12-01-2012, 18.16.32 | #81 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Siamo partiti, grazie al Cielo.” Disse Jovinus a Plautus e Cavaliere25. “Voi ci sarete di grande aiuto, amico mio.” Rivolgendosi poi al boscaiolo. “Una chiesa ha bisogno di legna in gran quantità… e voi dunque sarete fondamentale per la nostra missione.”
Chiamò poi in disparte gli altri due. “Ora vi mostreremo cosa guida la nostra missione…” fece Jovinus fissando Cavaliere25. Prese allora lo scrigno che aveva sempre con sé e lo mostrò al boscaiolo. “Qui è conservato qualcosa di inestimabile…” disse il monaco “… una reliquia miracolosa proveniente dalla Terra Santa… sulla quale fonderemo la nostra chiesa e convertiremo i popoli pagani del Nord.”
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12-01-2012, 18.21.31 | #82 |
Cittadino di Camelot
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interessante dissi dobbiamo custodirlo con molta attenzione non si sa mai chi ce in giro poi dissi quanto mancherà a dove dobbiamo arrivare domandai tutto contento dentro di me pensai avrò fatto bene a intraprendere quella missione chissa cosa mi aspettava
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fabrizio |
12-01-2012, 18.37.20 | #83 |
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In silenzio osservai il Maestro allontanarsi.
Una leggera brezza muoveva i rami degli alberi intorno a me e spazzava l’erba, chiusi gli occhi e respirai il vento... “Aspettate! Aspettate... vi prego!” Mi voltai ed osservai la donna che stava disperatamente trattenendo la mia mano, aveva gli occhi rossi e lucidi... “Vi prego!” sussurrò. Per un attimo il bosco intero parve ammutolirsi, per un attimo tutto si fermò. “Mamma...” mormorai. Silenzio... immobilismo... poi, d’un tratto, l’uomo che le stava di fianco mi strappò dalla sua presa e mi condusse lontana da lei... verso un cavaliere alto che ci attendeva a qualche metro di distanza, sulle rive di un lago. Sollevai gli occhi e guardai mio padre... anche lui mi osservò per un momento, tristemente, ma subito distolse lo sguardo e lo portò sull’uomo che gli stava di fronte... “Dio sa cosa mi sta chiedendo?” chiese con voce grave. “Un voto è una promessa fatta a Dio...” fu la risposta. Aprii gli occhi di scatto, leggermente turbata... erano anni che quel giorno lontano non mi tornava alla mente: il giorno nel quale avevo detto addio ai miei genitori, il giorno nel quale avevo incontrato per la prima volta il Maestro, il giorno nel quale tutta la mia vita era cambiata. Con il cuore in gola, sollevai il sguardo al Cielo... il vento stava aumentando... forse era un segno.
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12-01-2012, 18.50.22 | #84 |
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Il bosco di Suessyon.
A guardarlo dal Casale degli Aceri appariva sterminato, come infinito. Come la porta per un mondo lontano. E da quel mondo una figura si avvicinava al casale. Talia, destatasi da quel doloroso e, per lei, ancora inspiegabile ricordo, osservò fino a quando le sembianze di quella figura le divennero familiari. Era uno dei suoi fratelli, partito dal casale un anno prima per arruolarsi nelle milizie di un nobile signorotto locale. Biondo, dallo sguardo fiero e dal nobile portamento. Avanzava verso il casale in sella al suo cavallo e appena vista Talia sorrise. “La Primavera è arrivata in anticipo a quanto vedo, eh!” Esclamò Fylleon. “O è solo un privilegio di questo vecchio casale?” E mostrò un lieve inchino alla ragazza. “Che calma… si vede che i nostri fratelli sono sicuramente in giro per il bosco… tu come stai, Talia?”
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12-01-2012, 19.07.08 | #85 |
Cittadino di Camelot
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Tenevo gli occhi fissi su quella figura che si stava avvicinando... e man mano che si avvicinava un sorriso mi si allargò sul volto.
“Fylleon!” esclamai, sorpresa e felice, andandogli incontro mentre smontava da cavallo. “...o forse dovrei dire sir Fylleon?” domandai, leggermente sorpresa dal tono formale della sua voce. Gli sorrisi quindi, giocosamente, e allargai appena le braccia... “Dai, sir Fylleon... non è buona regola abbracciare la propria sorellina quando non la si vede da più di un anno?”
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12-01-2012, 19.31.03 | #86 |
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Il cavaliere smontò da cavallo e abbracciò Talia.
“Sir? Ah, il soldato di ventura non è certo il mio sogno e tu sai che io aspiro a conquistare un regno!” Guardandola Fyellon. “Magari usando anche una scorciatoia, come sposare una principessa! Ma mi contenterei anche di una regina rimasta vedova!” Rise. “Sai che sei ancora più bella di come ti ricordavo, sorellina? E che collana profumata porti al collo! Cerca di non diventare troppo bella, però!” Sorridendo. “Altrimenti qualche nobile principe verrà a rapirti e chissà che colpo per il nostro maestro!” Ma dopo un po’ divenne serio. “Ma lui non può obbligarti e lo sai…” continuò “… nessuno può farlo… sei una donna, prima di qualsiasi altra cosa…” sorrise teneramente alla ragazza “… a proposito… dov’è il maestro? Che io ricordi non ti ha mai lasciata sola in casa…”
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12-01-2012, 19.42.27 | #87 |
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Obbligarmi...
Per un attimo i miei occhi si scurirono alle sue parole... Ma subito tornai a sorridergli. “E’ alla Cappella!” dissi “E gli altri, hai indovinato, sono in giro per il bosco! ...Ma tu?” soggiunsi dopo un momento “Cosa ti porta qui da noi? Nostalgia? O c'è dell'altro?” E così dicendo gli feci cenno di sedersi con me sull’erba.
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12-01-2012, 19.45.20 | #88 |
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Guardai Elisabeth e poi Goz.. Ascoltai con interesse la sua stramba presentazione alla fine mi rivolsi a Elisabeth e le dissi:
<<Milady io lo avverto ci siamo cacciati in qualcosa di brutto.. La natura me lo dice.. Il fiume mi allerta.. Alla fine di questo viaggio ci sarà qualcosa che ci segneràper sempre..>> Ero realmente turbato da ciò che avevo sentito.. Goz se ne era andato.. Che fosse uno stregone anche lui? Sul ponte c'era tanta gente.. Una donna con un uomo più anziano.. Un robusto ragazzo con due frati.. una nobildonna.. e un cavaliere.. Più altre persone e marinai.. Chissà erano saliti tutti per caso su quella nave come me?..
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12-01-2012, 20.16.29 | #89 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Fyellon si sedette accanto a Talia.
“Questo posto è magico…” guardandosi intorno “… c’è tutto per essere felici… poesia, magia, natura… e i miei affetti più grandi…” sorrise alla ragazza “… in verità sono qui per parlare al maestro…” diventando di colpo serio “… anzi, voglio approfittare del fatto che il resto della ciurmaglia non ci sia!” Tornando a sorridere. “Anzi, ti prego, se ritornano, fa che non vengano a disturbarci… devo parlare da solo col maestro…” si alzò e si diresse verso la cappella. E nella cappella trovò il maestro in preghiera. “Non mi attendevo certo che uccidessi l’agnello grasso per me” avvicinandosi al vecchio cavaliere “ma almeno di trovarti ad attendermi si…” “Come stai, figlio?” Alzandosi il maestro. “Già, il nostro incontro merita almeno un abbraccio.” E si astrinsero l’un l’altro. “Ormai sei un valente cavaliere, tutti conoscono la tua fama e il tuo valore.” Sorridendo il maestro. “Già, tutti mi apprezzano…” mormorò il cavaliere “… tutti tranne te… tu non l’hai mai fatto…” “Sei, tra i tuoi fratelli, quello che ha raggiunto i più grandi trionfi…” fissandolo il vecchio cavaliere “… e probabilmente nessuno fra loro ti eguaglierà…” “E nel tuo cuore?” “Occupate tutti lo stesso posto.” “Menti, maestro.” Fissandolo Fyellon. “Non hai amato nessuno come lui…” “Quel nome non è stato più pronunciato…” “Ma è rimasto sempre nel tuo cuore!” Gridò Fyellon. “Raccontami una parabola, maestro… l’ultima…” “Il Figliol Prodigo?” “Io ti ho servito come nessun altro…” in lacrime Fyellon “… ma tu non hai mai sacrificato un capretto per me e per i miei amici! Hai sempre e solo amato lui più di me e degli altri! E lui alla fine ti ha lasciato! Spero stia bruciando all’Inferno!” Estrasse allora la spada. “Maestro… sono qui per sfidarti… e per avere giustizia… combatti!” “Non potrei mai battermi con uno di voi…” fece il maestro per poi inginocchiarsi davanti all’altare. “Combatti!” Urlò Fyellon. “Non è colpa tua…” disse il vecchio cavaliere “… il tuo fallimento di figlio e cavaliere è in realtà il mio…” Fyellon lasciò cadere la spada e pianse. Poi si avvicinò al maestro e gli baciò il capo. “Non è giusto…” mormorò “… io sono il migliore…” e con gesto violento quanto deciso spezzò il collo al vecchio cavaliere. Talia, intanto era ancora nel giardino. I suoi fratelli non erano tornati. Ma proprio in quel momento la giovane sentì come un mancamento. Un sordo dolore, lacerante e straziante, al cuore. Poi apparve Fyellon. “Sorellina, devo andare…” avvicinandosi a lei “… il maestro è stanco, fa che nessuno lo disturbi…” le sorrise “… e ricorda, sei libera… non esiste nessun Dio che può rubarci la vita e la libertà… ricordalo sempre…” la baciò su una guancia e galoppò via. Lasciando Talia con quell’inquieta e terribile sensazione di dolore.
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12-01-2012, 21.43.29 | #90 |
Cittadino di Camelot
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"....Il caso non esiste Daniel e voi lo sapete....volete diventare un grande Mago, e sapete che se ci ritroviamo tutti qui.....e' perche' qualcuno su un'antica mappa ha scritto i nostri nomi, l'unica scelta che ci e' concessa e' quale strada prendere...intanto abbimo scelto questo strano Carrozzone.......sara' l'Inferno ?.......non lo so...potrebbe anche essere il paradiso.......abbi pazienza..Daniel .......tempo al tempo..".......sorrisi tranquilla, anche se la mente mi ando' al mio regno......il bosco....sapevo che era in buone mani, ma casa era casa......intanto...mentre guardavo ogni passeggero riuscivoa leggere il loro cuore..........ma la voce della donna riprese forma nella mia mente...e il sangue mi si congelo' nelle vene.......barcollai...aggrappandomi al passamano...." Per terra e per mare...io devo penare.....per terra e per mare io devo lottare......le fate incantate di bianco venate...sussurrano ai boschi....parole d'onore...".....era una cantilena che cantava mio nonno e per scaldarmi il cuore la ripetei piu' volte.........chiusi gli occhi e tutto si riprese nella normalita'.....
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