10-05-2011, 05.54.37 | #681 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Sayla percorse quel sentiero che attraversava l’inquieta brughiera.
Ma, forse per il silenzio che seguiva l’albeggiare, cominciò ad avvertire una strana sensazione. La brughiera, con le sue oscure ed angoscianti ombre, sembrava un mondo misterioso ed animato da strane inquietudini. Il vento soffiava tra gli spuntoni di rocce e le desolate distese di erba e melma, mentre gli alberi in lontananza parevano assumere le forme di paurose figure. Proseguì ancora lungo il sentiero, senza deviare mai, fino a quando, finalmente, la brughiera cedette il passo al bosco. E dopo un pò, la ragazza si ritrovò nella verdeggiante campagna che precedeva Capomazda. Proseguì ancora, fino a quando avvistò le torri e le mura della cittadella fortificata. E giunta presso la Porta dei Leoni, dove vi erano alcuni soldati di guardia, poté ammirare la superba dimora del potere dei Taddei.
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10-05-2011, 06.27.49 | #682 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Bene, ragazzo!" Disse Finiwell, dando una pacca sulla spalla a Cavaliere25. "Ora però verrai con me dal capitano Monteguard. Deve darci alcuni ordini in merito a questa stramaledetta storia!"
I due allora uscirono dalla locanda e si presentarono in caserma, dove attesero l'arrivo del capitano. Questi giunse poco dopo e accortosi dei due li chiamò a sé. "Questa faccenda è tanto viscida, quanto pericolosa." Fece il capitano ai due. "Bisogna mettere sottosopra la cittadella ed il borgo intero, se necessario. Ma bisogna essere prudenti, in modo che non si sappia in giro ciò che è accaduto. Finiwell, ascolta..." rivolgendosi al cavaliere "... chiama Pasuan ed insieme a Cavaliere25 cominciate ad indagare... ma con prudenza, mi raccomando. Per ora è tutto. Andate." "Pasuan..." mormorò Finiwell una volta usciti dalla caserma "... chissà dove si sarà cacciato... un momento!" Esclamò. "Ma certo, sarà da quella ragazza! Tu conosci dove si trova la casa di quella ragazza, vero? Portamici, così avvertiremo Pasuan degli ordini ricevuti!" Disse poi a Cavaliere25.
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10-05-2011, 06.33.39 | #683 |
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Icarius sorrise e baciò, delicatamente, la mano che Talia aveva portato sulle sue labbra.
“Ti informo, milady, che il solo motivo per cui non riesco a cavalcare quella cavalla è che tutti voi di Sygma sembrate animati da una certa sfiducia nei miei confronti!” Disse facendole l’occhiolino. “E poi, ad essere sinceri, tutti qui non fanno che ripetermi che i miei avi erano grandi guerrieri e superbi cavalieri! Non voglio dunque credere di essere io la pecora nera della famiglia!” E rise di gusto. “E sia! Facciamo una gara! Però, bada che ci sarà in palio un bel premio, gioia mia!” E la fissò sorridendo di nuovo. Giunsero così alle scuderie che, vista l’ora, erano deserte. “Allora…” fece Icarius “… tu prendi Matys… io invece questo bel sauro nero… ma sappi che non farò favoritismi, milady!” Prese le redini e le passò accanto. “Ah…” le sussurrò ad un orecchio “… io con te non sto giocando…” fissandola negli occhi con un sorriso che sembrava aver perso ogni slancio guascone “… sei pronta, milady?” Chiese poi spronando il suo cavallo e sorridendo a sua moglie. Era un sorriso accompagnato da uno sguardo profondo, forte e carico di dense emozioni. Uno sguardo animato da quell’azzurro chiaro e limpido, capace di mostrare il mondo attraverso il suo colore più bello, più vivo ed intenso: quello della giovinezza e dei sogni. Un colore che rende la vita un’eterna e magica Primavera, i cui fiori e frutti sono il preludio per una gioia e felicità senza fine.
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10-05-2011, 11.41.29 | #684 |
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Certo che so dove abita quella ragazza vi faccio strada non ce tempo da perdere dissi guardando Finiwell e mi incamminai per la casa di Dafne
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fabrizio |
10-05-2011, 14.40.41 | #685 |
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Sistemai le briglie sul muso di Matys, poi strinsi la sella.
Le parole di mio marito mi fecero sorridere, mi voltai a guardarlo... “Vedi...” dissi “I tuoi avi, i signori di Capomazda, sono stati sempre uomini coraggiosi, uomini intrepidi e grandi conquistatori. Pochi possono vantare una storia pari a quella dei Taddei e la vostra stessa gloria, la vostra forza era quasi leggendaria e i vostri cavalieri considerati inarrestabili, invincibili. Per noi di Sygma, invece, allevare e domare cavalli è una passione, lo facciamo per amore, lo facciamo con rispetto e con riverenza.” Lentamente mi avvicinai a lui, presi la sua mano tra le mie e la poggiai piano sul muso di Matys, conducendola in piccole carezze leggere... “I cavalli sono animali speciali!” proseguii a voce più bassa “Percepiscono il tuo stato d’animo, percepiscono la tua indole... Finché sentiranno tensione e nervosismo, finché il tuo cuore sarà incerto loro non si fideranno di te. Ma se invece sarai sincero e il tuo cuore sarà puro loro lo sentiranno, trattali con rispetto, dimostra di fidarti di loro e di amarli e allora anche loro ti ameranno. E niente potrà più separarvi!” Con un sorriso feci scovolare la sua mano verso il basso, fino a fargli stringere le briglie... “Prendi tu Matys!” dissi con un sorriso fiducioso a lui e uno sguardo alla cavalla che ora mi sembrava molto più tranquilla. Poi mi voltai e mi avvicinai al sauro che Icarius aveva condotto fuori dalla sua stalla, lo carezzai un momento e gli sussurrai qualche parola, poi afferrai il lembo estremo del mio abito perché non mi impacciasse e montai in sella. “Sono pronta!” sorrisi “Dove vuoi andare?”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
10-05-2011, 20.30.39 | #686 |
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Finiwell e Cavaliere25 si recarono verso la casa di Dafne, seguendo le indicazioni del giovane cadetto.
Ma, giunti all’abitazione, scoprirono che era vuota. Cercarono allora attorno alla casa, senza però trovare nessuno. “Cosa cercate, cavaliere? In quella casa non troverete nessuno!” Disse una donna affacciandosi dalla finestra di un’abitazione vicina. “Perdonate, signora, non è qui che abita una ragazza?” Chiese Finiwell. “Una ragazza che negli ultimi tempi era sempre accompagnata da un cavaliere?” “Si, certo!” Rispose la donna. “Parlate di Dafne, la giovane vedova di uno dei cavalieri del duca.” “Si, proprio lei!” Esclamò Finiwell. “Ma non è in casa.” Fece la donna. “L’ho vista andare via a cavallo insieme a quel cavaliere. Credo fossero diretti verso il bosco.” “Accidenti!” Scuotendo la testa Finiwell. “Ma dove diamine saranno andati quei due! E’ proprio vero che l’amore rende gli uomini imprevedibili!” Si guardò intorno, come a cercare un’intuizione o una folgorazione. “Un momento!” Disse All’improvviso. “Sono andati verso il bosco? Non ha molto senso ora che si approssima il crepuscolo. A meno che non…” esitò un momento “… Cavaliere25, quella ragazza, Dafne, era incinta, vero? Massi, ovvio! Pasuan l’avrà portata al suo villaggio, probabilmente per affidarla alle cure di sua madre! Andiamo, ragazzo, raggiungiamo quel villaggio prima che faccia buio!” E i due partirono in direzione del bosco.
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10-05-2011, 21.12.09 | #687 |
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“Io credo” disse Icarius guardando Talia “che anche…” esitò un istante “… noi Taddei, per quanto superbi ed invincibili cavalieri, siamo mossi da amore nelle nostre opere… in fondo combattere per difendere la Fede, la giustizia, la verità, la libertà ed il popolo serve per rendere migliore questo mondo, non credi?” Continuò ad accarezzare Matys che sembrava insolitamente docile con lui. “Aristocrazia deriva dal greco antico. Aristocratico vuol dire migliore. E i migliori erano coloro a cui gli dei avevano dato forza, potere e ricchezza… non per tornaconto personale, ma per combattere anche in nome di chi non era in grado di farlo da sé.” Sorrise e la fissò. “Dai, la smetto di annoiarti con queste cose! Il buon Izar mi obbliga ha studiare e finisce che poi tu ne subisci le conseguenze!” E rise di gusto.
Montò allora in sella a Matys e restò meravigliato di come la cavalla non tradisse alcun nervosismo. “Ehi, ma cosa avrai detto mai alla mia cavalla!” Esclamò Icarius. “Non è che comunicate con la lingua di Sygma? Approfittando che io non vi posso capire!” Matys nitrì all’improvviso. “Scherzavo, scherzavo!” Disse Icarius, per poi sorridere. “Dove andiamo?” Ripeté poi fissando di nuovo Talia. “Beh, con te anche in capo al mondo, ma per stasera mi accontenterò di cavalcare nel bosco… prego, milady…” indicando alla ragazza di incamminarsi “… dopo di te. Sai che sono un cavalier cortese. E poi voglio darti un po’ di vantaggio, così non potrai avanzare scuse quando vincerò la nostra gara!” Sorrise, facendole l’occhiolino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 11-05-2011 alle ore 05.26.43. |
10-05-2011, 22.02.03 | #688 |
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Il parto era stato faticoso, le donne intorno a me parlavano, mi incitavano ma io non capivo più nulla. Era come se avessi la testa immersa in un enorme catino di acqua e mi sembrava di soffocare. Respiravo a fatica e nervosamente stringendo i denti così forte che il labbro che involontariamente si era infilato tra di essi iniziò a pulsarmi. Tuttavia ero lucida, mi fidavo nella natura e non persi tempo, ed energia, in urla o lamenti. Riversai tutte le forze nelle spinte e non ce ne vollero molte.
Un vagito mi riportò alla realtà, rilassai tutti i nervi e scoppiai a piangere per la stanchezza, per il dolore, ma soprattutto per la gioia! Protesi subito le braccia verso il mio bambino, me lo feci dare immediatamente. Stringevo quella piccola creatura tra le braccia e piangevo baciandola. Vidi Pasuan entrare tutto affannato, gli sorrisi e scostai il lenzuolo che copriva in parte il viso del nuovo arrivato "E' un maschio" sussurrai "Si chiama Hubert. Guarda Hubert, questo signore qui è un cavaliere, sai? Proprio come lo era il tuo papà che ti protegge dal cielo" rimasi un istante in silenzio continuando a guardare il piccolo poi guardai Pasuan e con sincera riconoscenza gli dissi "Ti devo ringraziare, grazie per avermi protetta in questi mesi, grazie per avermi portata qui, grazie per tutto quanto! Sei una persona splendida, vorrei che questo bambino diventasse come te!" Stesi una mano verso Pasuan "Vieni, vieni qui..." Baciai la piccola, morbida testa di Hubert e lo adagiai tra le braccia di Pasuan. Rimasi a guardarli, quelle due persone erano esattamente ciò che amavo di più al mondo.
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"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire |
10-05-2011, 22.25.15 | #689 |
Cittadino di Camelot
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Scossi il capo e i capelli mi ricaddero sulle spalle.
Sospirai. "Immagino sia un ordine..." Strinsi fra le dita il mio cristallo. "Non ho intenzione di farmi coinvolgere da questa situazione più di quanto non lo sia già." Strinsi a tal punto che le nocche sbiancarono. Mi sentivo più in trappola che mai. "Non posso." Sussurrai. Era la tristezza e la nostalgia a farmi tremare. La mia voce tremava, perfino le mie mani intorno al cristallo tremavano. Tutto il mio corpo era attraversato da emozioni incontrollabili.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente. |
10-05-2011, 22.42.53 | #690 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: Un paese invisibile ad occhi umani...
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Improvvisamente mi ritrovai davanti a quella che doveva essere la Porta dei Leoni. Guardai la cittadella... era fantastica, imponente. Non avevo mai visto nulla di simile. Avrei voluto restare lì ad ammirarla, quando notai i due uomini che montavano si guardia. Fortunatamente non mi videro.
Entrare senza farsi vedere.. a dirlo sembra così semplice! Ma la fortuna doveva girare dall amia parte, perchè scorsi due figure a cavallo inoltrarsi nel bosco. Un uomo e una dama. Notai che l'uomo non indossava un'armatura, e la donna indossava uno splendido vestito. Avvicinandomi riuscì a sentire parte della loro conversazione...noi Taddei disse l'uomo chiamando la dama mylady. Ormai non avevo più dubbi... Bene. Icarius e Lady Talia, non potevo chiedere di meglio... Scambiai i miei soliti vestiti con quelli che vengono indossati dalle bambine nei villaggi, sbarazzandomi dei miei vecchi abiti. Presi il mio pugnale e, con grande rammarico, mi tagliai i capelli alle spalle. Poi presi un'ampolla contenente del sangue e me la versai addosso. Mi nascosi tra i cespugli e lì attesi il momento propizio...
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