10-03-2022, 23.17.36 | #71 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A quelle parole di Britty, il monaco la guardò quasi trasfigurando, per poi segnarsi 3 volte e mormorare qualche preghiera a bassa voce.
“Figliola...” disse allora con tono grave, dopo aver ammonito il suo cane che continuava ad abbaiare “... volete un pio consiglio? Che gioverà non solo alla vostra anima, ma soprattutto a tutto ciò che riguarda la vostra esistenza in questa valle di lacrime? Ebbene, dimenticate questo giorno, la strada che avete fatto per giungere qui e anche il mio volto. Fatelo e vedrete che San Rocco veglierà sul vostro cammino. Fate come vi ho detto e un giorno mi sarete grata.” Fissandola con i suoi occhi tondi e piccoli.
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10-03-2022, 23.17.59 | #72 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Era giunta la sera e con essa il buio e le ombre di quel mondo misterioso in cui la Luna è libera dal principato del Sole e della luce.
La notte è infatti il regno dei sogni, dunque delle illusioni e dei demoni che abbandonano i loro giacigli. La Mentitrice, proprio come ogni creatura ed entità notturna, era di nuovo libera. Era bellissima, oscura, malvagia e padrona indiscussa della notte. Cominciò ad aggirarsi per la stanza, col suo abito nero e l'inseparabile Pugnale di Kalì, simbolo del suo potere, raggiungendo la brandina su cui riposava il naufrago. Lei poteva leggere nella mente e conosceva i pensieri e le colpe di ogni uomo. Il naufrago continuava a lamentarsi nel sonno, a sudare per l'agitazione e mormorando parole incomprensibili. La Mentitrice lo guardò e poté comprendere ogni suo segreto... L'uomo giungeva da Monthediportechan, una delle città più antiche mai erette nei mari Flegeesi, sicuramente quella costruita su uno dei punti più alti, da cui si potevano dominare la costa e le isole. In questa città si venerava l'Uomo Uccello, uno dei culti più remoti di quei luoghi. L'Uomo Uccello, narrano gli uomini di Monthediportechan, giunse a insegnare loro la caccia, la pesca e l'agricoltura. Portò loro la matematica per misurare le stelle. Le stelle, il luogo da cui, come disse l'Uomo Uccello, era giunto questo essere celeste e potentissimo. Ma mentre la bellissima Mentitrice leggeva nella mente dell'uomo, si udì il rumore di passi. “Marin...” disse il nonno che stava salendo dal molo “... come sta il naufrago?” Chiese mentre saliva le scale. In quel momento, per un solo istante, il naufrago aprì gli occhi e vide la Mentitrice. “Chi...” fissandola “... sei?” Per poi perdere di nuovo i sensi.
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10-03-2022, 23.18.18 | #73 |
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Blangey attese in quella stanza il ritorno di Robertstein.
Il bel professore arrivò poco dopo, mentre si allentava la cravatta al collo, per poi togliersi la giacca. "Oh, sei qui..." disse vedendo la sua assistente "... ero venuto a posare dei libri..." lui, riponendo dei libri in un armadio "... oggi la lezione è stata alquanto pesante... credo aprirò quella bottiglia di vino che mi donò il visconte Damblè per avergli decifrato quell'antico idioma marinaro, ricordi?" Fissando la sua assistente. "Mi fai copagnia? Detesto bere un vino così pregiato da solo." Notò il vecchio libro fra le mani di Blangey. "E quello cos'è?" Incuriosito. "Non credo di averlo mai visto prima..."
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10-03-2022, 23.35.24 | #74 |
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Mi sentii nuovamente me stessa, una volta liberatami della sciocca e stupida che mi permetteva di esistere.
Non era molto vivere da parassita, ma era solo questione di tempo. Dovevo solo capire come sfruttare questo miserabili che continuavano a circolare e respirare. Il mio abito nero strisciava silenziosamente sul pavimento ed io giocherellavo col mio pugnale, lanciandolo e recuperandolo dal manico. Notai un povero disperato su una branda e mi avvicinai. Passai lentamente la punta della lama sulla gola scoperta, inebriandomi con la sensazione di potere che quel gesto mi dava. Quant'era soddisfacente avere in mano la vita di ogni essere vivente? Iniziai poi ad esplorare la sua mente, per capire chi fosse. Proveniva da Monthediportechan, una città flegeese il cui culto principale era quello dell'Uomo uccello, come se un essere umano non fosse già una piaga di suo. Aveva civilizzato quei poveri disgraziati, che probabilmente si sarebbero estinti senza di lui. E sarebbe stato meglio così. Sbuffai con fastidio sentendo la voce del maledetto vecchio. Mi schiarii la voce. "Va tutto bene" risposi, cercando di imitare quell'oca giuliva inutile. Dopo l'interruzione, cercai di leggere ancora la mente del naufrago. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
10-03-2022, 23.41.50 | #75 |
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Scossi la testa, divertita, nel vedere quel bigliettino.
Era dall'altra parte del mondo, eppure non demordeva eh, il mio Lord. Ormai avevo preso a chiamarlo così, in modo canzonatorio, dopo che una volta si era atteggiato a gran signore, facendomi scoppiare a ridere. Che poi, un Lord lo era davvero, ma a me divertiva prenderlo in giro. Eppure lui era sempre così galante da essere quasi insopportabile. Non posso negare, però, che sia stato bello fare numerosi colpi insieme, è incredibile pensare a quanto la causa e la confraternita possano aver bisogno di un ladro come lui. Una cosa era certa, era il migliore del suo campo. Ed era anche uno che ci sapeva fare, ma questo con lui non l'avrei mai ammesso. Nascosi il bigliettino in una tasca del vestito e tornai da padre Alphy. "Perdonate l'interruzione..." con un sorrisetto. "Venite, vi faccio accomodare nelle vostre stanze, così poi potremo parlare del motivo per cui vi ha portato qui il nostro Tommaso!".
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì! |
10-03-2022, 23.55.52 | #76 |
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Entrò nella stanza, lo seguii con lo sguardo..la mano che allentava la cravatta, la giacca gettata e lo ascoltai silenziosamente osservandolo con un sorriso.
Poi le ultime parole, riflettei a lungo "Il libro? Prima versa quel vino e rilassati e poi ne parliamo, comunque uno sconosciuto te lo ha fatto pervenire fuori la porta di casa, era avvolto in panni e mi sono permessa di aprirlo" osservando la sua reazione negli occhi profondi.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
11-03-2022, 00.42.27 | #77 |
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Ascoltai il suggerimento dell’uomo, gli occhi fissi su di me.
“Non posso farlo.” dissi in un tenue sussurro “Non posso… devo capire. Se sapete qualcosa, per favore, aiutatemi!” gli dissi afferrandogli le mani. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
11-03-2022, 16.51.24 | #78 |
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"Bene." Disse il nonno. "Di sotto ho finito e mentre tu prepari la cena io accenderò la stufa, che comincia a far freddo, Marin."
La Mentitrice sentì i passi del vecchio allontanarsi e poté tornare a dedicarsi a quel naufrago, continuando a leggergli nella mente... Il veliero ave a preso il mare da 2 giorni ormai e si apprestava a doppiare Capo Myses. A bordo però continuava a serpeggiare una strana angoscia. Con ogni probabilità, a detta del capitano, tutto dipendeva da ciò che era accaduto al nostromo, impazzito dopo aver bevuto acqua salmastra penetrata nella stiva e poi suicidatosi. Non bisognerebbe mai cambiare nome a una nave, soprattutto se il nome tolto era quello di un Santo. Questo ormai pensava l'equipaggio, soprattutto ora che acque sconosciute sarebbero state lo scenario del nostro viaggio. "Marin, la stufa è accesa." Il nonno chiamando dell'altra camera. "Come sta il naufrago?"
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11-03-2022, 16.57.24 | #79 |
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"Grazie, madama." Disse Padre Alphy a Sunis.
La dama mostro' così al suo ospite l'alloggio, dove il chierico sistemo' le sue poche cose. Alphy era un uomo di nell'aspetto, dai capelli chiari e gli occhi di un colore vicino al nocciola. Non era molto espressivo il suo volto, ma lo sguardo traduce di certo un'intelligenza non comune e a tratti un che di indefinito, come se quell'uomo avesse combattuto a lungo, probabilmente nella primissima giovinezza, per vincere una certa moria, forse persino superbia, che mal si fosse legata al suo futuro abito claustrale e agli impegni dettati dalla sua vocazione. Come dunque un novello San Paolo, o un nuovo San Francesco, uscito vittorioso dopo aver sconfitto le miserie dell'animo umano.
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11-03-2022, 17.03.45 | #80 |
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Robertstein si tolse la giacca e prese la bottiglia di vino.
La stappò e riempì col suo rosso contenuto 2 eleganti bicchieri, per poi offrirne il primo a Blangey. "Un libro lasciato davanti alla porta..." disse divertito "... che modo curioso di consegnare un libro." Bevendo un pò di vino. "Non sarà forse un diario segreto? Magari le scabrose confessioni di qualche ricca dama infelice?" Ridendo piano. "O magari un testo in cui è celato chissà quale complotto." Scuotendo il capo. "Oggi il mondo vive di complotti. Ne scoppia uno ogni volta c'è un qualcosa che la gente non vuole accettare." Sarcastico. "Ho detto a Giamino di accendere il camino. Ti va di leggermi le prime pagine di quel libro davanti al fuoco, Blangey? La tua voce mi aiuta a rilassarmi." Sorridendo alla sua assistente.
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