22-12-2009, 13.41.41 | #631 |
Cittadino di Camelot
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"Sir Hastatus...è quasi fatta....Sir Geowan lo lascio a voi...fatene ciò che desiderate!!! Col vostro permesso...io avrei un conto in sospeso con una dolce signora! A Presto"!
La mia ira.. nei riguardi di colei che aveva osato diffamarmi nonostante il mio aiuto..fu tale da trasformar me medesimo e Shalimar in creature raccapriccianti..appartenenti al vecchio testamento! Quando quel demone e il proprio infernale figliolo.. mi si pararono davanti con le fauci spalancate e gli artigli pronti ad avventarsi...Shalimar balzò su di essi...falciandoli rovinosamente! Alzai la mia spada al cielo ed asclamai: "Voi avete infranto la mia legge, la legge dell'altruismo più puro, la legge del credo di Morris...e allo stesso modo di come vi ho...contro natura ..aiutato a far nascere questo vostro figliolo...io ve lo ributto dentro le vostre orripilanti viscere"!! Con immane fulgore, trafissi il suo ventre...aprendolo in due parti....afferrai quel piccolo demone dalla coda e lo reinfilai nel suo grembo insanguinato: "Tornatene lì.. da dove sei venuto"!! Dopo pochi attimi, un fuoco bluastro.. li avvolse voracemente trasformandoli in verdognola..impura cenere...tra grida deliranti di insulsa disperazione! La mia vendetta.. aveva trovato il suo meritato riscatto!
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[I][B][COLOR=red]Sir Morris[/COLOR][/B][/I] |
22-12-2009, 21.22.59 | #632 |
Cittadino di Camelot
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Il paesaggio era fantastico, il grano dorato....sembrava un mare biondo mosso dalla leggera brezza......l'aria era tiepida, e il sole era caldo......La voce di Guisgard.......la sua mano teneva ancora la mia......." la sua sposa...."...dovevo tornare indietro....qualcuno mi chimava..mi trascinava indietro....aprii gli occhi...." Guisgard....sei qui...credo di averti sognato.....non so' cosa sia successo...ma ero in un posto meraviglioso....tu mi hai chiesto qualcosa ma non riesco a ricordare..."....mi senti' il rossore al viso....ricordavo bene cosa mi aveva chiesto....ma quello era un sogno.......
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22-12-2009, 23.21.00 | #633 |
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Eliosabeth aveva riaperto gli occhi.
Arnò aveva un sorriso che gli illuminava il volto. Guisgard alzò gli occhi al cielo, fissando l'immensità del firmamento, senza dire nulla. La nebbia stava ormai sparendo e le infinite stelle della notte, disseminate in ogni angolo di quel cielo di Dicembre, brillavano come da tempo non accadeva a Tintagel. Guisgard baciò quella mano che non aveva mai smesso di stringere per tutto il tempo in cui Elisabeth aveva perso conoscenza. "Hai sognato un posto meraviglioso?" Le disse sorridendole. "Era tale solo perchè c'eri tu. Grazie di non avermi abbandonato..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 22-12-2009 alle ore 23.24.48. |
23-12-2009, 00.07.57 | #634 |
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Quel sogno era vivo nella mia mente.....e non c'ero solo io....c'era anche lui......" Dovevo tornare .....dovevo renderti la mano di persona...non potevo lasciarla andare cosi'...."
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23-12-2009, 00.13.12 | #635 |
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Ormai l'albeggiare era prossimo.
Un timido chiarore sorgeva da est, come a voler scacciare l'oscurità della notte. Guisgard fissò Elisabeth e le accarezzò il viso. "Sei stata coraggiosissima" disse "a lanciarti contro quei cavalieri. Ti sono debitore per avermi salvato...a Camelot ti prometto che salderò il mio debito." Le fece l'occhiolino e sorrise. Arnò le si gettò al collo. "Sono felice che stiate bene, signora!" Disse con gioia.
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23-12-2009, 00.27.48 | #636 |
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Con Arno' tra le braccia che dalla gioia mi stava soffocando...guardai Guisgard....." Non mi devi nulla, avresti fatto la stessa cosa per me......"....poi istintivamente mi toccai la guancia che qualche momento prima Guisgard aveva accarezzato
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23-12-2009, 00.36.44 | #637 |
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Elisabeth si toccò la guancia e Guisgard la guardò negli occhi.
Una luce nei suoi occhi ed un bellissimo sorriso illuminarono il volto di lei. Sembrava una ragazzina. Giocosa e spensierata. Ed era contagiosa. "Si, sorridi, amore mio." Pensò Guisgard guardandola. "Sorridi...se ti fosse accaduto qualcosa io..."
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23-12-2009, 00.49.44 | #638 |
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Mi prese una strana euforia.....forse era la gioia di Arno' e la sua chiacchiera irrefrenabile.....o la presenza di Guisgard......che mi faceva sentire viva......
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23-12-2009, 01.03.57 | #639 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Intanto la vecchia si era avvicinata a Guisgard e ad Elisabeth.
Li fissò ed un leggero sorriso sorse sul suo vecchio e stanco viso. Si voltò poi verso una spada caduta a terra. Era di suo figlio, il barone. "Soffri per lui, vecchia?" Le chiese la donna con in braccio il suo grottesco bambino. "Ormai non era più mio figlio." Rispose la vecchia. "E tu l'hai condotto con te all'Inferno." "Non io" disse la donna "ma lui stesso. Infatti lui aveva invocato La Misericordia di Dio." "Cercherai altre anima tra noi, ora?" Chiese la vecchia. La donna sorrise con voce mascolina. "No, non stanotte e non qui a Tintagel." Rispose. "Il mio tempo è scaduto. Ho avuto ciò che mi spettava." Si voltò e sparì nell'ultima oscurità di quella notte ormai quasi svanita, mentre un inquieto ghigno dominava sul volto del suo deforme bambino. Ad un tratto nel castello si riversò un'infinità di persone. Tutti gioivano e cantavano sotto le prime luci del nuovo giorno. La notizia che il barone era morto si era sparsa in tutta Tintagel e la gente si sentiva finalmente libera dalla tirrannia. Ci fù allora una grande festa e tutti vi parteciparono. Elisabeth aveva con sè il piccolo Arnò, che sorrideva e gioiva in mezzo a quella musica ed a quei colori. Tintagel tornava a vivere.
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23-12-2009, 14.53.17 | #640 |
Dama
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Questa tragica storia sembrava essere giunta al termine: nessuno di noi aveva perso la vita, o meglio, se l'ha persa...l'ha poi subito ritrovata, e nessuno di noi aveva subito gravi conseguenze dalla estenuante lotta contro il male. Quanto successo mi ha rafforzato la consapevolezza che se noi siamo legati saldamente dallo stesso fine e dallo stesso senso di giustizia, nulla ci potrà scalfire. Mi sentii sollevata di un peso: ero comunque coscente che altre avventure simili ci avrebbero aspettati tutti dietro all'angolo. Ma noi eravamo uniti, forti, astuti e consapevoli che ce la faremo nuovamente.
Cosi quel giorno mi misi, finalmente dopo molto tempo, un bellissimo vestito, mi presentai da sir Hastatus e gli imposi: "Bene, dovete cenare con me. Niente storie, cavaliere, offro io" |