03-06-2010, 17.55.49 | #751 |
Cittadino di Camelot
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Andai anche io a rinfrescarmi prima dei festeggiamenti...avevo capito che Hastatus aveva in mente un piano..dovevamo parlare il meno possibile ed ascoltare di più...la posizione di lady Heylde non era chiara,non credevo si fidasse di noi e di quello che le avevamo detto al nostro ingresso al castello...usci dalla stanza e cercai di fare un giro e magari di scoprire qualcosa...stava iniziando ad albeggiare e speravo di non incrociare nessuno...mi strinsi nel mantello ed iniziai la mia perlustrazione..
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lady rainbow |
03-06-2010, 22.56.40 | #752 |
Cittadino di Camelot
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Mi voltai a cercare di osservare il volto di quella donna dalla voce ammaliante, ma vi trovai solo l'ombra di un cappuccio. "Mylady non lascerò mia sorella da sola e sofferente, ma non fuggirò da questa selva, non senza aver prima superato il mio compito ed aver salvato il mio amore. La ragione serve solo a comprendere razionalmente ciò che il cuore insegna. Mi spiace non mi muoverò di qui senza felicità nel cuore e le vostre parole non me la daranno."
Attesi la prossima mossa o il prossimo scontro, ma il mio pensiero corse a Guisgard "Cuore mio come chissà come starai? Quali prove starai affrontando..so che il tuo cuore può sentirmi, sappi che io ti sono vicina..sempre!" |
04-06-2010, 01.24.10 | #753 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Llamrei ascoltò con attenzione Cavaliere25 raccontare quel suo strano sogno.
"E' molto misterioso..." disse la donna "... sembra come se Guisgard vi stesse chiamando... ma in realtà non sappiamo nemmeno dove sia sir Guisgard ora... voglia almeno il Cielo che stia bene..." Le parole di Llamrei non dissiparono tutti i dubbi del giovane scudiero. Cosa voleva significare quel sogno? In quel momento gli tornarono alla mente alcune parole dette da Guisgard tempo fa: "Quando ti troverai in difficoltà, quando il destino ti metterà davanti ad una scelta difficile, comportati da uomo ed ascolta sempre il tuo cuore. Infatti solo il tuo istinto e le tue passioni sapranno guidarti sulla giusta strada. Ricordalo sempre, amico mio... un cavaliere segue sempre il suo cuore!" Nel frattempo, Raimbow si era avventurata nel castello. Aveva attraversato un lungo corridoio colonnato e dopo il quale si era ritrovata in un'ampia sala absidata, con diverse icone sacre dipinte sulle pareti. Le immagini rappresentavano la Vergine col Bambino, i 3 Arcangeli, i 4 Evangelisti ed i 12 Apostoli. Al centro della stanza invece si trovava un maestoso sarcofago di marmo. Aveva rilievi su tutti e quattro i lati, raffiguranti, sui lati brevi, scene di cavalieri che sottomettevano i barbari e sui lati lunghi invece scene tratte dal Nuovo testamento. E sulla pesante lastra che fungeva da coperchio, vi era scolpito Cristo in Maestà, circondato dai suoi Apostoli. Ad un tratto qualcuno entrò nella sala: era Anaclerio. "Molto bello questo sarcofago..." disse fissando Raimbow "... è vuoto... hanno cercato di farvi riposare qualcuno dentro... ma evidentemente colui a cui era destinato questo sarcofago è ancora vivo e nel pieno delle forze..." Intanto, in un misterioso luogo della selva, Elisabeth era con il bellissimo fanciullo biondo. "Sei in un luogo etereo e sconosciuto ai più..." disse questi "... un luogo impenetrabile, del quale tu sola possiedi le chiavi per aprirne la porta... questo luogo è il tuo animo, con tutte le tue passioni, i tuoi sentimenti, le tue pene e le tue paure..." Il fanciullo si guardò intorno ed aggiunse: "Tutto è grigio ed indefinito poichè tu porti nel cuore molta sofferenza... sta a te liberartene..." Poi concluse: "Polgara sta combattendo contro i suoi demoni... sono forti temibili poichè traggono la loro forza dalla debolezza degli uomini... tu sei abbastanza forte per sconfiggere i tuoi e correre in suo aiuto?" Nel frattempo, sulla terrazza che si apriva dalla grotta, la suora ed il nano raggiunsero Talia. "Milady..." cominciò a dire il nano "... siete la madrina del torneo. Il nostro signore l'ha organizzato per voi, che da oggi allieterete le sue giornate con la vostra compagnia. Salutate i partecipanti e mostrate loro per omaggiare quale bellezza combatteranno oggi."
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04-06-2010, 03.05.22 | #754 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il vento.
Soffiava forte sulla sterminata campagna, vivacizzando quel manto verdeggiante, attraversato da scie gialline, violacee e rosate, a testimoniare l'arrivo della profumata e colorata Primavera. Il grano era rigoglioso e sembrava che il Sole si fosse disciolto in quelle spighe dorate che parevano quasi animarsi mentre quel fresco ed asciutto vento le accarezzava. Ma quell'idilliaco scenario sembrava lontanissimo invece dalla cupa e triste atmosfera che si respirava nel paese. L'austero e solenne rintocco della campana scandiva quel doloroso giorno. Polgara era nel boschetto appena fuori il paese. Singhiozzava e bianche lacrime rigavano il suo bellissimo volto. "Sapevo di trovarti qui..." disse Guisgard. "Ti prego, voglio restare da sola..." "Come vuoi..." "Guisgard..." chiamò lei mentre lui stava andando via. "Perchè è successo? Perchè, dimmelo?" "Non lo so..." rispose lui "... nessuno credo conosca la risposta a ciò che chiedi..." "E la tua Chiesa?" Chiese lei con rabbia. "Cosa dice la tua Chiesa? Era solo un bambino! Un Angelo! Aveva tutta la vita davanti! Non è giusto! Non lo è!" Guisgard la fissava senza dire nulla. "E' così, lo so! La vita è solo sofferenza! Non vale la pena amare nulla! Perchè tutto ciò che amiamo prima o poi ci sarà portato via!" Gridava e piangeva Polgara. "Non è vero... la vita non è solo sofferenza e dolore..." "Basta, zitto!" Gridò lei correndo verso di lui e colpendolo sul suo petto. "Si, sfogati, Polgara... sfogati fino a quando avrai forza..." disse Guisgard. E lei colpì finchè ebbe fiato e forza, poi vinta dalle lacrime e dal dolore si lasciò cadere tra le braccia di lui. "Ho... paura... ho paura... di perdere anche te..." disse lei con un filo di voce e con le mani sul petto di lui "... il mio cuore... non è forte abbastanza... per sopportare tutto questo..." "Lo senti?" Chiese lui. "Lo senti battere? E' il mio cuore... ed è forte abbastanza per tutti e due... non avere paura... non mi perderai mai... io ci sarò sempre..." "Giuralo..." disse lei "... giuralo su ciò che di più bello e importante ti sia capitato..." Lui la fissò per alcuni istanti e poi rispose: "Lo giuro... lo giuro su di te..." Ma proprio in quel momento, il battito d'ali di una civetta che volava via destò Polgara dai suoi ricordi. Si guardò intorno e non vide più nessuno accanto a lei. Si accorse allora di un irregolare sentiero che conduceva ad una piccola chiesetta poco distante.
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04-06-2010, 03.53.44 | #755 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard fissò la terrazza che si apriva tra le rocce che avvolgevano la grotta e vide comparire Talia.
"Ella è colei a cui è destinata tale giostra! Tra stendardi e ferro, la sua beltà mostra!" Disse il menestrello. "Passami l'elmo e lo scudo, musico!" Ordinò Guisgard. "Come distinguo l'uno dall'altro, mio cavaliere? E come distinguere i tanti fiori di un verziere!" "Zuccone!" Rispose Guisgard mostrandogli le armi. Poco dopo, tra rulli di tamburi e squilli di trombe, fu proclamata l'apertura del torneo. Così, i migliori cavalieri si diedero battaglia. Tante lance lunghe e forti si spezzarono e frantumarono contro i fieri scudi, mentre diversi cavalieri conobbero l'onta amara della polvere. Alla fine, la fase eliminatoria decretò i due contendenti alla vittoria finale. Da un lato vi era sir Paulus di Primoanno e dall'altro sir Guisgard. I due cavalieri raggiunsero le due estremità opposte del campo. Ed al segnale dato dai marescialli di campo, i cavalieri lanciarono al galoppo i rispettivi cavalli. L'impatto fu terribile ed entrambi vennero disarcionati dal colpo del proprio avversario. Si lanciarono allora in uno scontro corpo a corpo impugnando le lucenti spade. Ed alla fine sir Guisgard ebbe la meglio, disarmando il suo avversario. "Sei alla mia mercè, cavaliere!" Gridò Guisgard. "Ti ritieni scnfitto?" "Si... la vittaria è vostra, cavaliere..." rispose ansimando sir Paulus. Il boato e le grida gioiose del pubblico sancirono la vittoria di Guisgard. Poco dopo, nella grotta illuminata con tantissime candele, Eros era in compagnia di Talia e con loro vi erano la suora ed il nano. "E' stato un torneo degno delle aspettative, non trovate mia cara?" Chiese Eros a Talia. "Per compiacervi ne proclamerò uno ogni anno!" Ad un tratto il nano annunciò una richiesta di udienza al suo signore. "E sia!" Rispose Eros. "Mio signore, parlo al nome del vincitore, del quale sono scudiero e degno servitore." Cominciò a dire il menestrello. "Ti ascolto, parla pure." "Ebbene, col diritto datogli dalla vittoria, egli chiede il premio che meritò per gloria." "Qualsiasi cosa egli chiederà, gli sarà concessa." Rispose Eros. "Mio signore, egli la damigella vi chiede di liberare e con degno seguito al castello sia fatta scortare." "E sia, è il vincitore e gli spetta." Rispose Eros. "Ma dimmi, scudiero, chi è il tuo padrone e dov'è ora?" E' partito rapido da questo luogo con gran fretta, aveva affari importanti e a nessuno ha dato retta! Egli ha nome Guisgard e io posso dirlo senza scotto che fra tutti i cavalieri gli è pari solo sir Lancillotto!" Così, Talia fu fatta scortare fino al Castello del Doloroso Amore.
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04-06-2010, 09.27.05 | #756 |
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Ringraziai Lady Llamrei e dissi: Devo andare a cercarlo mylady lui a bisogno di me voi c'è la farete anche senza di me ditelo voi agli altri che io sono andato a cercare sir Guisgard,detto questo usci dalla stanza e mi incamminai per uscire dal castello dopo un po che camminavo arrivai al portone del castello mi voltai per l'ultima volta e poi apri il portone e usci e mi diressi verso la selva ero sicuro di quello che stavo facendo le parole che mi disse Guisgard quel giorno mi davano forza e speranza che lo avrei ritrovato in qualche modo.
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fabrizio |
04-06-2010, 11.28.18 | #757 |
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Era successo tutto talmente in fretta che quasi sentivo la testa vorticare…
Quando mi ero affacciata sulla terrazza e avevo visto la folla di cavalieri sotto di me un fremito mi era corso lungo la schiena, quasi che sperassi – irrazionalmente – di vedere Ermaus giungere e giostrare per me. Speranza vana. Lo scontro era stato feroce e il cavaliere che ne era risultato il vincitore aveva combattuto da prode. Non avevo visto il suo volto, coperto com’era dall’elmo, ma ne conoscevo il nome: Guisgard. E ancor più mi sorprese la richiesta che seguì la vittoria: tutto avrebbe potuto chiedere ad Amore quel cavaliere, qualsiasi sua richiesta, qualsiasi sogno gli sarebbe stato accordato… e invece aveva chiesto la mia liberazione. Avvertii le gambe tremare a quella notizia. Dovevo ringraziarlo, dovevo sapere perché aveva fatto ciò per una dama che mai prima aveva visto… ma era partito, ci disse il suo servitore. Mi inginocchiai allora di fronte ad Amore, presi la sua mano e lo pregai: “Mio signore, tu che proteggi i puri di cuore, ti supplico, in virtù della bontà d’animo che il cavaliere di nome Guisgard ha dimostrato verso di me, veglia sul suo cammino ovunque egli sia, aiutalo qualunque sia la prova che deve superare, ti prego. E a me, Amore, concedi di trovare la giusta via da seguire e la forza per percorrerla.” Detto ciò baciai la mano del mio signore e mi diressi verso la carrozza che mi era stata destinata.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
04-06-2010, 11.45.53 | #758 |
Cittadino di Camelot
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Guardai ammirata tutti quei capolavori..la numerologia ed i soggetti erano interessanti...il sarcofago però attirò decisamente la mia attenzione..mentre ero intenta a guardarne i rilievi..senti una voce alle mie spalle e sobbalzai tanto da lasciar cadere il mio mantello...riconobbi il ragazzo e gli dissi:"mi hai spaventato,come sei arrivato fin qui e soprattutto cosa sai di questo sarcofago?a chi era destinato?sicuramente chi vi si è liberato avrà avuto una forza sovrumana e starà in giro nel castello..parla ti prego se sai qualcosa!!"nella mia mente si insinuò un dubbio,vi era forse stato rinchiuso il cavaliere Bianco?ma non volevo farne parola con il ragazzo piuttosto aspettai la sua risposta..raccolsi il mantello,lo risistemai sulle spalle e tornai a guardarlo..
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lady rainbow |
04-06-2010, 14.53.50 | #759 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La notte non mi aveva portato consiglio... continuavano a venirmi alla mente le parole del nano del cavaliere bianco:
"Se avete detto il vero poco fa, quando credevate di parlare al Cavaliere Bianco, allora dovreste tornare al Castello e punire coloro che hanno offeso messer Amore." Non sapevo però cosa fare... non potevo uccidere il mio ospite così... e per di più disarmato... dovevo trovare un'altra punizione. Mi alzai.. stava albeggiando e volevo uscire per prendere una boccata di aria fresca. Quando però arrivai alla porta della mia stanza, la trovai chiusa.. lord Cembelus aveva forse capito che stavamo tramando contro di lui? La porta era molto massiccia. Mi girai per andare a prendere le mie armi e cercare di aprire la porta, ma solo in quel momento mi accorsi che erano sparite l'armatura e le mie armi. Ero in trappola.
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
04-06-2010, 17.21.41 | #760 |
Cittadino di Camelot
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La mia anima, arrivare al centro dell' anima, era un posto dove molti ambivano arrivare, ma a pochi era concesso accedervi, e io ero li' che guardavo il mio grigiore, ma non era sempre stato cosi', c'erano stati dei momenti in cui tutte le pareti erano dipinte di mille colori.......dove la musica che sentivo in me era solo chiara armonia, l'armonia di una vita serena.....la mia anima....imbruttita da cosa.....lei e' la dimora della mia spiritualita' e io l'avevo abbandonata........<< Forse e' meglio che io impari a gioire di quello che ho, forse non ho piu' nessuno fuori di qui.....ma ho ancora me stessa da Amare e rispettare, quali sono le miei paure... la solitudine, il silenzio, .....Sono sentimenti che fanno parte dell' animo umano....sono le mie uniche certezze che ogni uomo ha.....Riccioli d' Oro....non le combattero', imparero' a convivere con loro........Quell' Amore che ho tanto contestato ed odiato e' talmente radicato nella mia anima che ha fatto nascere in me una grande forza, ed e' per questo che il mio cuore batte nel petto di un'altra donna, Polgara.....so che mi vuole bene come le voglio bene io.......ma in questo momento la sua felicita' e' piu' importante di ogni altra cosa, lei lotta perche' il suo amore sia completo e unico con l' uomo che ama.......Guarda Riccioli d' Oro.....ho una piccola chiave in argento me l' ha donata Madre, l'avrei usata un giorno per poter aprire le porte ad una nuova vita......forse questo e' il momento....andro' ad aiutare Polgara e quando tutto sara' finito mi riprendero' il mio cuore......chissa' forse un giorno potra' tornare a credere........Mi sei sempre stato accanto ma non mi hai mai detto chi sei........>>.........Mi tolsi il mantello dalle spalle e lo restituii al suo legittimo proprietario......poi chiusi la chiave tra le mani ...non sapevo dove si trovasse Polgara......non sapevo se mi volesse accanto, infondo ci sono cose che si desiderano affrontare da sole.....e se cosi' fosse stato non l'avrei biasimata.........Sorrisi pensando che come Maga non potevo conoscere quale fosse il mio destino......e allora decisi di affidarmi al fato......da qualche parte mi avrebbe portato....vidi un punto lontano dove la luce sembrava filtrare, mi voltai vero il mio Angelo Custode, lo abbracciai... e con un sorriso andai incontro alla luce
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