26-10-2013, 01.58.41 | #911 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Già...” disse Altafonte ad Altea “... ma nessuno ha detto che la giustizia deve essere equa... del resto l'amministrano gli uomini, non Dio...” era cupo in volto “... infondo la vita non è altro che un'immensa tragedia...” scosse il capo.
Ma poi quelle ultime parole di Altea lo colpirono. “Aspettate...” rincorrendola e prendendola per mano “... non siate sciocca...” asciugandole le lacrime col suo prezioso fazzoletto di batista “... non sapete nulla di me... non si può provare qualcosa per chi non si conosce davvero... verrete al ballo insieme a me... e vi presenterò per ciò che siete... una nobile dama che accompagnerà il Cavaliere di Altafonte...”
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26-10-2013, 02.04.42 | #912 |
Cittadino di Camelot
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Camminavo in preda alla collera quando sentii afferrarmi la mano, mi volsi ed era la sua..mi asciugò il volto col suo fazzoletto e ascoltai le sue parole sorridendo.."E voi che sapete di me?Potrei essere una approffittatrice, che finge per avere benefici da voi..l'Amore..quello Vero mio Cavaliere...lo si capisce subito e a prima vista..e io vi apprezzo per quello che siete o come siete..d'altronde ho capito che siete una persona misteriosa".
Un gesto improvviso mi strinsi forte a lui..."Datemi una possibilità..capirete che sono una persona sincera, e che merito il vostro Amore..e d'accordo verrò a quel ballo".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
26-10-2013, 02.34.02 | #913 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Altafonte ascoltò Altea e poi le sorrise teneramente.
“Se non vi ritenessi una donna sincera” disse “non vi avrei certo aperto le porte della mia casa... sono lieto che ci abbiate ripensato... sarei andato da solo a quel ballo... e poi...” accennò un sorriso e i suoi occhi tornarono a splendere, abbandonando quel velo cupo che li aveva velati “... avete visto, no? Il colonnello ha un debole per voi...” rise di gusto “... non vogliamo certo deluderlo...” estrasse da una tasca un piccolo scrigno d'argento con un rubino incastonato al centro “... apritelo solo quando vi sarete vestita per il ballo... come Cenerentola prima del ballo di Mezzanotte...” e mise quello scrigno nella mano di Altea “... ora credo che dobbiate riposare... il ballo è domani... e credetemi, non vi sono fantasmi in quella casa...” e le fece l'occhiolino.
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26-10-2013, 02.43.52 | #914 |
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Clio e Roberto, così, uscirono in giardino e fu loro servito un tè con pasticcini vari.
“Lo so che non è facile essere se stessi” disse Fiosari alla ragazza “quando il proprio fratello è rinchiuso in una prigione, col rischio di essere giustiziato ingiustamente...” la fissò teneramente “... ma non temere... riusciremo a farlo uscire... troveremo Mirabole e consegneremo il suo vero nome al viceprocuratore...” prese la sua mano e la strinse “... e io non voglio saperti triste...” le sorrise. Poco dopo lasciarono il palazzo in sella a due magnifici cavalli del Gargano. Galopparono fin verso le colline, fino a raggiungere un luogo isolato. Qui l'unica costruzione a sorgere era una piccola cappellina visibile in lontananza, che riproduceva in tutto le fattezze di una delle chiese più importanti di Sygma. “Non ero mai stato quassù...” mormorò Roberto. E i due ragazzi si accorsero di qualcuno accanto alla cappellina. Era una ragazza e recitava una sorta di filastrocca: “Chissà che faccia avrà... Chi lo sa chi egli mai sarà... So solo che Mirabole è il suo nome... Egli verrà stanotte, anche se non so come... Forse cercherà tesori, forse gioielli, ma verrà... E io che nulla ho, il mio cuore ogni suo battito gli darà...”
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26-10-2013, 03.29.03 | #915 |
Cittadino di Camelot
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Ero rimasta per lunghi minuti immobile, fissando la porta oltre cui era scomparso...
tremavo... ogni singolo centimetro del mio corpo tremava... tremavo per le sue parole e per i suoi occhi talvolta così cupi, tremavo per la sua voce calda quando parlava del passato, tremavo per le sue braccia e per l’audacia dei suoi gesti... tremavo così forte che mi occorsero parecchi minuti in più per realizzare ciò che aveva detto all’inizio... ...sapete, si dice che a Santa Felicita ci sia stato quel ladro... quel Mirabole... ...sospetti verso la mia persona... ...quel Mirabole... ...accusa di furto... Spalancai gli occhi. Fu un attimo, un flash. Spalancai gli occhi e mi coprii la bocca con la mano. Era follia. Si, era follia quell’idea. Pura follia. Eppure... Esitai... non poteva! Non poteva essere così folle! Neanche lui era così folle! Sollevai gli occhi sul servitore davanti a me... se ne stava lì, con quella sua aria gentile e discreta... lo fissai per un istante. Poi, improvvisamente, mi riscossi. e così, mormorando un piccolo ‘grazie’ all’uomo, uscii dalla stanza quasi di corsa... percorsi in quel modo in corridoio e mi precipitai giù per la scala. Avvivai nel cortile quasi come una furia, individuai il mio cavallo e subito mi precipitai verso di esso, balzandogli in groppa e partendo subito al galoppo... al galoppo uscii dal palazzo e presi la strada, al galoppo varcai le porte della città e mi diressi verso le colline. La mia mente era piena di immagini, di sensazioni, di emozioni... era piena di quella voce calda e di quegli occhi chiari... Galoppavo senza guardarmi intorno finché, all’improvviso, il cavallo si impennò, fermandosi... io gridai, colta alla sprovvista, e dovetti tenermi forte per restare in sella... chiusi gli occhi ed, infine, ripresi fiato: dovevo calmarmi, pensai.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
26-10-2013, 04.27.00 | #916 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Talia era così scappata via dal palazzo di Altafonte.
Aveva cavalcato fino ad uscire dalla città, fino ad imboccare la direzione che dava sulle colline. Ma il suo cavallo, imbizzarrendosi all'improvviso, arrestò la sua corsa in alta campagna. Nei pressi di un piccolo cimitero. E tra le varie lapidi, la ragazza vide qualcuno. Era il becchino intento a scavare una nuova fossa. Ne aveva scavato già due prima di quella. E proprio in quel momento si accorse di Talia. Era un uomo dai tratti villani, i modi grezzi e con abiti che tradivano la sua bassissima estrazione sociale. “Bella dama...” disse alla ragazza “... il cimitero è chiuso... solo lui può venire ora qui... lui e nessun altro...” rise in modo ingenuo “... lui mi ha già dato del denaro... e me ne darà ancora quando ucciderà coloro destinati a riposare in queste fosse...” e restò a fissarla.
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26-10-2013, 11.58.57 | #917 | |
Cittadino di Camelot
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Respiravo forte... velocemente... ero in preda a mille e più sensazioni, a mille turbamenti dell’anima...
e fu probabilmente per questo motivo che non mi accorsi subito di dov’ero... non me ne accorsi finché non udii quella voce... Citazione:
il cavallo si era fermato proprio accanto al basso muretto di cinta del piccolissimo cimitero... i miei occhi vagarono tra le antiche lapidi, sulla piccola e malmessa cappellina centrale, fino all’uomo che aveva parlato. Era, questi, un uomo dall’aspetto semplice e dai modi sgraziati, se ne stava appoggiato alla sua pala proprio accanto alle tre fosse che stava scavando, l’una accanto all’altra, presso il margine estremo... lo fissai, come sorpresa dalle sue parole... “Lui?” mormorai, spronando appena il cavallo e accostandomi ancora al muretto, facendomi così anche più presso all’uomo “Chi è ‘lui’? Per chi sono le fosse che avete scavato?”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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26-10-2013, 20.12.15 | #918 |
Cittadino di Camelot
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Presi dalla sua mano il bicchiere e bevvi a piccoli sorsi.....Le Dame non bevevano...era assurdo.....Poi entrarono gli uomini di Velv.....avevano dei libri.....trattavano di arte ed del famoso dipinto.......ero ancora vicino al letto quandolo vidi sedere sulla poltrona ed aprire il primo libro......." Un quadro dai colori straordinari......dipinto da mani straordinarie e dalla mente di un poeta.......e' impossibile immaginare una cosa così fantastica.....ma e' troppo vera...e troppe persone stanno rischiando per questa meraviglia..........sarete il mio accompagnatore......da chi sarebbe più utile essere accompagnata..da un avvocato o da un notaio ?......nel caso in cui magari....questo quadro avesse un prezzo, anche se....penso che la persona che abbia commissionato questo furto......pagherà quanto mai potremmo pagare......non chiedetemi perché lo so.......ma credo che le cose per Azable siano andate così........"......mi accovacciai in ginocchio accanto a Velv per continuare a leggere e guardare.....appoggiando il mio viso al bracciolo della poltrona.....saremmo mai riusciti nel nostro intento ?......non avevo più quella certezza che avvolge le persone sicure al mille per mille.......pensavo al Capo........e se fosse stato meglio cercare lui ?....o se forse in entrambi i casi la strada.....fosse stata la stessa ?.........mi addormentai accanto ai suoi piedi........le cose saranno andate come era destino che andassero......altro non potevo fare....
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27-10-2013, 00.04.13 | #919 |
Cittadino di Camelot
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Mi scostai da lui..ascoltando le sue parole e il mio animo ritornò di mille colori come dopo un improvviso temporale.
Mi trovai tra le mani quel piccolo scrigno in argento e osservavo il rubino incastonato che dava bagliori rossastri.."E' per me...oh sono molto curiosa ora milord..ma manterrò la promessa, lo aprirò solo dopo aver indossato il vestito per il ballo reale..anche perchè non dovesse svanire per magia come un incantesimo" e sorridendo lo baciai sulla guancia e lo guardai negli occhi..."Avete ragione ho bisogno di riposare...per essere bella domani non per il ballo ma per voi" e uscii dal Palazzo. Ritornai verso la dimora dei Castelflorenzio ma cercai di scacciare quei pensieri che mi avrebbero turbato.."Mardhuan, vedi questo scrigno con rubino? Me lo ha dato il vostro padrone..e io non mi fido di Madama Irene e di tenerlo in casa..conservatelo e me lo darete quando vi dirò io" e consegnai lo scrigno al guerriero orientale..."E mi raccomando, se mai non dovessi vedermi dovete avvisare il vostro padrone perchè io vi dirò sempre ogni mia mossa. Arrivati a casa vidi un servitore e gli comunicai di dire a Madama Irene di far venire la parrucchiera in casa perchè avevo cambiato idea e sarei andata al ballo reale e quindi di svegliarmi presto. Andai nella mia stanza, mi sedetti e fu inevitabile...li mi fissava lady Vittoria da quel quadro e bisbigliai..."Mia nonna diceva non è dei morti che si deve aver paura...ma dei vivi..quelli..oh si possono farti del male". Mi svestii di fretta, indossai la camicia di seta e mi infilai nel letto e sperai non avessi avuto i soliti incubi e mi addormentai subito.
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27-10-2013, 23.55.14 | #920 |
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Il paesaggio attorno a noi era davvero incantevole, i colori delle colline, il vento leggero, il paesaggio autunnale.
Quella passeggiata mi diede nuova pace e un po' di serenità. D'altro canto, avevamo sempre amato quelle cavalcate, anche se la vegetazione era molto diversa, stretta com'era tra il monte e il mare. Colline dolci come quelle, non se ne trovavano facilmente. Una cappellina si ergeva solitaria tra la vegetazione e, senza accorgercene, ci avvicinammo. Sorrisi nel sentire le parole pronunciate dalla donna. "A quanto pare è un rubacuori, il nostro Mirabole.." dissi a Roberto, per poi avvicinarmi ancor di più alla costruzione. Scesi da cavallo e salutai la ragazza con un cenno del capo. "Salute a voi.." dissi gentilmente "..perdonate, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare le vostre parole.. pare che in città non si parli d'altro che di Mirabole.." mi guardai attorno "...sapreste dirci che posto è questo? Io non sono di queste parti, ma mio cugino sostiene di non averlo mai visto.." sorrisi "E' davvero incantevole.." sussurrai appena. |