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Vecchio 11-05-2011, 21.03.08   #711
Lady Dafne
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Lady Dafne sarà presto famosoLady Dafne sarà presto famoso
Bevvi a piccoli sorsi il latte caldo che la sorella di Pasuan mi aveva portato, mi sembrò del fiele rivitalizzante. Mi riscaldò e mi diede un po' di forze in più.

"Comunque Pasuan non prendertela ma ha ragione tua sorella, meglio se diventa un letterato piuttosto che un cavaliere... e sai perchè! Però deciderà lui cosa vuol fare della sua vita. Ma Hubert è pur sempre figlio di cavalieri e quindi qualche trucchetto potrai insegnarglielo, ma non troppo eh?!"

Finii il mio latte, ripresi in braccio il piccolo Hubert che iniziava a piagnucolare per la fame. Istintivamente il piccolo cercò il seno per attaccarsi, mi imbarazzai un po' a dovermi scoprire difronte a Pasuan ma poi lo feci, alla fine era una cosa naturale. Il bambino succhiò quel poco latte che c'era e poi si rimise a dormire senza piangere, lo adagiai sui letto accanto a me.

"Sembra un bambino buono e tranquillo, vero? Questa qualità l'ha persa da me! Beh, sarà meglio che mi riposi un po' anch'io, inizio ad avvertire un senso di stanchezza e malessere. E' stata una giornata faticosa per me... ho fatto un bambino!" dissi ammiccando

Mi accoccolai ancora di più a Pasuan e poco dopo mi addormentai.
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"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire
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Vecchio 11-05-2011, 22.57.31   #712
Melisendra
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Melisendra sarà presto famoso
Lo schiaffo mi fece barcollare. Mi aggrappai al tavolo.
Ricacciai indietro lacrime di frustrazione.
Alzai lo sguardo verso di lui.
"Non posso... ucciderti." Sibilai. "Non capisci? Sei tu che mi hai dato ciò per cui vivo!" Gridai.
"E sì, ucciderò chiunque cerchi di togliermelo... soprattutto lui, ma non posso uccidere te." Guardai la candela sul tavolo e la afferrai rapidamente.
Strinsi il cristallo e mi punsi con uno spillo, fino a quando il sangue non sgorgò e potè nutrire la fiamma. Feci tutto molto rapidamente... il fumo si levò e lo evocai.
Uriel apparve nella nebbia che si era creata, tanto vicino che quasi avrei potuto stringerlo. Sorrideva, giocando con quello che sembrava un cavaliere intagliato nel legno. I suoi riccioli freschi di bagno ricadevano morbidi sulle guance e si asciugavano scompostamente. Parve vedermi, forse gli apparivo come nebbia confusa, ma certamente grazie ai suoi poteri poteva percepire la mia presenza. Continuò a giocare col suo cavaliere.
"Ci avrebbe uccisi... se io non avessi ucciso te..." ero concentrata. "Se non fossi scappata... sarebbe diventato un altro dei suoi giocattoli di morte."
Il fumo si dileguò e io crollai, sfinita.
"Non potevo permetterlo... è grazie a lui che ho avuto la forza di riprendermi la libertà ed è per lui che la difendo... il suo nome è Uriel... e sei stato tu a darmelo."
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Ultima modifica di Melisendra : 11-05-2011 alle ore 23.30.09.
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Vecchio 12-05-2011, 00.35.34   #713
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Gouf osservò l’immagine evocata dalle arti di Melisendra.
Restò per un attimo in silenzio.
Un silenzio enigmatico, indecifrabile, durante il quale strane e sfuggenti emozioni attraversavano il suo volto.
Poi, all’improvviso, come destatosi, si scosse ed afferrò con forza Melisendra.
“Tu menti!” Disse fissandola negli occhi. “E’ uno dei tuoi trucchi! Vuoi confondermi, turbarmi! O forse solo ingannarmi per paura che io ti invii a Capomazda!”
I suoi occhi, neri come la notte e specchio di quell’abisso infinito che aveva dentro di sé, nel quale sembravano essere precipitati tutti i suoi sentimenti, penetravano in quelli di lei.
“Un figlio non nasce dall’odio!” Gridò. “Eri venuta per tradirmi ed uccidermi, non per amarmi! E quell’immagine che mi hai appena mostrato è solo l’ennesima illusione, l’ennesima menzogna!”
E continuava a fissarla, come se cercasse qualcosa nei suoi occhi.
Forse cercava di scorgere la verità.
Una verità che forse, più di qualsiasi nemico, più della morte stessa, faceva paura al Cavaliere del Gufo.
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Vecchio 12-05-2011, 01.13.55   #714
Morrigan
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Morrigan ha un'aura spettacolareMorrigan ha un'aura spettacolare
Morrigan ascoltò quelle parole senza un sussulto e il suo sguardo scivolò a seguire quel movimento mentre Guisgard si sollevava e le sorrideva con quel solito sorriso di sfida e di sarcasmo.
Si sarebbe detto che quella fosse la sua abituale espressione, eppure Morrigan sapeva che non era così. Non aveva quel sorriso quando erano giunti nel villaggio devastato, e non aveva quel sorriso nemmeno un istante prima, quando lo aveva sorpreso a suonare quell'aria melanconica. C'era qualcosa che quell'uomo non avrebbe mai voluto rivelare di se stesso. Qualcosa di così profondo che faceva restare muta la sua stessa anima. E Morrigan, che aveva già conosciuto quell'ansia, si sentiva profondamente toccata da quel pensiero.
Così, inavvertitamente, senza nemmeno pensarci, tese una mano verso di lui, proprio nell'istante in cui egli si era appena risollevato da quell'inchino irriverente, e con la punta delle dita gli sfiorò il viso.

"Il figlio del vento... un altro figlio del vento..." sospirò piano, e i suoi occhi in quel momento erano calmi e seri, in netto contrasto con il tono scherzoso di lui "e il vento si sa, non si può fermare! Ma almeno lui, il vento... lui sa dove sta andado? O si aggira impazzito come le foglie che sbatte via lungo il cammino, alla ricerca di una strada che non trova?"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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Vecchio 12-05-2011, 01.24.55   #715
Melisendra
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Melisendra sarà presto famoso
Più lui mi scuoteva più sentivo la tempesta dentro di me placarsi.
Lo guardai con rassegnazione e ascoltai ciò che diceva.
"Lo credi davvero? E credi davvero che abbia finto di amarti all'epoca?" Presi fiato. "E ora? Cosa credi che stia provando... adesso?"
Mi girava la testa, quell'evocazione mi aveva sottratto le forze.
"Inviami pure a Capomazda... non mi importa, ma affronta la verità."
Strinsi il suo mento tra le dita e lo costrinsi a guardarmi dritto negli occhi.
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Vecchio 12-05-2011, 01.27.39   #716
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Pasuan guardò Dafne mentre stendeva il capo sul cuscino, col piccolo Hubert che già dormiva accanto a lei.
“Eh? Ma si, certo…” disse imbarazzato il cavaliere “… certo, sarai stanca… riposati… io… io vado di là… buon riposo…”
Uscì dalla stanza e raggiunse sua madre e sua sorella.
“Si sono addormentati…” sussurrò Pasuan.
“Si, un po’ di riposo le farà bene.” Annuì la madre. “Ed anche al piccolo. A quell’età i bambini devono solo mangiare e dormire. Dafne avrà già allattato il piccolo, immagino.”
“Cosa? Ah, si… si certo…” farfugliò Pasuan ripensando per un attimo la scena dell’allattamento.
“Cos’hai, fratellino? Sei in imbarazzo?” Chiese maliziosa Mian.
“Io? Ma poi perché non pensi agli affari tuoi!” Rispose piccato Pasuan.
Fissò poi sua madre.
“Come fai a conoscere il suo nome?” Chiese. “L’hai chiamata Dafne… come lo sapevi?”
“Fratellino, sei imbambola oggi!” Esclamò Mian. “Avrai pronunciato quel nome non so quante volte! Anche i mobili di questa casa sanno ormai che si chiama Dafne!”
La madre annuì sorridendo.
“Ora penso che tu voglia raccontarci un po’ di lei…”
“Si, mamma… è… è una cara amica…”
“Ma tu non eri quello che non ha mai creduto all’amicizia tra uomini e donne?” Intervenne sarcastica Mian.
“Insomma vuoi piantarla!” La riprese Pasuan. “Non hai nulla da fare? Perché non pensi a preparare qualcosa di buono? Per festeggiare il lieto evento?”
Mian gli fece una linguaccia.
“Prima Dafne mi ha detto che il bambino non è tuo…” mormorò la madre.
“Si, infatti…” chinando il capo Pasuan “… l’ho portata qui perché volevo che fosse al sicuro, protetta ed amata…”
“Hai fatto bene, Pasuan.” Sorridendo la madre.
“Beh, noi possiamo ospitarla, ma ad amarla devi pensarci tu, fratellino!” Fece Mian.
“Guarda che prima o poi te lo tiro davvero quella linguaccia che ti ritrovi!” Sbottò Pasuan. “Mamma…” con un’ombra di malinconia nella voce “... l’ho portata qui perché… se dovesse accadermi qualcosa… io so che ci sarete voi a prendervi cura di lei e del bambino…”
“Così mi fai paura, Pasuan…” mormorò Mian
La madre invece lo fissò senza dire nulla.
“Guarda che non ho ancora incontrato un cavaliere capace di battermi!” Esclamò Pasuan avvicinandosi alla sorella. “Perciò non capisco cos’hai da incupirti in questo modo!” E le fece l’occhiolino.
“Non dire più una cosa simile…” abbracciandolo Mian.
“Sono un cavaliere e sapete bene che siamo nel bel mezzo di una guerra…” stringendo a sé la sorella “… sapendo che Dafne ed il bambino sono qui al sicuro con voi, io mi sentirò più tranquillo... voi quattro siete la mia famiglia, le persone che più amo al mondo… tornerò sempre da voi… lo prometto…”
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Vecchio 12-05-2011, 01.37.44   #717
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard restò a fissare Morrigan, mentre lei gli sfiorava il viso.
“Vi facevo dama guerriera, milady…” disse con un lieve sorriso “… ma non vi immaginavo anche poetessa e filosofa.”
Chiuse gli occhi e lasciò di nuovo a quel sorriso irriverente di rispondere per lui.
“Il vento alla fine ritorna sempre da dove è arrivato…” aggiunse “… e per quanto folle ed impetuoso possa apparire, anche per lui ci sarà il tempo del riposo… ora devo lasciarvi, milady… vi auguro i sogni più belli.”
Le sorrise e si incamminò verso il borgo.
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Vecchio 12-05-2011, 01.59.15   #718
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Gouf fissò Melisendra negli occhi.
L’oscurità e l’inquietudine dei suoi occhi sembravano scontrarsi col chiarore e con la luminosità di quelli di lei.
Lei era lì, davanti a lui.
Sembrava stremata, indifesa, abbandonata, vinta da un qualcosa troppo più grande di lei.
Cosa aveva quella donna?
Si chiedeva Gouf.
Perchè era così diversa da tutte le altre?
Se ci fosse stata un'altra al suo posto, lui l'avrebbe già uccisa.
Era bellissima.
Forse non l'aveva mai vista tanto indifesa e sofferente.
Era come la notte che brilla con la luce della Luna e delle stelle.
Una luce mistica, misteriosa, enigmatica, a tratti inquietante.
Melisendra, diversamente da tutte le altre donne, aveva qualcosa celato dentro di se.
Forse proprio in quei suoi meravigliosi occhi simili a smeraldi.
Quegli occhi.
Lo fissavano senza che lui potesse impedirlo.
Poteva quasi specchiarsi in quegli occhi simili a giada purissima, che velate lacrime, trattenute a stento dalla ragazza, rendevano ancora più luminosi.
“Cosa vuoi da me? Dimmelo…” disse sottraendo i suoi occhi dallo sguardo di lei “… cosa cerchi qui? Se hai detto il vero, allora non celarmi più nulla…”
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Vecchio 12-05-2011, 02.45.07   #719
Melisendra
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Chiusi gli occhi, come per fare chiarezza dentro di me.
Sospirai e li riaprii.
"Vorrei vederti libero dalla tua rabbia... per un po' eravamo stati felici..." abbassai lo sguardo. "Ma devo essere pratica... devo sapere come sei sopravvissuto quella notte al mio bacio e se è vero che avevi scoperto un modo per contrastare il potere del mio signore."
Le lacrime tornarono a minacciare di traboccare e ancora una volta raddrizzai la schiena e le ricacciai indietro.
"Quello che non sai... quello che non ti ho detto è l'eredità di Uriel: il tuo sangue, i miei poteri. E lui lo sta cercando..." respirai a fondo "Ora è al sicuro, ma chi può dire quanto?"
Quasi evitava il mio sguardo, come se i miei occhi fossero lame affilate. Se solo fosse riuscito a dimenticare quella sensazione di solitudine e a fidarsi di me. Ma non si sarebbe mai allontanato da una guerra e io non avevo nessun diritto di chiederglielo. Avrei potuto chiedergli di non cercare mai Uriel, ma non sarebbe mai stato giusto.
"E' la mia vita... e anche tu... anche tu lo sei. Non posso odiarti." Sfiorai la sua guancia.
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Vecchio 12-05-2011, 03.00.51   #720
Guisgard
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I due a cavallo percorsero rapidi il sentiero che tagliava la campagna fino al folto bosco.
L’aria mite del mattino era intrisa della luminosità che il Sole di Maggio diffondeva ovunque, mentre dalla terra si riflettevano i colori ed i profumi della Primavera.
“Avanti, amico mio, manca poco ormai.” Disse Finiwell a Cavaliere25. “Poco oltre l’inizio del bosco troveremo il villaggio di Pasuan.”
Spronarono allora i cavalli e continuarono la loro corsa.
Ma all’improvviso un uomo apparve lungo la strada e con ampi gesti chiese loro di fermarsi.
“Cosa diavolo succede?” Domandò insofferente Finiwell.
“Perdonatemi, messeri…” fece l’uomo “… sono un boscaiolo e da anni ormai conduco questo mestiere insieme ai miei figli. Loro però si sono arruolati nell’esercito, per via di questa maledetta guerra che affligge tutti noi. Sono rimasto così da solo… vi è una grossa quercia che da mesi tento ormai di abbattere… ma da solo non ci riesco… mi dareste una mano?”
“Accidenti!” Esclamò Finiwell. “Amico, noi in verità abbiamo una gran fretta!”
Fissò poi Cavaliere25.
“E sia…” annuì “… ma facciamo presto! Avanti, ragazzo, diamo una mano a questo boscaiolo!”
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