13-03-2018, 01.56.51 | #611 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Nyoko corse in strada, dove quelle persone gridavano.
Ne fermò una, cercando di capire cosa stesse succedendo. “Una ragazza...” disse agitato l'uomo “... era uscita per andare al bar a comprare del latte ma non è più tornata... sua madre ha dato l'allarme ed ora la stiamo cercando...” Erano in estasi, folli, eccitati da morire. Elv prese Gwen con fare virile, guardandola con desiderio ed allargandole le gambe. Allora si chinò su di lei, baciandola ed unendosi a lei. La teneva per le caviglie, entrando nella sua anima, fin dentro il suo cuore. I loro occhi i suoi neri e quelli di lei rossi, si fusero in quel momento, come i loro corpi caldi e sudati. L'uno nell'altra, un'intimità totale e perfetta. Lei si sentì invasa, lui avvolto. Piano raggiunse i suoi sensi. “Ohh... Gwen...” disse lui gemendo piano “... Gwen... è meraviglioso...” godendosi quel contatto unico. Allora tornò a baciarla, unendo le loro labbra ed incatenando le loro lingue. Cominciò così quella danza, sempre più folle, più ardente, più appagante, più travolgente. Le altre risero eccitate, continuando a toccare il corpo nudo di Guisgard, mentre Clio si strofinava col corpo contro il rampollo, facendogli sentire il latex che la rivestiva ed avvertendo lei la virilità di lui al massimo dell'esasperazione. Giocò con le sue labbra, poi cercò la sua lingua. Guisgard era incredulo, credeva di sognare, godendosi le labbra di lei sulle sue. Lei giocava con la bocca su quella del rampollo, in un gioco sempre più folle. Lui con gli occhi chiusi si godeva tutto ciò, con le mani che piano raggiunsero titubanti i glutei sodi di lei, lasciati in buona parte scoperti dalla tutina di latex.
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13-03-2018, 01.59.53 | #612 |
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Stavano accadendo troppe scomparse in poco tempo. Mi stavo sempre di più allarmando.
Allora mi misi a cercare la madre della ragazza, così da poterle fare delle domande. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk
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13-03-2018, 02.10.47 | #613 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Erano tutti agitati.
Nyoko notò una donna che gridava spaventata. Chiamava sua figlia nel buio della brughiera intorno a loro.
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13-03-2018, 02.14.22 | #614 |
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Finalmente mi prese e non fu solo meraviglioso.
Fu liberatorio. Mi sembrava di aver aspettato questo momento da tutta la vita e di non essere mai stata così bene in vita mia. Era tutto perfetto, come se fossimo stati creati l'uno per l'altra. Sentivo decisa la sua presa sulle mie caviglie e sentivo la mia femminilità accogliere perfettamente la sua virilità, un'intimità perfetta e sublime, mentre inclinavo il bacino per amplificare quel piacere. Ai miei gemiti si unirono i suoi e sì, era meraviglioso. Accolsi le sue labbra e la sua lingua offrendole la mia, mentre quella nostra danza si faceva più folle, ardente ed appagante.
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13-03-2018, 02.17.04 | #615 |
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Quel gioco di labbra e lingua era eccitante, rovente, sensuale.
Sentivo l'eccitazione di lui farsi sempre più intensa, umida, salda. Le sue labbra morbide, la sua lingua fremente, che sembrava in costante attesa. Oh, lasciati andare piccolo... Ormai ero al limite, ero fuori di me, folle, avevo totalmente perso il controllo. "Oh Guisgard.." sussurrai sulle sue labbra. Allora mi staccai da lui quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi, afferrai le mani che aveva messo sui miei glutei e le guidai verso il bordo di quell'abitino di latex che accarezzava così bene il mio corpo. Con le mani nelle sue, me lo sfilai, accompagnandole sulla mia pelle che pian piano si mostrava nella penombra, bianca e lattea come si fosse specchiata nella luna. Lanciai il vestitino in un angolo e a quel punto, completamente nuda davanti a lui mi avvicinai, inesorabile, con lo sguardo dritto in quello chiaro di lui, lo strinsi a me, e lo baciai. Lo baciai con ardore, foga, mentre i nostri corpi nudi si strusciavano l'uno sull'altro, ancora e ancora. Lo baciai con infinita passione, mentre le mie mani fameliche si muovevano su tutto il suo corpo. Lo baciai come non era stato baciato mai. |
13-03-2018, 02.18.37 | #616 |
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Vidi una donna gridare e subito capì che fosse la madre.
Allora mi avvicinai, cercando di apparire calma. "signora posso aiutarla. Mi dia delle informazioni su sua figlia, qualunque cosa va bene!" dissi gentilmente. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk
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13-03-2018, 02.34.22 | #617 |
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Era meraviglioso.
Era totale, travolgente, appagante. La forza di Elv, la sua mascolina virilità, riempiva in tutto e per tutto Gwen, dandole sollievo e piacere. La teneva ferma per le caviglie, sussultando contro di lei, spingendo all'estremo il suo slancio, il suo volerla possedere e dominare. Gemevano, gridavano, godevano. Lei era stesa davanti a lui, nuda e meravigliosa, aperta ed accogliente in quel talamo di pura passione. Si chinò poi su di lei, rotolarono insieme su quel letto, stretti l'uno all'altra, baciandosi, sentendo reciprocamente ogni forma e tratto dei loro corpi. Lui strinse le mani di lei, intrecciando le sue dita con quelle di Gwen, riprendendo ad amarsi con nuovo vigore, rinnovata passione. Stavolta lui era steso sotto di lei, con la ragazza seduta a cavalcioni su Elv. La teneva per i fianchi, facendola sussultare sopra di lui. Poteva vederla tutta, meravigliosa e sudata, giocare con i suoi seni, stringerli, sentirli fra le mani, impazzendo. La madre della ragazza era sconvolta, riusciva solo a gridare il nome di sua figlia, di chiamarla senza sosta. “Era uscita per prendere il latte” disse un'altra donna vicino alla madre “e poi non abbiamo più avuto sue notizie... il bar è laggiù, ma non è mai arrivata ha detto il barista... nessuno l'ha vista... è sparita nel nulla!” In lacrime.
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13-03-2018, 02.52.39 | #618 |
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Era totale.
Quella foga, quella forza, quello slancio, il piacere che ne scaturiva. E poi i nostri gemiti. Quella notte, gli unici colori che tinsero le pareti furono quelli della passione. Sfumature d'ogni tipo, dal rosso scarlatto ai tenui pastello. Un trionfo di godimento e di sensi che esplodevano sempre più. Lo sentivo riempirmi ed invadermi completamente, mentre il mio corpo lo accoglieva senza resistenza. I suoi sussulti erano attimi di pura estasi ed i nostri corpi danzavano all'unisono senza mai smettere. Finché non ci ritrovammo stretti, a baciarci, accarezzarci, esplorarci reciprocamente. Un attimo dopo le posizioni erano invertite, lui sotto ed io a cavalcioni su di lui. Quella danza ricominciò, con un sapore leggermente diverso. I miei fianchi si muovevano seguendo il ritmo del suo corpo e delle sue mani che li guidavano. Ed io vibravo e gemevo incessantemente, col capo riverso indietro in cerca di aria, scossa dai brividi, eccezion fatta per quando mi chinavo stendendomi sul suo petto in cerca della sua bocca, ma senza mai fermarmi.
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13-03-2018, 03.05.49 | #619 |
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Quella danza, quella cavalcata tra le sterminate praterie della passione sembrava non voler finire mai.
Gwen era a cavalcioni sul vigoroso corpo di Elv, muscoloso, resistente, quasi a testarne la forza, a provarne la potenza. Ad ogni sussulto era sul punto di cedere, di lasciarsi andare ed abbandonarsi al piacere più folle. Le loro mani si strinsero, i loro corpi erano tesi, sudati, caldi, bagnati. “Gwen...” disse lui in un gemito “... Oh, Gwen... si...” un attimo dopo entrambi raggiunsero il medesimo piacere, il più folle e travolgente. Insieme esplosero e si liberarono, per poi stringersi e baciarsi. Clio restò nuda davanti a lui. Tutta nuda, stretta al corpo di Guisgard. Poteva sentire ogni forma, ogni piega, mentre lei avvertiva la sua mascolinità, stretta fra loro due, durissima e calda. Le labbra di lei, la sua lingua, poi quel bacio. Guisgard si lasciò guidare ed assaporò quella bocca calda ed accogliente, mentre lei lo toccava ovunque. Lui faceva lo stesso. Le altre tre ridevano e li toccavano entrambi.
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13-03-2018, 03.16.35 | #620 |
Cittadino di Camelot
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Quell'unione folle e sfrenata continuava e incalzava.
La resistenza e la potenza di Elv erano incontrastabili e l'appagamento che ne derivava era assoluto. Era sempre più bello, sempre più soddisfacente e mi mandava fuori di testa. Ad un certo punto, le nostre mani si intrecciarono e il culmine era ormai vicino. L'apice del nostro piacere esplose, come i nostri gemiti, inondandoci completamente con quel meraviglioso godimento. Quella danza rallentò poco a poco, fin quando i miei movimenti non si arrestarono del tutto. A quel punto, sciolsi i nostri corpi da quel vincolo d'Amore e mi stesi sul suo corpo, stringendomi a lui e cercando le sue labbra, dolcemente. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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