10-09-2012, 13.56.07 | #61 |
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Avete riprodotto un immagine molto bella Taliesin, un bimbo tra le braccia di una donna....un sussurro celato da un sapiente silenzio, uno sguardo lontano verso tempi futuri....e una nenia..per accompagnare il sonno di una creatura amata.........E' bello cio' che avete scritto...molto bello....
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10-09-2012, 14.54.23 | #62 |
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Si Milady,
forse è stato davvero molto bello quello che ho scritto, ma è stato molto bello anche il vedere nascere negli occhi di quel bimbo un'emozione che lo ha attraversato in fiumi di leggende arrivando ai vostri giorni... Taliesin, il bardo Ultima modifica di Taliesin : 16-09-2012 alle ore 15.57.59. |
10-09-2012, 16.31.27 | #63 |
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"...l'sola dei frutti è detta Fortunata,
prende tal nome chè li produce da sè sola... In quel luogo nove sorelle per singolare regola, concedono privilegi a coloro che lì giungono, provenienti dai nostri lidi. La maggiore tra loro è la più esperta nelle arti e supera le sue sorelle per avvenenza e maestà. Si chiama Morgana e insegna quale virtù possieda ogni tipo di erba per curare i corpi sofferenti. E' a Lei nota anche l'arte con cui sa mutarsi d'aspetto e sa solcare i cieli con ali straordinarie come Dedalo. Quando vuole diventa Bristi, Carnoti o Papia. Quando vuole correrà per l'aria fino ai vostri lidi. Si dice che abbia istruito le sorelle nella matematica" Taliesin, il bardo tratto da: "Vita Merlini III, vv.908 e segg. Goffredo di Monmouth) |
16-09-2012, 15.54.43 | #64 |
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"...Quondo Re Marco apprese della morte dei due amanti, attraversò il mare e giunse in Bretagna, portando due bare: quella di calcedonio per Isotta, quella di berillio per Tristano. E portò via con sè, a Tintagel, le salme dei suoi cari, e fece costruire due tombe per loro dentro la cappella, una a destra e una a sinistra. Ma nella notte dal sepolcro di Tristano spuntò un pruno verde tutto fiorito, dai rami vigorosi ed il profumo iitenso, che piantò radici vicino alla tomba di Isotta. I contadini lo tagliarono per tre volte, ma ogni volta il pruno rifioriva con i suoi fiori odorosi e i rami forti. Allora alcuni riferirono il fatto miracoloso a Re Marco, e questi ordinò che non lo tagliassero più. I bravi bardi di un tempo, Beroul e Thomas di Built, Gilbert e Gottfried, allievi di Taliesin, narrarono questa storia rivolta agli innamorati, ed essi, tramite la mia penna, implorarono le vostre preghiere. Salutano con gioia gli afflitti, e tutti i cuori tormentati e traboccanti di desiderio. Possano questi farsi forza contro l'incostanza malgrado la perdita, la sofferenza e la pena d'Amore"
Taliesin, il bardo tratto da: "Il Romanzo di Tristano e Isotta" di Hilaire Belloc (1870-1953). |
16-09-2012, 23.30.37 | #65 |
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come sempre riuscite ad incantarmi ..i vostri scritti sono pieni di vita !
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17-09-2012, 10.56.19 | #66 |
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La vita non è contenuta dentro i miei scritti, ma nei vostri occhi che continuano ad emozionarli nel leggerli lady Gonzaga...
Vedete, un giorno, perso nei miei pensieri, mi trovavo in un antico borgo rinascimentale quando d'improvviso venni avvicinato da uno scultore che per gravi problemi economici mi chiese se potevo acquistargli una statuetta di sua fabbricazione che riproduceva una dea nel gesto di bagnarsi ad una sorgente. Presi i pochi spiccioli che tenevo nella bisaccia e quando l'uomo mi dette la statuetta i suoi occhi si illuminarono per l'emozione e mi disse: "Voi che avete un grande dono, soffiate dentro la sua bocca e le regalerete un'anima rendendola immortale". E così accadde... Vi è forse differenza in quello che voi avete appena fatto lady Gonzaga? Taliesin, il bardo |
17-09-2012, 12.06.08 | #67 |
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....."La vita non è contenuta dentro i miei scritti, ma nei vostri occhi che continuano ad emozionarli nel leggerli lady Gonzaga...".....
Questo che avete scritto e' stupendo....Taliesin......si puo' scrivere il nulla eppure ci sono occhi di un animo armonioso che riescono a leggervi parole infinite...... |
17-09-2012, 13.33.09 | #68 |
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quanto è vero ciò che dite lady Elisabeth
grazie caro Taliesin
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17-09-2012, 14.52.34 | #69 |
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Ho raccolto queste vostre piccole palpitanti emozioni e le ho riposte dentro la bisaccia a tracolla dove conservo le cose a me più care di gioventù, affinchè quando dovrò valicare il crepuscolo d'estate non debba patire fame e freddo nelle latitudini siberiali dell'oblio.
Grazie per questi vostri doni. Taliesin, il bardo |
21-09-2012, 17.28.09 | #70 |
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" Stancamente, tristemente,
per metà del giorno, sventolano gli ampi vessilli, in alto, sui merli di pietra. Strano e sinistro ulula il vento la sua canzone pegando le aste delle bandiere, mentre tutto solo, fissando la lama di luce della feritoia, io viaggio avvolto nelle tenebre. Ancora si inchinano i vessilli alla canzone del vento. A occidende s'avviluppa la bandiera sulla mia sventura..." In Prison - for Sir Thomas Malory Il Crepuscol d'Estate , personificatosi nell'ombra di un antico Bardo, ha portato con se gli ultimi sprazzi di armonia, lasciando alla sonnecchiante quiete dei colori autunnali il copimento dell'attimo sublime della venuta stessa, ovvero il passaggio ad un altro spazio temporale, magistralmente segnato sulle vetuste ed incomprensibili cartine segnate dal suo Creato. Lascerà dietro se polvere e vento, profumo di terre lontane, brandelli di emozioni e briciole di deruta memoria, ma soprattutto vivrà ancora una volta nella personficazione di chi potrà riconoscerlo in un altro Altrove, pronto a ritornare ogni qualvolta Camelot avesse bisogno di Lui... "Rex quondam, Rexque Futurus" Taliesin, il bardo postum scriptum: Grazie a... Il Re Orso, King Arthur, entità nascosta e semileggendaria, fondatore e re di Camelot. Il Cavaliere della Carretta, Sir Hastatus77, animo attento e virtuoso, guardiano del sapere e delle dogmatiche regole della nebulosa virtalità e sostenitore dell'utopia del sogno di Camelot. Il Cavaliere dell'Intelletto, Sir Guisgard, animo nobile e gentile, eterno fanciullo e distratto vegliardo, la cui sconfinata umanità trasuda dalle coste frastagliate della memoria, dove si infrangono possenti le sue onde di passione sparse nel segno della grande fratellanza universale di Camelot. Il Cavaliere del Crepuscolo, Sir Morris, animo combattente e combattutto, che possa in lui riaccendersi la lanterna della luce onirica, in un momento buio del cammino, affinchè possa ritrovare il battuto sentiero che lo accoglie tra le braccia di Camelot. Il Nobile Scudiero, Parsifal25, animo cristallino e solare come la terra che lo ha generato, affinchè le sue creazioni assumano quei colori e quei profumi che rappresenta degnamente ed umilmente, nel segno della continuità per la vita stessa di Camelot. Il Poeta del Dolce Stil Novo, Messere Drusus, che con le sue creazioni ha lasciato dietro se un'emozione passata impressa in un presente chiamato Camelot. Il Vecchio Bardo, Messere Emrys, saggio mentore di epoche passate e conoscitore delle erbe dell'animo con le quali addolcire ogni passaggio torrenziale di Camelot. L'Apprendista Stregone, Mesere Daniel, fanciullo spensierato , studente di scienze moderne ed incorruttibili, ammaliato dal sogno di fratellanza espresso dal popolo di Camelot. Il Sopravvissuto, Messere Alive, per la trasparenza con cui è riuscito a presentarsi a corte, definendosi semplicemente un uomo, in un sonnecchiante pomeriggio estivo conquistando così la fiducia del popolo di Camelot. La Signora dei Grandi Rimpianti, Lady Ilamrei, colei che con la sua purezza ed il suo ingegno ha insegnato a generazioni di viandanti a percorrere le lastricate ed indorate vie di Camelot. La Dama Guerriera degli Elfi, Lady Brianna85, per la sua spumeggiante vitalità attraverso la quale lascia sempre un segno tangibile del suo passaggio tra le sue familiari vie di Camelot. La Signora delle Emozioni, Lady Chantal, la cui temporanea assenza è colmata solo dalle meragliose scritture in prosa ed in poesia che ha disseminato nei cuori afflitti dell'intera corte di Camelot. La Dama dalle Sudate Carte, Lady Talia, personalità inteligente e sensibile, svelatrice degli arcani e degli indovinelli, signora dal passo sicuro e deciso, anima fanciulla di un mondo antico che uomini moderni chiamarono Camelot. La Guerriera delle Acque Magiche, Lady Altea, maestra degli intrecci poetici e delle prose sublimi, amica fedele di colei da cui venne generata e a suo volta per Amore, e solo per Amore, ne ebbe cura, custode segreta di un mondo perduto che ridenti voci di bimbi in festa chiamarono Camelot. La Dama Viaggiatrice tra le Pietre, Lady Elisabhet, signora di bianco vestita, regina dei corridoi illuminati dal suo passaggio sottile e discreto, guerriera dagli occhi di ghiaccio attraverso l'elsa di una spada, madre di popoli che nel suo grembo fecondo ritrovano il sorriso gli ammalati lasciati in solitudine nel lazzaretto di Camelot. La Signora che Cammina sulla Via dei Pellegrini, Lady Gonzaga, talento poetico nobile e virtuoso che dopo spazi temporali d'assenza longeva e continua, ha ritrovato la giusta collocazione per la sua Arte profonda e creatrice sul trono che da sempre le spetta, in quella magica cornice d'altalena, come una sorta di giostra di anime sparse per l'intera Camelot. Agli ultimi Giovan Viandanti che hanno ormeggiato il loro vascello di emozioni nel porto di Camelot e che lo spazio temporale non è stato concesso abbastanza prestamente per la loro profonda ed esaustiva conoscenza. A coloro che involontariamente, per difetto di memoria o per diletto poetico, per noia o rassegnazione, in direzione differente e contraria, non hanno colto scambi di emozioni con il passaggio del Crepuscolo d'Eestate, ma che comunque sono e rimangono linfa vitale per l'esistenza di un solo grande sogno primordiale, il sogno di un grande sciamano guerriero, chiamato Merlino e del suo re fanciullo, chiamato Artù: un sogno chiamato Camelot. Taliesin, il bardo |
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