03-04-2013, 14.10.13 | #721 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: Nibelin
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Le parole sussurrate dalla saggia donna, gelarono il mio sangue......
Un uomo per intentare una giusta causa è decaduto in uno degli inferni creati dal "Padrino" .......molto probabilmente, il potere che possiede và oltre il nostro comprender comune.... Divenni cupo in viso, e pensai' tra me: "Sarebbe un'impresa disperata la nostra......o meglio, la mia.......di certo non posso condurre degli onorevoli cavalieri ad un suicidio.....non ho neanche l'esperienza adatta per guidarli......" Mi alzai' di scatto dalla sedia e dissi: "......qualcuno......potrebbe farlo......"
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
03-04-2013, 14.58.53 | #722 |
Disattivato
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"...beh, io non dico che sia conscio di esserlo..." Sussurrai, pensando all'arconte.
"...oh, la bestia? Non saprei come altro definirlo... Ti giuro, non sembrava nemmeno umano... Sembrava uno di quei demoni che popolano miti e leggende... Si, vabbé era per spiegarmi... Non prendermi per pazza adesso..." Con un sorriso. Nonostante le mie perplessità, mi lasciai condurre da Mamyon fuori, verso il palazzo reale. Guardai stupita il casolare in cui ci trovavamo, e fui lieta di poterlo definire un posto sicuro. "...chissà quando avremo un po' di pace.." Dissi, con un sorriso. Camminammo in silenzio, uno accanto all'altra, per qualche tempo, ogni tanto i nostri occhi si incontravano, donandomi un sorriso inaspettato. Dopo poco, arrivammo al palazzo, Mamyon si fece riconoscere e chiese di parlare con l'arconte. Mentre aspettavamo la risposta della guardia a cui si era rivolto, eravamo in un'ampia anticamera. Mi avvicinai al cavaliere e lo guardai negli occhi "...Credi che ci saranno problemi se sarò presente anch'io all'incontro? Se preferisci andare da solo... Per me va bene... Mi fido di te...". Gli accarezzai dolcemente la guancia, sorridendo. Certo, mi sentivo al sicuro insieme a lui, era come se nulla potesse capitarmi. Ma, nonostante ciò, un vago senso di inquietudine mi pervadeva. Continuavo ad osservare la grande porta davanti a me, chiedendomi se l'arconte avesse o meno accettato di riceverci. |
03-04-2013, 15.51.28 | #723 |
Cittadino di Camelot
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Dopo varie ricerche della collana, il Chevalier de Lys diede le direttive e chiese a me e l'altra ragazza di accompagnarlo al maniero di sir Brunos, come se fosse incurante di ciò che mi era successo.
Quell'uomo era proprio come una maschera..da lui non trapelava alcuna emozione o un pensiero, chissà quali misteri celavano la sua vita. Lo seguii in silenzio, il maniero si trovava sopra una altura e vi era una salita per arrivarci, dall' alto si poteva ammirare la cittadina sottostante e la campagna che lo attorniava, ero vicina al Chevalier ed esclamai a bassa voce.."Scusate il trambusto creatosi prima ma quella collana è un pegno di amore!..ebbene si oltre al Fiore, tale Frate Nicola sto anche cercando il mio Cavaliere..anche se per un momento mi sembrava di averlo trovato" sorrisi perplessa. Trattenni le lacrime..cosa significava la scomparsa della collana? Lady Anastasiya non parlò della sua scomparsa ma di un suo cambiamento..e dove era finita allora? Fosse un segnale del destino...davvero mi aveva dimenticato o avevo perduto il suo Amore per sempre? Ora il cuore si tormenvava in cupi pensieri, tutto sembrava girare a mio sfavore, maledii quasi il giorno in cui intrapresi il viaggio verso Santa Agata di Gothia e pure il giorno in cui la lasciai con quel carrozzone...io lo avevo intrapreso per Lui quel viaggio e ora non ero nemmeno più sicura dei suoi sentimenti. Quei cupi pensieri svanirono, trovandomi di fronte a un grande portone, stranamente decorato in stile orientale, il maniero cosi vicino ora era più maestoso e de Lys mi fece cenno con la mano e bussai forte con i decorati battenti.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
03-04-2013, 16.04.48 | #724 |
Cittadino di Camelot
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La spazzola scendeva lenta tra i capelli... ripetutamente, ritmicamente... la mia mano la guidava, ma il mio sguardo andava oltre la mia immagine nello specchio, perdendosi lontano...
Poi, all’improvviso, quella melodia... non avrei saputo dire come fosse iniziata, né quando... mi accorsi soltanto che mi ci ero persa dentro, che mi stava cullando... la spazzola si era fermata, come incantata da quella musica morbida... la riabbassai lentamente e distrattamente la appoggiai sul tavolo... poi mi alzai e mi accostai alla finestra. Era buio, ormai. Il sole era calato e una lieve oscurità aveva dapprima velato il paesaggio, per poi nasconderlo quasi completamente... anche nella stanza era buio, ormai... tuttavia non accesi subito le candele... al contrario, rimasi vicino alla finestra, nascosta nell’oscurità, e ascoltai quella melodia... la ascoltai finché, lievemente, non si dissolse nell’aria... poi, lentamente, chiusi gli occhi.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
03-04-2013, 18.23.31 | #725 |
Cittadino di Camelot
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" Sono mussulmana padre....ma sapete a Gerusalemme si parla ogni ti po di Credo.....e' l'ombelico del mondo.....per tutte le religioni.....vi dissi che fu un amico di mio marito....lui era cristiano e in punto di morte gli ha chiesto di portare il suo saluto a Frate Nicola.......pero' una cosa mi incuriosice...un Frate che ha l'esigenza di andar via molto in fretta per il suo bene e per quello dei suoi confratelli......in Terra Santa non ho mai visto un Cristiano fuggire neanche alla morte........Voi vi sarete fatto un idea di dove possa essere andato.....ad un uomo in punto di morte se si fa una promessa questa si deve mantenere.......anche se in gioco ci fosse la propria vita.....!!!....."..
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03-04-2013, 19.23.10 | #726 |
Cittadino di Camelot
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Seduti ad un tavolo, sorseggiando una birra fresca, esposi al cavaliere la mia storia: gli parlai del mio villaggio, dei clan, di mio padre, dell' epidemia e del Fiore Azzurro.
Il Cavaliere mi ascoltava serio, fissandomi intensamente coi suoi profondi occhi verdi. A ben guardarlo, ora che aveva tolto l'elmo, mi resi conto che doveva avere pochi anni in più di me. Il suo viso era però già segnato dal tempo e dalle avventure passate, a testimoniare ciò una cicatrice gli percorreva la guancia destra, dall'orecchio fin quasi al collo, seminascosta da lunghi capelli scuri. Finì di scolarsi il suo boccale di birra continuando col suo sguardo disarmante. "Bene messere ora io vi ho narrato le mie vicende credo che sia il vostro turno. Perlomeno ditemi il vostro nome.."dissi e poi aggiunsi per incentivarlo a parlare" avete notato le croci incise ovunque immagino..vi piacerebbe saperne di più?"
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03-04-2013, 21.28.22 | #727 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard guardava verso la finestra della stanza di Talia, senza però scorgere nulla, visto che la ragazza era celata dall'oscurità della sua camera.
“Presto la cena sarà servita, sir...” disse all'improvviso Tanis. “Ehi, mi hai spaventato!” Esclamò Guisgard. “Perdonatemi, probabilmente eravate sovrappensiero.” Fece la marionetta. “No, sei tu che sei arrivato all'improvviso!” “Non vorrei insistere, ma eravate fermo a fissare la stanza di vostra sorella.” “Ma che dici!” “Si, la vostra testa era rivolta proprio in quella direzione e le vostre pupille risentono ancora del vago riflesso del Sole morente sui vetri della finestra.” “Insomma, cosa volevi?” Alzandosi il cavaliere. “Ah, si... si cena...” “Si, a breve.” Fissandolo la marionetta. “Avrei una lista di piatti tra cui scegliere...” “Sei anche un cuoco?” “Naturale, sono specializzato.” “Va bene... vedremo le signore cosa sceglieranno...” “Benissimo.” Guisgard allora si allontanò e raggiunse gli alloggi. E quando fu sul punto di bussare alla porta di Talia, una voce lo fermò. “Cosa fate?” Chiese Marijeta. “Busso, no?” Voltandosi Guisgard. “In verità volevo passare per il balcone, sapete, è più romantico, ma c'è solo una finestra ed è anche molto in alto.” “Siete sempre così spiritoso?” “Sempre.” Sorridendo Guisgard. “E' una mia dote. Anche se non la migliore.” “Risparmiatemela.” “Siete un tantino acida, signora.” “E' l'effetto che mi fanno i buffoni.” “Si, decisamente acida.” “Sicuro che siete un cavaliere?” Ironica la servitrice. “E non un pagliaccio?” Lui rise. “Avvertite sua altezza” disse poi “che presto si cenerà. Ah, ditele di non mettersi nulla di sfarzoso... non deve fare sfoggio della sua bellezza e della sua potenza qui...” le fece l'occhiolino “... vi attenderò sul terrazzo di fronte.” Ed uscì ad aspettarle lì.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
03-04-2013, 21.31.16 | #728 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il cavaliere fissò Cheyenne e sorrise.
“Devo dire” disse “che siete un tipino loquace. Prima che io scolassi questo boccale di birra mi avete narrato tutto di voi.” Le fece l'occhiolino. “Quanto a me” finendo di bere “sono sir Urez di Goyn, probabilmente il miglior cavaliere mai nato. Comunque il più grande di quest'epoca. Ora però devo solo legittimare questa mia naturale convinzione e fare qualcosa di straordinariamente sensazionale. Un'avventura fuori dal comune, che mi conduca nell'Olimpo dei più grandi cavalieri.” Si fece serio. “Avete parlato del Fiore Azzurro e mi ha incuriosito... ditemi tutto ciò che sapete di quel Fiore.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 03-04-2013 alle ore 21.43.06. |
03-04-2013, 21.36.35 | #729 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“No, ti voglio con me.” Disse Mamyon a Clio. “E non voglio certo lasciarti sola, altrimenti finiresti di certo in qualche guaio...” sorrise “... anche se, devo dire, il ruolo di tuo salvatore non mi dispiace affatto.” E le fece l'occhiolino. “Ora racconteremo tutto all'Arconte e tu gli parlerai del misterioso uomo che chiami bestia... così si renderanno conto, lui e la principessa, il pericolo che corre questa città.”
In quel momento arrivò un servitore. “Sua signoria sarà subito avvertito della vostra presenza, sir.” “Bene.” Annuì Mamyon. Nel frattempo, in una delle torri del palazzo, all'Arconte Meccanico fu portata una notizia. “Sua altezza partita?” Meravigliato il signore di Sant'Agata di Gothia. “Per Sygma? Senza consultarmi prima?” Tirò un pugno alla parete per la rabbia, facendo scricchiolare la pietra. Congedò allora il soldato e fece chiamare una sua fidata serva. Le mormorò qualcosa sotto voce ed ella poi andò via. Giunse allora un altro servitore ed avvertì l'Arconte della visita di uno dei cavalieri. “Cosa vorrà ora?” Infastidito l'uomo meccanico. “Che seccatura. E sia... dì che lo riceverò tra breve...” Poco dopo, l'Arconte raggiunse Clio e Mamyon. “Salute, milord...” con un inchino il cavaliere. “Ebbene?” “Ecco, siamo qui per parlarvi di una cosa assai importante...” fece Mamyon “... crediamo, milord, che qualcuno si nasconda in questa città... a vostra insaputa...” e fissò Clio.
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03-04-2013, 21.38.07 | #730 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Un pegno d'amore...” disse l'enigmatico Chevalier de Lys ad Altea “... l'amore, che io sappia, non dipende certo da monili... comunque, il carrozzone è pieno di cianfrusaglie, prima o poi salterà fuori... magari dopo lo cercheremo.”
Altea allora bussò al portone del castello. Da qui si poteva ammirare uno straordinario paesaggio, dove la città, addormentata lungo le pendici del monte, finiva per confondersi, ai suoi limiti estremi, con il furore verdeggiante e primordiale della foresta che ricopriva tutto ciò che gli occhi potevano vedere, fino ai monti lontani. L'aria era pulita e il cielo vedeva un forte contrasto di nuvole inquiete che, sorrette dal vento, navigavano lente verso Oriente, perdendosi nel crepuscolo. Ad un tratto il portone si aprì ed apparve una ragazza. Era vagamente svestita, con i capelli spettinati. “Cerchiamo il signore di questo maniero.” Fissandola de Lys. “Lord Brunos...” mormorò la ragazza “... ora è occupato... piacevolmente occupato...” e sorrise “... chi siete voi?”
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