18-10-2011, 20.14.16 | #701 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: Dai boschi nebbiosi
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Mi ero ritirata nelle mie stanze, dopo aver affidato i documenti a Tyler e aver salutato calorosamente il buon Lord Tudor.
Mi infilai sotto le coperte e faticai a prendere sonno. Quella notte sognai il palazzo di Beauchamps e il piccolo tempio di pietra seminascosto dall'edera, dove mi nascondevo a leggere libri. Vi avevo trascorso le liete ore della mia giovinezza. Quando mi svegliai ero riposata e pronta a mettermi in viaggio. Non avevo fatto preparare alcun bagaglio eccetto una piccola borsa in cui avevo accuratamente celato i gioielli di mia madre. Mi vestii con abiti dai caldi colori autunnali e mi coprii con un pesante mantello da viaggio. Sentii la mancanza di Giselle. Scesi nel piazzale di fronte al palazzo, dove la servitù aveva preparato tutto per la partenza. Ero pronta ad accomiatarmi da Lord Tudor. Scrutai le persone lì radunate, cercando Tyler.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente. |
18-10-2011, 22.31.19 | #702 |
Cittadino di Camelot
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<<Dimoro presso Lord Tudor è vero ma ho sempre una casa.. Più o meno..>> dissi ripensando malinconicamente alla vecchia Torre..
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18-10-2011, 22.37.29 | #703 |
Cittadino di Camelot
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"Vi ringrazio giovane scudiero, non conosco ancora il vostro nome, ma è meglio mi tenga lontana dalla vostra dimora, nemmeno vi conosco. Non prendetela come una offesa ovviamente" e a un tratto passammo davanti alla residenza di Lord Carrinton, dal palazzo si vedevano dietro le tendi flebili luci, segno che il milord era in dimora. Più avanti si trovava la residenza di Lady Kate.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
19-10-2011, 00.11.21 | #704 | |
Cittadino di Camelot
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Li avevo seguiti a debita distanza, scivolando silenziosa come un gatto da un albero all’altro. Finché, ad un tratto, Tafferuille si fermò e si voltò a fronteggiare il vecchio capocomico...
Io mi acquattai dietro la base nodosa di un grande albero e rimasi in ascolto, le orecchie tese e l’animo in subbuglio. Tafferuille iniziò a parlare... la sua voce profonda e musicale riempiva l’aria, facendo vibrare ogni singola corda del mio animo: capii subito che mi ero sbagliata, capii subito che quel discorso non avrebbe portato a ciò che temevo potesse rivelare quanto piuttosto a ciò che speravo di riuscire ad ottenere... Essien esitava, si muoveva a scatti, era agitato e preoccupato, era perplesso... ma ciò che mi colpì davvero fu la capacità dialettica del misterioso Tafferuille, il suo saper far leva sui punti giusti, il suo velato alludere a qualcosa che ad Essien stava fin troppo a cuore: il bene della compagnia... Citazione:
E, inconsciamente, un leggero sorriso mi si allargò sul volto. Tafferuille... Chi era davvero Tafferuille? Chi si celava sotto quella scorza dura e apparentemente impenetrabile? Li osservai ancora per un istante, Essien e Tafferuille... e qualcosa di indefinito prese a muoversi in me: Ostyen... Saremmo andati ad Ostyen, dopotutto... Sapevo che il futuro mi attendeva ad Ostyen, così come il passato... e quell’idea che tante e tante volte avevo accarezzato nella mia mente, quel proposito che mi aveva invaso l’anima quasi inquinandola, iniziò in quel momento a prendere una sua forma definita, iniziò ad avere dei contorni, iniziò ad apparirmi realizzabile... All’improvviso mi riscossi. Arretrai di molti passi, sempre in assoluto silenzio, e solo quando fui certa che nessuno dei due uomini mi avrebbe ormai notata, mi voltai e presi a correre verso il carrozzone. “Eccoci qua!” dissi agli altri, facendo teatralmente ingresso a passo lento nel gruppo e sventolando il panierino di vimini nel quale avevo confusamente gettato qualche fiore strappato in corsa “Sono stata a cogliere i fiori che mi servono per la prossima scena... quelli che dovrò donare a Renart! E ora che abbiamo tutto e tutto è a posto possiamo cominciare con le prove!” Mi lisciai il vestito con la mano libera, sistemai meglio i fiori nella piccola cesta e sorrisi, con l’aria più innocente e candida che possedevo.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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19-10-2011, 01.59.16 | #705 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Tutto al Belvedere era pronto per la partenza di Melisendra.
La ragazza scese nel cortile e vi trovò lord Tudor ad attenderla. “Ragazza mia…” sussurrò emozionato il vecchio duca “… per il legame che avevo con vostro padre e con…” esitò “… vostra madre, voi mi siete cara come una figlia… in qualsiasi momento questo palazzo è casa vostra. Rammentatelo sempre.” Le baciò teneramente la fronte. “Mi raccomando, in voi scorre l’ultimo sangue dei Du Blois… siatene sempre orgogliosa… vi occorre una scorta, milady?” “No, milord.” Disse Tyler avanzando verso di loro. “Penserò io a madame Melisendra. L’ho sempre fatto, sin da quando ero al servizio della sua nobile famiglia.” Lord Tudor fissò prima quel giovane, poi Melisendra. “E sia…” abbozzando un sorriso “… milady, credo siate in ottime mani… forse le migliori... che il Cielo vi assista, vi guidi e vi risparmi.” “Appena vorrai, partiremo.” Disse Tyler avvicinandosi a Melisendra. I cancelli del Belvedere si aprirono ed una nuova vita spalancava le sue porte davanti alla giovane signora di Beauchamps.
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19-10-2011, 02.05.35 | #706 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Intanto, Altea, Daniel e Lyo, ancora privo di sensi, giunsero nella dimora di lady Kate.
La donna era impegnata con i suoi giardinieri nel suo giardino. “E queste?” Domandò ad uno di loro. “Sono le rose inviatevi da sir Guisgard, milady.” “E lui?” Chiese la donna al giardiniere. “Non… non ha lasciato alcun biglietto per me?” “Ha solamente detto che queste rose arrivano direttamente dalle Fiandre, coltivate da un fioraio di sua fiducia.” Rispose il giardiniere. “Esse sono quelle che vi aveva promesso per il vostro giardino.” “Capisco…” delusa la dama “... a volte penso che quell’uomo si giovi di essere uno dei migliori partiti del regno... ah…” sospirando. “E le rose, milady?” “Disponetele nelle anfore di Maiolica.” Ordinò la dama. Nel frattempo uno dei servitori si avvicinò ad Altea, Daniel e Lyo. “Desiderate, miei signori?” Chiese loro.
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19-10-2011, 02.22.37 | #707 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Lord Carrinton era tornato nel suo palazzo.
Se ne stava su una sedia con il calice ricolmo di vino ed il cuore pieno di inquietudini. Il suo bel viso era una maschera di sudore ed i lunghi capelli scendevano disordinati sul collo e sulle spalle. Il viso di Altea gli appariva in ogni istante. Il suo sorriso, l’eco delle sue parole, il profumo dei suoi capelli. “Ho bisogno di nuovi abiti…” disse lei mentre si spazzolava i capelli “... lord Tudor darà un nuovo ricevimento ed io non voglio sfigurare... del resto sono la più bella dama di Camelot...” Carrinton la fissava stando in piedi accanto alla finestra. “Tu non mi ami...” mormorò. “Che sciocchezze.” Con indifferenza lei. In quel momento entrò Angry con un nuovo abito. “Mettilo pure sul letto, Angry...” indicò lei alla governante. “Siete bellissima, milady.” Sorridendo questa. “Dillo allora al tuo padrone...” alzandosi lei ed avvicinandosi al letto “... lui che invoca l’amore… mio caro, l’amore non esiste... la bellezza si... ed è mia.” E rise. “Angry, fa portare i miei vestiti a Carrinton Hall.” “Che vuol dire?” Domandò Carrinton. “Che mi trasferisco là.” Rispose lei. “Tranquillo, reciterò la mia parte di moglie devota e perfetta... ma voglio la tua tenuta di caccia... Angry, aiutami ad indossare il mio abito.” Ordinò poi alla sua fedele governante. Carrinton uscì dalla stanza stizzito. “Che sciocco…” sussurrò lei. “Non badateci, milady.” Disse Angry. “Voi siete la più bella, la più raffinata dama di Camelot... nessuna prenderà mai il vostro posto.” “Giuramelo, Angry.” “Lo giuro, mia signora...” fissandola la governante “... io non permetterò mai a nessuna di prendere il vostro posto... sia in queste terre, sia nel cuore di lord Carrinton...” Carrinton, dopo quel ricordo, ebbe un sussulto e lanciò il bicchiere contro la parete, frantumandolo in più pezzi. Corse allora verso le scuderie e prendendo il suo cavallo migliore galoppò poi verso Carrinton Hall. Entrò nel cortile e chiamò Altea più volte. “Non è più qui, milord.” Uscendo nel cortile Angry. “Quella donna ha lasciato questa casa insieme a quel cavaliere ed i suoi scudieri.” Carrinton ebbe un impeto di rabbia. “E’ come tutte le altre, milord…” avvicinandosi a lui Angry. “Sta zitta!” Facendosi indietro lui. E, rimontato a cavallo, galoppò via da Carrinton Hall.
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19-10-2011, 02.49.16 | #708 |
Cittadino di Camelot
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"Milord, spero di poter ricambiare la vostra ospitalità e di potervi presto invitare a visitare le terre di mia madre..." mi inchinai "Spero vogliate porgere i miei saluti alla vostra pupilla e a vostro nipote." Sorrisi. "Vi invierò mie notizie e non esiterò a consultare la vostra saggezza, poichè so per certo che avrete sempre ottimi consigli da offrirmi... Vi ringrazio dal più profondo del mio cuore." I miei occhi esprimevano il sincero affetto che provavo per quell'uomo che mi aveva aiutata in quei momenti di difficoltà.
Montai a cavallo e mi sistemai il cappuccio sulla fronte. "Possiamo andare, Tyler... fatemi strada..." Temevo che, se avessimo esitato oltre, i miei timori avrebbero preso il sopravvento. Varcammo i cancelli e improvvisamente, cullata dall'andatura del mio cavallo, percepii di nuovo quella strana sensazione di solitudine e libertà.
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19-10-2011, 02.57.32 | #709 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Melisendra e Tyler galoppavano nella verdeggiante campagna ormai densa di quella foschia che sembra celare e confondere i desideri con le illusioni.
In breve giunsero al villaggio. “Mi dicesti di voler incontrare quel prete di cui ti parlai.” Disse Tyler. “Sei sempre della stessa idea? O preferisci andare direttamente a Trafford Bridge?”
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19-10-2011, 03.17.21 | #710 |
Cittadino di Camelot
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Ero assorta nei miei pensieri, quando Tyler mi rivolse la parola.
"Come dici?" scossi la testa. "Ah, ma certo... sì, prima cercheremo quel prete e poi ci dirigeremo a Trafford Bridge..." Riflettei un attimo, cercando di mettere in ordine le idee. "Pensi che lo troveremo? Al momento è l'unico indizio che abbiamo sull'esistenza del Giglio Verde... e l'unico collegamento che possiamo sfruttare per arrivare a lui... vale la pena provare a mandargli un messaggio..."
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