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Vecchio 15-02-2012, 17.14.54   #761
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il chierico ascoltò in silenzio le parole di Altea.
“Non vi ingannate, milady…” disse Fin Amor “… in questo palazzo e in tutta Tylesia dominano sentimenti ed emozioni cupe… tristezza, rimpianto, nostalgia e rassegnazione…” fissò poi il cancello d’oro, chiuso con il lucchetto di diamante, che si trovava poco distante da loro “… questo palazzo possiede in realtà un giardino ed è quello…” indicando con un cenno il meraviglioso cancello “… e lì ci sono fiori meravigliosi, degni di tal nome… e non solo…” tornò ad accarezzare la sua lira “… lady Isolde? Io non la conosco, milady… vedete, non mi occupo troppo di giudicare gli uomini… amo più guardare ai loro cuori… in essi, milady, troverete sempre la verità…”
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Vecchio 15-02-2012, 17.20.31   #762
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Parsifal, fissando il fiume, si era accorto di quel relitto.
Si avvicinò allora alla sponda del Calars per vedere se ci fossero dei superstiti.
Ad un tratto scorse qualcosa aggrappato al legno: era un uomo.
Sembrava privo di conoscenza, con le mani appoggiate a ciò che restava di quell’imbarcazione.
Poi il relitto passò sotto l'alone della Luna e permise all'apprendista di Redentos di riconoscerne meglio i tratti.
Sembrava un monaco.
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Vecchio 15-02-2012, 17.34.54   #763
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Padre Nicola fissò Cavaliere25.
“Ti dona il saio!” Esclamò. “Forse dovresti farci un pensierino e diventare monaco!” Rise. “La vocazione è un dono e nessuno potrà mai appropriarsene. Se è nel tuo destino, accadrà come la cosa più naturale di questo mondo.” Ritornando al suo solito tono severo ed austero.
Prese allora la scatola.
“Questa scatola contiene qualcosa di speciale…” mostrandola al boscaiolo “… qualcosa di preziosissimo… inestimabile…” aprì la scatola.
Al suo interno era conservata una pietra.
Appariva come una comunissima pietra, di quelle che si vedono ovunque.
Ma c’era qualcosa impresso sulla sua superficie.
Una macchia rossa.
Nella scatola poi c’era anche una piccola targhetta con inciso qualcosa in latino.
“Questa pietra” disse padre Nicola a Cavaliere25 “è una Reliquia giunta dalla Terrasanta… è una delle pietre con cui fu lapidato Santo Stefano, il Primo Martire…” fissò il boscaiolo “… i due monaci di cui parli avevano portato con loro questa Reliquia…”
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Vecchio 15-02-2012, 17.47.28   #764
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Ascoltai silenziosamente le parole del chierico, egli diceva sempre la verità, pensai fosse stata una fortuna conoscerlo in quel palazzo. "Dunque..dietro a quel cancello vi si nasconde un giardino..misterioso, e come mai non è aperto?Perchè rinchiudere tale bellezza?? Avete ragione..saper leggere nel cuore delle persone è una dote di pochi, spero di riuscirci come ne siete capaci voi, ora se permettete rientro in palazzo, fa piuttosto freddo".
Mi congedai dal Cappellano promettendogli che presto ci saremmo visti, entrai a palazzo, vidi in un salone del gran fermento e ivi notai Elisabeth vestita in modo meraviglioso col suo cavaliere, era bellissima e raggiante ed ero felice per lei, ma preferii tornare nella mia camera. Non trovavo ancora un senso al mio essere in quel posto d'incanto, non avevo nulla da festeggiare...pensai.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 15-02-2012, 17.58.48   #765
Melisendra
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Melisendra sarà presto famoso
Gridai per la sopresa.
"Cosa?" Domandai confusa. Mi voltai nuovamente verso la superficie dell'acqua, ma ormai non c'erano più.
"No, non volevo scappare, cavaliere." Lo rassicurai. "Io... mi sono sporta troppo... credevo di aver visto qualcosa..."
Uno scintillio attirò nuovamente il mio sguardo. Continuavano a seguirci.
Mi sedetti su una piccola panca liscia, su cui era stata abbandonata una rete da pesca. Giocai con le sue maglie fitte.
"Forse non lo sapete, ma lungo questo fiume ci sono delle meravigliose grotte ricoperte di cristalli, al loro interno la luce si riflette con una meravigliosa tonalità azzurra. Un azzurro luminoso... è molto diverso dal Blu profondo a cui appartengo..." Sospirai. "Mi sono sempre domandata cosa ci fosse oltre quelle grotte, risalendo il fiume... ma mi era vietato oltrepassarle. Così io spesso vivevo lì e quello era il mio baluardo, da cui potevo guardare l'orizzonte e sperare che qualcosa mi portasse via da lì..."
Alzai lo sguardo sul cavaliere.
"A quanto pare i nostri desideri sono più potenti di quel che pensiamo... E noi ci stiamo dirigendo proprio laggiù. Verso il pericolo. Almeno questo è ciò che ho sempre saputo."
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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Vecchio 15-02-2012, 22.28.05   #766
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
" Illusione....manipolazione....Scienza, una rosa bianca....Reas se non credete alla Magia finisce che vi sparisco sotto il naso....facciamo cosi' voi tenete comunque quella rosa...male non vi fara' e se qualcuno vi chiedera'....dite che e' apparsa sulla vostra giacca senza che ve ne siete accorto....."...mi prese per mano ed andammo verso i saloni....immensi , affreschi ai soffitti .....e quadri alle pareti, tappeti di seta coprivano marmi rosa.....ero tranquilla accanto a Reas....anche senon ero in vena di feste e festini avrei vcoluto accanto a me Altea e avrei voluto avere del tempo per parlare con Daniel, ma una strada misteriosa mi stava portando in bocca ai lupi......Shoyo e Kojo erano presenti nelle loro bellissime divise, sfoggiai il mio piu' bel sorriso guardando el loro facce tra lo stupito e il sospettoso...io una perfetta sconosciuta......temuta come spia al braccio del capitano delle guardie reali.......potevo vedere correre i loro pensieri.....torbidi come le acque dell'inferno......." Credo che stasera saremo una coppia molto osservata.....un comandante che porta a spasso una spia.....vi rovinerete la carriera.......che ne dite forse la grande guerriera e il suo compagno voglio fare quattro chiacchiere tra amici...".....e tutto questo lo sussurrai all'orecchio dei Reas cosi' come e' solito fare una dama in confidenza con il suo accompagnatore.......
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Vecchio 15-02-2012, 22.39.52   #767
Daniel
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Daniel è sulla buona strada
La selva...
Sterminata e verdeggiante, intrisa di mille colori e profumi, mentre le forme degli alberi sembravano mutare sull’orizzonte sterminato...
“Daniel...” una voce di ragazza “... Daniel… li senti? Io si... sono ovunque, ci circondano... devi ribattezzarmi... devi farlo... altrimenti sarò inservibile... Daniel... il battistero della cattedrale...”
“Giada!” Chiamò un cavaliere dal superbo aspetto.
Daniel lo riconobbe: era quello raffigurato sul sarcofago.
E quella voce svanì in un eco infinitesimale che si disperse nel cuore di Daniel.

Mi risvegliai.. Giada.. Chi era?..
<<Nigros.. Chi è Giada?>>
Mi avvicinai di nuovo alla spada.. Mi attirava.. dovevo prenderla.. Ma non adesso..
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"And all i want is the taste that your lips allow, my my my , Give me love"

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Vecchio 16-02-2012, 02.12.01   #768
Guisgard
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Reas prese sottobraccio Elisabeth e si diressero verso la grande tavola al centro.
“Non ditemi che voi credete alla magia, milady?” Sorridente Reas. “Sapete perché la civiltà di Tylesia è la più evoluta al mondo? Perché abbiamo vinto ogni superstizione e ogni sciocco legame con il passato. Concetti come magia, stregoneria, fortuna e sfortuna, ma anche fatalità, caso o destino non dimorano più nei nostri libri e ai nostri figli insegniamo a credere alle uniche cose che possono nutrire l’animo umano… la Fede Religiosa e le scienze. Questa consapevolezza è il nostro più grande traguardo. Ed è per questo che siamo in guerra… i nostri nemici vogliono sottrarci il simbolo della nostra felicità e prosperità.”
I due attraversarono la sala sotto gli occhi ammirati di molti dei presenti.
Gli ospiti, infatti, avevano cominciato a riempire quell’ambiente.
“Si, dite il vero, milady…” continuò Reas “… stasera saremo molto osservati e perché no, anche chiacchierati. Del resto un ufficiale reale e una bella donna, se visti insieme, fanno sempre effetto. Quanto ai nostri amici sir Kojo e lady Shoyo, beh, suggerirei di ignorarli.” E fece l’occhiolino ad Elisabeth.
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Vecchio 16-02-2012, 02.54.57   #769
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Intanto, negli appartamenti reali, qualcuno si agitava nel sonno.

“Perché hai deciso di risalire il Calars?” Domandò Destesya, mentre gli accarezzava i capelli.
“Perché ero in cerca di un tesoro...” rispose lui, cullandosi stando con la testa sulle ginocchia di lei.
“E…” sussurrò lei “… dimmi… l’hai trovato poi quel tesoro?”
“Come fai?” Chiese lui fissandola.
“A fare cosa?”
“Come fai a racchiudere tutto il mondo nei tuoi occhi?”
“Chissà a quante avrai detto queste cose…” arrossendo lei e poi voltandosi a guardare il cielo.
“Se fossi un poeta, è vero…” prendendo la sua mano “… l’avrei fatto…ma sono solo un innamorato…”
“Sciocco…”
“Sono sciocco perché amo, mia bella principessa?”
“Sei sciocco e basta…”
“Uno sciocco innamorato…” fece lui.
“Smettila...”
“E’ un ordine, maestà?”
“Sei uomo da sottostare agli ordini che ti vengono dati?”
“Si, sei tu ad imporli...”
Lei non rispose nulla.
“Obbedirei ad ogni tuo ordine...” continuò lui “… a tutti tranne uno...”
“Quale?”
“Quello di non amarti più...” alzandosi lui e avvicinandosi al volto di lei “... è questo che volevi ordinarmi?”
“Vorrei…” rattristandosi lei “... a volte vorrei... vorrei non essere più principessa ed erede al trono... una follia... si, è una follia pensare a questo... ma per seguire una follia bisogna essere pazzi...”
“Io lo sono?”
“Cosa?” Fissandolo lei.
“Pazzo.” Rispose lui. “Sono abbastanza pazzo?”
“Credo di si…” accennando un leggero sorriso lei “... si, credo proprio tu lo sia…”
“Allora farò una follia...” sorridendo lui.
“Ma tu non sei principe di nessun regno...” scuotendo il capo lei, ma visibilmente divertita dalle sue parole “… tu sei libero…”
“Io non sono libero...” sospirò lui, per poi avvicinarsi ancor più a lei “… ma farò la follia… di portarti via!” E la prese in braccio, cominciando poi a volteggiare sul prato. “La senti, principessa? La senti la musica? Io si e voglio ballare!”
“Sei pazzo!” Ridendo lei. “Pazzo! Pazzo! Pazzo!”
E ballarono fino al crepuscolo.

Il sognò finì in quel ballo e lei, come ogni volta, si svegliò in lacrime.
Restò per alcuni istanti a fissare l’etereo pallore della Luna da una delle finestre.
Qualcuno bussò.
“E’ ormai buio, maestà.” Restando sulla porta l’ancella. “Dovete prepararvi, tutti attendono voi.”
“Ho…” con la voce rotta la regina “… ho dormito molto?”
“Per tutto il pomeriggio, maestà.”
“Preparate l’abito per la cena…”
L’ancella annuì.
Dopo un po’ la regina uscì dai suoi alloggi.
La sala si riempì e tutti ormai attendevano solo la regina.
Infatti, un attimo prima, era giunta anche Isolde.
Ad un tratto apparve anche Altea.
Ma la ragazza lasciò subito la sala.
E quando fu nel corridoio, si ritrovò davanti la regina accompagnata dai suoi ministri.
Aveva un volto triste ed uno sguardo cupo.
E Altea, fissandola, si accorse che gli occhi della sovrana erano rossi come quelli di chi aveva appena smesso di piangere.
In quegli occhi, la regina, aveva ancora impresso l’incanto di quel ricordo divenuto sogno.
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Vecchio 16-02-2012, 03.07.50   #770
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Fyellon restò a fissare e ad ascoltare Melisendra.
Guardò poi le acque del Calars e la vegetazione che circondava quel luogo.
“Si, lo penso anche io…” mormorò “... i nostri desideri sono potenti… sono la cosa più potente che esista al mondo… forse sono lo slancio che ci permette di vivere…” allora si sedette accanto a lei “… davvero sono così belle quelle grotte? Allora desiderate di vederle e di esplorarle. Desideratelo con tutta voi stessa e sono sicuro che accadrà.”
Continuava a fissarla.
Era giovane, Melisendra.
Poco più che fanciulla.
Di lei, lui ignorava tutto.
Quel viaggio appariva sempre più misterioso.
Come la sua meta.
“Dove siete diretta?” Domandò alla ragazza. “Dal vostro padrone? Vi attende forse alla fine di questo viaggio?” Esitò per un momento. “In voi scorgo una sorta di tenue rassegnazione, intrisa di un’enigmatica malinconia…voi non siete felice.”
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