10-04-2013, 15.57.31 | #831 |
Cittadino di Camelot
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Fu così che mi trovai fuori nel giardino e stava quasi per albeggiare.
Quella serva era stata davvero insolente, la sua reazione era strana..forse era per paura scoprissi qualcosa? Magari riguardante quel Fiore? Non potevo credere fosse tutto cosi semplice, di aver trovato subito il Fiore..no, non era possibile..sicuramente si trattava di un fiore raro ma perchè averlo tanto a cura? Iniziavo ad avvertire la fresca brezza della prima mattina e rientrai nel castello, mi diressi verso la camera e mi stesi sul letto e presto mi addormentai.. "Attorno a me i prati fioriti, correvo tra iris, erba e vari fiori colorati e gli alberi facevano bella mostra di sè con le loro folte chiome verdi e colorate dei fiori..rosa, bianco e giallo. Mi sedetti all' ombra di un albero e mentre petali cadevano attorno a noi vidi gli occhi suoi nei miei, erano gioiosi, e iniziai a intrecciare una corona di vari fiori. Egli me la prese di mano sorridendo e me la pose sul capo..."Ecco la mia Regina" disse baciandomi "e ti renderò felice per il futuro avvenire, parola di fedele Cavaliere". Mi svegliai lentamente, avevo fatto quel sogno che in realtà era veramente un ricordo dei nostri incontri. Mi accorsi di aver dormito poco e mi rannicchiai sul letto, pensierosa, le mani sui piedi e il mento poggiato sulle ginocchia..pensavo ai suoi occhi grigi, che assumevano riflessi diversi in base al cambiare della Luce e soprattutto del suo umore. Mi scrollai di dosso quei dolci ricordi, mi avrebbero solo fatto del male. Sospirando mi alzai e uscii dalla stanza, camminando pensavo che mi sarei staccata dalla Compagnia Teatrale e appena uscita dal castello avrei salutato tutti loro, cosi gentili...dovevo continuare sola quel viaggio, non dovevo incatenarli con la mia ricerca e avevamo diverse prospettive. Arrivata vicino al salone chiesi di servirmi una buona colazione e soprattutto se era possibile far riaprire la mia stanza, ed entrai nel salone.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
10-04-2013, 16.11.30 | #832 |
Cittadino di Camelot
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Fu un viaggio che mi lascio' senza fiato....andavo in giro per la turbocarrozza a guardare da ogni oblo'......all'interno c'erano cartine...Atlanti e le mie storie.....Gia' le mie storie.....mi venne in mente Liam.....sempre pronto a parlarmi di Elisabeth, aveva avuto in dono ogni suo libro ogni suo scritto...parlava di lei come se tutto il mondo fosse concentrato a Tylesia...sorrisi....se lui in questo momento avesse potuto vedermi...avrebbe fatto il tifo per noi.....avrebbe con noi cercato il fiore......che sciocchezza stavo pensando....lui ora era in un mondo meraviglioso....nel suo paradiso...sino a quando vidi cosi' con gli altri.....una citta' che non esisteva piu'......sembrava la citta' dei morti....ma io sapevo che era stata ricostruita......" Come puo' essere, ognuno di loro aiuto' Tylesia a risorgere...il fiore doveva essere protetto......eppure qui non vi e' nulla.....Orez...e se questo fosse solo un monito perche' i curiosi si allontanino, se in realta' noi stessimo vedendo la proiezione di Tylesia quando venne distrutta, questo avrebbe nel tempo preservato il fiore e coloro che lo proteggono......Sawas, Enusia voi cosa ne pensate...".....guardai ancora fuori dall'oblo' e divenni triste, di una tristezza quasi innaturale.......
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10-04-2013, 17.22.49 | #833 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard accennò un sorriso divertito a quelle ultime parole di Talia.
“Talvolta” disse “anche se può avere molti occhi ed orecchi, una corte non sempre può arrivare a vedere e a sentire tutto ciò che accade...” e strinse, per un attimo, ancor di più la mano di lei nella sua “... e poi, lo sapete...” con la voce che si fece di colpo più bassa “... io sono un vostro cavaliere e il mio unico compito è occuparmi della regina...” poi sul suo volto, ritornò quel sorriso guascone e vagamente beffardo “... però in effetti è vero... temo che se sapessero di questo nostro soggiorno qui, a corte non mi perdonerebbero facilmente... però, chissà, se svolgerò bene il mio compito forse vostra altezza potrebbe perorare la mia causa, qualora venissi chiamato a difendermi da qualche accusa...” la fissò negli occhi e poi il suo sguardo si posò sul suo viso e sulla sua bocca. Erano vicini e quell'attimo non sfuggì alla principessa. “Quanto ai nobili Taddei” aggiunse poi, ritornando a sorridere “io credo che voi giudichiate con troppa severità il loro modo di fare... anche a Capomazda ci sono forze e sentimenti in equilibrio... come in questa guerra... la conquista di Sygma nasce da tante cose... la caduta nell'abisso, la malinconia per la propria terra perduta, l'ambiziosa ricerca della felicità, la forza che solo l'amore sa donare... qualcuno vi ha mai amato così tanto, altezza? Al punto da sacrificare tutto, persino il proprio popolo e la propria terra, per conquistarvi? Al punto da mettervi al di sopra di tutti e di tutto?” Era tornato di colpo serio. “Io credo che qualcosa di straordinario, di grande, troppo grande, leghi i Taddei a Sygma... e solo chi conosce un amore altrettanto grande può comprenderlo davvero...” i suoi occhi erano di nuovo in quelli di lei. E per un istante le labbra di lui arrivarono quasi a cercare quelle di lei, senza però giungere a sfiorarle. “Salute a voi.” All'improvviso una voce. Guisgard si voltò di scatto. “Sono io, milord.” “Chi ha parlato?” Stupito il cavaliere. “Io, qui, sulla mensola.” Guisgard vide la mensola e si accorse che sopra vi era un grosso volume impolverato. “Ma chi ha parlato?” Confuso il cavaliere. “Sono io, milord.” Rispose il libro. “Sono Abecedarius, il libro parlante.” “Questa poi...” scuotendo il capo Guisgard. “Ai vostri comandi.” Disse il libro. “Vi occorre atmosfera con la vostra amica? Basta sfogliarmi. Io conosco le storie più belle mai raccontate.”
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10-04-2013, 17.31.52 | #834 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Densesu osservò con attenzione quelle lettere.
“Non saprei...” disse a Clio “... per me questo genere di rompicapo è sempre stato indecifrabile...” Intanto, Marlyan, di tanto in tanto, gettava occhiate verso Clio e Densesu. Si era accorta della difficoltà della ragazza con quell'anagramma. “Questi sono i volumi che avete chiesto, Mastro John...” parlando con uno dei visitatori della biblioteca, ma in modo che le sue parole giungessero chiaramente anche dove si trovavano la ragazza e lo scudiero “... ah, mi avete chiesto la traduzione di quel passo... in verità non sono un'esperta di lingue semitiche, però in città vi è un greco, tale Solone, conoscitore di lingue e maestro decifratore... sono certa che potrà aiutarvi.”
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10-04-2013, 17.41.23 | #835 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Altea entrò nel salone e qui vi trovò Brunos che faceva colazione.
“Appena in tempo.” Disse. “Così mi farete compagnia. Servi la colazione alla nostra ospite.” Ordinò poi ad una delle servitrici. Vi erano molte leccornie tra cui scegliere. Focacce dolci, biscotti ai cereali, miele, marmellate varie, spremute d'arancia, succo di mela, uova e frutta fresca. “Ho saputo” fece Brunos “che stanotte siete stata in giro per il castello. Eravate inquieta? Forse vi sentivate sola.” Sorrise. “Potevate venire nella mia camera... vi avrei fatto sentire sicuramente meno sola...” sorseggiò del succo di mela “... oppure, forse, cercavate qualcosa di particolare... cosa?” E la fissò con sospetto. In quel momento Altea si accorse che su una delle pareti vi era un bellissimo quadro. Raffigurava una meravigliosa rosa dai tratti quasi straordinari.
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10-04-2013, 17.58.22 | #836 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Davanti a quelle rovine, Orez prese il suo Atlante Temporale.
“Secondo l'Atlante” disse “Tylesia fu distrutta da un cataclisma molti anni fa... e da esso sorse un lago... secondo le coordinate il lago si trova poco più avanti...” “Elisabeth dice che la città fu ricostruita però.” Fece Sawas. “Si...” leggendo Orez “... ma fu ricostruita dagli uomini e da allora la nuova Tylesia divenne una città come le altre, visto che aveva smarrito ormai definitivamente i suoi tratti fiabeschi.” “Sembra una metafora...” fece Enusia “... Tylesia era una città incredibile... poi, perduto il Fiore, è caduta in rovina... e anche se ricostruita, senza il Fiore non raggiunse più il suo antico splendore...” “Bisogna cercare la nuova Tylesia...” disse Sawas “... Elisabeth, conoscete qualche indizio? Qualcosa in grado di portarci là?”
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10-04-2013, 18.01.19 | #837 |
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Mi sedetti al tavolo con Lord Brunos, mi servii del the e mentre stavo posandovi alcune zollette di trucco udii le sue parole sarcastiche.."No..non ero alla Vostra ricerca, non avevo sonno, e poi mi avete dato una camera di una cameriera" mi voltai e vidi un bellissimo quadro..vi era rappresentata una rosa.."Voi amate i fiori? Come mai...sapete appunto mentre girovagavo in giardino finii per sbaglio in una serra" dissi con sorriso ironico "mi ero davvero spaventata e ho visto qualcosa di strano...un Fiore..dentro una campana di vetro." Gli sorrisi dolcemente cercando di conquistare la sua attenzione e presi un piatto con delle focacce e glielo porsi "Prego, assaggiate queste gustose focacce..e mi chiedevo cosa mai fosse, potete darmi alcune informazioni?E mostrarmi quel Fiore...una vostra servitrice mi ha cacciata in malo modo e non capisco il motivo". E il mio sguardo ritornò su quel quadro.
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10-04-2013, 18.32.10 | #838 |
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Rimasi delusa, come poteva essere, ma gli uomini che l'avevano ricostruita erano fidati.....Elisabeth....
" Un momento...mio marito amava cantare cio' che per lui era verita' fiabesca, nel senso che non tutti potevano ascoltare come verita' assoluta.......ma Elisabeth era la Regina dei boschi.....e quindi ogni bosco era il suo regno, esso era animato da fate folletti e ogni sorta di creatura vivente che facesse parte del mondo della Dea Madre.........e se...la citta' di Tylesia fu costruita nel bosco nei pressi della vecchia Tylesia......cosi' facendo essa poteva essere celata da occhi indiscreti....."".......Orez...guardava me e la cartina mentre Sawas era pensieroso..." Almeno voi Enusia...spero mi crediate...."... |
10-04-2013, 19.12.14 | #839 |
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"..non importa..." Dissi sorridendo a Densesu "..io ci ho provato.." Strizzando l'occhio.
Non mi sfuggirono quelle parole della donna. Mi incuriosiva davvero molto il suo modo di comportarsi, era come se volesse dirmi qualcosa senza che nessuno se ne accorgesse. Mi chiesi perché. Non mi restava che scoprirlo. "Andiamo, dissi alzandomi..." Ho trovato ciò che cercavo... Ma non è detto che non debba tornare in questo splendido posto, prima o poi..". Rimisi a posto con cura i libri sugli scaffali e lasciai la biblioteca in compagnia di Densesu. "...perdonate, Milord... Ma devo fare ancora una cosa prima di tornare al casale.... Mi conosco, se non troverò la risposta a questo enigma mi perseguiterà per giorni... Avete sentito quella donna? Devo trovare questo Solone, sono quasi sicura che saprà aiutarmi... Anche se, beh.... Devo dire che Non so dove cercare...". Sbuffai "....possibile che da sola non ci arrivi? Possibile che sia così incapace?". Scossi la testa "...vediamo un po'... Non c'è, che so un quartiere greco o un posto dove potrei trovare questo Solone, secondo Voi? Conosco così poco questa città...".. Ultima modifica di Clio : 10-04-2013 alle ore 19.22.47. |
11-04-2013, 00.43.15 | #840 |
Cittadino di Camelot
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L'area che si respirava in casa.....dopo quelle parole, mutò. Vidi gli sguardi fissi sulla mia persona......mi sentivo a disagio, forse avevo parlato un pò troppo.
"Perdonatemi, mi sono lasciato andare....." feci, tornando a sedere. Poco dopo vidi le anziane donne ed i miei compagni di ventura, voltarsi verso di me ed ammirarmi per quel che avevo detto. Mi sentiì sollevato. Prima di abbandonare la casa che ci ha accolto ed ospitato, una delle anziane donne ci porse un libro.....ove erano designate le vestigia di tre cavalieri e delle loro armature; ci spiegarono che rappresentavano gli elementi e....tra quelle riconobbi l'armatura rossa, quella che venne trafugata. Riaffiorarono in me dolci e tristi ricordi.....avevo dimenticato il tutto: il Maestro Redentos, Orco il Rosso, la Bestia....... Mi rivolsi ad una delle donne e dissi: "Riconosco quella Armatura.....è stata trafugata da un "cavaliere". Ho rischiato la vita.....per poter soddisfare la sua prova......" dissi....chiudendo gli occhi.
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |