28-03-2013, 19.47.57 | #681 |
Cittadino di Camelot
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"Mah..." esclami osservando quella scena...perchè questa zuffa? Lo avremmo incontrato l'indomani l' Arconte, non approvai quello scatto di ira di Fornò, a dire il vero il suo carattere non mi era mai piaciutò.
Me ne andai dritta al maniero, non mi importava nulla più...nemmeno del Fiore...forse era meglio ritirarsi in un convento, pensai convinta.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
28-03-2013, 20.09.35 | #682 |
Disattivato
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"... Quindi eri solo preoccupato?" Dissi ironica mentre cercavo di liberarmi dalla sua stretta.
"..e ti sembra questo il modo migliore per dimostrarmelo? Minacciare di rendermi tua schiava? E io non dovevo insultarti? Ma guarda un po'...". Mi sedetti sul letto e mi presi la testa tra le mani. "..per lo meno questo testimonia che non sono pazza... Certo che hai dei modi discutibili.." Alzando lo sguardo verso di lui. "... Non sono stupida Mamyon... Ingenua, sciocca, stralunata ma non stupida... So perfettamente che c'è qualcosa di misterioso e meschino dietro questo viaggio.. Ma cosa dovrei fare? Cosa faresti se ti portassero via la cosa a cui tieni di più e ti dicessero che una pazzia è l'unico modo per riaverla? Non ho scelta...". Trasalii "..e non osare fare storie per Lucius se non capisci la differenza tra affetto per un fratello e l'amore, non sei degno della mia stima...". Scossi la testa. "...perché non hai parlato così ieri? Io...come faccio a dimenticare il modo in cui mi hai trattata?". Presi le sue mani tra le mie. "..io ti ho già detto cosa provo per te.. Ti ho aperto il mio cuore.. E sono pronta a ripeterlo...Ma tu? Tu cos'hai fatto per me? Io non si nemmeno chi sei!" Fissai gli occhi nei suoi "...dimmi perché Mamyon.. Perché dovrei scegliere te? Perché la mia incolumità non é sufficiente.. Mi aiuterai a trovare Lucius? E non ti fermerai finché non l'avremo trovato? Perché siamo arrivati a questo? non potevi dirmi subito che mi avresti aiutato a cercarlo? Invece di lasciarmi sola e poi.." Chiusi gli occhi "..ma si può sapere a che genere di donne sei abituato? Non sono parole che si dimenticano facilmente!". Gli accarezzai il viso dolcemente con mani tremanti. "...giurami che non mi tratterai mai più in quel modo..." Sorrisi "..io non ho mai voluto nessun altro.." Scoppiai a ridere dolcemente "..anche se, beh, non è così che immaginavo sarebbero andate le cose..." Gli posai un bacio sulla guancia. "..aprimi il tuo cuore, Mamyon... Dimmi perché mi voi.. Sono sono solo un capriccio? Vuoi sposarmi per potermi comandare? Devo saperlo... Devo sapere chi sei.. Chi sei davvero...". |
28-03-2013, 20.13.56 | #683 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Dopo le parole di Elisabeth, Sawas fissò Enusia.
“Dimmi...” disse “... cosa ne pensi?” “Mi incuriosisce quell'uomo che vi ha parlato...” rivolgendosi lei ad Elisabeth “... non so perchè ma mi fa pensare all'autore del libro... Giorgio dell'Ardafredda...” “Perchè mai?” Chiese Sawas. “Non so...” fece la donna “... forse per il Fiore...” “Pensi dunque che sia in città?” “Non so cosa pensare...” “Però ora dobbiamo pensare alla compagna di lady Elisabeth.” Intervenne Orez. “A come liberarla.” “Siamo studiosi, alchimisti, filosofi” fissandolo Sawas “non guerrieri.” “Allora l'unico modo per aiutare lady Elisabeth”osservò Orez “è quello di trovare il Fiore.” “Da dove partire?” Pensieroso Sawas. “Forse dal frate...” fissandolo Enusia “... forse davvero quel frate può aiutarci...” “E dove trovarlo?” “Siamo in questa biblioteca...” rispose Enusia “... cominciamo a cercare... ci sono centinaia di libri... forse migliaia... avanti, mettiamoci al lavoro. Anche voi, Elisabeth!”
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28-03-2013, 20.26.17 | #684 | |
Cittadino di Camelot
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I miei occhi guardavano distrattamente il paesaggio che correva intorno a noi...
la foresta, le macchie verdi scure che via via si facevano sempre più chiare con l’aurora e poi con l’alba... ad un tratto però la mia attenzione, che fino a quel momento non si era posata su niente in particolare, fu attratta da qualcosa... un castello arroccato sulla sommità di un colle... maestoso... monumentale... imponente... Citazione:
la luce del sole aveva raggiunto proprio in quel momento le alte mura, bagnando di un candido fulgore la pietra... ne ero abbacinata... stupita... “Affascinante...” mormorai “Assolutamente... assolutamente affascinate! Come mai non conoscevo questo luogo?” Per un attimo rimasi con il mento in alto a fissare la costruzione, tra il sorpreso e l’ammirato... poi i miei occhi, ora brillanti d’interesse, tornarono su Guisgard... “Siete un cavaliere pieno di sorprese, sir... ve lo concedo!” mormorai, con un vago sorriso “Ma ditemi... ditemi, di grazia... dal momento che viaggiamo in incognito, cosa vi fa presumere che al Castello di Limas ci accoglieranno ed acconsentiranno ad ospitarci?”
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28-03-2013, 20.29.08 | #685 |
Cittadino di Camelot
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Eavamo un gruppo ben sortito....Alchimisti, studiosi....ma non eravamo guerrieri......Enusia era una donna molto bella, non potevo darle eta'..sembrava che il tempo non avesse potere su di lei e Sawas era pratico....se doveva portare a termine qualcosa non desiderava che la sua mente fosse deviata su altro....ma il Dottor Orez....lui era piu' malleabile, almeno questo sembrava....non siamo guerrieri.......giusto, intorno a me c'erano un migliaio di libri...scaffali alti che prendevano le intere mura di quella grande stanza......c'era odoredipolvere...si di carta impolverata....ma ero sicura che qualche libro, non aveva traccia di polvere, era stato toccato.......gironzolai, senza far caso al loro bisbigliare , sino a quando un libro dalla foderina rossa catturo' la mia attenzione...era in alto e non c'erano scale.....come fare ?......un tempo amavo cogliere la frutta su gli alberi e mangiarla gustandone il fresco frutto...fu cosi' che mi venne la malsana idea di arrampicarmi sulla libreria.......la fortuna volle che c'era lo spazio per poggiare la punta del piede e potermi issare...felice come non mai...afferrai il libro .... e non riuscendo a strae piu' in equilibrio caddi all'ndietro portando con me ....un numero notevole di libri........il dolore fu' lancinante..ma gli occhi del Dottor Orez furono la prima cosa che vidi......" Dottore...credo che le mie ossa siano tutte intere.....almeno cosi' credo...intanto volete dara uno sguardo a questo ?...."...come se la cosa non mi riguardasse riuscii a far emergere una mano e a porgere ad Orez il libro che aveva creato tutto quel trambusto.......
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29-03-2013, 02.01.46 | #686 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Così Cheyenne decise di ritornare in quello strano villaggio.
Con il favore del giorno ora quel luogo appariva più luminoso e soprattutto più vivo. La gente era scesa per le strade e le varie botteghe erano già aperte al pubblico. Ad un tratto si udirono dei canti e poi una musica di tipo religioso. La gente in strada allora si scostò e apparve subito una lunga processione. Vi erano sacerdoti che portavano una grossa croce di legno, seguiti da diaconi e poi monache. Subito dopo si vide un carro sul quale vi era la statua dell'Addolorata che piangeva suo Figlio deposto dalla Croce. Chiudevano poi la processione alcuni uomini e alcune donne che si battevano e si flagellavano in segno di penitenza. “E' la Via Crucis...” disse qualcuno tra la folla che si era radunata “... oggi è il Venerdì Santo...” “Forse bisognerebbe coprire la croce nel cimitero come si faceva un tempo...” fece un altro “... ma ormai nessuno ci va più a farlo...” Cheyenne allora si accorse di qualcosa. Sui muri delle strade vi erano incise tante croci. Proprio come aveva visto nella locanda.
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29-03-2013, 02.25.09 | #687 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il dottor Orez aiutò Elisabeth ad alzarsi.
Poi prese il libro che la donna aveva trovato nella libreria. “I miei complimenti, milady...” disse sfogliandolo “... avete trovato un vecchio libro di ricette... e molte sono adattissime al periodo Pasquale... dolci, torte salate, pepate... e tutto sembra buonissimo... eh, la cucina di un tempo resta sempre ineguagliabile!” Enusia però fu subito attratta da qualcosa. Da uno dei libri che Elisabeth aveva tirato giù cadendo. “Guardate questo...” mostrando agli altri il titolo di quel libro. “Gli illufestati, i figli della luce...” lesse Sawas. “La setta fondata da Gioirgio DellOrdafredda...” annuì Enusia. “E credete può esserci utile questo libro?” Chiese Orez. “Il libro non so...” rispose Enusia “... ma il retro della copertina forse si...” e mostrò ciò che vi era scritto: “Bisogna uccidere il frate... è l'unico uomo in grado di fermarci... ricordate... Frate Nicola è il nostro vero nemico...” “E' stato scritto a penna...” fece Enusia “... quasi come una nota sul margine di una pagina...” “Sembra più un messaggio... un ordine scritto...” disse Sawas. “O forse una raccomandazione...” fissando gli altri Enusia. “Ora sappiamo che questo Frate Nicola non stava molto simpatico agli Illufestati...” fece Orez. “A questo punto ci manca solo il modo in cui abbinare il Fiore a tutto questo...” pensieroso Sawas. “Magari il Fiore” intervenne Enusia “è conservato dal frate e ambito dagli Illufestati...” “Allora chi ha chiesto a lady Elisabeth di cercare il Fiore?” Domandò Orez. “Bella domanda, amico mio...” annuì Sawas “... bella domanda davvero... e credo che la risposta potrebbe risolvere molti dei nostri problemi...”
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29-03-2013, 02.32.11 | #688 |
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Altea, così, ritornò al maniero dell'Arconte Meccanico.
Si chiuse nella sua stanza e poco dopo, per la stanchezza, cadde addormentata. Altea camminava in una strada buia. Era immersa nella selva. Ad un tratto udì qualcosa. Come una voce, poi più nulla. Poi altri strani rumori. “Altea, aiutami...” disse qualcuno “... Altea, sono io...” era la voce di Vivian “... Altea, aiutami ad uscire da qui... sento freddo e ho paura... aiutami, ti prego... presto, prima che loro ritornino... aiutami, sono cattivi con me... mi fanno tante cose brutte... aiutami, Altea...” Altea si svegliò. Era nella stanza da sola. Ed un senso di tristezza, mista a paura, si impossessò di lei.
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29-03-2013, 02.45.57 | #689 |
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“Si, ti aiuterò io a trovare il tuo amico...” disse Mamyon a Clio “... ma non voglio più sentire di quel viaggio... tu non partirai... dimentica quel Fiore...” la fissò “... vuoi sapere chi sono? Sono lo stesso che ti ha scelto come madrina... lo stesso che ha combattuto per il tuo nome e che ti ha baciata davanti a tutti... sono colui che ti è stato accanto sin dal primo momento... maledizione, Clio, dimentichi davvero così presto? Ti ho portata qui per salvarti. Non volevo che partissi. E ti difenderò. Anche da te stessa. E resterai qui fino a quando non mi giurerai di aver dimenticato quel viaggio.” Si avvicinò nuovamente alla ragazza. “Voglio essere al primo posto nei tuoi pensieri... capisci? Non voglio essere secondo a nessuno! Neanche al tuo amico. E non voglio separarmi da te... spero che tu abbia capito le mie intenzioni ora... si, è vero... ti ho portata qui con l'inganno... ma nessuno ti ha fatto del male... non lo avrei mai permesso... se avessi voluto approfittare di te, credimi, l'avrei già fatto... e ora dimmi... dimenticherai quel viaggio? Resterai qui con me? Dimmi di si... dimmi di si, Clio!”
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29-03-2013, 02.57.24 | #690 |
Cittadino di Camelot
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Mi svegliai quasi urlando...la selva...dove si trovava quella selva..."Vivian, che ti stanno facendo?" dissi alzandomi in fretta e lavandomi il viso, mi alzai e vidi la mia faccia bagnata della acqua fredda e del sudore, mi asciugai il viso ma le lacrime rimanevano.
Mi sedetti sul letto, mi ero addormentata pure vestita, guardai istintivamente il letto di Vivian vuoto...cosa c'entrava la selva con Vivian, si trovava laggiù e perchè mai? Avrei parlato al mattino con l' Arconte...da sola...a questo punto. Mi svestii, indossai la camicia da notte e mi ficcai sotto il letto e mi ricordai del libro, alzai il cuscino e lo vidi...lo presi, non riuscivo a dormire, era la occasione giusta per leggerlo. Guardai la copertina in pelle, il nome inciso "La Gioia dei Taddei" e la ceralacca con quello strano simbolo che non comprendevo, tirai il cordoncino e aprii il libro....la mia mente vagava però in lontani ricordi... Era notte fonda, solo il chiarore della Luna risplendeva nel giardino era maggio e si mischiava il profumo dei glicini a quello del gelsomino. La balia faceva da vedetta mentre lo aspettavo con ansia e apparve, era bello e con quella aria cosi tenebrosa sotto il pallore lunare. Andai incontro a lui...egli mi abbraccio..."Pensavo non venissi" gli dissi arrabbiata. Lui si mise a ridere come sempre...sembrava non mi prendesse mai sul serio..poi scoppiai a ridere pure io..."Sei uno sciocco, come sempre". E lui guardandomi dolcemente rispose..."Lo sai che mi piaci quando ridi!!Come potrei lasciarti, non lo farei mai".. Uno strano rumore mi fece sussultare, ma mi accorsi erano i servitori che si muovevano per la casa, pensai a quel ricordo...eppure, Lui gli somigliava moltissimo, erano due gocce d'acqua, me ne accorsi dal primo momento..pure la voce era identica..Sebastian perchè mi aveva lasciato cosi? Appunto...lui si chiamava Sebastian e quindi era impossibile, quel pensiero mi turbava dal primo giorno che lo vidi tra la folla. Mi destai dai pensieri e riposi gli occhi sul libro e iniziai a sfogliarlo.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |