I racconti del Bianco e del nero

[Lady Gwen]

Terminato il pomeriggio, mi preparai ed uscii.
Fermai la moto davanti al teatro, che era già abbastanza pieno, con tutte le persone accalcate in biglietteria e fra loro vi era anche Matt, così lo raggiunsi.
"Buonasera..." gli sorrisi, anche se la folla mi dava già sui nervi e mi stavo amaramente pentendo di ciò che avevo fatto.
Non ero in vena di uscire, ma mi convinsi che dovevo farlo per Onya.

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[Destresya]

Seguii Roan all'interno di quel cunicolo, guardandomi attorno estasiata.
Poi annuii alle sue parole.
"Incredibile, davvero incredibile..." più mi guardavo intorno più le cose mi sembravano tutte così assurde.
"Se davvero è una cosa tutta naturale è ancora più incredibile, sembra davvero così perfetta e regolare da fuori.
"Continuiamo!!" esaltata da quella scoperta così stimolante.

[Guisgard]

Matt sorrise a Gwen e la salutò, poi entrarono insieme nel teatro comunale, un edificio squallido, dai muri lisci e bianchi, pochi posters e locandne alle pareti, qualche custode ed un bar che vendeva merende e bibite per gli spettatori.
Il tutto era molto provinciale e piatto.
Nello stesso momento Destresya e Roan erano penetrati ormai nella misteriosa piramide.
Ad un tratto i 2 sentirono strani rumori, simili a canti.
"Sembrano voci umane..." disse piano Roan "... provengono da quella cavità..." indicandola a Destresya.

[Lady Gwen]

L'interno del teatro era spartano e piatto, nulla di eclatante.
"Dovrebbero rivalutarlo un po', questo teatro, è così abbandonato a se stesso e piatto..." commentai con una smorfia, guardandomi attorno prima di prendere posto.

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[Guisgard]

A quelle parole di Gwen l'auditorio si oscurò.
Le luci si spensero infatti e il tipo che lei aveva visto davanti a casa sua con i volantini diede il benvenuto ai presenti.
Annunciò allora uno spettacolo a suo dire incredibile, presentando poi il famoso mago che apparbe da una scatola rettangolare al centro della scena, col suo abito da prestigiatore.

[Destresya]

Continuammo a camminare nella cavità, finchè non sentimmo qualcosa.
Erano voci, voci umane, come sottolineò Roan.
"E stanno... cantando?" stupita, voltandomi a guardare Roan, perplessa.
"Oddio, la cosa si fa decisamente strana!" continuando a fissare nella direzione di quei canti.
"Stiamo attenti a non farci vedere!" sussurrai.

[Lady Gwen]

Appena prendemmo posto, le luci si spensero, segno che stavamo iniziando ed il tipo che era pure venuto a casa distribuì altri volantini della serata.
Fece poi la presentazione dello spettacolo, una cosa a suo dire mai vista ed il fantomatico mago apparve al centro del palco.
L'effetto sorpresa c'era, anche il vestito da prestigiatore, c'era tutto insomma, anche se il mago era più giovane di quanto pensassi.
Ero comunque ormai curiosa e aspettavo che lo spettacolo entrasse nel vivo.

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[Guisgard]

Lo spttacolo cominciò.
"La magia è molte cose." Disse il mago Elv. "O meglio... la magia è ovunque. Non è magico quando lei ci dice si la prima volta? O forse quando speriamo in qualcosa e poi quella cosa si realizza? O anche solo sognare di notte, quando dormiamo? Si, la magia è ovunque intorno a noi e forse noi lo ignoriamo. Cosa potrei fare ora per stupire gli scettici se non usare la magia?"
Gwen nel pubblico ascoltava.
Intanto alla piramide la scrittrice era con lo studioso.
Roan annuì a Destresya e le fece cenno di seguirlo.
Si incamminarono nella fessura e penetrarono in quello spazio, in fondo al quale provenivano i canti.
Arrivarono infine dove una grande caverna si apriva e qui con sorpresa scoprirono la verità.
"E' solo il vento che penetra dalle crepe nella roccia..." Roan indicando il soffitto di stalattiti a Destresya "... sibila fra le pietre..."
Sembrava una cattedrale fatta di stalattiti.

[Lady Gwen]

Il mago cominciò a parlare e più lo ascoltavo, più rimanevo della mia idea.
Sì, era davvero uno di quelli che volevano stupire con tanti effetti speciali e la parola, ammaliante e seduttrice, era fra quelli.
Tanto che guardai perplessa Matt seduto accanto a me, davvero poco convinta.
Beh con questo concetto avrebbe potuto tirare qualsiasi cosa fuori dal cilindro, letteralmente parlando anche, ma di certo era lontano anni luce da tutto ciò che l'occulto rappresentava per noi.

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[Destresya]

Seguii Roan in quelle cavità e quello che vidi mi lasciò senza fiato.
Niente, non c'era niente, o meglio.. non c'era nessuno.
Possibile? Eppure io quelle voci le avevo sentite, le avevo sentite veramente.
"Incredibile.." mormorai.
Ero davvero senza parole.
"Possibile che il vento possa creare quello che abbiamo sentito?" guardandomi intorno.
"Ad ogni modo è un posto stupendo..." con la testa all'insù e la bocca spalancata.