05-02-2014, 17.20.41 | #681 |
Cittadino di Camelot
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Gli occhi della donna nei miei..quella espressione e le sue parole..parole che preannunciavano qualcosa di grave..pericoloso..un essere di cui nessuno voleva parlare.
Poi arrivò uno dei villani e la mandò via malamente, io mi voltai e le sorrisi annuendo col capo..non era una pazza...lei era la saggezza. E caso strano pure la figlia del locandiere mi avvertiva di andarmene e subito e fu così che entrammo nella locanda. Vidi il tavolo imbandito e mi voltai di scatto verso il villano incrociando le mani..."Non so nemmeno il vostro nome di grazia!!" dissi piuttosto seccata "e ricordate solo pochi possono ordinarmi cosa devo fare..voi mi ordinate di mangiare? Detenete la saccenza di poter definire pazza una anziana donna? Oh no...voi non siete nessuno per farmi rimanere qui e se non vorrete subito fornirmi un cavallo...me ne vado a piedi o dovrò usare metodi più bruschi? Non vorrei macchiarmi di un delitto inutile, la spada" indicando il fodero e toccando l'elsa "deve essere estratta per le giuste cause ovvio..non per le persone come voi." Detto questo mi avviai verso le scale.."Tra poco scendo e darò i soldi al locandiere, vi aspetto col cavallo o come detto me ne andrò via a piedi". Salii in camera, presi le vesti e le misi dentro alla sacca e ridiscesi, appoggiai delle monete sul bancone e guardai se fuori vi era l'uomo con un cavallo.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
05-02-2014, 19.50.42 | #682 |
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La mia corsa verso l'altare fu arrestata da Daizer.....stava diventando il mio Angelo protettore...la Messa ...ma io non volevo sentire la Messa....appena arrivati infondo mi sistemo tra lui e una colonna.......e che diamine aveva paura che scappavo ?......" Daizer , scusami...ma io mi ero accorta che il prete era pronto per la Messa......ma forse era meglio se io avessi fatto qualche domanda a questa bella gente......spariscono...riappaiono.........magari lo insegnano anche a me.......mi avete trascinata via come una ragazzina che fa i capricci......sono offesa....e....."......e dovetti smettere Daizer impassibile alle mie rimostranze...mise una moneta nel paniere e prese qualcos'altro in un altro paniere......" Hai visto ?....sarà sicuramente un dolcetto te lo lascio....".....alle mie parole Daizer...mise sotto il mio naso..cosa aveva preso...era un osso ..un piccolo frammento di osso......lo presi tra le mani...." O ...ecco....potrebbe essere pollo ?.......strane usanze, un osso di pollo per una moneta...una coscia andrebbe meglio........."..incominciai a rigirarlo tra le miei dita....era strano, quello non era pollo......." E se fosse umano ?.......potrebbe, e ho paura che lo sia......"..pensai alla ragazzina, pensai alla ragazza del Borgo......ma nessuna delle due aveva mutilazioni......La messa era finita....e la gente incominciava ad andare via...fermai una Donna " Perdonate la mia curiosità....potrei vedere cosa avete preso dal cesto ?.....ho fatto solo una scommessa con mio marito........io dico che e' pollo e lui dice che e' coniglio......potrebbe essere anche gatto.....insomma...le dispiace ?..."......feci il sorriso più splendente che potevo........mentre la mano di Daizer sul mio fianco e la sua dolorosa pressione..mi fece comprendere il suo disappunto....
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06-02-2014, 01.39.32 | #683 |
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Eilonwy così ritornò al palazzo di Galatea.
Qui vide l'invito al ballo e si rattristò per non poterci andare, data la maledizione che le impediva una vita tranquilla e normale come tutti. Ma proprio in quel momento la fata entrò nella sala. “Salute a te, piccola mia.” Disse sorridendo Galatea. “E' già finito il tuo giro ad Afravalone? Eppure è una città sterminata. Forse ti serviranno altri giri per visitarla tutta.” La fissò con attenzione. “Sei triste... cos'hai?” Intanto, poco fuori il palazzo della fata, Boyke ed i suoi compagni avevano seguito Eilonwy. “E così qui vive quella ragazza...” mormorò Boyke “... informatevi a chi appartiene questo palazzo... voglio sapere tutto su quella ragazza...” “Si, certo...” annuì uno dei suoi “... ora però sarà meglio tornare in città... il capo vuole che si assista al duello tra quel cavaliere che ha comprato come schiavo e il capitano dei soldati del re... andiamo, Boyke...” “Si...” annuì questi, lanciando però un ultimo sguardo verso il palazzo di Galatea. Poi quei mercenari galopparono via.
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06-02-2014, 01.44.34 | #684 |
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“Non c'è nessun cavallo per voi, milady.” Disse il locandiere ad Altea. “Siamo gente povera ed ognuno possiede poche cose che usa per andare avanti. Se volete lasciare questo luogo, allora dovete farlo a piedi. Attraverso la foresta.”
“Ma non possiamo lasciarla partire così...” fece la figlia del locandiere “... è troppo pericoloso...” “Sta zitta!” Fissandola suo padre. “E torna da tua madre! Ha bisogno d'aiuto!” E la ragazza obbedì. “Fui io a portare qui milady...” fece il villano “... io ed il mio amico... dunque è giusto che sia io a condurla ora fuori dal borgo... signora...” fissando Altea “... non possiedo che un carro. Lo uso per i miei lavori nei campi, ma sarò lieto di condurvi con quello fuori dal borgo. Il mio nome è Marriot... partiremo appena lo deciderete...”
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06-02-2014, 01.49.39 | #685 |
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La donna sorrise ad Elisabeth.
“Non sapete” disse “che è scortese chiedere agli altri cosa hanno preso dal cesto delle offerte?” Le accarezzò dolcemente il viso. “Non vi sono due cose uguali, in modo, così, che si possa pescare ciò che è destinato a noi.” “In effetti” sottovoce Daizer ad Elisabeth “non è carino chiederlo...” Poi, uno dei boscaioli, mettendosi davanti al gruppo che usciva dalla chiesa, prese la parola: “Il Borgomastro ci sta aspettando. Terrà un discorso a casa sua. Andiamo tutti là.” E il gruppo lo seguì. “Cosa vogliamo fare noi?” Chiese Daizer ad Elisabeth. “Andiamo con loro dal Borgomastro? O preferite tornare alla locanda? Forse la bambina starà per svegliarsi. Anche se” aggiunse il contrabbandiere “io avrei una voglia matta di sapere cosa dirà ora il Borgomastro. Magari capiremo dove erano finiti costoro fino alla messa.”
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06-02-2014, 01.58.39 | #686 |
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"Be ecco....Milady....sono triste per due motivi! Il primo, che è una sciocchezza rispetto al secondo, è che mi sarebbe piaciuto partecipare a questo ballo. Il secondo è che prima di giungere ad Afravalone, viaggiavo con un bellissimo cavaliere dai capelli neri e gli occhi azzurri di nome Riccardo.....ma....ma...forse è morto!...Sono molto preoccupata per lui!" dopo aver detto questo guardai la finestra che dava sul giardino.
Poi ripresi a parlare: "Mi chiedete perchè ho finito il mio giro! E' molto semplice!.....Il sole in inverno tramonta piu' velocemente e poi....e poi.....c' era un certo Boyke che mi infastidiva. Era un mercenario....non mi stupirei se mi avesse seguita, dato che faceva di tutto pur di rimanere con lui e i suoi compari!". Guardai la maga per aver da lei una risposta.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy Ultima modifica di Eilonwy : 06-02-2014 alle ore 02.04.43. |
06-02-2014, 02.06.31 | #687 |
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Galatea sorrise a quelle parole di Eilonwy.
“Mia cara, è normale che gli uomini si interessino a te.” Disse. “Sei una bellissima ragazza ed il tuo portamento è regale. Non a caso sei una principessa. Ma hai occhi profondi. Quelli del tuo cuore. E dunque sei in grado di riconoscere gli uomini mossi da sinceri sentimenti. Per questo non devi rattristarti. Quanto al ballo... in verità ci sarebbe una soluzione... magari andarci fino a quando farà buio... potrai vedere così tutto ciò che rende meravigliosa una nobile corte...” ma in quello stesso momento qualcosa turbò Galatea. Sul suo volto Eilonwy vide apparire come un velo d'inquietudine. “Sta per accadere qualcosa...” mormorò la fata, portandosi le mani sulla fronte “... qualcosa di terribile...” come se stesse leggendo gli eventi prossimi “... qualcosa ad Afravalone...”
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06-02-2014, 02.21.10 | #688 |
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La gente, poco a poco, cominciò a riempire i posti a sedere dell'ippodromo.
In breve, a dispetto di quanto avessero previsto le autorità al corrente del duello, la popolazione era accorsa in gran numero per assistere a quell'evento. Clio, nonostante i suoi doveri ed ideali, dentro di sé ben sapeva che Karel era fra la folla a guardarla. Ma riconoscerlo in quella calca era cosa davvero difficile. Due occhi però fissavano il bel capitano del re. Occhi chiari, di una giovanissima adolescente. Si muoveva incuriosita fra gli spettatori e più di una volta quel suo sguardo candido si era posato su Clio. Aveva un velo attorno al capo, tenuto fermo da un piccolo cappellino e solo il suo giovane volto restava scoperto. Indossava un lungo abitino blu, stretto in vita da una cintura. L'espressione era seria, ma lo sguardo tradiva smarrimento. Eppure sembrava non aver timore di quella ressa, dove ognuno cercava di accaparrarsi i posti migliori per assistere al duello. E finalmente, annunciati dal vivace mormorio della folla, arrivarono i mercenari. Gufo fece il suo ingresso trionfale e subito cercò con lo sguardo Clio. La vide e con un cenno del capo la salutò. “Ci si rivede, dunque.” Disse alla ragazza con un ghigno stampato sul volto. “Oggi è il gran giorno. Al di là di tutto, vi rammento la mia piccola scommessa, mio bel capitano. Cercate dunque di non uscire troppo malconcia da questo duello.” Koim lo raggiunse e con lui vi era anche Guisgard. “Vi presento il mio campione, capitano.” Fece Gufo, indicando poi quel cavaliere a Clio. “Ehi, un momento...” mormorò Guisgard “... come sarebbe a dire capitano?” “Ti presento lady Clio...” sorridendo lo Scarlatto “... capitano dei soldati del re.” “Vuoi dire...” stupito il cavaliere. “Si.” Annuì il mercenario. “E' il tuo avversario.” “Vuoi scherzare?” Fissandolo Guisgard. “Credi che abbia la faccia di chi scherza, idiota?” Sbottò Gufo. Il cavaliere allora scoppiò a ridere. “Cosa diavolo hai da ridere?” Guardandolo il mercenario. “Questa è bella!” Esclamò divertito Guisgard. Gufo continuava a fissarlo. “Vuoi dunque che io mi batta con lei?” Fece il cavaliere. “Già.” Mormorò Gufo. “Tu devi essere pazzo!” Esclamò Guigard. “Si, proprio pazzo! Completamente pazzo!” E riprese a ridere. “Poche storie, cane!” Ringhiò il mercenario. “Preparati a batterti con lei!” “Io non combatterò mai contro una ragazza.” Sentenziò il cavaliere. “Neanche per tutto l'oro del mondo.” “Sei il mio schiavo, rammentalo!” Gridò lo Scarlatto. “Se questo è l'unico modo che hai trovato” mormorò Guisgard “per tentare di portartela a letto, beh, devi avere un bel po' di problemi allora.” “Estrai la spada e battiti con lei, lurido bastardo!” Ordinò il mercenario. “Avrei una mezza idea su come usare la mia spada ora...” guardandolo negli occhi Guisgard. “Canaglia!” Colpendolo al volto Gufo. Guisgard, allora, si toccò la guancia colpita e portò la mano sull'elsa della sua spada. Koim e gli altri mercenari subito lo circondarono, puntandogli contro le loro spade. “Battiti tu con me, maledetto...” con tono di sfida Guisgard a Gufo “... uno contro uno, da uomo a uomo... senza i tuoi leccapiedi a difenderti...” “Un giorno ti ucciderò, cane...” con astio il mercenario. “Potrebbe non essere tanto facile...” replicò Guisgard. "Allontanatevi da lui..." comandò Gufo ai suoi. Questi obbedirono e subito Guisgard, estratta la spada, si lanciò verso lo Scarlatto. Il mercenario però fu lesto a prendere la sua spada, bloccando il colpo del cavaliere. "Sei solo un folle" ridendo Gufo "se pensi di potermi uccidere..." E i due restarono così, spada contro spada, ciascuno con gli occhi in quelli dell'altro.
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06-02-2014, 02.26.28 | #689 |
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Sorrisi alla mia madrina.
"Grazie Lady Galatea, anche voi siete bellissima. Ma non avreste una pozione che mi rende umana fino a mezzanotte?.....Tipo come Cenerentola! Qualcosa di terribile ad Afravalone? Di che si tratta?" dissi le ultime frasi con preoccupazione. Una scossa come quella di un fulmine mi scese per la schiena. Poi vidi l' incantatrice destarsi da questa sua visione profetica. La guardai turbata e spaventata. Cosa stava succedendo? E perchè stava succedendo tutto questo?
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06-02-2014, 03.13.47 | #690 |
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Il tono del Gufo Scarlatto divenne incalzante e incline al duello. Pronunciò parole che non dovevan mai esser dette in mia presenza, soprattutto quando nel mio animo entrano in equilibrio il mio dovere da cavaliere e la maledizione che lo attanaglia.
Un manto di ombre e mi ritrovai' faccia a faccia con colui che aveva enunciato il patto.....Le fattezze di Reienhaearth si rivelarono: "Gufo Scarlatto......hai un gran coraggio nell'affermare che il mio portatore non è uomo da rispettare un patto. Lui è il Mietitore. L'accordo che hai fatto con lui......implicava che il suo intervento vi sarà dato.....quando ingaggerete battaglia. Appena i tamburi suoneranno le ultime ore della quiete prima della tempesta. Sarà al vostro fianco. " "Non osar sfidare gli esseri sovrannaturali......mortale". Nella locanda adibita a caserma......il tempo sembrava essersi fermato. L'aura che il corpo di Parsifal emanava, non presagiva nulla di buono. Il potenziale che andava sprigionando.....era quasi impossibile non temerlo, costui, veramente non è umano...... Non volevo ingaggiare un combattimento con un mio compagno di ventura, pian piano mi voltai' e tornai' verso il mio cavallo. Dovevo entrare in qualche biblioteca o nella Cattedrale della Capitale......forse, tra i sacri testi, i mosaici e rosoni avrei' potuto trovar qualche messaggio. Usci' dalla "caserma" e mi incamminai' verso "Il Campanile della Caduta"......o meglio, l'arcano XVI
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... Ultima modifica di Parsifal25 : 06-02-2014 alle ore 03.32.50. |
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