11-04-2013, 01.46.54 | #841 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Brunos prese una delle focacce dal piatto che Altea gli aveva mostrato.
“In verità” disse “i fiori sono belli e mi attirano come tutte le cose belle di questo mondo. Ma oltre questo non vi è altro.” Si voltò poi a fissare il quadro della rosa. “Ma quel fiore è speciale... è inestimabile per me. E' la cosa più preziosa che possiedo.” Tornò a fissare Altea. “Perchè siete così attratta da quel fiore? Cosa vi incuriosisce tanto?” Sorrise. “E soprattutto... a cosa devo tutta questa gentilezza da parte vostra? Avete deciso di diventare più carina?” E con un gesto improvviso prese Altea fra le sue braccia e la baciò appassionatamente. La stringeva e la baciava con impeto.
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11-04-2013, 02.00.28 | #842 |
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“Noi tutti vi crediamo, Elisabeh.” Disse Sawas. “Se così non fosse, non saremmo qui con voi ora.” Fissò poi Orez. “L'Atlante dice qualcosa riguardo la nuova Tylesia?”
“Solo che è sorta dalle rovine di quella vecchia.” “Ma evidentemente non nel senso letterale.” Fece Sawas guardandosi intorno. “Visto che qui non c'è traccia di nessuna nuova città.” “Credo che questa zona” intervenne Enusia “abbia spaventato gli antichi abitanti della vecchia Tylesia. Probabilmente decisero di costruire in un altro punto la nuova città, senza correre il rischio di vedere la terra tremare di nuovo sotto i loro piedi.” Ad un tratto si udì un corno da caccia e poi diversi cani abbaiare. “Dobbiamo cercare la nuova Tylesia” mormorò Sawas “e forse quel corno e quei cani possono essere una traccia. Seguiamo quei rumori.” Si misero così in cammino, seguendo quei suoni. Giunsero poco dopo davanti ad un casale. “Chi può vivere nel bel mezzo di questa foresta?” Stupita Enusia. “Beh, per scoprirlo dobbiamo bussare a quella porta.” Rispose Sawas. Bussò così alla porta di legno di quel casale. “Chi è là?” Domandò una voce. “Siamo degli esploratori.” Fece Sawas. “Ci servono informazioni su queste terre. Potete aiutarci?” “No.” Rispose la voce. “Andate via.” “Non c'è che dire...” sarcastico Orez “... davvero ospitali.”
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11-04-2013, 02.12.52 | #843 |
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Quell'armatura” disse la vecchia a Parsifal “non è affatto andata perduta.”
“Si...” annuì un'altra delle tre anziane “... l'Armatura Rossa è stata recuperata tempo fa e nascosta in un posto sicuro. Lontano da chi non è degno di vederla.” “Ma essa attende un valente e degno cavaliere per riprendere i suoi poteri.” Fece la terza delle tre. “Ma per riuscirci bisogna superare una dura prova.” “Ma nessuno” mormorò la prima vecchia “è tanto coraggioso da intraprendere quella prova. Almeno fino ad oggi.” “Coraggioso” disse la terza vecchia “o folle...” E le tre vecchie fissarono Parsifal.
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11-04-2013, 02.29.29 | #844 |
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“Domanderemo in giro.” Disse Densesu a Clio.
Girarono così per le strade, fino a quando lo scudiero di Mamyon chiese informazioni in una bottega. I due scoprirono così che in città vi era una zona periferica, un vero e proprio quartiere greco latino, abitato un tempo prima da ecclesiastici romani, poi da rappresentanti bizantini. Era una stretta stradina, attraversata da viuzze laterali, attorno alla quale si disponevano varie abitazioni e strutture, racchiuse da due grosse piazze. La casa del greco Solone, come era stato riferito a Densesu, si trovava poco prima di una delle due piazze, in una viuzza avvolta da un fitto odore di formaggio e carne. L'abitazione infatti sorgeva accanto ad un tipico ristorante greco. Clio e Densesu bussarono così alla porta di Solone e trovandola aperta entrarono. “Salute a voi, viaggiatori...” accogliendoli un uomo. Era vecchio e magro, con una barba bianca e poco curata, gli occhi vispi ed un sorriso simile ad un ghigno sul viso. “Sono Solone il Greco...” fissandoli “... in cosa posso aiutarvi?”
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11-04-2013, 09.14.21 | #845 |
Cittadino di Camelot
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All'improvviso mi trovai stretta tra le sue braccia e lui continuava insistentemente con quel bacio, facevo forza ma non riuscivo a staccarmi..non capivo il perchè di tutta questa passione verso una sconosciuta.
Riuscii finalmente a staccarmi da lui leggermente, di primo impeto avrei voluto rifilargli un bel ceffone piazzato in faccia ma cercai di mantenere la calma.."Correte troppo in fretta Milord!!" dissi sorridendogli freddamente, anche se quell' uomo era veramente affascinante. "Mi chiedevo appunto quella Rosa cosa significhi di cosi importante per Voi ed ebbene sì..sto cercando qualcosa". Tacqui e guardai il suo bel viso vicino al mio, poi ripresi sperando capisse..."Un Fiore..cerco un Fiore particolare, non conosco le sue fattezze, solo solo che ha qualche cosa di particolare, qualche potere particolare che solo un Frate...Frate Nicola..conosce e ne conosce la ubicazione sembrerebbe. E' stato l'Arconte Meccanico di Santa Agata di Gothia a chiedermi di trovarlo..e se non lo trovo la mia migliore amica..morirà". Mi risedetti aspettando una qualche sua sensata risposta.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
11-04-2013, 12.17.37 | #846 |
Disattivato
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Salutai con un cenno del capo l'uomo davanti a noi, sorridendo.
"..Salute a voi, Solone... Il mio nome è Clio e vengo da Camelot, costui è Densesu... Siamo in cerca del vostro aiuto... Ci è giunta voce che voi state un conoscitore delle lingue antiche e un decifratore...". Estrassi dal mio piccolo bagaglio il foglietto che mi era stato dato dalla donna in biblioteca e lo porsi all'uomo "..vedete, so che è un anagramma, ma per quanto ci abbia provato, non riesco a trovarvi un senso logico..." Sospirai "...e vi assicuro che ci ho provato in tutti i modi... Evidentemente questi enigmi non fanno per me... Mi chiedevo se voi poteste aiutarmi a risolverlo, o esso mi tormenterà per giorni..." Con un sorriso. "...Naturalmente, non intendo approfittarmi del vostro sapere e della vostra competenza, ditemi pure quale compenso desiderate e sarò felice di concedervelo.. Non vi è nulla di più prezioso per me della conoscenza..." Dissi piano, con un gran sorriso. |
11-04-2013, 16.56.49 | #847 |
Cittadino di Camelot
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Un terremoto smembro' sconvolgere Tylesia, l'uomo e la natura in uno scontro impari......scendemmo dalla turbocarrozza...l'impatto con quel posto, fu molto strano, era come se ci fossi gia' stata in quel posto. Tutti credevano in me, e questo mi faceva sentire forte......tanto forte da potere credere di riuscire in quell'avventura.....e poter riabbracciare Elina......seguii il gruppo e arrivammo al casale....l'unica cosa viva erano i cani che avevamo sentito e al bussare di sawas...una voce scorbutica....Orez fu pronto ad intervenire con le sue veritiere battute, lo adoravo..... Le grandi citta' avevano sempre una citta' uguale sotto di loro....il maniero poteva essere la porta che portava alla citta' sotterranea di Tylesia, Gerusalemme aveva i suoi sotterranei....erano splendidi li avevo visitati mille volte quei luoghi, Elina era la mia compagna fedele " Bene amici miei vediamo cosa succede se busso io...."......mi avvicinai alla porta e con tre colpi risposi alla voce......" Sono Lady Elisabeth sono tornata dalle mie terre e' ora che io entri a Tylesia...."...
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11-04-2013, 20.32.53 | #848 |
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Appena Clio parlò di compenso, il vecchio greco sgranò gli occhi.
Sul suo viso scarno sorse allora un grottesco ghigno, che doveva rappresentare in realtà un sorriso compiacente. “Eh, il sapere...” disse “... il sapere non ha prezzo, ma noi poveri mortali, su questa terra materiale, dobbiamo pur fissare un valore per ogni cosa... è il nostro modo per ammettere l'immensità del Creato rispetto alle nostre debolezze...” accennò allora una goffa risata “... dunque...” prendendo il bigliettino “... separiamo le lettere e vediamo di capire cosa voleva celare il misterioso autore di questo bigliettino... sapete, uno degli errori che comunemente si commettono nel tentare di decifrare enigmi o rompicapi è quello di credere che il procedimento sia complesso e la soluzione invece semplice... ma non sempre è così... il trucco è dare l'idea che il procedimento sia elementare, essenziale, per invogliare così a continuare nella ricerca della soluzione... ma il più delle volte è proprio la soluzione ad essere complicata... e infatti, anche qui le cose stanno così... questo anagramma ha una soluzione così enigmatica che non tutti possono trovarla...” “Dunque voi l'avete individuata?” Chiese Densesu. “Può darsi...” fece Solone “... ma talvolta certe cose è meglio non saperle...” “Cosa intendete dire?” “Che magari è celato un messaggio pericoloso da scoprire...” “Per voi?” “Per tutti...” “Allora?” “Forse, amici miei, mi occorrono garanzie...” fissandoli il greco “... incentivi per rischiare...” e fece un segno inconfondibile con la mano. Voleva del denaro.
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11-04-2013, 20.48.06 | #849 |
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Brunos fissò Altea.
“Io non conosco nessun frate e nemmeno l'Arconte di cui dite...” disse “... ma so per certo che il fiore che cercate è quello che io conservo gelosamente in questo castello. Infatti non esiste fiore più bello. Esso è il più alto simbolo di bellezza. E se qualcuno venisse a sapere che si trova qui, allora farebbero di tutto per averlo.” Si accomodò i capelli e si sistemò la camicia. “Mi spiace per la vostra amica, ma quel fiore resterà qui. Al massimo posso farvelo vedere. Ma solo ad una condizione... una notte d'amore con me.”
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11-04-2013, 20.55.28 | #850 |
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Dopo quelle parole di Elisabeth si avvertì solo silenzio.
Poi, all'improvviso, qualcuno cominciò ad aprire la porta. Apparve così sulla soglia un vecchio. Aveva capelli lunghi e barba folta, un volto segnato da rughe ma animato da uno sguardo luminoso. Indossava una lunga tunica, simile ad un saio, stretta in vita da una larga cintura di cuoio e camminava appoggiandosi ad un grosso bastone di legno. Ad un tratto arrivarono due cani che cominciarono ad abbaiare contro Elisabeth, Sawas, Orez ed Enusia. “Buoni...” disse loro il vecchio e quei cani rientrarono in casa “... cosa ne sapete voi di Tylesia?” Chiese poi il vecchio ad Elisabeth e ai suoi compagni.
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