 17.21.47 | #602 |
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Sorrisi a quelle parole, guardandolo negli occhi per poi distogliere lo sguardo un momento e sospirare piano.
Anche io avrei voluto che quella passeggiata fosse più lunga, era da molto tempo che non mi sentivo così spensierata, leggera, serena. Non sapevo se era la compagnia di Aegos, oppure la primavera, il fatto di essere viva e cosciente, la libertà. Sorrisi poi, voltandomi nuovamente verso Aegos e sorridendogli, con uno sguardo complice a cercare il suo. "La giornata è appena cominciata!" sorrisi, spensierata, come a dire che avevamo ancora tempo, tempo per stare insieme. Monsperone era sempre più vicina, e io avrei potuto continuare con la mia ricerca, ma anche passare del tempo spensierato non sarebbe stato male. "Io devo passare in libreria ma..." guardandolo con un sorriso timido "Magari portesti farmi vedere il paese, fare un giretto insomma.." azzardai, con le gote appena arrossate. |
20-04-2018, 17.24.30 | #603 |
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Elv guardò Gwen e tirò un lungo sospiro.
“Dimmi...” disse “... in cosa consiste questa trasformazione... devi solo mordermi? O altro?” “La padrona chieda ed otterrà.” Disse con un vistoso inchino Aegos a Clio. “Dopotutto il suo fedele stalliere è qui per soddisfare ogni suo capriccio.” Divertito ed irriverente. Ormai Monsperone si poteva ammirare e non mancava molto all'arrivo.
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20-04-2018, 17.35.02 | #604 |
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Mi sentii una persona orribile dopo quel suo lungo sospiro.
Il pensiero di trasformarlo anche per sottrarlo alle grinfie di Nikolaj e del resto del mondo in parte smorzava l'egoismo che mi attanagliava. Mi sentivo comunque egoista in questa scelta, ma mi rendevo conto che fosse la migliore. "Dopo dovrai bere questo..." presi il ciondolo in cristallo e argento che avevo al collo "È una fiala del mio sangue. Ognuno di noi ha diritto ad una sola fiala, non di più, è il regolamento stabilito dal Consiglio della Congrega. Dovrai berlo dopo che io avrò bevuto il tuo. È come un patto di sangue, uno di quelli che si stabiliscono con chi abbiamo a cuore e che durano per sempre. Ma molto più profondo..." conclusi dolcemente sorridendo. Poi lo abbracciai e lo strinsi forte. "Non soffrirai, te lo giuro sul mio amore per te, che è la cosa più preziosa che ho. Devi solo fidarti di me" dissi piano. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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20-04-2018, 17.44.54 | #605 |
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Lui irriverente e spavaldo, io timida e sognante... eravamo così diversi, eppure sembravamo godere della reciproca compagnia.
Anche se infondo lui era un servo, non avrebbe certo potuto dirmi di no. Ma in quel momento non mi importava, non mi importava di niente. "Come sono fortunata ad avere uno stalliere tanto devoto!" con lo stesso tono divertito e scanzonato. Monsperone era sempre più vicina. "Per prima cosa devo andare in libreria, poi pensa a qualche bel posto che potresti mostrarmi..." sorridendo, con aria sognante "Non so, qualcosa di bello che ci sia da vedere in queste terre!" con gli occhi nei suoi. |
20-04-2018, 17.56.31 | #606 |
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Elv annuì a Gwen.
“Si...” disse piano. Ma proprio in quel momento qualcuno bussò con forza al portone. Tatiana corse a vedere attraverso le tendine. “Credo sia il dottore... è arrivato.” Tutta tesa. La cittadina di Monsperone consisteva in una serie di abitati, pressopiù assemblati gli uni sugli altri in cerchio, seguendo il corso del fortilizio alto medioevale che ancora sosteneva con un basso muro a scarpa i fianchi del colle sul quale si ergeva. Case, palazzi e chiese erano racchiuse dalle mura antiche, scandite su ogni lato da un pesante barbacane, con al centro il palazzo baronale. Rimasta invariata per secoli, la cittadina negli ultimi anni, col suo aspetto pittoresco e la posizione nel cuore di Chanty, aveva attirato molti danarosi residenti, perlopiù legati da relazioni feudali e di vassallaggio col barone, le cui ville facevano capolino nei boschi circostanti. Aegos e Clio raggiunsero la porta principale ed entrarono in città. “Magari, madama, ciò che ai miei occhi è bello e lodevole ai vostri, invece, potrebbe risultare futile, banale, se non addirittura licenzioso.” Disse lui facendole l'occhiolino.
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20-04-2018, 18.00.01 | #607 |
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Gli sorrisi e lo baciai dolcemente.
Era indispensabile che si fidasse di me e inoltre, quel pensiero mi faceva sentire straordinariamente bene. Poi bussarono. Il momento era arrivato. Presi un bel respiro, controllai che tutto fosse a posto in casa e poi andai ad aprire col sorriso più smagliante che avevo in repertorio. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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20-04-2018, 18.07.44 | #608 |
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La cittadina si presentò ai nostri occhi dietro quella collina, bellissima e pittoresca, nel cuore del bosco.
Cavalcavo piano, accanto ad Aegos, guardandomi continuamente intorno per ammirare il panorama. "È davvero bellissimo qui.." sussurrai, rapita da quel panorama così fiabesco. Entrammo in città e tutto mi apparve ancora più interessante, con le sue botteghe, le case, il suo allegro via-vai. "Beh, lascialo decidere a me.." sorridendogli, guardandolo negli occhi. "Allora, dove posso trovare una libreria?" gli chiesi, incuriosita. |
20-04-2018, 18.18.20 | #609 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“In verità non saprei...” disse Aegos a Clio “... solitamente vengo in città per recarmi dal maniscalco, o per comprare avena e cereali... vediamo un po', dovrà pur esserci...”
Vagarono un po' per le stradine cittadine, fino a quando videro una libreria. Era metà pomeriggio o poco dopo ed un Sole gradevole splendeva su Chanty, con un vento tiepido a sferzare le cime degli alberi. Gwen aprì la porta e si ritrovò davanti un uomo robusto, dai capelli chiari, il pizzetto non lungo ma accurato, gli occhi chiari e penetranti, il naso piccolo e la fronte alta. Indossava abiti borghesi e con educazione si tolse il cappello per salutarla. “I miei omaggi, madama.” Disse. “Sono il dottor Vanbelv.” Sorridendo con garbo.
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20-04-2018, 18.25.04 | #610 |
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Mi trovai davanti un uomo dall'aspetto borghese, garbato, ben vestito e composto.
Risposi al suo sorriso. "Piacere di conoscervi, dottore. Io sono la contessa Gwen Ygraal. Prego, accomodatevi" lo feci entrare e poi chiusi la porta dietro di lui. "Questi sono i miei cugini: Ivan, Tatiana e Nikolaj" essendo mori, era più facile farli passare per fratelli fra loro, poi mi avvicinai ad Elv "Costui invece è Elv, mio marito" sorridendo. "Gradite da bere? Un vino, un liquore? O magari del tè?" gli chiesi poi, facendogli cenno di accomodarsi in salotto. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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