23-06-2014, 02.29.27 | #81 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Musain fissò Ahmed e poi si voltò verso la finestra.
La confusione nelle strade per l'arrivo del carrozzone si iniziava a sentire anche in quella stanza. “Come vi ha spiegato il dottor Oxuid” disse lo spadaccino al servitore orientale “la mia spada è al servizio della città di Imperion. Non potrei dunque adempiere con efficacia al compito che venite a richiedere. Tuttavia non dubito che una nobile donna come la vostra padrona non tarderà a guadagnarsi i servigi e la fedeltà di abili guardie pronte a difenderla. Naturalmente, durante il mio soggiorno qui ad Amoros, qualora ella avesse bisogno di aiuto, non tarderei ad offrirle il mio braccio in qualsiasi momento, come il dovere cavalleresco impone. Non come suo soldato, ma come difensore ed amante della sua bellezza.” “Elisabeth...” fece Oxuid “... per ora non credo di dover richiedere la vostra presenza qui. Dunque se lo desiderate avete la libertà di potervi ritirare nella stanza accanto, che ho fatto prenotare a vostro nome, per i vostri esercizi con la spada, visto che questa cosa sembra attrarre molto il vostro interesse.” Guardò Musain. “Naturalmente, se ciò vi aggrada, qualche volta potrete partecipare alle esercitazioni della mia assistente. Forse troverete ciò interessante, messere.” “Sarà un piacere poter misurare la mia abilità con quella di madama Elisabeth.” Mormorò Musain, per poi guardare Elisabeth.
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23-06-2014, 03.05.32 | #82 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Froster restò compiaciuto della devozione che Clio mostrava verso di lui.
Prese allora la mano della sua futura sposa e facendo segno al suo sergente di condurli dove si trovava Oxuid, cominciarono a seguirlo. La città era in festa, animata del tutto dall'arrivo di quell'insolito carrozzone. Tutto pareva scosso dal chiasso e dall'eccentrica presentazione fatta dagli individui che erano scesi da esso. Fraster tuttavia, a parte qualche occhiata di vaga curiosità, non mostrò molto interesse per quell'animata baraonda che vivacizzava Amoros. Infatti al centro dei suoi pensieri vi era l'incontro con l'uomo giunto da Imperion. E finalmente, poco dopo, arrivarono alla locanda dove alloggiava Oxuid. Si presentarono al locandiere e questi subito li accompagnò al primo piano, dove alloggiava il filosofo, proprio mentre Ahmed lasciava il pianerottolo per ritornare dalla sua padrona. “Messer Oxuid...” disse entrando nella stanza Froster con Clio al suo fianco “... messer Oxuid, vero?” “Dipende.” Fissandolo il filosofo. “Dipende da chi siete e da cosa domandate al geniale dottor Oxuid.” “Non potevate essere diverso.” Annuendo Froster. “Si, leggendo i vostri scritti vi ho sempre immaginato così.” “Posso chiedervi la compiacenza di presentarvi, messere?” Chiese Oxuid. “Certo.” Fece Froster. “Sono Lord Froster, signore di Lortena. E questa graziosa dama è lady Clio, mia futura sposa.” “Lord Froster.” Alzandosi dalla sua sedia Oxuid e stringendogli la mano. “In effetti, dopo aver ricevuto la missiva inviatami da Imperion, ero alquanto impaziente di incontrarvi.” “Anche io, dottore.” Sorridendo Froster. “Milady.” Oxuid a Clio. “I miei complimenti, siete un incanto. Ma prego, miei signori, accomodatevi pure.” Invitando loro a sedersi. “Intanto lasciate che vi presenti i miei fedeli compagni di viaggio... madama Elisabeth, mia assistente... il fido Rager, senza il quale mi sporcherei le mani di inchiostro... e messer Musain... ma perdonerete di certo la mia assistente che era sul punto di ritirarsi nella sua camera.” “E' un onore, miei signori.” Raggiante Froster. “Mi perdonerete, milord, la brutalità con cui vi chiedo di arrivare subito al motivo di questo nostro incontro, ma ho molte cose urgenti di cui occuparmi.” Fece Oxuid. “Certo.” Con tono accomodante Froster. “Anche noi abbiamo fretta di tornare quanto prima a Lortena.” “Benissimo.” Disse Oxuid. “Allora spiegatemi in breve il tipo di alleanza che intendete stringere col governo che rappresento. Cosa vi ha spinto a chiedere l'appoggio di Imperion, milord?” “Ecco...” mormorò Froster “... in realtà la situazione politica è tutt'altro che definita... alcuni ribelli fomentano l'astio del popolo verso il mio potere...” “Dunque” quasi con indifferenza Oxuid “mi state dicendo che non avete ancora il totale controllo del vostro paese, milord?” “Oh, no...” tradendo imbarazzo Froster “... affatto, dottore...” rise nervosamente “... anzi, il mio potere non solo è ben saldo, ma anche legittimo...” strinse la mano di Clio “... tanto è vero che l'imminente matrimonio tra me e lady Clio, erede al seggio di Lortena, è il riconoscimento del mio ruolo e del mio effettivo potere su quelle terre!” “Parlatemi allora di questi ribelli.” Guardando Oxuid prima Clio, poi di nuovo Froster. “Cosa vogliono?” “Naturalmente la libertà...” spiegò Froster “... essere liberi e distruggere il mio governo... governo che la maggior parte dei cittadini di Lortena appoggia e condivide!” “La parola libertà è un concetto alquanto vago.” Toccandosi la barba Froster. “Chi sono questi ribelli? Come operano? E in che modo interferiscono col vostro governo?” “Si fanno chiamare Lupi...” sbottò Froster “... sono simili a briganti... agiscono nell'oscurità e nascondono i loro volti... il loro capo è un certo Lupo Nero ed indossa una maschera... non è un uomo, ma un demonio dalle sembianze di lupo afferma qualcuno...” “Milord...” senza scomporsi Oxuid “... non esistendo nessun Dio nei Cieli, segue poi naturale che non vi siano neanche demoni nel sottosuolo...” si voltò verso Musain che aveva ascoltato tutto restando in silenzio “... voi cosa ne pensate, messere?” “Anche io convengo con voi, dottore...” rispose lo spadaccino senza tradire emozioni “... non si tratta di demoni e neanche di patrioti... ma solo di briganti che non hanno il coraggio di mostrare il proprio volto... io simili individui mi limito a definirli ciò che sono... dei vigliacchi...” “Si, sono solo dei miserabili vigliacchi!” Esclamò Froster. “E invece la nostra deliziosa dama cosa pensa di tutta questa storia?” Rivolgendosi Oxuid a Clio.
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23-06-2014, 14.51.05 | #83 |
Disattivato
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Salutai cortesemente l'uomo, la sua assistente e lo spadaccino.
Mi chiesi se fosse uno dei cavalieri traditori. Mi accomodai e restai immobile ad ascoltare le parole di Froster. Non scoppiare a ridere fu davvero arduo, ma ormai ci avevo fatto l'abitudine. Oh, addirittura un demone? Ma mi fate troppo onore... Restando rispettosamente con gli occhi bassi. Tesoro se non avessi messo la maschera mi avresti già ucciso. Ma la toglierò, te lo prometto, quando sarai in agonia. Evitai di alzare gli occhi al cielo, un altro liberale senza Dio, ci mancava. Poi l'uomo chiese il mio parere. Alzai gli occhi, e sorrisi appena, triste. "Io desidero solo che la guerra finisca presto, mi stazia il cuore sapere quanto sangue sta versando il mio popolo.." Mormorai piano. Per una volta, pensai, avevo detto la pura verità, anche se non nel senso che loro intendevano. |
23-06-2014, 16.27.39 | #84 |
Cittadino di Camelot
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Io, Korshid e le guardie guardavamo quella scena e ascoltavamo ciò che quell' uomo diceva da lontano ma abbastanza vicino per vedere quello strano mezzo di locomozione..non era tanto un carrozzone ma quanto una specie di nave ma la cosa più strana era il fatto degli "eroi a noleggio" e osservavo il biglietto che fu dato a uno delle guardie.
"Eroi a noleggio?" guardai stupita Korshid e i miei uomini.."ovvero in grado di risolvere i problemi della gente..oh vorrei vedere se uno di questi allora sarebbe in grado di liberare pure Setareh". Ci guardammo in silenzio, le guardie mi osservavano e guardai Ismael, egli era il capo delle guardie e pure era il migliore amico del mio fratello adottivo ora prigioniero nelle segrete del Principe Abrahm e speravo col resto della famiglia..almeno erano vivi...essi avevano vinto numerose battaglie. Gli feci cenno di venire in disparte..."Ismael...voglio mettere alla prova questa strana circostanza, Ahmed non si vede...e se tarda a vedersi forse ha problemi a convincere quello spadaccino...ovviamente io non posso farmi avanti e tu sei un guerriero formidabile come lo è mio fratello e saprai valutare bene...io torno a Palazzo con Korshid scortata da Hassan, mentre tu andrai con le altre guardie e chiederai del miglior guerriero per proteggere me e poi valuta tu di quante persone avete bisogno per sapere ciò che avviene in queste zone a voi sconosciute, ovviamente non voglio un esercito..non siamo in guerra, se Ahmed tornerà assieme a quello spadaccino non ci saranno problemi, avrò due guardie...ma voglio essere previdente, se egli dovesse tornare solo avremmo perso anche questa occasione che ora ci si presenta..e voglio metterli alla prova...che buffo...sembrano attori da circo e danno eroi e a noleggio pure..eppure non sono mercenari, non capisco tutto questo..limitati solo a dire che una Principessa necessita di una guardia personale e alcuni uomini, non dire altro". Mi congedai e feci cenno a Korshid e Hassan di seguirmi e prendemmo i nostri cavalli e tornammo a palazzo, Ahmed sembrava non essere tornato..strano..se Musain avesse accettato subito lo avrei trovato qui. Io e Korshid andammo nel Tempio per le preghiere agli dei e finalmente eravamo sole ed estrassi dalle vesti un pugnale avvolto dalla seta, era pieno di decori e pietre e il diamante brillava, ma non era il valore storico e prezioso che lo rendeva speciale, passai la lama nel Fuoco Sacro..."Che gli dei lo proteggano e pure me e il nostro popolo..Korshid speriamo qualche persona sensata venga in mio aiuto..questo pugnale dovrebbe essere segregato nell' Antico Tempio..se Abrahm scoprisse dove siamo sarebbe la fine di tutto e di tutti." Ricordai le parole di mio padre quando, prima di fuggire, me lo consegnò..."Il pugnale è la unica chiave di accesso di una sacra e antica grotta nascosta proprio nella città sacra di Setareh, dentro oltre a tesori inestimabili vi stanno oggetti divinatori e mappe e altro a difesa delle altre città sacre che ci uniscono..Abrham mira a questo, impossessarsi e distruggerle tutte per eliminare il Credo dei nostri dei, prendere ciò che vi è conservato e col Male regnare su tutto il territorio..la tirannia regnerebbe ovunque e non sappiamo fino a quali confini...il pugnale ha altri poteri ma non è il caso tu sappia...". Rimasi in silenzio...addosso a me gravava un peso enorme, e proprio per questo necessitavo di una persona a mia difesa...io sarei potuta morire per mano degli uomini di Abrham ma non popoli interi. "Bene..io mi ritiro nelle mie stanze...avvisatemi appena tornerà Ahmed e Ismael...solo per sapere cosa hanno concluso, ovviamente non è affar mio occuparmi delle guardie...esse devono solo difendere ed eseguire gli ordini".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
23-06-2014, 18.09.01 | #85 |
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Rimasi a fissare le spalle di Musain mentre rivolto verso la finestra rispondeva ad Ahmed ....da uomo libero non si legava a nessuno pensavo a quanto fossimo differenti...mi ero legata a Dio e tutto ciò che facevo era a gloria del suo Nome........ma il fatto che non si allontanasse da li e che avessi potuto incontrarlo perchè la mia spada si unisse la sua.....mi diede un senso di esaltazione........sorrisi compiacente ad Oxiud......e ricambiai lo sguardo carico di strane domande a Musain......" Saro' grata a Messer Musain per il favore che mi concederà e grazie a voi per avermi dato la possibilità di andare a riposare......" Ma in quel momento ci furono visite e fummo presentati...un uomo di alto lignaggio e la sua futura sposa.....ascoltai tutto il discorso silente appoggiata alla parete vicina alla finestra......lontana da tutti quelli che erano in conversazione....da quel punto potevo osservare il volto della donna......non sembrava concorde col suo promesso sposo...alquanto infastidita .....e quando parlarono di libertà e dell'assenza di Dio...le miei gote cominciarono a prendere calore.........Era vero Dio quanto il Demonio.....e potevo rivedere nella mia mente....quanto il Demonio poteva manifestarsi nell'ignoranza degli uomini...nonostante provetti filosofi......." Perdonatevi se interrompo la discussione, ma ho la necessità di ritirarmi.....se avete bisogno non abbiate problemi nel chiamarmi...."....feci un misero quanto goffo inchino ed uscii da quella stanza.......Ne' in cielo , ne' in terra , ne' sotto terra........dov'ero finita ?.......Entrai nella mia stanza..........trovai la mia sacca sul tavolo...........nel catino c'era dell'acqua , avevo del sapone alle rose nella sacca.....tolsi l'abito prezioso appoggiandolo alla sedia....mi lavai.....e presi dalla sacca la sottoveste in bigello di cotone........mi sentii ancora una volta......a casa........c'era una croce al capezzale....mi inginocchiai.......e incominciai Padre Nostro.........un sussulto...qualcuno aveva bussato alla mia porta....
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23-06-2014, 18.15.22 | #86 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Non voglio” disse Froster “che lady Clio venga coinvolta in simili discussioni. Anzi, è mio desiderio che ella sia spensierata e gaia. Le questioni interne di Fortena sarà mio compito sistemarle.”
“In verità” disse Oxuid “credo che invece tutto questo debba riguardare e non poco la vostra futura sposa.” “E perchè mai?” Chiese Froster. “Per il semplice motivo” spiegò Oxuid “che con ogni probabilità i vostri nemici stiano ostacolando il vostro governo perchè intenzionati a ripristinare quello precedente. Dunque ritengo interessante il punto di vista della vostra fidanzata, essendo ella la legittima pretendente ad un seggio che questi ribelli pare vogliano riportare in alto. Tutto qui.” “Lady Clio non ama interessarsi di simili faccende” fece Froster “ed io intendo rispettare questa sua convinzione.” “Come credete.” Annuendo Oxuid. “Ma tornando al nostro incontro, io credo che voi abbiate commesso una grossa sciocchezza a venire qui.” “Come sarebbe?” Stupito Froster. “Lasciare il vostro castello per intraprendere questo viaggio ad Amoros” disse Oxuid “vi metterà inesorabilmente in pericolo. Non dubito infatti che i vostri nemici possano scegliere questo momento per tentare di uccidervi. Si, è stata una mossa molto stupida la vostra.” Froster sbiancò. “La vostra esigua scorta potrebbe fare ben poco qualora qualcuno decidesse di uccidervi utilizzando la sorpresa e la poca possibilità che avete qui di potervi difendere.” Aggiunse il dottore. “Ma dovevo incontrarvi per sancire la nostra alleanza...” mormorò Froster. “Ma forse noi” fissandolo Oxuid “possiamo trasformare il vostro errore in una mossa vincente. Una mossa che sia capace di dare scacco matto ai vostri nemici.” “Davvero?” Rianimandosi Froster. “Certo.” Sentenziò Oxuid. “Vi occorre un'assicurazione sulla vita.” “Non capisco...” confuso Froster. “Nel secondo secolo Avanti Cristo” cominciò Oxuid “il re di Pergamo Attalo III lasciò in eredità il suo regno a Roma. E sapete perchè?” “Perchè?” “Per assicurarsi così che nessuno dei suoi nemici interni attentasse alla sua vita.” Sorridendo Oxuid. “Infatti, in caso di morte del re, come espressamente riportato dal suo testamento, l'intero regno sarebbe passato ai Romani.” “Si, ma continuo a non capire...” fissandolo Froster. “Milord, firmerete un documento con effetto testamentario.” Alzandosi dalla sedia Oxuid. “Un documento in cui nominerete la città di Imperion come vostra unica erede al governo di Lortena. Così i vostri nemici ci penseranno bene prima di uccidervi.”
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23-06-2014, 18.25.55 | #87 |
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Elisabeth ebbe il permesso di ritirarsi, così lasciò gli alloggi di Oxuid per raggiungere la sua camera.
Qui si cambiò e poi si mise a pregare. Ma poco dopo qualcuno bussò alla sua porta. Era il locandiere. “Madama, vi ho portato teli e lenzuola pulite.” Disse posando tutto sul letto. “Qui poi vi è del sapone. Perdonatemi se non ho fatto in tempo a portare tutto prima del vostro arrivo, ma ho avuto molto da fare.” “Quel comune sapone non è adatto alla pelle di madama.” All'improvviso una voce sulla soglia. “Occorre qualche essenza delicata, come vaniglia, cannella o fior di ciliegio.” Continuò Musain. “Inoltre serve dell'olio perchè la sua pelle non è abituata a questo clima, arrivando ella dall'Oriente.” “Messere, io non so se posso procurarmi tutto ciò...” farfugliò il locandiere “... ma farò del mio meglio...” “Cominciate a portare allora dell'olio.” Disse lo spadaccino. “Andate.” “Si, messere...” annuì il locandiere per poi andare via. “E' terra di villani questa.” Musain ad Elisabeth. “Ma forse quell'uomo riuscirà a procurarvi ciò che vi occorre, madama.”
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23-06-2014, 18.48.43 | #88 |
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Ero in ginocchio e mi alzai con un certo fastidio.....dov'era il silenzio del convento.....aprii la porta e vidi Il Locandiere pieno di premure che farfugliando scuse e quant'altro ...posò lenzuola pulite e sapone .....ma la sorpresa non fu il Locandiere......Fu Musain....chiese dell' olio di oliva.....per la mia pelle......vidi correre via l'uomo per a prendere l'olio........." La terra d'Oriente e' ricca di molte cose Messere......e vi ringrazio per esservi preso cura di me.....e della mia pelle.......se volete farmi compagnia...stavo pregando..e voi a quanto pare non siete uomo di preghiera.........ma siete un uomo d'arme....e la cosa ci accomuna......pensavo foste ancora in conversazione....magari vi stanno cercando......."........
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23-06-2014, 19.02.19 | #89 |
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Musain mostrò un lieve sorriso a quelle parole di Elisabeth.
“In verità” disse “io sono un uomo d'azione e di contemplazione, poiché, come ben sapete, la spada non richiede solo il corpo per essere padroneggiata, ma anche lo spirito. Dunque la politica ed i suoi intrighi non sono cose a cui amo legarmi. Quanto alle vostre preghiere, temo di non potervi partecipare, in quanto i miei dei sono differenti dal vostro Dio. E forse non dovrei trattenermi più di tanto, poiché a breve tornerà quel goffo locandiere con l'olio per il vostro corpo.” E con un gesto improvviso, quanto delicato, accomodò la sottoveste della donna che scendendo aveva lasciato scoperta la spalla. “E' un sacrilegio trascurare la bellezza che la natura ha dato in dote al vostro corpo, madama.”
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23-06-2014, 19.20.09 | #90 |
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Altea si ritirò nelle sue stanze, dove nessun uomo poteva giungere, come imponevano le antiche leggi della sua terra.
Poco dopo un'ancella giunse ad avvertirla del ritorno di Ahmed. Il fedele servitore attese così fuori l'arrivo della sua principessa. “Altezza...” disse al suo arrivo “... ho incontrato lo spadaccino di cui domandavate i servigi, quel tale messer Musain... ebbene egli è al servizio di una potente città e dunque non può accettare il compito che avete a lui richiesto. Tuttavia egli si professa vostro difensore, qualora occorrerà il suo braccio alla vostra persona. A questo punto, Altezza, dovremo cercare altrove qualcuno degno di occuparsi della vostra persona.” Intanto, nella piazza centrale di Amoros, Ismael eseguiva quanto gli aveva ordinato Altea. Aveva così avvicinato gli strani individui scesi dal bizzarro carrozzone. “Oh, messere...” disse colui che aveva parlato alla piazza e che sembrava essere il capo della compagnia di eroi “... ma una principessa è il nostro pane quotidiano. Noi salviamo continuamente dame da ogni sorta di pericolo.” Rise. “Permettete che mi presenti a voi... sono messer Carolon, capo della nobile ed eroica compagnia del Re di Cuori! E naturalmente accettiamo la vostra richiesta per la protezione di sua Altezza.” Annuì soddisfatto. “Ehm, capo...” avvicinandosi uno del gruppo a Carolon “... in verità non ci siamo ancora tutti...” “Cosa?” Stupito Carolon. “E chi è che manca?” Fissandolo. “Aspetta! Non dirmelo! Di nuovo quel perdigiorno, vero?” “In effetti” borbottò l'altro “credo sia rimasto indietro a causa di una missione da portare a termine...” “Missione un corno!” Urlò Carolon. “E' a correr dietro a qualche sottana, ecco dov'è!” Scosse il capo. “Ma stavolta lo sistemerò io per le feste! A calci nel sedere lo prenderò!” Ma poi si ricordò di Ismael. “Ehm, perdonatemi, messere... solo qualche piccolo problema, diciamo, tecnico... nulla di che... raggiungete pure la vostra principessa e ditele che la nostra compagnia penserà alla sua incolumità.” Ridendo appena.
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