03-09-2010, 02.55.25 | #881 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Fate ad adagio però..." disse Mion ad Elisabeth "... e badate che ho la spada puntata sulla vostra testa..."
"E tengo d'occhio anche voi!" Aggiunse poi fissando Morrigan.
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03-09-2010, 03.05.10 | #882 |
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Mi veniva da ridere......gli uomini non finivano mai di stupirmi, era li' a terra che a stento riusciva a parlare e minacciava pure....." Sulla mia testa c'e' solo il mio cappuccio....e se non la finite di farmi tremare la sottana.......vi prometto che vi faro' finire all'inferno...........".........Cosi' dicendo usci' fuori dalla mia sacca......una boccetta...contenente una mistura di aglio e muffa........e incomincia a spalmarla sulla stoffa.......
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03-09-2010, 03.05.17 | #883 |
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Morrigan rise, pensando al fatto che l'uomo non aveva nemmeno notato che era la sua, di spada, ed essere adesso vicinissima alla testa di lui!
Chiese mentalmente scusa ad Elisabeth per la sua irruente risposta... ma un nome temuto è anche un nome riverito... si giustificò, con la sua solita, pragmatica schiettezza. Quindi fece un cenno di assenso col capo e si inoltrò nella foresta per cercare ciò che Elisabeth le aveva chiesto. Appena fu sola, tese l'orecchio ai rumori del bosco, finchè non vi distinse il rumore gorgogliante dell'acqua. Quindi, con passo svelto e sicuro, si diresse da quella parte.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
03-09-2010, 03.10.46 | #884 |
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Mion restò attento e vigile, ma pian piano la stanchezza si fece sentire.
Cercò di resistere, ma gli occhi gli si chiudevano per la fatica. "Stefan..." mormorò prima di addormentarsi "... ci riuscirò..."
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03-09-2010, 03.13.10 | #885 |
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E chi diavolo era questo Stefan..........accomodai la sua testa sulle mie gambe.......speravo che non gli salisse la febbre..sarebbe stato piu' difficile rimetterlo in piedi......speravo solo che Morrigan facese piu' in fretta che potesse...prima gli mettevo l'impiastro e meglio era.......
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03-09-2010, 03.20.39 | #886 |
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Morrigan trovò l'acqua e cercò di tornare da Elisabeth prima possibile... non voleva addentrarsi troppo in quella selva... aveva l'impressione di non essere sola, in quel luogo... aveva l'impressione che qualcuno, silenziosamente, stesse seguendo ogni loro gesto.
Raggiunse nuovamente Elisabeth, che nel frattempo aveva iniziato ad applicare i medicamenti. "Ecco l'acqua", disse, porgendole la fiasca di cuoio rinforzato che aveva riempito presso un rivo.
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03-09-2010, 03.25.11 | #887 |
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Grata per essere stata cosi' celere.....incominciai a pulire la ferita dello sconosciuto......non utilizzai tutta l'acqua se gli fosse salita la febbre era l'unico modo per mantenerlo fresco.....misi la benda piena di impiastro sulla gamba e la fasciai......se avessi potuto cucirla quella ferita, ma non era completamente pulita...meglio lasciarla aperta....." Morrigan......ho la netta sensazione che non siamo sole......voi avvertite nulla ? "
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03-09-2010, 03.25.50 | #888 |
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Nel frattempo, dall'altra parte del bosco, due uomini avanzavano nella notte con un sacco in braccio.
"Il padrone è andato su tutte le furie!" Disse uno dei due. "Ci aveva già fatto la bocca a questo bel bocconcino!" E rise forte. L'altro restava in silenzio. "E come dargli torto?" Continuò. "Era un gran bella ragazza... e..." "Sta zitto!" Disse l'altro. "Cosa ti prende?" Rispose il primo. "Porta rispetto per i morti!" "Al diavolo! Le donne sono tutte uguali! E poi questa serviva solo per attirare quel cane di Guisgard! Io non l'ho mai visto in volto, ma vorrei proprio conoscerlo... magari sarò io ad ucciderlo!" E rise forte. "Avresti dovuto farlo quando ne avevi l'occasione..." disse l'altro. "Cosa? Chi sei? Un momento... tradimento! Sei..." Ma non ebbe nemmeno il tempo di terminare la frase che Guisgard lo trafisse mortalmente. "... Gui... sgard..." mormorò prima di morire. Guisgard allora prese con se il sacco e si diresse in un'irregolare radura. Qui sciolse il sacco e finalmente rivide il volto di Talia. Quell'innaturale pallore non aveva tolto nulla alla sua bellezza. E nel vederla così Guisgard sentì una fitta al cuore. Si allontanò d'istinto e fissò il cielo notturno. "E... se fosse... se il veleno non avesse fatto effetto?" Si tormentava. "No, Maladesh era sicuro..." Si sedette allora accanto al corpo di Talia ed attese in silenzio. I minuti sembravano prima ore, poi giorni, poi mesi e anni. Il tempo pareva non voler scorrere più. Si Tolse il mantello e lo avvolse attorno alla ragazza, sperando che il calore accendesse di nuovo, e presto, la vita in quel corpo. E restò accanto a lei ad attendere quel sospirato risveglio. E nell'attesa, pregò.
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03-09-2010, 03.40.36 | #889 |
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E mentre fissava il cielo, Guisgard si accorse di una luminosissima stella.
"La Prima Stella del mattino..." sospirò "... presto sorgerà l'aurora..." Si voltò di nuovo verso Talia. Rivide in quell'attimo ogni istante, ogni momento trascorso insieme. La fuga da Camelot, il nascondiglio nella casa di piacere, la recita dei coniugi, l'arrivo a Capomagnus, la sera della festa, il duello con Iwan e lei che curò le sue ferite. Poi, all'improvviso, uno strano pensiero. "Questa foresta..." pensò "... potrebbe essere la mia tomba se lei..." E poggiò il capo contro il tronco di un albero, tornando a fissare quella stella.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 03-09-2010 alle ore 03.49.26. |
03-09-2010, 03.50.11 | #890 |
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Morrigan si fermò, levò lo sguardo al cielo e lo fece scorrere sul velluto di quella notte stellata... era davvero una notte bellissima... i sussurri del bosco si inseguivano ancora nelle sue orecchie.
"La foresta si è svegliata..." mormorò piano, in risposta "la foresta è inquieta..." Poi di colpo chinò nuovamente lo sguardo su Elisabeth e sul cavaliere ferito, come se si fosse improvvisamente svegliata da un sogno e li stesse vedendo solo in quel momento. "Sta per accadere qualcosa! Le sorti di questa vicenda stanno cambiando, lo sento... ma ancora non si conosce l'esito preciso della battaglia! Dobbiamo muoverci, non possiamo restare qui!"
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