14-02-2012, 21.06.13 | #751 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Spaventati dalla tigre, tutti i presenti arretrarono verso le pareti della locanda, mentre alcuni zingari, temendo il peggio, scapparono dalle finestre.
Talia aiutò Guisgard ad alzarsi, sotto gli occhi del locandiere e di Sheylon. Il cavaliere tossì ancora per un po’. I due si avviarono verso le scale, seguiti dal felpato e sicuro passo della mangiatrice d’uomini. “Sto bene…” mormorò Guisgard dopo alcuni scalini “… non ho bisogno di nulla… e poi l’hai detto tu… non merito nulla, no? Tu piuttosto…” voltandosi verso Talia “… cosa ci fai qui? Dovresti essere al Casale insieme ai tuoi fratelli…” Giunsero davanti alla stanzae subito il cavaliere, sostenuto fino a quel momento dalla ragazza, si lasciò cadere poi sul letto, mentre Sheylon si stese davanti alla porta. Un attimo dopo la figlia del locandiere portò la bacinella d’acqua e le bende. Restò però davanti all’uscio, intimorita com’era dalla presenza di Sheylon. “Ho…” mormorò visibilmente impressionata dalla tigre “… ho portato l’acqua e le bende… l’acqua è fredda… come avete chiesto…”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
14-02-2012, 21.17.43 | #752 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 27-02-2011
Residenza: Dai boschi nebbiosi
Messaggi: 610
|
Non ero convinta che se ne fossero andate, quindi scesi la scala e mi recai sul ponte inferiore. Non c'era altra luce che quella della luna. C'era una scaletta lì.
Mi liberai di tutti i miei veli, rimanendo solo con pochi gingilli e una veste leggera che sfiorava appena il suolo. Scesi verso l'acqua, fino a rimanere seduta a poca distanza dalla superficie liscia dell'acqua. "Sono certa che mi sentiate..." Dissi ad alta voce. "E' tutto diverso da come l'immaginavo... e avevate ragione voi. Non avrei dovuto ribellarmi... permettere che il mio amore andasse ad abbracciare un mortale, che i miei pensieri si facessero così densi e pesanti, che tutto questo mi trascinasse lontano..." Strinsi a me le ginocchia, mentre parlavo come se fosero state lì. FOrse erano davvero lì. "Non ho rinnegato niente di quello che ero... vorrei che capiste che mi sono solo trasformata, come l'acqua... che ghiaccia e si scioglie nuovamente, per tornare nel nostro fiume. Siamo fatte di questo, vero? Siamo il mutamento, ma rimaniamo sempre le stesse." Vidi un guizzo a poca distanza da me. "E se potessi tornare... forse non è troppo tardi..." Mi chinai per osservare meglio, con le mani appoggiate alla piattaforma. Guardai in basso. Uno scintillio. Ero così vicina alla superficie che i miei capelli la sfioravano. "Siete voi? Mostratevi..."
__________________
Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente. |
14-02-2012, 21.21.29 | #753 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 12-11-2008
Residenza: catania
Messaggi: 3,453
|
Lunghi interminabili istranti in cui i nostri occhi si scontrarono le immagini del naufragio furono disegnate nella mente della Sovrana......Cosi' fu e cisi' fu detto......Fui consegnata alle cure di Reas.....fuori dalla porta della sala del trono, Reas si decise che era ora di cambiare abbigliamento, e cosa a cui non ero abituata fui coperta da tessuti ricchi e i miei capelli presero forma in una bellissima acconciatura....ero affascinata da tutte quelle ragazze che si muovevano intorno a me con grande naturalezza.....una volta pronta mi fu indicata la stanza in cui mi attendeva il Capitano.....una volta in sua presenza, il suo complimento mi fece sorridere.....".....Vi ringrazio Capitano, vi siete preso cura di me e delle mie povere foglie, pero' potevate stare tranquillo non mi avrebbero abbandonato, mi chiedo cosa ne pensate voi di tutta questa storia.......infondo solo qualche ora fa ero una perfetta sconosciuta.....il vostro canto ha fatto si che vi donasse una creatura dei boschi, mi sa che non canterete piu'...."...questa volta fui io a ridere di gusto......in genere sonogli uomini a regalare fiori alle donne.....e invece mi sembro' giusto omaggiare il mio accompagnatore.....chiusi le mie mani a coppa e quando le aprii c'era una magnifica rosa bianca....".....Reas, questa e' un dono della regina dei boschi......desidero che stasera la portiate con voi sulla vostra giubba, non e' molto ma vi proteggera', sara' in grado di farvi mantenere lucido in qualsiasi momento, amate molto la vostra Regina e so che sarete una delle poche persone che la difendera' rendendo libero questo Regno.......non sono una povera visionaria come sostiene Lady Isolde, vi assicuro che non ho mai mentito ne a voi ne' a sua Maesta........ma adesso se mi offrite il vostro braccio , possiamo andare aquesta favolosa cena, anche se non so dove sia andata la mia amica Lady Altea......".......e cosi' misi la mia mano sul suo braccio......
|
14-02-2012, 21.35.39 | #754 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 24-07-2011
Messaggi: 12,963
|
Il cappellano mi invitò a sedermi, e cosi feci, la pietra era fredda come il vento che soffiava da est sempre in quel giardino.."Ovunque leggo odi tristi in questo giardino..e poi è vuoto, un giardino cosi bello di fiori dovrebbe essere pieno di allegria, gente invece è solo e non può donare tutta la sua bellezza". Rimasi un attimo in silenzio..."Comunque, vi ero venuta a cercare perchè volevo sapere qualcosa su...lady Isolde, la conoscete?"
__________________
"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
15-02-2012, 00.58.17 | #755 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 28-07-2011
Messaggi: 203
|
Chantal, dopo quell’inquietante sogno, era tornata ad adagiarsi presso l’albero dove aveva lasciato il suo cavallo.
Ad un tratto sentì dei gemiti e dei lamenti. Era Vayvet che si agitava nel sogno. Quell'uomo,era come un impenetrabile forziere di pensieri,schivo,riservato,totalmente incapace di affidare fiducia al mondo intero.Silenzioso e pieno di rancore,eppure,i suoi occhi sembravano essere attraversati da una luce che Chantal desiderava carpire e scindere in scintille che mostrano la purezza della sua fonte. Ora se ne stava in balia del sonno e di chissà quali immagini che gli attraversavano l'anima.E sembrava innocuo. La ragazza vedeva in quell'espressione,resa fragile dalla naturalezza di ciò che la dlineava,una velata bontà che le appariva come una grezza gemma che nel cuore possiede lo splendore della bellezza. Chissà,forse si ingannava,forse il fatto che quell'uomo,nel sonno,sembrasse più "umano",più indifeso,la traevano in errore. Eppure,non s'era mai ingannata,e nel vederlo,adesso,così in preda ai suoi affanni,disarmato della sua forzata brutalità,voleva davvero ritenere essere lui diverso da uno spietato fuorilegge. Voleva credere alle sue sensazioni Chantal,e fidarsi di lui. La ragazza lo vedeva agitarsi ed inquietarsi mentre cercava di dormire e provava un profondo senso di tristezza in cuor suo,ma anche di tenerezza per quell'uomo dal volto tanto provato dalla vita e dai suoi dissapori. Avrebbe voluto svegliarlo,rassicurarlo,pronunciargli parole di conforto,offrirgli il calore di una carezza insorta dalla sua mano,ma egli era stato così scostante,tanto era pieno di disprezzo dal ritenersi giudicato da lei stessa. Chantal pensò d'aver sbagliato tutto,d'aver agito con incauta istintività,e mille dubbi la tormentavano,ma ora contava ciò che sarebbe accaduto in futuro a lei ed a quei fuggiaschi,e mentre cercava di penetrare in quei lineamenti corrugati e,a tratti,persino belli,di quell'uomo che si dimenava affannosamente nel suo agitato sonno, vide che stava per destarsi. Vayvet allora saltò su. Ansimava e si guardava intorno confuso. Poi respirò forte e cominciò a calmarsi. Quel sogno l’aveva come svuotato. Chantal s'apprestò un poco all'uomo che le appariva visibilimente scosso. Nen essendo stata capace di riaddormentarsi,la ragazza lo aveva visto e sentito agitarsi nel sonno molto a lungo,percependo che i suoi pensieri fossero ben più vividi ed inquietanti di quanto lei potesse immaginare. Rimase lungamente in disparte per discrezione,e per evitare di creare disagio o di violare l'intimità di quei momenti di abbandono durante i quali il fuggiasco aveva ceduto ai ricordi di un inquieto sogno,forse, e s'era agitato rimanendo interamente in balia della confusione. Solo quando s'accorse che,prendendo ad inspirare forte e frequentemente,questi si stesse calmando,Chantal gli si fece più vicino. L'uomo ansimava ancora,però,ed accortosi della presenza della ragazza si tirò su cercando un contegno che gli facesse nuovamente assumere la sua aria di sicurezza e padronanza. In quel frangente vide la fresia scivolargli dal petto.Rimase qualche istante smarrito,come perplesso,la guardò che s'era posata al suo fianco sfiorandogli appena la mano,fece quasi per raccoglierla,ma come un impeto improvviso si impossessò di lui,come una volontà di respingere tutto ciò che è fragile e delicato. E Chantal si mortificò in cuor suo,vedendo l'avversità che egli voleva palesare anche dinnanzi ad una piccola cosa bella a lui riservata. Vayvet riassunse in breve la sua espressione di indifferenza. Ma i suoi occhi lo tradivano,il suo sguardo dichiarava turbamento ed inquietudine,tuttavia Chantal lo rispettò col silenzio. Poi,gli occhi dell'uomo si fecero inclementi nel guardare con severità la ragazza,tanto ch'ella avvertì un senso d'imbarazzo e di disagio per l'essersi accostata tanto a lui,fece,così,per scostarsi,ma qualcosa di incoercibile la tratteneva,come a non voler abbandonare quell'uomo in balia del suo tormento,allora tese appena la mano,come a volergli indicare di non fare sforzi,di rimanere ancora sdraiato e cercare di rilassarsi.Cercò parole di delicata attenzione,al fine di indurlo a ritrovare serenità,ma l'imbarazzo si accresceva in lei,tanto che si affacciava al suo cuore un senso di soggezione.Poi,si fece coraggio e domandò:"E' a causa della ferita che avete avuto un sonno agitato,milord?Vi ho visto affannarvi durante esso." La ragazza pronunciò queste parole a capo chino,era tanto vicina all'uomo da comprendere che questo avrebbe potuto destare in lui solo disappunto. Molti pensieri le balzarono alla mente in quel frangente,e cercò di sradicare da essi il timore d'essere fraintesa e ritenuta invadente ma,in fondo,non si curava di questo,ciò che realmente l'aveva turbata era stato il vedere quell'uomo agitarsi in sonno e non comprendere cosa realmente gli attraversasse il cuore fino a turbarlo. Chantal gli aveva parlato senza guardarlo,e questo le aveva suscitato come un pensiero di avversione percepito da quell'uomo,decise,così,di scoprirsi il volto,lasciò cadere il cappuccio sulle spalle,scoprendo un viso che sbiancava sempre più ad ogni tentativo di interloquire col fuggiasco,ed il suo pallore s'andava accentuando man mano che le ciocche dei capelli,rese lucide e dai riflessi malva dal candore della luna,le si accomodavano sul volto e sul collo,libere dal copricapo. Allora si accostò ancora un poco e,con voce molto flebile si sentì di dire:"Vayvet,.."Ma,appena udito il nome pronunciato dalla sua bocca Chantal ebbe come un sussulto,si ritrasse,così,e sollevando appena la mano interponendola tra le sue labbra e il volto dell'uomo in segno di scuse,come chi ha commesso un'imprudenza grave,si riprese:"Vi chiedo perdono,milord,non avrei dovuto pronunciare il vostro nome.."Poi cercò invano di coprirsi nuovamente col cappuccio,ma era così terrorizzata che le mani le tremavano,allora inspirò profondamente e,guardandolo ancora negli occhi concluse il suo pensiero domandando con un filo di voce:"Vi fa male la ferita?" Ultima modifica di Chantal : 15-02-2012 alle ore 19.30.27. |
15-02-2012, 11.50.49 | #756 | ||
Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
Citazione:
“Io sono esattamente dove devo essere!” mormorai. Citazione:
“Sai...” soggiunsi poi, sorridendole “Non devi avere paura, Sheylon è cattivo... però odia i prepotenti!” Probabilmente non l’avevo convinta, ma mi parve che mi sorridesse appena uscendo e richiudendosi la porta alle spalle. Ed io, allora, girai a mia volta le spalle alle porta ed osservai Guisgard. Se ne stava steso sul letto con gli occhi chiusi e la testa leggermente all’indietro... per qualche attimo rimasi immobile, fissandolo... chiedendomi se stesse davvero sprofondandoo in una sorta di dormiveglia o se, semplicemente, non avesse intenzione di parlarmi. Lentamente mi avvicinai, dunque, appoggiai la bacinella e le bende su di un piccolo e sgangherato tavolino e mi sedetti sul bordo del letto... “Gli altri hanno lasciato il Casale...” iniziai a dire, la voce bassa e suadente “Sua Grazia, il Vescovo, li ha arruolati tutti nella sua Guardia... beh, quasi tutti... ho affidato Nestos e, forse, Brand a padre Anselmo...” sospirai “Avevo dato a Nestos una lettera per te... una lettera nella quale ti spiegavo tutto... temevo che non ti avrei rivisto tanto presto! Temevo che... beh, te n’eri andato dicendo quanto mi odiavi... ed io...” Mi interruppi... lui era sempre immobile, anche se avevo la vaga sensazione che mi stesse ascoltando... Sospirai profondamente e mi sforzai di cambiare tono... “Avanti, adesso...” dissi, bagnando una benda nell’acqua gelida e poi strizzandola bene... il ricordo della sua reazione di poco prima mi tornò alla mente, allora, e mi fece sorridere... “Sai...” dissi, sfiorandogli appena i capelli con la punta delle dita “Se, con tutte le botte che ti sei preso, tamponassi i lividi con l’acqua calda, domani mattina probabilmente staresti peggio di ora... l’acqua fredda, invece, pur essendo poco piacevole, ti farà stare bene domani!” Sorrisi, e la mia voce si fece appena più dolce... “Aventi, cavaliere... è ora di dimestrarmi il tuo valore: vediamo che cosa ti hanno fatto!”
__________________
** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
||
15-02-2012, 12.19.46 | #757 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 25-10-2011
Residenza: Nibelin
Messaggi: 558
|
Lo spettacolo che si parava dinanzi agli occhi era magico. Non avevo mai visto nulla del genere, la corrente del fiume condizionava la vegetazione circostante come un pittore sulla sua tela. I miei occhi si illuminarono di meraviglia e commozione..... ringrazio Iddio per tutto ciò.
Andava calando la notte ed era giunto il momento di accamparsi ed abbandonare la corrente del fiume poichè sapevamo che dopo il venerdì diveniva pericoloso. Non cfredo che avremmo avuto difficoltà a proseguire il viaggio a cavallo. Nel preparare il fuoco mi accorsi che sul fiume andava pogiandosi una strana imbarcazione; sicuramente vittima della maledizione del Calars. Abbandonaì la postazione e mi diressi a cavallo verso quello strano mezzo di trasporto, forse poteva esserci qualcuno o qualcosa di importante che avevano dimenticato gli sventurati naufraghi. Era giusto controllare e riportare oggetti di valore o altro alle rispettive famiglie.
__________________
"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
15-02-2012, 14.35.27 | #758 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 10-01-2010
Residenza: milano
Messaggi: 1,396
|
presi il saio e lo indossai e dissi grazie mille si li conoscevo quei due frati mi erano simpatici avevano una meta da raggiungere quella di costruire una loro chiesa e visto che non li rivedrò piu porterò avanti io la loro missione voi che ne pensate dissi rivolgendomi al monaco
__________________
fabrizio |
15-02-2012, 16.55.32 | #759 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Melisendra era vicinissima all’acqua.
Poteva quasi specchiarsi, mentre il leggero e delicato calore che saliva dal Calars le accarezzava il volto. Ad un tratto, tra la schiuma e le increspature vide qualcosa. Forse degli occhi, poi qualcosa simile a dei volti. E quei volti giunsero, agli occhi della ragazza, quasi a sorriderle. Ma, all’improvviso, qualcuno, con una morsa d’acciaio, le afferrò un polso. “Cosa volete fare?” Tirandola a sé Fyellon. “Queste acque sono profonde e lo stacco di temperatura vi causerà di certo una paralisi alle gambe! Se volevate fuggire” fissandola negli occhi “avete scelto il modo sbagliato!”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
15-02-2012, 17.07.07 | #760 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Reas sorrise a vedere quella rosa.
“Siete molto abile, milady!” Disse ad Elisabeth. “Dove avete imparato questo trucco? E’ illusionismo, vero? Però, siete davvero brava! Se non fossimo scientificamente certi che la magia e tutto il resto non esistono, beh, penserei proprio a quella dopo il vostro giochetto!” Prese allora la mano di Elisabeth e la condusse nella sala destinata alla grande cena. Giunti i due, vi trovarono solo pochi degli invitati. Tra questi c’erano Shoyo e Kojo, entrambi con gli abiti ufficiali della Compagnia del Tulipano Imperiale. Nel vedere Elisabeth ed il capitano, lanciarono loro enigmatiche occhiate.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
|
|
Discussioni simili | ||||
Discussione | Autore discussione | Forum | Risposte | Ultimo messaggio |
Saggio Lo re Artù k’avemo perduto (Mario de Matteis, Antonio Trinchese) | Hastatus77 | Libri | 4 | 30-07-2011 14.07.54 |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 06.55.46.