31-08-2010, 19.39.26 | #811 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Nella foresta intanto, tutti erano alle prese con l'incubo della torre.
Ad un tratto al gruppo apparve una giovane e bellissima dama. "Fermatevi, voi!" Intimò Guisgard, portando la mano sulla sua spada. "Avanzate ad agio ed annunciatevi! Abbiamo già incontrato un buon numero di serpi in questo luogo!" "Beh..." intervenne Maladesh, guardando compiaciuto la fiovane dama "... se quella è una serpe, allora dovrò rivedere il mio odio verso quel genere di animali!"
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31-08-2010, 19.44.12 | #812 |
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Guardai la donna e lentamente mi avvicinai e dissi voi come vi chiamate mylady io sono cavaliere25 noi stiamo andando a salvare una damigella di nome Talia in una torre sapreste indicarci dove dobbiamo andare e aspettai una sua risposta.
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fabrizio |
31-08-2010, 20.14.02 | #813 |
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<Si fermò così come le era stato intimato, lo sguardo impassibile e fiero fisso su colui che aveva parlato> Quella non vi serve Cavaliere <pronunciò lentamente verso Guiscard indicando la spada.> Il mio nome è Empi, sono figlia della Terra e degli elementi e questa foresta che vi accoglie è la mia dimora <spiegò avanzando ora di qualche passo> Le serpi di cui parlate non sono ben accolte in questo sacro bosco e non lo sarete neanche voi se non chiederete alla Terra di benedire i vostri passi <le parole di cavaliere25 le giunsero veloci alle orecchie> Volete salvare una damigella? <chiese curiosa> Direi che riposare e rimettervi in forze sia l’unica cosa saggia da fare al momento <pronunciò donando alle sue parole tutta la dolcezza del suono del vento tra le foglie, sperando in questo modo di convincerli a calmare il tumulto dei loro cuori>
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31-08-2010, 20.16.06 | #814 |
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Cosimus era stato avvertito dell'attacco e tutti i suoi uomini erano in allarme.
Ognuno allora corse ai posti di combattimento, in attesa che il misterioso nemico si mostrasse. La torre in breve fu circondata da un vasto gruppo di cavalieri pesantemente armati. Ad un tratto, il più nobile e superbo fra loro, dopo che uno dei suoi suonò il corno, cominciò a gridare agli uomini della torre. "Sono Sir Stefan, cavaliere agli ordini di sua grazia il conte di Borgogna! Abbiamo circondato la torre e vi intimiamo di arrendervi! Consegnateci Lady Talia da Carcassanne. E se ad ella non è stato fatto alcun male, avete la mia parola che ci ritireremo senza attaccare!" "Non vi è alcuna dama rapita qui!" Rispose da una delle finestre Cosimus. "Questa torre è difesa dagli uomini al servizio dei signori di Provenza! Ritiratevi o avrete la peggio!" Stefan allora fece suonare di nuovo il corno e diede ordine ai suoi di attaccare. I cavalieri di Borgogna cominciarono l'attacco con arieti infuocati, mentre dalla torre gli uomini di Cosimus fecero cadere una pioggia di dardi incandescenti e dalle finestre pece bollente venne scaraventata sugli assalitori. In breve, grida e sangue dominarono la scena, mentre un etereo ed ancestrale crepuscolo scendeva su quel tormentato mondo.
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31-08-2010, 20.25.46 | #815 |
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Avete un bel nome mylady Empy forse avete ragione dovremmo riposare e riguardo a una fanciulla si dobbiamo trovarla e salvarla voi sareste cosi gentile da darci una mano chiesi gentilmente e sorridendo.
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fabrizio |
31-08-2010, 20.37.39 | #816 |
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Nella foresta intanto, Guisgard restò quasi rapito dalla grazia e dalla dolcezza di quella misteriosa damigella.
"Vogliate scusarmi, milady..." disse "... purtroppo questo luogo sembra infestato dalle forze del male ed io pare che abbia perso la capacità di riconoscere un nemico..." Fece qualche passo in avanti per poi fermarsi, come se qualcosa di spirituale proteggesse quella ragazza. "Riposarci dite, lady Empi? Impossibile... tutto ci è ostile, compreso il tempo..." "Ma siete una sacerdotessa o cosa?" Intervenne Maladesh. "Ehi, capo..." gli disse sottovoce uno dei due assistenti "... una ragazza sola in questo posto... non vi sembra strano?"
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31-08-2010, 21.31.51 | #817 |
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L'ingresso nella torre era stato fin troppo facile.
Non stava dubitando della potenza di Elisabeth e delle sua arti. Stava dubitando dell'apparente impreparazione dei loro nemici. Dovevano essere asserragliati da qualche parte, in agguato buio e nel silenzio. Non c'era da fidarsi. Salirono le scale deserte, fino ad una stanza ampia e spoglia. L'aria era stantia, la luce fioca. D'un tratto, una strana nebbia le avvolse... che stregoneria è mai questa?... lo spazio intorno a loro cominciava a cambiare... una foresta... alberi nodosi dai rami contorti... stridii, scricchiolii... il pianto di un bambino... la nebbia sembrava braccarla, afferarla in una stretta, e Morrigan non riusciva a sottrarsi. Insieme a quelle visioni inaspettate, a quei rumori, la nebbia le stava portando alla mente lontane, ossessive visioni... visioni che potevano conforderla. Accovacciata sotto un robusto noce, una donna avvolta da un nero mantello stringeva al petto un bambino. Morrigan ebbe l'impressione di sentirla ridere, ridere forte, anche se il viso della donna era immobile. Si strinse un po' più ad Elisabeth, iniziò a parlarle nella sua mente... magia... magia... voi parlate di magia buona e di magia cattiva, Elisabeth... ne parlate come se conosceste il modo per distinguerle... ma io, Morrigan, io non so... sono confusa... voi conoscete qual'è il mio potere, Elisabeth? Non ve l'ho mai rivelato, ma voi dovete averlo già intuito... un potere che forse non è un dono... un dono che è insieme maledizione... io non ho più madre, nè padre, Elisabeth... essi mi hanno abbandonato, terrorizzati nel vedere la distruzione che la loro bambina era capace di dispensare come se avesse sparso semi in un campo... sono stata da allora mercenaria, al soldo di chiunque chiedesse il mio servigio... ma non era per i soldi, no!... nell'estasi della battaglia, lo confesso, esultavo nel vedere che potevo distruggere il mio nemico con un solo sguardo... non mi sono mai chiesta se la mia battaglia fosse per il bene o per male, semplicemente perchè troppe volte il mio cuore non avrebbe voluto conoscere quella risposta... ma voi, voi che nemmeno mi conoscevate, mi avete chiamata e mi avete voluta con voi, e avete creduto in me... creduto davvero che potessi servire il bene! In quel momento vide il bambino smettere di piangere e voltarsi verso di loro. Un diabolico ghigno sorse allora sul suo deforme e mostruoso volto. Un attimo dopo Elisabeth vide le sue pietre mutarsi in tizzoni informi e consumati, e Morrigan sentì una rabbia sorda e violenta che le saliva alla testa... vedete, Elisabeth? Fino a questo momento la vostra nobiltà d'animo mi ha fatto vergognare della mia natura... una natura che mi non distingue affatto da coloro che voi disprezzate e combattete... ma è la mia natura, e questa donna e il mostro che tiene in grembo, ora hanno osato minacciarvi, minacciare voi! E Morrigan prese a fissare con intensità il bambino deforme e a recitare lentamente una frase tra le labbra... io sono Morrigan... inseguirò il nemico con il mio sguardo, lo inseguirò senza sosta, distruggerò colui su cui ho posato gli occhi... poichè egli ha osato distruggere le vostre pietre, io adesso distruggerò lui!
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" Ultima modifica di Morrigan : 01-09-2010 alle ore 08.32.44. |
01-09-2010, 00.58.20 | #818 |
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Siete entrati in una zona della foresta in cui il tempo non esiste <affermò con un lieve sorriso la fata allungando il braccio verso Guiscard con la mano tesa come a volerlo invitare ad avvicinarsi> La Terra ha guidato i vostri passi verso il sacro cerchio <volse poi il volto sereno verso Maladesh, lentamente> Al centro di questo bosco vi è un cerchio di antiche querce. Hanno visto molte lune e molte generazioni di umani <tacque per un attimo come se temesse di rivelare la sua vera identità> Non è concesso ad occhio mortale conoscere questi luoghi ma la Terra vi ha condotto qui e come sua figlia sono qui ad accogliervi e ad offrirvi il mio aiuto.<con il braccio ancora teso verso Guiscard continuò> Seguitemi, quella ferita non vi farà vedere alcuna torre se non la curate <tacque infine ed attese. Sapeva bene che nessuna illusione fatata può nulla contro la volontà degli umani. Era la volontà che più invidiava a quei mortali e se loro non avessero voluto, se loro non avessero creduto nel profondo alle sue parole, non avrebbe potuto aiutarli>
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01-09-2010, 02.06.13 | #819 |
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Morrigan fissò con una cieca determinazione quel mostruoso bambino.
Vivo odio traspariva dai suoi occhi e dal suo corpo. Ad un tratto però, quasi a prendersi beffe di quell'odio così forte, il bambino tradì un ghigno, più grottesco del precedente, quasi lascivo. Si accostò allora al petto della donna e questa si scoprì il seno. Il piccolo mostro allora cominciò a succhiare il latte. Ad un tratto, però, proprio alle spalle di Morrigan ed Elisabeth, si udirono dei passi. Un momento dopo, dalla nebbia che sempre più intensa cominciava a salire, emerse un fanciullo. Aveva i capelli nerissimi, il viso pallido e gli occhi di un gelido grigio. Aveva una lunga camicia nera, con i bordi di un vivo porpora. "Cosa cercate qui?" Chiese alle due donne. "Quello che volevate non si trova più qui... ma molto più lontano." Ed infatti le due donne si accorsero che solo il folto cuore della foresta ora le circondava. Della torre non c'era più traccia. E proprio in quel momento si udì un ululato lontano.
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01-09-2010, 02.16.47 | #820 |
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Intanto, dall'altra parte della foresta, Guisgard, Polgara, Maladesh, Cavaliere25, i due assistenti e Tisson avevano incontrato la misteriosa Empi.
Quella mano tesa verso di lui, provocò in Guisgard strane sensazioni. Eppure sentiva che poteva e doveva fidarsi. Si avvicinò allora a quella ragazza. "Non andare, Guis!" Gridò Tisson. Ma il cavaliere, voltandosi, fece cenno agli altri di non seguirlo. "E sia, damigella..." disse ad Empi "... vi seguirò perchè possiate aiutarmi... mi rimetto al potere della Terra, per guarire dalla mia ferita..." E i due scomparvero nella buia foresta. "Ehi, capo, Guisgard ci sfugge di nuovo!" Esclamò allarmato uno dei due assistenti a Maladesh. "Tranquillo, tornerà." Lo calmò questi. "Tornerà per liberare quella ragazza dalla torre."
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