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#811 |
Cittadino di Camelot
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arrivati alla fine del sentiero vidi una cappella e dissi:guardate amici miei una chiesa entriamo e vediamo se c'è qualcuno,apri il portone ed entrai la cappella aveva le vetrate colorate e in fondo alla cappella c'era un altare mi feci il segno della croce e mi sedetti su una panca in quel luogo c'era un silenzio mai sentito prima, poi mi guardai attorno e vidi un porta candele allora mi alzai e mi avvicinai ad esso e presi una candela che stava li c'è ne erano tante io scelsi quella che piu mi sembrava piu lucida e l'accesi esprimendo un desiderio il mio desiderio piu grande era quello di rivedere Guisgard tutto intero e poi tutto il resto del gruppo che lasciai solo e senza il mio aiuto.
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![]() Ultima modifica di cavaliere25 : 11-06-2010 alle ore 20.48.09. |
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#812 |
Cittadino di Camelot
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Arrivammo ad una splendida chiesetta; Rufus si fermò e mi osservò abbaiando un'unica volta come per dire:"eccoci!".
Accarezandogli il capo lo ringraziai, ora dovevo solo sintonizzarmi...percepii l'energia di Guisgard, bene era ancora vivo ed era vicino. "Guisgaaaaaaaaaaaard!" urlai, "dove sei? sono qui, sono io Polgara! riesci a sentirmi?" Iniziai a girare su me stessa cercando di scorgere la sua figura. "dove sei?" pensai. |
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#813 |
Cittadino di Camelot
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La sapienza degli anziani era la cosa che avevo sempre piu' apprezzato......il cestino che avevo tra le mani era simile a quello terminato dall' anziana donna....lo guardai e mi accorsi che mancava solo qualche intreccio di paglia per portarlo al termine......odiavo lasciare le cose a meta'....ogni cosa ha un inizio e una fine, di questo ne ero sicura....cosi' cominciai a portare a termine la mia umile opera e una volta finita......<< State quindi aspettando la S. Messa.....deve essere molto importante poter ogni giorno parteciparvi, io e' tanto che non ritorno al culto....e' stato un periodo molto travagliato e ho dimenticato cio' che era davvero importante.......e' buffo.....il cuore ti porta a fare delle scelte, e quando lui parla detta legge...e cosi' tutto intorno a noi sembra perdere importanza......ecco questo e' il mio cesto, vorrei che voi lo usaste per la questua......spero che possa sempre tornare pieno....Adesso e' giunta l'ora di fare il mio viaggio a ritroso....dovrebbe esserci un buon uomo che accompagno' me e il mio gatto in questo posto.......chissa' forse sara' cosi' gentile da riaccompagnarmi nella mia casa nell' albero......credo che il mio posto sia li' io, il mio gatto e tutti coloro che hanno bisogno delle mie cure....e' tempo che io torni da Madre.....>> cosi' ..baciai la fronte di quella saggia donna e fidandomi del fiuto di Pico....tornai al punto di partenza
Ultima modifica di elisabeth : 12-06-2010 alle ore 19.41.19. |
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#814 |
Cittadino di Camelot
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Gran subbuglio aveva creato il rapido movimento di Cembelus.
Pensavo che il suo cuore fosse ormai troppo arido perché l'affetto dei suoi familiari o la spada del Cavaliere Bianco potessero riportarvi la vita, ma non dissi niente, non avrei mai detto qualcosa che potesse ulteriormente ferire Ermaus. Mi spostai invece, rapidamente, di nuovo vicino al mio amato e mi strinsi al suo braccio: qualsiasi cosa stesse per succedere, l'avrei affrontata con lui.
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** Talia ** ![]() "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." ![]() |
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#815 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Rainbow aveva afferrato la veste di Cembelus, intralciando così il suo folle intento.
Anche Llamrei lo prese per un braccio, tenendolo fermo, mentre Ermaus lo bloccò quasi per il collo. "Siete pazzo, padre!" Gridò. "Volete gettare così la vostra vita?" "Lasciatemi!" Urlava Cembelus. "Lasciatemi, vi dico!" "Calmatevi, padre!" Diceva suo figlio. "Calmatevi, in nome del Cielo!" "Non ho più nulla, non capite? La mia amata! La mia amata! Non posso e non voglio vivere senza di lei!" Ma improvvisamente, Heylde si avvicinò a suo padre. Lo guardò negli occhi e cominciò a dire: "Anche a me la mamma manca da morire. Certe notti mi sembra di impazzire se penso che al mio risveglio non la rivedrò. Mille momenti tutti i giorni mi ricordano di lei. A volte basta una cosa insignificante, come un profumo o un colore. Altre volte, osservando il cielo e la campagna mi rammento delle nostre passeggiate insieme. Quando mi parlava di tante piccole cose. Ma so che lei è sempre qui con noi. Ci assiste e prega per tutti noi." Calò il capo ed aggiunse: "Anche il mio amato mi manca... mi manca ogni giorno di più. Ogni volta che vedo mia figlia, rivedo lo sguardo di lui, il suo sorriso, il suo volto. Certe volte, quando il vento soffia tra le torri o il cortile, mi sembra di ascoltare la sua voce che mi chiama... invece è solo l'eco della mia solitudine. Ma questa storia mi ha fatto capire che non sono sola, che ho tutti voi. Ed anche lui è con me. E anche voi dovete crederci. Siamo una famiglia che ha tanto amore. E l'amore non è mai doloroso, padre mio." E padre e figlia si strinsero forte, abbandonandosi in un tenero pianto. A vedere quella scena, Ermaus strinse a se la sua Talia, comprendendo il grande dono che Amore gli aveva fatto. "Ti amo, amore mio." Disse guardandola negli occhi. Nella selva, intanto, Pico cominciò a camminare, come a voler guidare Elisabeth. Scesero lungo un pendio e si ritrovarono su una stradina che attraversava una piccola radura. Seguendo il suo gatto, Elisabeth si ritrovò davanti il castello del Doloroso Amore. Pico miagolò. Tutto era cominciato in quel luogo e lì sarebbe terminato, permettendo ad Elisabeth di tornare nel suo rifugio. Nel frattempo, nella Cappella dell'Arcangelo, Cavaliere25 continuava la sua preghiera. Una mite e tenera luce si diffondeva nella navatella, fino a giungere nell'abside centrale, dove dimorava la statua di San Michele Arcangelo. Il chiarore diffuso delle candele proiettava l'ombra della statua fin sotto il soffitto a cassettoni, quasi generando mistiche immagini in un austero movimento. Le candele sembravano quasi rendere viva quella statua, mentre il demonio ai piedi dell'Arcangelo, trafitto dalla sua lancia, sembrava contorcersi e ringhiare dal dolore. Il giovane scudiero, davanti all'altare invocava la protezione Divina. E mentre pregava, si accorse, dall'altra parte della navatella, del suo amico Guisgard. Fissava la porta, come se attendesse qualcuno. Ad un tratto il monaco, fissando le candele, disse: "Dobbiamo pregare tutti... non per invocare protezione... ma misericordia!" Tutto questo sotto lo sguardo della statua dell'Arcangelo, che sembrava quasi destata dalle miserie e dalle sofferenze umane.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
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#816 |
Cittadino di Camelot
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Vidi Guisgard fermo e immobile e dissi: amico mio siete propio voi? non riuscivo a crederci ma nei suoi occhi vidi uno sguardo strano lo avevo gia visto in passato allora mi alzai e mi avvicinai e lo abbracciai forte era bello riaverlo incontrato e vedere che stava bene,poi guardandolo gli chiesi dove sei stato amico mio? ero in pensiero per te ma adesso che ti ho trovato non ti lascio piu andare via da solo sarò la tua ombra aggiunsi.
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#817 |
Cittadino di Camelot
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Il viaggio di ritorno, fu tranquillo....e poi avevo il mio "gattone da viaggio"...con lui non mi sarei mai persa.........Ero arrivata al portone del Castello........chi vi avrei trovato ?.......Nell' animo sentivo che ancora qualcuno non aveva fatto ritorno.....di Polgara ne ero certa......non riuscivo a sentirla.......da quando mi aveva restituito il cuore......avevo perso il suo pensiero......ma ero fiduciosa e sapevo che il mio legame con lei non si sarebbe mai interrotto......Guardai quelle mura che mi sembravano cosi' diverse, ora........forse nulla era cambiato, forse ero io che guardavo le cose con animo diverso.......Pico si struscio' sulla mia gamba emettendo delle fusa di tutto rispetto.......Basta pensare.....e cosi' sbattei il batacchio sul portone del Castello....e guardando il gattone..pensai " E adesso amico mio vediamo chi viene ad aprirci..."
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#818 |
Cittadino di Camelot
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Sorrisi ad Ermaus, accarezzandogli piano il volto e i capelli scuri: era un sogno esser di nuovo tra le sue braccia e sentire di nuovo la melodia della sua voce.
"Adesso..." dissi dopo un momento "Credo che dovrà essere nostra cura, mio amore, accogliere coloro che torneranno in questo Castello ed offrire loro la giusta ricompensa e il ristoro che meritano dopo aver affrontato i perigli cui la follia di questo luogo li aveva esposti!" Improvvisamente un pensiero mi tornò alla mente: "Vi è un cavaliere, Ermaus, che ha giostrato con valore nel torneo di Amore e, vincendo, non ha chiesto ciò che il suo cuore dettava ma la mia liberazione, permettendomi così di tornare da te. Credo che quel cavaliere meriti la nostra riconoscenza, Ermaus. Credo che dovremo accoglierlo come merita, lui e i suoi valorosi compagni." Così dicendo, mi voltai impercettibilmente e lanciai un'occhiata a Cembelus, sperando che si fosse finalmente arreso al potere trascendente di Amore.
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#819 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Avevo visto lo sguardo di Cembelus, le nostre idee erano sempre state in contrasto... forse ciò mi aveva guadagnato un nemico.
Quando lo vidi lanciarsi verso la finestra, capii subito le sue intenzioni, e mi frapposi fra lui e la finestra... però l'uomo forse non voleva veramente uccidersi perché fu facilmente fermato e poi rincuorato dalle donne. La situazione, lì sembrava volgere per il meglio... me ne uscii dalla sala... ero preoccupato ancora troppa gente mancava all'appello e nessuno sapeva cosa era loro successo... Guisgard... lady Perry... il giovane cavaliere25 scomparso nella notte... e gli altri che non avevo avuto il tempo di conoscere nel breve tempo passato al castello prima dello scontro coi cavalieri dell'amore.
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
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#820 |
Cittadino di Camelot
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Cembelus ritornò rapidamente in sè..anche lui intorno aveva persone che l'amavano..e anche se l'amore di un consorte riempie l'intera nostra vita e lui aveva perso la sua compagna,aveva l'amore dei figli e della nipotina..in loro riviveva la sua donna...ella non l'aveva abbandonato sarebbe stata sempre con lui...il nostro compito al castello volgeva al termine ma dovevamo cercare gli altri compagni...più di tutti ero preoccupata per il mio dolce amico,cavaliere25,era da un pò che non lo vedevo.....
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