07-11-2012, 19.22.09 | #701 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Lin sorrise ad Altea.
“Dunque, per farmi perdonare” disse “oggi ruberemo un po' di tempo alla nostra lezione, anche se, forse, quel regalo di cui vi dicevo può benissimo avere un valore didattico.” Le fece l'occhiolino. “Ora usciremo dalla vostra bella dimora, ma stavolta senza prendere la carrozza. Faremo due passi all'aria aperta, dirigendoci così sul luogo di quel certo dono. Cosa ne dite?”
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07-11-2012, 19.31.55 | #702 |
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"A piedi" risposi sorpresa.."volentieri..anche perchè sono davvero curiosa però prima vorrei chiedervi una cosa".
Presi le mappe che acquistai all'emporio.."Vedete questa piccola isola, la prima vicina a Las Baias..come si chiama, è sicura?Che ne dite se chiediamo domani a qualche marinaio di portarci e farmela visitare, almeno vedrei nuovi posti" lo osservai con aria di supplica.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
07-11-2012, 19.37.57 | #703 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Avanti, tocca a voi, capitano.” Disse Giuff a Guisgard. “Il primo che sbaglia, perde il premio.”
“Alè!” Fece la bella prostituta francese, lanciando poi in aria la moneta. Guisgard allora prese la mira e la centrò in pieno con la sua pistola. “Bel colpo, no?” Ridendo il corsaro. “Oui, capitano!” Esclamò la francese. “Ora tocca a voi!” Voltandosi verso Giuff. “Lancia, sono pronto!” Fece il Gufo Nero. La donna lanciò un'altra moneta e subito il pirata sparò con la sua pistola, mancando però il bersaglio. “Oh...” rammaricata la donna “... mancato!” “Accidenti...” scuotendo il capo Giuff “... ho perduto! Beh, allora il premio è vostro, capitano!” Baciando la bella prostituta e poi spingendola nelle braccia di Guisgard. “Lancillotto e Ginevra!” Disse Guisgard, restando poi a fissarla con un sorriso compiaciuto. “E ora? Come la mettiamo? Mi dai la vittoria?” “Ma niente affatto!” Esclamò lei. “Sono ancora in gioco! E rilancio con Tristano e Isotta!” “Mmm...” fissandola lui “... vedo che sei un osso duro... allora io dico... Teseo e Arianna!” “Beh...” alzando un sopracciglio lei ed assumendo un'aria vagamente dubbiosa “... in verità è Arianna che merita un posto tra i celebri amanti, non lui... Teseo era un gran farfallone.” “Oh, avanti, miss so tutto io, non divagare!” Replicò Guisgard. “Ti ricordo le regole... il primo fra noi che non riesce a trovare una coppia di celebri innamorati perde!” “Ricordo perfettamente le regole, mio caro.” Fece lei. “Sottolineavo solo un'ovvietà, ossia che Teseo era un farfallone. E della peggior specie.” Guisgard rise. “E se tu lo neghi, allora vuol dire che lo sei anche tu!” Aggiunse lei. “Cosa? Un eroe mitologico praticamente invincibile?” Sorridendo lui. “No, un farfallone!” Sbottò lei. “Ed ora lasciami pensare alla mia risposta... dunque...” Lui la fissava continuando a sorridere. “E non tentare di distrarmi, Guardiamarina!” “Ti sto solo guardando, Gioia mia.” Disse lui. “E' vietato? Anche perchè oggi quella frangetta che ti sei accomodata sulla fronte la trovo irresistibile!” “E' vietato tentare di distrarre il proprio avversario!” Rispose lei. “Comunque, mi spiace per te, ma dico... Perseo ed Andromeda!” “Accidenti...” scuotendo il capo lui “... ma ci sono ancora altre coppie? Ne avremo dette perlomeno una dozzina a testa...” “Ti arrendi?” “Io? Affatto!” Esclamò lui. “Mi chiedevo solo se ci fossero ancora innamorati da qualche parte fra mitologia e Amor Cortese...” “Che delusione!” Sorridendo lei. “Tu che ti vanti di essere il più romantico, un cavaliere d'altri tempi, tutto amore e cortesia, battuto da una piccola dama!” “Ah, è così?” Con sguardo di sfida lui. “Allora vediamo un po'... ecco, ci sono! Sei pronta? Io dico... Pietro ed Eloisa!” Con soddisfazione lui. “Come la metti ora? Ti arrendi?” “Mai!” “Ah, ma non abbiamo parlato della posta in palio... cosa spetta al vincitore?” “Sceglierà lui... o lei...” “Interessante!” Facendole l'occhiolino Guisgard. “Ora però lasciami pensare...” tornando a concentrarsi lei, mentre lui continuava a fissarla sorridendo. “Allora...” sempre pensierosa lei. “Non siam pescatori, non siam marinai, nei gelidi mari del Nord...” cominciò a canticchiare lui “... e tutte le sere andiamo a vedere le bianche scogliere di Dover...” “La smetti?” Contrariata lei. “Di fare cosa?” “Di fare quello che stai subdolamente tentando di fare!” “Non posso guardarti, né commentare la tua frangetta” fece lui portandosi le braccia dietro la nuca “e ora neanche cantare... insomma cosa vuoi che faccia?” “Non stavi cantando, ma solo tentando di distrarmi!” Rispose lei. “E voglio che tu smetta di farlo, imbroglione!” Lui rise di gusto. “Ecco!” Imbronciata lei. “Ora vediamo se riesco a giocare tranquilla... dunque... si, ci sono! E stavolta non potrai replicare!” “Sentiamo...” curioso lui. “Allora, dico...” soddisfatta lei “... Admeto e Alcesti!” “Uh...” fece lui “... sembra un colpo decisivo alla gara...” “Si, lo sapevo!” Raggiante lei. “Sapevo che avrei vinto io!” “Oh, non cantare troppo presto vittoria...” mormorò lui “... ho ancora un asso nella manica...” “Quale?” “Beh, una coppia irraggiungibile...” fissandola lui “... una coppia che non ha nulla da invidiare a tutte quelle che abbiamo detto... e se anche la loro storia non è stata ancora narrata da qualche poeta o romanziere, lui non ama la sua amata meno di quanto Perseo amasse Andromeda, Lancillotto Ginevra o Tristano Isotta...” I suoi occhi chiari sembravano aver catturato tutti i giochi di luce di quel luminoso pomeriggio. “Quale coppia?” Chiese lei. “La coppia più bella di tutte...” “Dimmela...” “E avrò il mio premio?” “Si, se stai dicendo il vero...” annuì lei. “Pour nous, mon beau capitaine...” sussurrò la donna, allontanando da Guisgard quel lontano ricordo. “Un'altra volta magari...” accarezzandola lui. “Oh, mais pourquoi?” Delusa lei. “Che uomo siete? Non vi piaccio?” “Sono di quegli uomini che piacciono a te...” sorridendo lui “... quelli ricchi...” e le diede un sacchetto di monete. “Oh, merci!” Prendendo il sacchetto lei. Guisgard allora si alzò e si avvicinò ad una delle finestre, restando a fissare il mare blu e così chiaro di luci e riflessi.
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07-11-2012, 19.47.56 | #704 |
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Il resto della cena passo tranquilla.
Terminato il pasto il colonnello mi mostrò una splendida scacchiera e passo la serata, armato di una notevole pazienza, a insegnarmi le regole di quello strano gioco. Alla fine iniziai ad aver una certa padronanza dei vari pezzi che componevano la scacchiera e riuscimmo a giocare una intera partita senza che io avessi bisogno di spiegazioni; naturalmente persi. Il colonnello allora decise di ritirarsi e mi augurò la buona notte. Dalla finestra del salone si intravedeva uno spicchio di luna, "è splendida-pensai- scommetto che il riflesso che fa sul lago deve essere meraviglioso." La voglia di prendere Gulltoppr per una cavalcata notturna fino al lago era tanta, ma poi, mi ricordai delle parole di Sesc e decisi che non sarebbe stato saggio recarmi in giardino. Mi ritenevo perfettamente in grado di fronteggiarlo in caso di un suo eventuale approccio ma non volevo mettermi al suo livello o dargli strane idee sul mio ruolo nella casa. Tornai quindi nella mia camera. Mi misi la veste da notte, sciolsi i capelli e mi avvicinai alla piccola biblioteca addossata alla parete. Iniziai a scorrere i titoli sulle copertine di pelle e alla fine ne scelsi uno con una bella incisione sul cuoio. Presi in braccio Gon che sonnecchiava e lessi, anche se con un po' di fatica, le prime pagine. Era un libro di poesie. Ad un tratto sentii la fatica della giornata sulle spalle, gli occhi pesanti..la luce si faceva più flebile....buio.
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07-11-2012, 20.18.25 | #705 |
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“State tranquilla” disse Storm ad Elisabeth “la vostra roba all'albergo può attendere. Se tutto va come immagino e spero, stasera tornerete lì con la vostra governante, dimenticando così tutta questa spiacevole avventura.” Frustò il cavallo e il calesse partì.
Risalirono così il promontorio che a picco guardava verso il golfo, con Las Baias che pian piano diventava sempre più piccola e lontana, mentre il Sole calava man mano sopra un mare chiaro di riflessi purpurei. “I nostri cari cacciatori di taglie” fece Storm durante il tragitto “avevano un covo... di questo sono certo, perchè ne conosco l'ubicazione. E la vostra governante non può che essere lì.” Arrivarono così quasi sulla cima del promontorio e Storm fermò il calesse. Indicò ad Elisabeth una vecchia torre di avvistamento. “E' quello il covo.” Mormorò Storm. “Sono sicuro che la vostra governante si trova là. Ora ci occorre un piano.”
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07-11-2012, 20.39.06 | #706 |
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Talia andò in camera sua e si preparò per la partenza.
Aiutata dalla mamma di Jamiel preparò i suoi bagagli, in modo da poter partire il giorno dopo. Philip restò ancora un po' col signor Blind e ad ora di cena tutti si riunirono nel salone. Tutti tranne Arkwin. Maria aveva avvertito il marito che il vecchio padre appariva molto provato e non mangiava ormai da un giorno intero. Si rifiutava inoltre di vedere gli altri membri della famiglia. “Meglio lasciarlo così.” Disse Philip. “La morte di Passapour sarà un brutto colpo per lui. Dopo cena proverò io a dirglielo.” Fissò poi Talia. “Appena finito di cenare sarà meglio che tu vada a salutarlo. Forse gli farà bene vederti. Domattina partirai presto e forse non ti sarà possibile farlo.”
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07-11-2012, 20.48.48 | #707 |
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Sprono' il cavallo, e questo ci fece lasciare Las Baias velocemente, tutto era lontano, anche i miei averi......le piccole cose che mi rendevano esistente....viva,conoscoiuta...........il promontorio e l'acqua cristallina del golfo...solo un riflesso di colori, la natura era impareggiabile, non avrei mai potuto dipingere nulla di simile..Storm parlava, ero confusa ..una vecchia torre ed un piano...." Cosa potrei escogitare, non cosnosco questo posto, non so se vi sono entrate nascoste.........non so nulla mi chiedete troppo Storm, mi chiedete di pensare che tutto questo sia molto semplice...ho paura Storm..ho la netta sensazione che non troveremo Ingrid, non troveremo niente.........potrei solo entrare dentro ed urlare che rivoglio indietro la mia Ingrid....non ho un piano da offrirvi Storm, andate via e lasciatemi qui.....avete mantenuto fede alla vostra parola, mi avete portato nel posto dove si trova Ingrid.......e se continuerete a stare qui....la vostra vita, sara' in pericolo...".....mi avvolsi tra le braccia il mio scialle...c'era freddo
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07-11-2012, 21.02.30 | #708 |
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Lin sorrise ad Altea.
“Eh, non posso dire nulla...” disse divertito il maestro “... altrimenti vi rovinerei il regalo.” Lasciarono allora la villa e scesero verso il golfo, dall'altra parte del promontorio. Arrivarono così ad un ridotto molo, dove c'era una piccola capanna di pescatori. “Io sono nato e cresciuto in un posto come questo...” fece Lin “... e vengo spesso qui, quando voglio starmene da solo...” fischiò e dalla capanna uscì un vecchio pescatore “... Wesl!” Andandogli incontro Lin. “Come stai, vecchio mio?” I due si abbracciarono. “Ti presento Altea.” Sorridendo Lin. “Oh, i miei complimenti!” Esclamò Wesl. “Che bella fidanzata ti sei trovato!” “No, Wesl...” ridendo Lin “... non è la mia fidanzata.” “E cosa aspetti?” Replicò il vecchio. “Che qualcuno arrivi prima di te?” “Wesl, è un vecchio lupo di mare” disse Lin ad Altea “e conosce tutte le leggende di questi mari. A lui potete chiedere ciò che volete su queste terre.”
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07-11-2012, 21.11.00 | #709 |
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Gurenaiz passeggiava nervosamente nello spiazzo davanti alla locanda, in attesa di decidere il da farsi.
Si avvicinò a lui una vecchia. “Eh, sono cinquantanni che vivo qui” disse “e ho visto pirati di tutti i generi. Ho imparato a riconoscerli dagli occhi. Sai che un pirata possiede uno sguardo particolare e unico?” “Davvero?” Fissandola lui. “Già...” annuì la vecchia “... uno sguardo che brilla di una luce ignota a tutti gli altri uomini... posso ben dirlo, poiché io ho amato alla follia un pirata...” “E nei miei occhi cosa vedi?” “Tu non sei un pirata...” con un ghigno lei. “Cosa dici?” Stupito Gurenaiz. “Si, lo leggo nei tuoi occhi...” “Sei pazza!” “Solo due cose possono spingere un uomo comune a venire in un posto come questo...” mormorò la vecchia “... il denaro, o l'amore...” Lui la fissò. “E dai tuoi occhi comprendo quale sia questo motivo...” continuò lei “... dimmi, è bella? Si, deve esserlo davvero...” “Si...” annuì Gurenaiz. “Allora bada di non farti prendere...” disse lei “... sono malvagi gli uomini che stanno qui... ecco...” dandogli una boccettina “... usala con parsimonia... bisogna berla tutta per causare uno stato di morte apparente... infatti solo i morti vengono risparmiati da questi demoni...” e andò via. Gurenaiz restò allora a fissare quella boccettina che aveva in mano. Ad un tratto sentì una voce. Era Clio. “Dovevo immaginare si trattasse di questo...” scuotendo il capo Gurenaiz “... vogliono rendermi un assassino come loro...” fissò la ragazza “... si, andremo via da qui... andremo via insieme...” In quel momento arrivarono due filibustieri di Giuff. “In verità, bellezza mia...” rivolgendosi Gurenaiz a Clio e cambiano espressione “... ho già scelto la mia compagnia per stanotte... e non credo che lei mi rifiuterà questo, dato che potrebbe essere l'ultima mia notte d'amore... e non si rifiuta un ultimo desiderio ad un potenziale condannato a morte...” e con un gesto tanto improvviso, quanto istintivo, prese Clio fra le braccia e la baciò con trasporto.
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07-11-2012, 22.50.21 | #710 |
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Rimasi esterefatta arrivata in quel piccolo molo..e ancora di più nel sapere..che il maestro proveniva da quelle umili origini.
Un senso di vergogna mi pervase, per come lo avevo trattato il giorno prima..certo che capiva cosa significasse ascoltare un vecchio marinaio e me lo confermò da come abbracciasse e parlasse con Wesl. Effettivamente, era cambiato...sembrato essere a proprio agio e mostrare il suo vero Io. Fui destata dalla richiesta del maestro..."Prima di tutto sono felice di conoscervi messer Wesl..oh sono molte le cose che vorrei chiedervi. Però..visto che ho commesso un errore non fidandomi del maestro Lin.."ci fu un momento di silenzio e ci guardammo in viso "come dicevo al maestro..io posseggo un manoscritto..originale penso...sulle confessioni del pirata Topasfier sul Tesoro nascosto di Capitan Lanzaras e dove si trova..voi che dite di questa storia? Sono dicerie o qualcosa vi è di vero? E poi avrei un grande desiderio espresso al maestro...si può visitare qualche isoletta qui vicino? O vi è pericolo di pirati?" Mi augurai che pure Wesl non fosse pietrificato dal terrore al solo sentir nominare..Capitan Lanzaras.
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