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Vecchio 20-10-2011, 20.00.57   #751
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Ma di che stava parlando, ricchezze, cavalieri .......ma possibile che gli uomini pensavano che il valore della vita potesse essere calcolato con benei materiali?......Mi alzai da terra,egli andai vicino " Monsieur...guardate le mie mani, non sono lisce come quelle delle dame di corte, non hanno dita ornate da gioielli.....sono ruvide le mie mani, conoscono la robustezza della terra, il freddo dell'acqua dei laghi e dei ruscelli..........e poi io non vi ho chiesto nulla, da quando vi conosco vi seguo come seguirei una persona che conosco da anni, forse non sarete l'uomo migliore del mondo...e io non saro' la donna migliore del mondo.......".......all'ordine di Monsieur mi zittii immediatamente .......due uomini, ascoltai cio' che si dissero e ammirai la freddezza di Monsieur....ma quando quell'uomo mi rivolse la domanda.....mi irrigidii....non mi piaceva.....istintivamente come si confaceva alle donne....mi misi alle spalle di Monsieur...."....Non credo che ci sia qualcuno che farebbe del male ad una donna malata.....solo mio marito per infinita pieta' sta cercando di prendersi cura di me, almeno finche' il Signore non mi tiene in vita.....".....Poggiai cosi' la mano sul braccio di Monsieur.....chiusi gli occhi e incominciai a respirare ascoltando il battito del mio cuore...nelle mie orecchie solo il rumore ritmico del cuore...tum..tum..tutum.....sino a quando un vento impietoso incomincio' a soffiare tra le fronde degli alberi......veloce e gelido...tanto freddo che incomincio' a congelarsi ogni cosa.......i due sconosciuti battevano i denti e i piedi sperando di prendere calore ma i loro capelli incomincaiavano a gelarsi.....e il vento soffiava, ma le fiamme del falo' erano ferme e confortevoli........la mia mano sul braccio di Monsieur era fermna e sicura....tranquillo il tuo cuore restera' caldo........quando mi accorsi che i due sconosciuti erano paralizzati dal freddo...." Monsieur.....prendiamo le nostre cose e andiamo via...il vento ci aiutera' ancora un po' nel frattempo i due uomini rimarrannocosi' per un paio di ore e noi potremmo essere lontani....."...Tolsi la mia mano dal braccio di Monsieur e gli posai sulle spalle il mio mantello....misi la borsa tracolla e mi avvicinai ai cavalli....era ora di riprendere il viaggio..la notte ci avrebbe protetti
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Vecchio 20-10-2011, 20.09.02   #752
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Le parole di Chantal.
Erano fiamme, folgori e maledizioni sugli ideali repubblicani.
Quelle parole rappresentavano tutto ciò che la repubblica odiava e condannava.
I suoi occhi.
Chantal conteneva in essi tutto il disprezzo verso quell’uomo e verso i valori che rappresentava.
E più parlava, più i suoi pugni si serravano.
Ad un tratto un urlo.
Il procuratore prese il pugno di Chantal e lo strinse come a volerlo frantumare nelle sue mani.
“Taci, stolta ragazza!” Urlò. “Non sai nemmeno cosa stai dicendo! Non hai rispetto dei veri martiri! Quei martiri resi tali perché osteggiavano il potere occulto della tua Chiesa! Dipingete il vostro Dio come misericordioso e giusto, ma poi fate dell’intolleranza la vostra arma più temibile! Dio non esiste! Non dimora nessuno oltre le nuvole, se non il Sole e gli altri pianeti che formano l’universo!”
Ansimava.
Aveva parlato con odio.
Un odio primordiale che i Ginestrini si portavano dentro.
Un odio che aveva rappresentato la loro vera forza.
“Dio non esiste!” Gridò ancora. “Ma esiste l’inferno! Si, quello si… ed è la giusta dimora per quelli come te e tuo zio…” corse allora a sedersi e cominciò a scrivere qualcosa su un foglio di carta.
Suonò poi il campanellino che aveva sul tavolo.
Un attimo dopo un soldato entrò nella stanza.
“Porta via questa prigioniera.” Ordinò il procuratore. “Domattina poi voglio che venga rinchiusa nella Fortezza di Arbou.”
E mentre la guardia portava via Chantal, il procuratore, fissandola, le disse:
“L’imperatore Diocleziano è passato alla storia per aver dato alla tua Chiesa un gran numero di martiri…” sorrise con un ghigno “… ma io ho l’ambizione di fare meglio… ma non vi renderò martiri agli occhi della storia… no, perché quando avrò finito con voi credenti, la storia non si ricorderà neanche più di voi…”
La guardia allora condusse via Chantal, mentre la delirante risata del procuratore echeggiava in quella tetra e cupa atmosfera.
Qualche istante dopo, Chantal si ritrovò in una cella umida e semibuia.
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Vecchio 20-10-2011, 20.59.18   #753
Guisgard
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“Oh, Cielo!” Esclamò lady Kate a quelle parole di Altea. “Non conoscete la terribile disgrazia accaduta a lord Carrinton?” Fece cenno alla dama irlandese di sedersi e continuò. “Vedete, lord Carrinton si sposò cinque anni fa con una dama francese… era del regno di Animos, ma vantava in realtà origini greche ed il suo nome era Semanide…” sospirò per quei ricordi “… era una donna di rara bellezza… aveva tutto… grazia, fascino, intelligenza, cultura… erano una coppia bellissima… lui, col suo fascino tormentato, lei solare e sensuale… tutti invidiavano lord Carrinton e lady Semanide…” chinò poi il capo, quasi rattristata “… poi un disgraziato giorno… la ritrovarono senza vita… era stesa sul letto della sua stanza a Carrinton Hall… non sono mai state accertate le vere cause della morte… ma da quel momento tutto è cambiato nella vita di lord Carrinton… anche la sua bella dimora di caccia appare segnata per sempre da quella disgrazia…”
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Vecchio 20-10-2011, 21.02.05   #754
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Melisendra, così, si ritrovò sotto le coperte.
Calde e pulite, anche se non erano quelle raffinate a cui era abituata lei.
Mille pensieri attraversavano la sua mente.
Ma la stanchezza, pian piano, ebbe il sopravvento.
Ma prima di essere travolta dal sonno, Melisendra udì dei passi.
Poi intravide una figura sbiadita che la fissava.
Sembrava Tyler.
Un attimo dopo si addormentò.
Il Gallo cantò presto.
Prima ancora che il nuvoloso ed inquieto cielo di Trafford Bridge si lasciasse schiarire dall’aurora.
Un profumo di latte caldo e pane appena sfornato destò Melisendra dal suo sonno.
Mary stava preparando un’ottima colazione.
Dal cortile provenivano i rumori dei ceppi spaccati dalla scure di Gerard.
“Buongiorno, milady.” Salutò Mary. “Tra un momento la colazione sarà pronta.” Apparecchiò alla meglio la tavola. “Ora chiamo anche mio marito… quel vostro servitore… quel giovane messere giunto con voi… è uscito presto stamani…”
Un attimo dopo Gerard rientrò in casa.
“Buongiorno, lady Melisendra.” Togliendosi il capello e mostrando un lieve inchino verso la ragazza.
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Vecchio 20-10-2011, 21.20.01   #755
Daniel
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Daniel è sulla buona strada
<<Dicci dov'è!>> dissi all'uomo
Mancavano poche ore allo scontro.. E se Lyo si fosse svegliato prima di allora sicuramente sarebbe uscito e sarebbe andato a morire.. Guardai con occhi terrorizzati l'uomo aspettando una risposta..
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"And all i want is the taste that your lips allow, my my my , Give me love"

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Vecchio 20-10-2011, 21.24.51   #756
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Ascoltai il racconto di Lady Kate, prima rabbrivvidii al solo pensiero che Lord Carrinton avesse perso cosi la sua donna amata, una storia veramente triste e misteriosa. "Ma come sarà morta la sua consorte?"pensai. Il sol pensiero di aver dormito in un posto così funesto tanto funereo mi fece per un attimo girare la testa.
"Lady Kate, non sapevo nulla di tutto ciò, solo che episodi strani accadevano in quella dimora, sentivo le voci e un canto di una donna, avvertivo la presenza di lei, perchè una notte vidi una sontuosa camera aperta e lì scoprii un dipinto di una dama meravigliosa. Allora doveva essere la sfortunata consorte di Lord Carrinton. Il regno di Animos? Non ne ho mai sentito parlarne, mi informerò su dei tomi." Mi alzai camminando nervosamente per la stanza pensierosa "Milord Carrinton, avrei dovuto chiedervi a voi la storia di quella donna, chissà quanto avete sofferto e ancora soffrite per queste pene d'amore. E io sono nulla in confronto!". Toccai l'amuleto che mi regalò e guardai la luna "Lady Kate, è possibile far recapitare al milord questo amuleto stasera stessa?" glielo mostrai addosso "me lo ha regalato lui, ma ora che so questa storia non voglio avere più a che fare con egli, mi sembra che mi abbia usata solo per dimenticare sua moglie e se teneva a me, mi avrebbe dovuto raccontare tutto".

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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 21-10-2011, 01.00.28   #757
Guisgard
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Sulla sala regnava un silenzio assoluto.
Il pubblico sembrava rapito da quella scena.
La bella Colombina sul suo balcone a sospirare per un misterioso amante avvolto dal manto della notte.
“La notte…” sussurrò lui nell’oscurità “… essa potrebbe essere l’unica amica, l’unica compagna, la sola alleata… essa cela il mio volto… e se esso non fosse quello che tu aspetti? Quello che tu immagini ed invochi? Se io non fossi lui, ma solo un altro tra i mille e più che sospirano per te, dolce Colombina? So che il mio cuore non teme paragoni con alcuno, perché nessuno potrebbe amarti come ti amo io… ma il mio volto… forse esso perderebbe quella contesa… allora resterò nelle tenebre, che fanno da schermo tra i sogni e le illusioni, tra le speranze e le paure, tra il mondo del bianco da quello del nero… resterò qui fino a quando non mi dirai che è solo me che vuoi, Colombina… fossi anche l’ultimo dei servi, come il primo dei re… dipende da te rendermi primo o ultimo, re o servitore…”
“Tocca a te, vai!” Disse ad un tratto Essien da dietro il sipario.
Un attimo dopo una sagoma apparve sul palcoscenico.
Bello come il Sole, meravigliosamente abbigliato e con lo sguardo verso quel balcone.
“Ecco, Colombina!” Disse così Renart appena giunto.
Si avvicinò al balcone e si arrampicò fino a raggiungere Colombina, dove ricevette il premio più ambito: il suo bacio.
Il pubblico allora saltò su applaudendo con entusiasmo.
E nel clamore generale, sotto il balcone di Colombina, un’ombra, resa opaca dalla bellezza di Renart, svanì nell’abbraccio della notte.
“Molto bene!” Esclamò Essien, appena calato il sipario. “Siete stati tutti molto bravi! Anche tu, Renart! E tu, Talia… sei sempre deliziosa!”
E mentre la compagnia si complimentava e festeggiava, Tafferuille si avviò, solitario, verso il retro di quel teatro improvvisato.
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Vecchio 21-10-2011, 01.24.29   #758
Chantal
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Chantal sarà presto famosoChantal sarà presto famoso
"Aspettate,buon uomo."Implorò la ragazza alla guardia appena fu richiusa la porta di ferro della cella.
Questi appariva di giovanissima età,era,forse,un ragazzo di leva reclutato per infoltire qull'esercito di uomini assoldato ad istituire le milizie della Repubblica,poteva essere un suo coetaneo,magari uno studente ginestrino o,semplicemente un militante che ora prestava corpo alla Repubblica.
Aveva trascinato Chantal fino alle segrete senza pronunciare una sola parola,e neppure l'aveva guardata in volto quella ragazza che non appariva dissimile da una qualunque altra giovane coetanea di Animos,ed ora, voltata la chiave in quella serratura che rappresentava non solo la punizione corporale,bensì,la negazione dei diritti umani a nome di liberazione dai pregiudizi,le negava attenzione.
"Aspettate,vi prego."Ripetè portandosi col volto nella feritoia della porta.
Ma udì solo il rinserrare della chiave nella toppa di metallo.
E Chantal fu sola in quella prigionia ingiusta e mortificante.
Da una finestrella posta in alto,impossibile da raggiungere,scorgeva la luce infiltrarsi con flebili raggi declini di pallido sole autunnale,si portò sotto di essa perchè quei raggi le cadessero addosso come pioggia.
Tremava.
Come avrebbe desiderato che quella guardia le avesse prestato ascolto,avrebbe voluto domandargli in quali carceri era stato condotto padre Adam.Sicuramente avrebbe potuto fornirle la risposta e,magari rassicurarla sulle condizioni di suo zio.Ma non s'era voltata,non le aveva prestato ascolto,negandole pietà.
Pietà.
Potevano mai conoscere l'esercizio della pietà quegli uomini comandati da una creatura così spietatamente terribile quale s'era mostrata il procuratore?
Eppure,Chantal ci aveva provato,Aveva provato a invocare il soldato,e questi non le aveva usato compassione.
Sotto quei raggi che tangenzialmente penetravano nella stanza la ragazza tese le braccia,si liberò in un pianto ed invocò la Divina Misericordia,con le palme aperte cercava quella mano dal Cielo,ad accarezzarle il volto o i capelli,attraverso l'immagine della Vergine,Madre e Salvatrice di tutte le anime.
In realtà qull'improvviso scatto a proclamarsi pubblicamente discepolo di Cristo era stata una folgorazione che l'aveva rapita.
E,almeno,ora che si trovava agli arresti aveva certezza che la guardia repubblicana sarebbe rimasta lontana da casa sua.
Del resto,si trattava di una questione di tempo,poichè se anche le fosse stato permesso di lasciare il palazzo in libertà,era sempre imparentata ad un esponente del clero e,prima o poi,sarebbe stato emesso anche per lei un mandato di cattura che avrebbe condotto le guardie fino a casa sua per espletare le modaltà d'arresto.
E questo avrebbe esposto la sua residenza,con il segreto che custodiva, a sopralluoghi,costituendo una minaccia per la suora e quelle creature che suo zio tanto aveva preservato dai pericoli impartendo loro rifugio in quella cappella nascosta al mondo.
Quegli sguardi,quei corpicini deformi,la loro incredulità e anche gli accennati sorrisi,freschi della loro incoscienza e della loro innocenza sovvertirono ogni altro suo pensiero.
Persino la giovane sorella sembrava ancora invocare il suo nome ad echeggiare tra le affrescate mura di quel luogo mistico e rassicurante scoperto per volere di Dio.
"Zio.."sussurrò a se stessa,"come hai potuto celarmelo?"
Ed ora,quale sorte era stata loro riservata?
Invocò il Cielo affinchè quelle anime già tanto sofferte per natura fossero preservate dal sacrificio.
L'umidità della cella si posava sempre più inclemente sui vestiti,sui capelli,su quel viso sbiancato e sulle mani nude di inanimato pallore facedole avvertire freddo e riducendola ad una creatura tremante,inerme e fragile che iniziava a percepire intorpidimento dei sensi.Sotto quei flebili raggi,Chantal si riversò in ginocchio e si portò le mani al volto per tenere lontana la luce dagli occhi,una luce che feriva,poichè provava desiderio d'abbandono.
E nel guardarsi la mano spoglia del suo anello realizzò ancora una volta d'aver smarrito ogni bene a lei più caro.
Tra le lacrime che le alteravano i lineamenti del viso prese a singhiozzare,soffocando ogni emozione.
"Dio Misericordioso,non ho saputo liberare quegli angeli.Perdono."Fu l'ultimo pensiero che attraversò Chantal ripensando a qull'inatteso e sconcertante incontro con un volto della natura a lei ignoto,e ascoso nei corpicini di quei bambini.
Poi i brividi la scuotevano tutta da offuscare ogni pensiero,oltre a governare le sue carni.

Ultima modifica di Chantal : 21-10-2011 alle ore 01.54.32.
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Vecchio 21-10-2011, 02.19.22   #759
Guisgard
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Lady Kate fissò Altea, mentre questa ancora toccava quell’amuleto che aveva al collo.
“Baronessa…” disse “… lord Carrinton non è uomo da sentimenti tanto blandi o meschini. Io posso dire di conoscerlo bene. Egli non oserebbe mai ingannare qualcuno. E’ nobile il suo blasone come lo sono il suo animo ed il suo cuore. Egli amava molto sua moglie e dopo la morte di lei nessuno ha mai udito storie sentimentali sul suo conto. E, perdonatemi, lui sa bene che il ricordo di sua moglie resterà sempre conservato nel suo cuore.” Lady Kate guardò poi l’amuleto di Altea. “Se conosco bene lord Carrinton, dubito che accetterà indietro quell’amuleto. Però, se volete, darò ordine ad una mia servitrice di riportarlo a lord Carrinton.”
Suonò allora un campanellino ed un attimo dopo una servitrice comparve nella stanza.
“Oleine, ti recherai nella dimora di lord Carrinton per consegnargli una certa cosa.” Disse lady Kate, per poi voltarsi verso Altea. “Se siete proprio decisa, Oleine restituirà per voi quell’amuleto a lord Carrinton…”
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Vecchio 21-10-2011, 02.28.06   #760
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Jalem fissò turbato Daniel.
“Ti ho già detto dove si trova in questo momento sir Guisgard.” Disse, vagamente infastidito dal tono di Daniel.
“Qui non otterremo nulla, Daniel!” Fece Marco a suo fratello. “Ormai manca poco all’ora fissata per il duello! Meglio raggiungere il luogo dove si terrà la contesa… sono certo che Lyo troverà il modo di arrivarci in tempo! E’ una testa calda, quello!”
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