22-07-2014, 20.26.32 | #631 |
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Sorrisi a Froster.
"Oh, si.. Era in giardino, l'ho avvisato che lo stiamo aspettando.." Sorrisi "È già arrivato qualcuno che devo salutare?". |
22-07-2014, 20.34.03 | #632 |
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"Vedete milord...noi donne in Oriente, non ci facciamo notare molto, noi siamo diverse da quelle occidentali, io stessa porto il velo a volte, sembrerei strana alla gente quaggiù, e poi io amo la mia libertà ma non disdegno la ospitalità di questo Lord Froster..così si chiama il signore di Lortena?.." stupita...pensavo fossero i Marsin.
Ismael mi fece un cenno col capo prendendomi la mano e mi disse sentii un mormorio vicino le macerie. Vidi si avvicinò al luogo dove pure io udivo ora rumori e mi congedai un attimo da Oxuid per andare a vedere che succedeva.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
22-07-2014, 20.36.03 | #633 |
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Mi lasciai andare accanto a lui.....e mi feci servire........guardai la sua figura elegante ....le sue dita affusolate......e il suo sorriso..........." La collana e' stupenda...e il vostro complimento non ha pari.........Siete un gentiluomo...De Gur......non fareste mai male ad una donna indifesa.......e poi...perchè farmi vostra e subito...quando potreste attendere.....e scoprire l'arte del corteggiamento....credetemi.....l'eccitazione e il piacere saranno cose assai diverse.....l'attesa paga sempre".....imboccai De Gur.......muovendo le mie labbra riproducendo i suoi stessi movimenti......ma mi bloccai di colpo.....io ero vergine....io non avevo mai conosciuto un uomo......
Ultima modifica di elisabeth : 22-07-2014 alle ore 21.17.01. |
22-07-2014, 21.12.12 | #634 |
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“Certo, mia cara...” disse Froster a Clio “... stasera vi è la migliore società di Lortena, basta guardarsi intorno...”
“Clio!” All'improvviso una giovane voce. “Quanto tempo!” “Oh, la contessima Yolanda.” Sorridendo Froster. “Se non sbaglio eravate amiche di studi voi e lady Clio.” “Si, milord.” Con un inchino Yolanda. “Yolanda.” Avvicinandosi a lei una donna. “Ti ho detto che devi evitare dubbie compagnie.” “Ma, mamma...” “Contessa Magda.” Salutando quella donna il tiranno. “Non avete forse piacere che vostra figlia saluti lady Clio? Ella è la prima dama di Lortena, nonché la mia futura consorte.” “Conosco fin troppo bene lady Clio.” Freddamente Magda. “Sposa colui che ha messo fine al potere di suo padre. Disgustoso.” Froster la fissò. “Milord...” continuò Magda “... se ho accettato l'invito è per avere notizie di mio marito, il conte Otone. Non dimentico che è misteriosamente sparito dopo aver rivelato pubblicamente la sua opinione ostile verso il vostro governo.” “Milady...” con un finto sorriso Froster “... i miei uomini stanno facendo del loro meglio per trovare vostro marito... e spero di potervi dare buone notizie molto presto...” “Sappiamo entrambi che non ci saranno mai buone notizie su mio marito.” “Milady, stasera è festa e fingerò di non aver udito le vostre parole...” sempre col suo sorriso di circostanza Froster “... godetevi la festa...” Ma proprio in quel momento qualcuno entrò nella sala, attirando all'istante l'attenzione di tutti su di se. Era Guisgard e non era solo. Incredibilmente infatti e tra lo stupore generale, si era presentato insieme al vecchio Euntreo. “Forse avete commesso una leggerezza, messere...” gli disse ad un orecchio il vecchio servitore “... datemi retta, meglio che io esca...” “Sciocchezze.” Guisgard a lui. “Almeno stasera voglio avere una persona amica al mio fianco.” Salutando poi tutti i presenti.
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22-07-2014, 21.16.49 | #635 |
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Ad un tratto, da un cumulo di tegole annerite e bruciacchiate, qualcosa cominciò a muoversi sotto gli occhi di Altea e di Ismael.
Un attimo dopo una piccola figura saltò fuori. “Finalmente...” disse Carjan completamente ricoperto di fuliggine “... un altro istante ancora e sarei morto... per fortuna conosco mille e una notte di rimedi contro ogni sorta di pericolo...” scosse il capo e si ripulì per quanto possibile i vestiti “... oh, Altezza...” fissando Altea “... siete salva, per fortuna... ed anche Ismael e Korshid... e gli altri dove sono?”
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22-07-2014, 21.22.51 | #636 |
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De Gur si lasciava imboccare da Elisabeth, senza riuscire ad alzare gli occhi dalla sua figura.
Ormai l'atmosfera sensuale di quella stanza poteva quasi toccarsi con mano. “Siete brava...” disse il barone “... sembrate davvero... si, davvero lei...” E senza aggiungere altro de Gur si avvicinò al volto di Elisabeth e poi alle sue labbra, baciandola con passione e trasporto. Fu in bacio lungo, intenso, indomabile, ardente. E nel baciarla il barone la strinse con vigore a se. “No, cosa sto facendo...” lasciandola all'improvviso “... no... è folle tutto ciò... voi non siete lei... non potete essere lei... a meno che non vi abbia inviato il demonio per reclamare la mia anima...” Prese allora del vino per calmarsi. Ma poi lasciò cadere a terra il bicchiere e uscì di corsa dalla stanza.
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22-07-2014, 21.36.22 | #637 |
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Fu una lenta danza...tra le luci calde delle candele...e il fruscio della seta.....il picchiettare della posata sul piatto....il rumore della bocca nell'assaporare il cibo...il lento deglutire....tutto era suono e tutto si trasformava in piacere.....
Lo vidi avvicinarsi non fu sorpresa la mia fu istinto...feci cadere la forchetta dalla mia mano mentre le sue labbra si impossessavano delle mie.......non riusciva a domare i suoi sensi ......facendo si che i miei lo seguissero ero intontita...presa risucchiata in vortice che non aveva odori , colori.....era un mondo a parte dove la forza si mescolava a dolcezza....ed il corpo aveva le sue urgenze......ma tutto questo fu interrotto bruscamente...fu uno strappo che non lasciava lembi precisi per poter essere ricucito....fui vorticosamente respinta in quella stanza.......caddi dalla sedia nel preciso momento in cui De Gur fu preso dal tormento ed abbandono a terra il suo bicchiere.........alcuni schizzi di vino imbrattarono la mia vestaglia.......una parte del cristallo penetrò la mia mano.....il sangue fluiva lieve rivolo fluviale....tra le tracce di rosso perduto ...il demonio.....che c'entra il demonio....la sua anima...ma che stava farneticando.....mi alzai....strappando il pezzo di vetro dalla mano......sentii dolore....ma non era nulla.....in confronto a quello che provavo......mi sentivo strana......guardai il vetro e vidi l'immagine di lei......lacrime formavano dei solchi profondi sul suo volto..........mi voltai di scatto presi il libro dei salmi e me lo portai al petto.....tra le lenzuola piansi e pregai...pregai perchè il nuovo giorno portasse via l'inferno |
22-07-2014, 22.27.13 | #638 |
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Con sorpresa il mago Carjan uscì da quelle macerie..sorrisi..ma pensavo vi fosse pure Ahmed, ma non vi era traccia.."Carjan, mi stupivo un mago della vostra grandezza fosse rimasto morto sotto queste macerie..avevate ragione..avremmo conosciuto la disgrazia.." poi mi rabbuiai.."Purtroppo di Ahmed non vi sono tracce..nemmeno delle due guardie Hassan e Hamir..e Amina" ed ebbi una stretta al cuore "Siamo certi, lo ha visto Korshid..una trave le è caduta addosso uccidendola".
Poi mi volsi verso Ismael parlando sottovoce..."Che fare Ismael..e se Solone per punirci visto disse a te e Korshid non meritavamo la spada ed eravamo delle persone di basse livello non ci desse aiuto e ospitalità..noi dobbiamo rimanere a Lortena..dobbiamo andare in quella Torre dei Quattro Semi..hai sentito quell'uomo..il suo paggio disse questa era la unica locanda dove soggiornare..e dove andremo?". Pure Korshid si era avvicinata abbracciando Carjan e ascoltava pure lei..."Come ho detto noi non siamo simpatizzanti di questi uomini, però a noi non ci deve interessare la politica e ciò che avviene qui...andremo allora da questo..Frosten ha detto? Ma svolgeremo la nostra vita normale, saremo indifferenti a tutti..sfruttiamo questa opportunità per avere noi un vantaggio..in fondo a noi serve solo un punto dove alloggiare, poi dobbiamo cercare l'indizio alla torre...poi lasceremo Lortena, e mi raccomando..non una parola, stavolta, su Imone Marsin..non lo abbiamo visto..e non sappiamo nulla dei Marsin." Guardai Korshid, lei era sacerdotessa come me..e il suo intuito non sbagliava come il mio.."Ismael..io ho narrato la storia di Imone Marsin da riferire alla loro famiglia a quel Dension e i suoi uomini, stranamente braccio destro di Musain..potrebbe esserci un legame con questo incendio? Tu hai visto il fuggitivo, eri presente...ma...abbiamo detto a noi non interessa più la vita politica e i sotterfugi di questa città..vogliamo la spada..allora giochiamo il tutto per tutto..e poi prima o poi..dovremmo andare pure a Imperion, e farceli amici..fingendo ovviamente..ci aiuterà in futuro". Sorrisi tornando da Oxuid.."Scusate ma un altro del mio seguito si è salvato..purtroppo non il mio Gran Consigliere Ahmed, se doveste sapere di altri superstiti informatemi gentilmente...accetto..verremo in capitale con voi, siete gentile..non immaginavo di trovare tanta ospitalità" oh certo, conosco bene la ospitalità degli uomini di Imperion..purtroppo "se permettete il mio capoguardia ci seguirà col mio cavallo, e noi tre verremo in carrozza con voi..magari se si potesse recuperare pure i nostri bagagli nel frattempo..troveremo dei cavalli poi..sapete siamo in viaggio..infatti non ci soffermeremo molto a Lortena, siamo di passaggio". Entrammo nella carrozza...il pugnale era salvo..e avevo pure addosso ben nascosto da un telo di seta pure la spada con la scritta..ero stata previdente..le cose preziose si devono tenere addosso..e nei bagagli vi stavano le altre cose sacre di Setareh..pure vestiti e antichi gioielli, ma l'importante era non andasse persa la Storia Sacra di Setareh La carrozza partì ma non parlavo, guardavo silenziosa fuori dalla tendina, nascosta per non farmi notare..il Destino..già Ismael..un Destino ci univa..e mi aveva portato via nuovamente persone care...Altea..se fai cosi..non sarai davvero mai la futura regnante di Setareh e non risolverai nemmeno la storia di Caleidos..il Destino vuole tu lo scopra. E iniziai a vedere case e animarsi la città.
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23-07-2014, 00.58.25 | #639 |
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Abbracciai Yolanda, ma mi ritirai subito.
Oh, la contessa Magda.. che donna! Mai frasi di circostanza, mai un sorriso finto. Che si trattasse della salvezza del regno, o di faccende quotidiane. La adoravo da sempre, se l'arrosto era pessimo, tutti facevano finta di niente, lei lo diceva. Adoravo anche che mi detestasse. Come darle torto? Io ero la prima a detestarmi. Lei non sapeva che Froster aveva minacciato di passare a fil di spada la città, e io non dovevo ricordarlo davanti a lui. Strizzai l'occhio a Yolanda, mentre la madre non guardava. Lei mi conosceva bene, avevamo fantasticato per anni su prodi cavalieri che sarebbero venuti a salvarci in qualunque situazione. Lei aveva perso la testa per Tristano, io non mi sarei accontentata che di Lancillotto. Bei tempi, in cui la guerra era solo rinchiusa nei libri di Storia, e la speranza abitava ancora nel mio cuore. Ma avevo imparato che non ci sono cavalieri pronti a tutto per difendermi, a parte Imone, ma lui era lontano, una fitta mi attraversò l'anima, lui non esisteva più. Non era stato un cavaliere bianco vestito a salvarmi dall'abisso che si apriva davanti a me, dalla terra che mi scivolava da sotto i piedi. No, era stato il Lupo Nero. Un eroe imperfetto, cupo e misterioso. Nemmeno un eroe, in realtà, un bandito, un fuorilegge, un assassino. Così diverso dagli eroi che sognavamo da bambini. Eppure era reale, e non aveva nessuna intenzione di arrendersi. Quasi mi prese un colpo quando vidi entrare Imone. No, Euntreo no... maledizione, che vuoi fare? Se gli succede qualcosa io.. Pensa, Clio, pensa.. Froster ha fatto sparire servitori fedeli ai Marsin per molto meno.. Pensa, pensa.. "Oh.." esclamai sorpresa, ma lievemente divertita "Ma tu guarda.. non ci posso credere, è davvero un tipo singolare..." rivolgendomi a Froster "..e un tantino esibizionista.." gli sussurrai all'orecchio. "Ah, voi ve la siete persa.. " dissi a Froster "beh, oggi mentre passeggiavamo nel giardino, parlavamo del più e del meno, e Imone sosteneva di non capire come potessimo essere ancora attaccati alle divisioni di sangue.. diceva che tutti gli uomini sono uguali, il sangue non rende migliori gli aristocratici dai borghesi, o dai popolani, addirittura.. perciò sosteneva, ridendo, che i servi potrebbero anche sedere alla nostra tavola.. ma non credevo l'avrebbe fatto davvero.." risi appena "Beh, è la sua festa, dopotutto.. possiamo concedergli qualche eccentricità, io credo.. pensate che ha detto persino che sposerebbe volentieri una borghese o una popolana.." scossi la testa "Sembrava di sentir parlare uno di Imperion!" risi. |
23-07-2014, 02.48.09 | #640 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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E mentre Elisabeth piangeva e pregava tra le lenzuola, un lieve torpore la prese ed infine si addormentò.
Specchio specchio delle mie brame... Dimmi, ti prego, chi è la più bella del reame? Elisabeth allora guardò fisso quello specchio. Infine indossò una lunga mantella, si coprì il capo con un cappuccio e poi uscì dalla stanza. Il castello appariva vuoto e silenzioso. Solo il rumore dei suoi passi sembrava destare quel luogo. Infine uscì dal maniero e si ritrovò nel bosco. Qui tutto sembrava essere irreale. La lieve foschia, l'umidità che copriva ogni cosa, l'odore della pioggia da poco scesa sulla vegetazione. Di tanto in tanto si udivano versi e grugniti, come se misteriose creature abitassero quel luogo così intriso di primordiale essenza. La donna però non si lasciò impressionare e percorse decisa un piccolo sentiero, fino a scorgere qualcosa ai piedi di un albero. Erano un uomo ed una donna stesi nudi sull'erba. Si amavano con impeto e passione ed Elisabeth restò a fissarli a lungo, fino a quando esausti si lasciarono cadere addormentati tra i cespugli. Allora lei si avvicinò ai due. E quando fu vicina scoprì con sua sorpresa che la donna aveva il suo volto. Dormiva soddisfatta ed appagata, fra le braccia di lui. Elisabeth poi guardò l'uomo e in quel momento fece una macabra scoperta. Era de Gur ed aveva la gola lacerata, come se qualcuno lo avesse sgozzato con una lama affilatissima. E in quel momento si udì un ululato lontano. Elisabeth si svegliò di colpo, ansimando e col viso sudato. Era stato un incubo. E intanto era ormai giorno.
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