23-11-2018, 02.12.45 | #61 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Si, brava...” disse Elv guardando Gwen con i capelli legati dietro “... spogliati...” accarezzandole le braccia con delicatezza e sensualità, mentre il fuoco inquieto e scoppiettante del camino rendeva l'atmosfera raccolta, in un certo senso magica ed intrisa di un rosso ipnotico.
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23-11-2018, 02.21.17 | #62 |
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Accennai un sorriso quasi divertito.
Poi, mi disse di spogliarmi, continuando ad accarezzarmi le braccia in quel modo che mi stava piacendo, così dolce ma anche sensuale e tutto suo. Allora iniziai a spogliarmi, lentamente e con attenzione, finché i miei vestiti rimasero sul pavimento insieme alla sua camicia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
23-11-2018, 02.28.09 | #63 |
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Elv restò a guardare Gwen mentre si spogliava.
La guardava tutta, seguendo ogni suo movimento, per poi cercare i suoi occhi. Fino a quando la ragazza restò solo con la biancheria intima. Allora portò le mani sul reggiseno di lei, sfilandolo piano, restando a fissare i suoi occhi. Poi guardò i suoi seni ormai scoperti, tornando ancora a cercare gli occhi verdi di Gwen. Uno sgardo intimo, profondo. Allora si chinò su quei seni e cominciò a baciarli. In maniera appassionata, assaporandoli con avidità. La sua bocca giocava mentre le sue mani tenevano stretti quei seni. In un attimo Gwen si ritrovò stesa sul tappeto, le sue mutandine che scivolarono via come una carezza ed un istante dopo Elv era sopra di lei, in un amplesso caldo, avvolgente, appagante.
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23-11-2018, 02.39.08 | #64 |
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Mi guardò ogni singolo istante, senza distogliere mai lo sguardo, seguendo i miei movimenti e osservando i miei occhi.
Poi, tolse il reggiseno e, dopo aver sondato il miei occhi col suo sguardo profondo e appassionato, iniziò ad assaporare i miei seni, con avidità, con passione, con desiderio, facendomi gemere senza sosta. E passò poco prima che ci unissimo in quell'amplesso. Fu bellissimo, appagante, qualcosa che non avevo mai provato e che pensavo non potesse appartenermi. Mi sentii sua, sì, ma perché sentivo il forte desiderio che aveva di me, non certo perché pensava, come tutti gli altri, di avermi comprata, al pari di un animale. E mentre, preda dell'estasi più assoluta, stringevo forte le sue spalle e i suoi capelli neri, mi sentii stranamente completa, pervasa da un totale senso di pienezza. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" Ultima modifica di Lady Gwen : 24-11-2018 alle ore 18.27.04. |
23-11-2018, 02.39.30 | #65 |
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La corsa nel traffico infinita, ma possibile che tutti debbano muoversi alla stessa ora?
Anche stamattina ho rischiato di non arrivare in orario, avrò dormito si e no due ore e quella maledetta sveglia non è abbastanza potente per svegliarmi. Le cannonate, ci vorrebbero le cannonate. Ma ne è valsa la pena, dopotutto. Oh il capo sarà così contento di scoprire che quel serial killer ha avuto ciò che si meritava. Non l'aveva detto lui che uno così non era degno di vivere? Mica è colpa mia se ha compreso le sue colpe e si è gettato giù dal 27esimo piano! O forse sì... ma questi sono dettagli. Dopotutto non mi è sempre stato detto che dovevo usare le mie abilità per il bene? Solo dopo essersi accorti che non c'era modo per farmele passare, ovviamente, nemmeno si trattasse di un raffreddore. Ma la gente ha spesso paura di ciò che non comprende. E i miei, di certo non fanno eccezione. Si sono tranquillizzati solo quando ho smesso di parlarne, e hanno fatto finta che quella fantomatica notte non fosse mai esistita. Ma io la ricordo bene... ogni dettaglio, ogni istante. La notte in cui mia madre mi dimenticò allo zoo. Ancora oggi mi chiedo come diavolo si faccia! E io dimentico sempre tutto, s'intende. Ricordo anche quel mondo spettrale, il silenzio rotto solo dai versi degli animali. E poi lei. Lei che mi guardava con i suoi occhioni gialli. Era bellissima. Sembrava la versione ingigantita del mio gattino nero. Così mi avvicinai, e avvicinai, e avvicinai. Gli occhi gialli sempre più vicini, il pelo lucido che rifletteva la luce della luna. Ma poi vidi le fauci, gli occhi sempre più grandi. Da allora ricordo solo il cigolio della sbarra che si apre, e il mio grido così forte da allertare la sicurezza. Quando mi risvegliai in ospedale, seppi che la Pantera era stata abbattuta. Eppure da quel giorno, lei vive in me. Ho smesso da anni di chiedermi perchè, che motivo ci fosse o che senso avesse, ho accettato ormai l'idea che vada oltre la mia comprensione. Forse mi è stato fatto questo dono per uno scopo, forse completamente a caso. Ormai so che non lo scoprirò mai. Io sono quella che sono, e non cercherò di cambiare. Ero arrivata alla sede del giornale Munn, strisciai il pass all'ingresso e mi diressi nel mio ufficio. Ero in ritardo, tanto per cambiare. Non ci voleva. Tanto più che oggi la giornata è lunga, e il capo avrà sicuramente bisogno di me. Ma lui ha sempre bisogno di me, pensai con un leggero sorriso. Arrivai alla mia scrivania che lui non era ancora arrivato, per fortuna, così ebbi il tempo di sistemarmi un po'. Preparai tutto il necessario per la riunione delle 11, sistemai in una cartelletta la ricerca che mi aveva chiesto di fare il giorno prima, chiamai il dentista per confermare il suo appuntamento e spostai invece il pranzo con una fonte al giorno successivo, come mi aveva chiesto. Che avrebbe fatto senza di me?
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì! Ultima modifica di Destresya : 23-11-2018 alle ore 03.02.39. |
23-11-2018, 02.45.28 | #66 |
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Gemettero a lungo ai piedi del camino scoppiettante, stringendosi l'una all'altro.
Un amplesso lungo, profondo, appassionato, appagante. A lungo il volto di Elv fu vicinissimo a quello di Gwen, sfiorandosi più volte, ma lui fu corretto ed attento nel cedere mai alla tentazione di baciarla, come pattuito. Erano soli in quella casa isolata e Gwen fu libera di gridare mentre Elv la faceva sua. I loro gemiti, i sussurri, l'odore dei corpi accaldati, inumiditi e scivolosi l'uno contro l'altro, tutto si confuse in quell'atmosfera erotica e sconvolgente, fino a quando esausti si abbandonarono soddisfatti su quel tappeto.
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23-11-2018, 02.59.27 | #67 |
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C'era un'intimità forte, palpabile, intensa.
Come quell'amplesso. Era profondo, travolgente, che toglieva il fiato, per poi mutarlo in sussurri, gemiti e urla, di quelle che nascevano dal profondo. Ed era bellissima la sensazione del mio viso vicino al suo. Troppo bella perché io la considerassi legittima. Intanto ci stringevamo, forte, senza lasciarci mai e i nostri corpi scivolavano l'uno sull'altro, creando una perfetta mescolanza dei loro profumi in uno solo. Finché tutto quello giunse al termine. Ci fu il silenzio. Si sentiva solo il crepitio del fuoco, verso cui mi voltai, rotolando su un fianco. Sentivo sentimenti contrastanti, dentro di me. Pensavo che fosse stato troppo bello per essere semplicemente "lavoro", troppo intimo, troppo intenso e profondo, ma mi dicevo che sì accidenti, perché non avere anche io diritto a un angolo di apparente felicità, di tanto in tanto? Preda di questi pensieri, rimasi a fissare le fiamme. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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23-11-2018, 03.09.31 | #68 |
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Destresya attraversò il traffico cittadino, il caos derivato dal risveglio della città, dell'apertura dei negozi e dai migliaia di pedoni e passanti che si riversarono sui marciapiedi, nelle piazze e ad ogni angolo di strada.
Raggiunse la redazione del giornale Munn e subito si mise al lavoro. C'era fermento in tutto il giornale quella mattina. Era infatti il giorno dell'attesa intervista al misterioso ed inquietante supercriminale Fantamas.
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23-11-2018, 03.14.51 | #69 |
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Oggi era il grande giorno.
L'intervista a cui il mio capo aveva lavorato per non so quanto tempo. Nessuno ci credeva. Io sì. Io credevo in lui, sempre. Dopotutto l'avevo seguito in ogni inchiesta, intervista, scandalo. Certo, nell'ombra e lui non sapeva nemmeno cos'altro avevo fatto per completare le sue indagini, per arrivare dove lui era costretto a fermarsi. Mi aveva chiesto di preparare delle cose per l'intervista, e io le avevo lì pronte sulla scrivania. Mancavano solo lui e il misterioso criminale. Ero davvero eccitata all'idea di quel grande giorno!
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì! |
23-11-2018, 03.15.09 | #70 |
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Anche Elv restò in silenzio accanto a Gwen, lui però fissava i bagliori del fuoco sulle pareti.
Durante l'amplesso era stato si appassionato, ma anche dolce, premuroso, attento ad ogni bisogno di lei. Ora però c'era solo silenzio. “Io ho fame...” disse ad un tratto “... tu? Preparo qualcosa? Magari un panino?”
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