17-08-2010, 16.54.04 | #701 |
Cittadino di Camelot
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Cavalcavo veloce, gli altri mi avrebbero raggiunto, ma almeno avevo un po' di tempo di distacco.
Il paesaggio si faceva abitato e dopo poco mi ritrovai nelle viuzze del paese. Chiesi ad una cortese signora dove potessi trovare la locanda, mi ci avviai ed affittai una stanza. La stanza era davvero parca, ma vi era tutto ciò che mi occorreva, un letto ed un catino. Dal sacco che portavo con me estrassi un abito rosso, non elegante ma decisamente femminile, che ben risaltava la mia figura e ben contrastava il mio capello bruno. Come sempre lo trovavo stretto e scomodo, ma per raggiungere il cuore di un uomo sarebbe stato più facile se i trilli ed i merletti facevano da supporto. Ad ogni modo feci scivolare nello stivale e nel corpetto un paio di "utensili" che mi sarebbero potuto essere utili. Mi misi il mantello sulle spalle, tirai su il cappuccio, chiamai Diamante e dopo aver nascosto la spada sotto la sella, decisi di andare a fare un giro. Iniziai a vagare nel paese, cercando di tanto in tanto di notare qualche particolare utile. Nulla di più di qualche bambino che correva, o donna che portava le ceste del pane o uomini che si recavano alla locanda dopo la giornata di lavoro. Lasciai il centro ed iniziai a salire su una collina, da lontano scorsi Rubens che stava venendo verso di noi. "Amico hai trovato qualcosa vedo. Quella casa laggiù? Quella dal camino fumante? va bene andiamo a fare un sopralluogo allora" Mentre mi avvicinavo vedevo del gran trambusto, ma avrei dovuto trovare una scusa, non potevo entrare e dire:"salve sono Polgara de Menestriére sono qui per catturare tale Guisgard, chi è?" magari c'erano i suoi compagni...dovevo stare attenta! |
17-08-2010, 16.57.29 | #702 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Nel frattempo, al borgo, Guisgard era sceso giù dal letto.
Camminava ancora a fatica, ma l'idea di restare ancora in quel letto lo stava facendo ammattire. Si avvicinò alla finestra e fissò la strada. "Strano..." pensò "... non sono ancora tornate... forse la madre di Tisson le avrà invitate ad entrare un momento..." Ma proprio in quel momento vide correre verso la casa Tisson con la zia sulle spalle. Si lanciò fuori dalla stanza ed attese sulle scale che la porta d'ingresso si aprisse. Alcuni istanti dopo entrò Tisson gridando. "Guisgard! Guisgard!" "Cosa è successo alla zia?" Chiese lui dalle scale. "Dov'è Talia?" "E' accaduta una disgrazia..." ansimò Tisson "... Talia è stata rapita da due misteriosi indibidui!" "E tu dov'eri? Avresti dovuto accompagnarle tu a casa!" Gridò con rabbia Guisgard. "Sono arrivato tardi!" Rispose Tisson raggiungendo l'amico sulle scale. "Ho visto tutto da lontano e quando sono giunto era troppo tardi!" "Maledetto idiota incapace!" Ringhiò Guisgard prendendolo per la giubba. "Lui non c'entra!" Urlò la zia. "E' terribile!" Guisgard si avvicinò e l'abbracciò. "Come stai, zia?" "Talia... Talia... che tragedia..." piangeva lei. In quel momento entrò anche lo zio. "Cosa accade?" Chiese. "Talia... povera ragazza... Dio aiutaci... l'hanno rapita... l'hanno portata via..." continuava a gridare disperata la donna. "Chi è stato?" Chiese lo zio sconvolto. "Come faremo a ritrovarla?" "Sarei dovuto andare io con loro... o non farle andare affatto!" Disse Guisgard con rabbia mista a paura. "Non posso fidarmi di nessuno... ho sempre fatto le cose da solo..." e fissò Tisson. "Ora non perdiamo la testa" intervenne lo zio "e cerchiamo di capire cosa è successo. E tu cerca di star calmo, Guisgard!" "Che il diavolo mi porti! Come faccio a satar calmo?" Urlò lui. "Parlate facile voi!" "Calmati o sarà peggio, Guisgard!" "Vedo che ti è tornato il senno!" Gridò allo zio. "Allora solo per il tuo comodo confondi i nomi delle persone! Ed ora lasciatemi in pace! Risolverò io questa faccenda!" "Deciditi a crescere una buona volta!" Disse lo zio schiaffeggiandolo. E nella stanza calò un irreale silenzio. Guisgard chinò il capo e fissò il vuoto della stanza con gli occhi di fuoco. "Se le accadesse qualcosa... io..." "Non accadrà nulla, vedrai, ragazzo mio." Rispose lo zio, stringendo la mano sulla spalla del nipote.
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17-08-2010, 17.34.59 | #703 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Cosa accadrà ora ai nostri eroi?
Riuscirà Polgara a trovare Guisgard e svelare il mistero della sua colpevolezza? Cavaliere25 riuscirà ad aiutare il suo capo, Maladesh, a giungere prima degli altri per acciuffare Guisgard ed intascare la taglia? Elisabeth scoprirà la verità su questa intricata vicenda? Hastatus come si comporterà davanti ai nuovi eventi? Cosa accadrà ora a Talia in quella Torre? E a Guisgard? Lo scopriremo presto... FUGA NEL CREPUSCOLO
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17-08-2010, 19.51.13 | #704 |
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Presi le briglie e spronai i cavalli al galoppo dissi forza dobbiamo arrivare il prima possibile tenetevi forte e mentre spornavo i cavalli diedi un occhiata a Maladesh e anche a buck
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fabrizio |
17-08-2010, 20.39.19 | #705 |
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Guardai Edell e la sorella che l'aveva allontanata da me.......in quel monsatero c'era qualcosa che non mi piaceva strane voci si udivano improvvisamente......la ragazza aveva gli occhi limpidi come due pozze d'acqua.....era stata abbandonata, gia'...abbandonata...." Non portatela via sorella fate venire Edell vicino a me, non ho paura di lei...come potrei, m parlate di una suora.......voi dite che e' uscita di senno...forse dice solo la verita', quella verita' che alcune persone preferiscono non udire.....se permettete vorrei andare con la ragazza da suor Madagyen......vorrei incontrare questa sorella.....potrei portare un po' di conforto alla poverina......."...Cosi' facendo tesi la mano ad Edell....e mi accorsi che la ragazza teneva uno specchio.......senza dire una parola mi tese l'oggetto e io .....prendendolo avvertii una strana sensazione.
Non ebbi subito la visione....avvertii come un ronzio..poi l'immaggine allo specchio divenne nitida........vidi polgara con abiti diversi da come l'avevo vitsa l'ultima volta..........vidi Cosimus....rivolgersi con disprezzo ad una ragazza........e avvertii ......la presnza della vecchia signora....Vidi Guisgard ancora debole che riceveva la notizia del rapimento........vidi tutto questo, quando lo specchio ando' in mille pezzi.......Cosimus....Udii ancora quella voce chiamarmi ...ora era imperiosa......ora era il mio tempo, la verita'..il bene e il male dovevano incontrarsi...... |
25-08-2010, 09.05.04 | #706 |
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Mi avvicinai alla casa, mi soffermai ad una finestra e sbirciai dentro.
Notai che c'era un gran movimento all'interno, doveva essere successo qualcosa... In totale gli individui erano quattro: tre uomini ed una donna, ma uno degli uomini era anziano, ergo Guisgard doveva essere uno dei due, ma quale? Girai l'angolo, il cane abbaiò ed io bussai alla loro porta. "Aprite per favore! Aiutatemi! Dei briganti mi hanno inseguito fin dal limitare della foresta!" |
26-08-2010, 02.36.46 | #707 |
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Quella stanza era umida e semibuia.
L'oscurità era a fatica squarciata dalla candela posta sul vecchio tavolo. Ad un tratto Talia sentì dei passi risalire dalle scale. La chiave della serratura cominciò a girare e la porta, cigolando, si aprì. Due soldati con una torcia si fermarono sull'uscio, mentre una terza persona entrò nella stanza. "Come state, milady?" cominciò a chiedere Cosimus a Talia. "Spero che la nostra ospitalità sia degna della figlia del visconte di Carcassonne!" E rise con ambiguità. Si avvicinò e la osservò con attenzione. "Siete davvero bella, milady..." aggiunse "... troppo bella per non affascinare il nostro prode Guisgard... peccato che sarete anche la sua rovina!" E si abbandonò ad una malefica risata.
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26-08-2010, 02.51.10 | #708 |
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Intanto, il carro di Maladesh e Cavaliere25 giunse a Capomagnus.
"Ora credo dobbiamo separarci, miei buoni amici." Disse Maladesh a frate Adamoc e Mion. "Io ed il mio confratello siamo attesi al convento." E salutati i due, i falsi frati raggiunsero un posto sicuro della campagna circostante. "Qui attenderemo il ritorno dei nostri due compagni." Disse Maladesh a Cavaliere25. "Sperando che ci portino notizie di quel gaglioffo di Guisgard." Nel frattempo, Mion e frate Adamoc presero alloggio alla locanda. "Quella donna..." cominciò a dire Mion "... è partita via come un razzo! Ma cosa ha in mente di fare!" "Lady Polgara" rispose frate Adamoc "credo voglia trovare al più presto quel Guisgard, per poi condurlo da sua grazia il vescovo." "Beh, non è detto che le cose vadano così!" Ribatté Mion. "Il destino di quel furfante è ancora tutto da decidere!" Ed estrasse rapido la sua spada.
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26-08-2010, 03.09.13 | #709 |
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Intanto, al monastero, Elisabeth aveva accanto la giovane Edell.
Questa all'improvviso le sorrise e le fece cenno di seguirla. Le due attraversarono un lungo corridoio e scesero una scala di pietra consumata. Giunsero così davanti ad una porta di legno massiccio. Edell estrasse da una tasca una chiave ed aprì quella porta. La stanza era semibuia e si intravedeva una sagoma seduta su un seggio. All'improvviso proprio quella sagoma si abbandonò ad una grottesca risata, mentre Edell accendeva un grosso cero posto sul tavolo. Elisabeth vide così il volto di quella sagoma. Era una vecchia suora, col viso segnato da profonde rughe e gli occhi grandi e stravolti che la fissavano. Aveva polsi e caviglie legate da catene che la inchiodavano al suo seggio. Osservò Elisabeth e di nuovo qualla folle risata alterò in maniera innaturale il suo volto.
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26-08-2010, 03.20.26 | #710 |
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Restare in quel luogo diventava ogni giorno più difficile!
Certo, Morrigan era grata alle pie sorelle per il modo in cui l'avevano accolta... quando era giunta in quel luogo, molti giorni addietro, era stanca, affamata e ferita... aveva ancora l'eco della battaglia nelle orecchie... no, meglio non ricordare!... ma questa non era stata che la parte più facile! Difficile era invece sottrarsi ai loro sguardi curiosi. Difficile era fingere interesse per le loro tranquille occupazioni. Difficile ancor più era nascondere la propria natura! Di certo le devote sorelle non avrebbero apprezzato le sue offerte notturne alla Dea, nè avrebbero voluto sapere degli uomini che aveva distrutto in battaglia. Eppure, c'era qualcosa di avvincente in quella finzione... qualcosa che aveva lo strano fascino della normalità... forse, col tempo, avrebbe anche potuto abituarsi a quella vita tranquilla... forse, se non fosse giunto quel richiamo a riportarla indietro! Già, quel richiamo, e quella donna! Da quando era arrivata l'aveva seguita da lontano, cercando di non attirare mai l'attenzione. Il suo primo pensiero era stato quasi di sollievo, perchè quella strana ragazzina, Edell, aveva almeno smesso di ronzarle attorno. Quindi aveva più volte ripetuto a se stessa che era più saggio, nella sua posizione, restare in disparte e non farsi coinvolgere in quel misterioso arrivo... ma alla fine era stato tutto inutile! Da quando quella donna era arrivata, qualcosa di misterioso sembrava essersi risvegliato nell'intero convento. Qualcosa che nessun altro sembrava notare, ma che galleggiava nell'aria... voci... voci insistenti... e un'aura irresistibile di pericolo e di mistero! E Morrigan sapeva che non avrebbe resistito, perchè nessuno resiste al richiamo più profondo della propria natura! L'avrebbe spiata di soppiatto, finche ne avesse avuto la possibilità, per vedere, per capire...
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
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