09-11-2015, 01.04.54 | #601 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Si, siamo appena fuori da Cherval.” Disse annuendo il vecchio cieco ad Altea. “Ma ciò non ci mette al sicuro da sorprese.”
“Che volete dire?” Chiese Rodian. “Che le truppe di Canabias” spiegò il vecchio “non si fanno certo problemi di confini o frontiere. Hanno invaso diversi staterelli e città indipendenti, con la scusa di voler portare il loro regime di libertà.” Fissò i due. “Come mai siete in fuga? Così, ad intuito, non mi date l'idea di essere dei criminali.” “Infatti non lo siamo.” Disse Rodian. “Allora perchè fuggite?” Domandò il vecchio cieco.
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09-11-2015, 01.09.03 | #602 |
Cittadino di Camelot
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Ascoltai con un ampio sorriso Guisgard. Trovavo divertente come descriveva il mio mondo, forse in modo un po' offensivo ma c'era qualche persona che mi veniva in mente e corrispondeva esattamente alla descrizione.
<<No, concordo con Leones... Sembrate aver vissuto a palazzo addirittura, siete molto preciso quando parlare di queste cose... E si, imparo in fretta.>> Finii di mangiare sempre con ordine e grazia. <<Potrei anche stare in silenzio, a molti uomini non piacciono le donne che parlano e mettono in mostra il loro intelletto>>
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It is saying that if you really desire something from the heart ... then the whole universe will work towards getting you that Dacey "Karishma" Starklan |
09-11-2015, 01.09.09 | #603 |
Disattivato
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In breve, il rombo degli aerei invase l'aria circostante, e quegli operai ebbero poco da fare contro i nostri caccia.
Cosa pensavano di fare? Di contrastare da soli l'aviazione della Legione? Ma la risposta non tardò ad arrivare. No, non erano soli. Eccoli lì, i caccia valchiria. "Affermativo, ragazzi.. facciamogli vedere con chi hanno a che fare.." annuii, ingaggiando battaglia a mia volta. Saranno anche stati più avanzati, ma non avevo complessi di inferiorità nei confronti dei valchiria. Non ci saremmo arresi, e non avremmo mollato un metro. Così, la battaglia continuò, epica, veloce e pericolosa tra manovre acrobatiche e una pioggia di fuoco. Alla fine arrivò un caccia diverso, con un simbolo che non conoscevo. Un teschio con una rosa. |
09-11-2015, 01.09.10 | #604 |
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In poco tempo il piccolo si addormentó, stringendo la mia mano.
Sorrisi a Fermer. "Era gaelico, la lingua del mio paese. Mia madre me la cantava sempre" con un sorriso un po' nostalgico, mentre con le dita accarezzavo la manina del piccolo. Visto che il bimbo si era addormentato lo misi a letto e mi allontanai col dottore per lasciarlo dormire tranquillo. "Voi di dove siete originario?"
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" Ultima modifica di Lady Gwen : 09-11-2015 alle ore 01.38.10. |
09-11-2015, 01.22.23 | #605 |
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Avevano lasciato entrare Marwel nel forte e mentre un soldato l'accompagnava dal capitano Goz, si rese conto d'indossare la veste da notte sotto il mantello.
Si strinse di più la stoffa attorno al corpo e cercò di mantenere un'aria seria e fredda, senza farsi scappare una risata. Dovette di nuovo attendere che il capitano la ricevesse, ma per fortuna nessun militare molesto si trovava nei paraggi e questo non poteva che farle piacere. Avrebbe portato il bambino al sicuro ed era l'unica cosa che contava. Fino a quel momento. Si era ripromessa di non pensarci, di non cadere nella trappola e invece eccolo li, l'aguzzino dei suoi occhi e delle sue gote arrossate era apparso insieme al soldato che aveva dovuto sottoporsi ad una dura punizione a causa sua e lei, presa com'era dalla situazione, non l'aveva ancora ringraziato. Sarebbe anche andata loro incontro, ma aveva paura di sciogliersi come il ghiaccio al sole davanti ad Icarius.
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L'amore non ha un senso, l'amore non ha nome, l'amore bagna gli occhi, l'amore scalda il cuore... L'amore batte i denti, l'amore non ha ragione. L'amore è così grande da sembrarti indefinito, da lasciarti senza fiato, il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato. |
09-11-2015, 11.23.47 | #606 |
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Park e Armand stavano battibeccando come solo due vecchi amici sanno fare, ed io stavo davvero godendo della loro compagnia, quando il fotografo della base fece la sua comparsa e in qualche modo ruppe l'atmosfera.
"Madama è una comune mortale, sapete? E le ciambelle di Armand sono irresistibili, proprio come lui" risposi sorridendo e facendo l'occhiolino al simpatico gestore del saloon. Zac Heon... me lo ritrovo sempre fra i piedi...
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato." |
09-11-2015, 15.42.57 | #607 |
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Eravamo fuori Cherval..la mia Amata Terra...ma non eravamo nemmeno al sicuro.
Ascoltai con attenzione l' anziano uomo cieco, era una persona che sapeva ciò che accadeva nel mondo sebbene sembrava quasi un eremita in quella casa e mi diede l' impressione di un uomo che sapeva il fatto suo. A sentirlo parlare non sembrava dalla parte di Canabias ma a bruciapelo ci fece quella domanda...aveva un forte intuito..o si fingeva cieco. Guardai Rodian, dalla risposta sembrava avere pure lui delle titubanze, ma perchè mentire a quell' uomo...forse si poteva dire una bugia a metà per ora. "Si, ha ragione mio fratello..non siamo criminali e non stiamo fuggendo. Ovvero, noi siamo appena usciti da Cherval, laggiù vi era l' Inferno e abbiamo corso il rischio ci volessero uccidere come la povera gente.." mi bloccai per deglutire e riprendere un tono di voce normale "..stiamo andando ad Afralignone, a Capomazda..eh...si laggiù si trova il mio promesso sposo e ho rischiato il tutto per raggiungerlo". Diedi una leggera occhiata a Rodian, come scusa poteva reggere e forse era meglio pure allontanarsi da li, presi la tazzina del the e sorseggiando feci roteare gli occhi lungo la stanza, per trovare qualche indizio per farmi capire chi fosse o fosse stato quell' uomo.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
09-11-2015, 18.17.15 | #608 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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I cinque terminarono la loro colazione.
“Si...” disse Guisgard a Dacey “... in effetti nel mondo della nobiltà il più delle volte le donne sono apprezzate più per l'aspetto, che per il loro intelletto. Diciamo che spesso fanno parte della tappezzeria.” Annuì. “E comunque una cosa importante sarà per voi saper interpretare una caratteristica delle dame aristocratiche.” “Ossia?” Chiese Leones. “Essere civettuole.” Rivelò il militare. “Le dame, quelle vere, hanno tutte l'aspetto e l'indole di donne da salvare.” “Salvare da cosa?” Incuriosito Fines. “Da qualunque pericolo incombente” spiegò Guisgard “che impedisca loro di essere felici. Per questo ogni dama aristocratica trascorre la vita ad attendere il cavaliere in grado di salvarla e renderla felice.” Si alzò. “Sciocchezze da romanzo, insomma.” Con fare distaccato. “Come siete cinico.” Fissandolo Leones. “Dite pure realista.” Replicò il militare. “Ed ora esco a fare due passi. Ho bisogno d'aria.” Ed uscì. “Che uomo complesso.” Osservò Poeh. "Già..." disse Fines "... vi è qualcosa di misterioso e romantico in lui... mah..."
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09-11-2015, 18.22.11 | #609 |
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La battaglia fu aspra.
I Valchiria erano veloci e letali, assemblati per distruggere e non fu semplice tener testa al loro arsenale. Ma la squadriglia di Clio era composta da piloti in gamba. Due Valchiria alla fine furono abbattuti. Ma ad un tratto apparve un altro caccia. Un Valchiria con un emblema particolare: un teschio con una rosa in bocca. “Lasciatelo a me.” Disse Geris via radio agli altri. “Attento, è un caccia sconosciuto.” A lui Kostor. Ma il giovane pilota aveva già ingaggiato battaglia col misterioso Valchiria. “Accidenti, è in gamba...” tentando invano di colpirlo Geris. Seguirono varie manovre, senza però che lui riuscisse ad inquadrare nel mirino il Valchiria sconosciuto. Gli altri caccia nemici intanto tenevano impegnati Clio ed i suoi, impedendo loro di raggiungere Geris ed aiutarlo. “Attento, è dietro di te!” Urlò Pintos all'improvviso. “Maledizione...” sudando Geris. “Vira o ti aggancerà col suo mirino!” Via radio Kostor. Una scarica di mitraglia rapida perforò la fiancata dell'aereo di Geris, che subito prese a fumare e poi a precipitare. Il ragazzo cercò di riprendere il controllo ma all'improvviso vide il vetro dell'abitacolo sporco di sangue. E capì. “Mi...” ansimando via radio “... mi ha... colpito...” Il suo caccia scendeva ormai in picchiata. Pochi secondi dopo si sfracellò, esplodendo, su parte della fabbrica. “No!” Urlò Kostor. “No! Geris, no!”
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09-11-2015, 18.25.15 | #610 |
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Fermer sorrise a Gwen.
“Di Città di Capomazda...”disse “... vengo da lì...” guardò la ragazza “... vi manca il vostro paese, si vede... forse avevate anche qualcuno laggiù... una persona speciale intendo...”
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